ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 6 ottobre 2018

La grande mistificazione

VIVERE NELLA GRANDE MENZOGNA


Vivere al tempo della Grande Menzogna. Diceva Upton Sinclair: " . . è difficile far capire una cosa a qualcuno, quando il suo stipendio dipende dal fatto di non capirla". E' un inganno mondiale: viviamo in un grande Truman Show 
di Francesco Lamendola  
  
 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/0-mistere-darwin-400.gif

 A noi è toccato in sorte di vivere al tempo dei grandi falsari e delle loro grandi falsificazioni, cioè al tempo della Grande Menzogna. La sola differenza importante è fra le giovani generazioni, che non lo sanno, e si bevono tutto, e quelle meno giovani, che lo sanno, perché possono fare il confronto con il prima. Queste, a loro volta, si dividono in due grandi categorie: l’una è formata dai pochi che parlano e denunciano l’inganno mondiale; l’altra, di gran lunga maggioritaria, è formata da coloro che tacciono, o perché neppure loro si sono accorti di nulla, in quanto si sono lasciati bollire a fuoco lento, o perché hanno tutto l’interesse a tacere e ad assecondare la grande mistificazione, in quanto solo così possono conservare dei privilegi o dei vantaggi, che, diversamente, rischierebbero di perdere. Fra questi c’è, poi, la sotto-categoria di chi sta zitto per paura, per il timore di rendersi impopolare, di diventare un patetico don Chisciotte, di passare per pazzo: anche costoro temono di perdere qualcosa, la loro tranquillità, la loro pace. Preferiscono vivere in un mondo dove tutto è il contrario di come viene presentato, in un grande Truman Show, piuttosto che mettere a repentaglio la loro pace. Questione di gusti, naturalmente: che pace può esservi nel vedere una cosa del genere e fare finta che tutto sia normale, non è cosa che ci riguardi; contenti loro, contenti tutti. E poi, come diceva don Abbondio, se il coraggio uno non ce l’ha, non può mica darselo da solo. Infatti: gli uomini, oggi, sono veramente, disperatamente soli: avendo rinunciato a Dio, non restano loro che le relazioni umane basate sull’effimero, sulla convenienza, sulla paura.

Il modo in cui vediamo il mondo

Chaput: “Abbiamo bisogno di ascoltare il mondo per convertirlo, non per essere convertiti o compromessi da esso”

Ieri, al Sinodo dei giovani a Roma, Mons. Charles J. Chaput, primo vescovo di origini “pellirosse”, gli indiani americani, cappuccino e arcivescovo di Philadelphia, ha tenuto due interventi che includevano critiche specifiche all’Instrumentum Laboris – il documento di lavoro per il Sinodo – e alcune osservazioni sull'”adolescenza morale” che si trova nei paesi sviluppati. Sono stati interventi che hanno suscitato molto interesse e qualche critica, come quella del padre gesuita James Martin. Questi ha scritto un piccato commento su Twitter. Egli ha scritto:
Addendum. Per coloro che si oppongono ai “Cattolici LGBT” perché è in qualche modo divisivo riconoscere gruppi distinti all’interno della chiesa: Ci riferiamo, ad esempio, ai “cattolici latini” e ai “giovani cattolici adulti” senza obiezioni. I “cattolici LGBT” sono semplicemente un altro membro del Corpo di Cristo.
L’Arcivescovo Chaput ha ieri gentilmente risposto ad alcune domande inviate dal Catholic World Report (CWR) sui suoi interventi e sul Sinodo. Egli ha così risposto a padre Martin e, soprattutto, al segretario del Sinodo, card. Baldisseri.
Ecco l’intervista nella mia traduzione.
Arciv. Charles J. Chaput (alla sinistra) di Philadelphia e Arciv. Anthony Fisher (a destra) di Sydney al Sinodo dei giovani (CNS photo/Paul Haring)
Arciv. Charles J. Chaput (alla sinistra) di Philadelphia e Arciv. Anthony Fisher (a destra) di Sydney al Sinodo dei giovani (CNS photo/Paul Haring)

Jorge the sorcerer

Il papa, i giovani e la ferula biforcuta

https://linformatoreweb.files.wordpress.com/2018/10/y.jpeg (immagine aggiunta)

Per la Santa Messa di apertura del sinodo dei giovani papa Francesco ha usato una ferula che gli era stata donata durante l’incontro con i giovani al Circo Massimo. È un bastone che termina con due punte, attraverso le quali passa un grosso chiodo.
Guardando la ferula più da vicino, si vede che alla confluenza dei due rami c’è una protuberanza, una specie di naso. Vuol forse dire che essi sono, o dovrebbero essere, due braccia, ovvero quelle di Gesù in croce? Ma il chiodo messo in quel modo?

In“riserve indiane”?

Opzione santità
 

San Benedetto nella caverna
    https://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2018/10/Meister_von_Me%C3%9Fkirch_002.jpg(immagine aggiunta)

Quaerite Deum, et vivet anima vestra (Cercate Dio e l’anima vostra vivrà; Sal 68, 33).

Confesso che non ho letto il libro e non vorrei quindi apparire come uno che sentenzia per partito preso, senza cognizione di causa. Ciononostante le mie antenne mi mettono in allarme per più d’un motivo. Il primo riguarda chi l’ha pubblicato in Italia: una casa editrice, un tempo cattolica, che alcuni anni fa ha assunto come logo una falce rossa sormontata da una squadra. Se è vero – come è vero – che i simboli hanno un significato e che vengono scelti per precise ragioni, quello delle Edizioni San Paolo, che han lanciato il volume su larga scala, è quanto meno inquietante. Il secondo concerne le personalità che l’han presentato in diverse città italiane: nomi eccellenti dell’establishment vaticano, come Giovanni Maria Vian e Georg Gänswein, che non son certo noti per lo spirito critico.

La f. é sua e guai a chi la tocca


VERONA. IL “FEMMINISMO” POLITICO E NEI GIORNALI CHE TIFA SOLO PER LA MORTE NON CONOSCE LA LEGGE 194.

Stilum Curiae si inserisce al volo nella polemica che la sinistra e le vetero-femministe hanno scatenato contro la mozione approvata al Comune di Verona in cui si chiede l’applicazione integrale – e non solo quella relativa alla soppressione di esseri umani – della legge 194.

The good company

Sinodo per i giovani – Tutti mentitori!




Un recente documento del Papa è passato del tutto inavvertito: la Costituzione Apostolica Episcopalis Communio del 17 settembre, che mira a manovrare l’orientamento del Sinodo dei Vescovi, e trasformandolo in un organo permanente. Il Sinodo quindi sarebbe una sorta di governo parlamentare destinato ad amplificare la forza dei documenti pontifici.
Lo scopo era immediato: bisognava controllare il Sinodo per i giovani che dovrà svolgersi in ottobre. Come?

venerdì 5 ottobre 2018

‘Più dei suoi venerati predecessori’?

Quanto vi dicono fatelo… ma (Mt.23,1-3 e seguenti)


Riprendiamo un momento le riflessioni già fatte da noi sulla richiesta di Preghiera da parte del Papa, vedi qui, per approfondire l’argomento ulteriormente – e non per far chiacchiere sterili – da un altro punto di vista, anche un pochino più magisteriale, attraverso l’attento esame di Don Felice Prosperi, che ringraziamo anche per l’invito alla preghiera del Rosario, ogni giorno.
QUANTO VI DICONO, FATELO E OSSERVATELO… (Matteo 23,3)
Il comunicato della Sala Stampa del Vaticano del 29 settembre 2018, con il quale si trasmette la volontà di Papa Francesco di dedicare nella Chiesa Cattolica l’intero mese di Ottobre alla recita giornaliera del Santo Rosario, con l’aggiunta delle preghiere all’Arcangelo San Michele e l’antica invocazione “Sub tuum praesidium” alla Beata Vergine Maria, Madre di Dio, rappresenta una irruzione devozionale, sconcertante nell’attuale quadro fortemente critico della situazione ecclesiale, che lo stesso Pontefice contribuisce a mantenere ‘in ebollizione’.

In colpa "per il fatto di esistere" ?

LA COLPA DI ESSERE "NORMALI"



Si deve pagare la colpa di essere normali? Vi è un’offensiva senza precedenti, con una regia occulta contro l’universo largamente maggioritario delle persone normali: lo scopo è farle sentire in colpa "per il fatto di esistere" 
di Francesco Lamendola  

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/0-980-EFFETTO-FANGO.gif

Le minoranze aggressive, interne ed esterne alla nostra società, hanno lanciato un’offensiva senza precedenti - in realtà, ispirate e manovrate dall’alto, mediante una regia occulta – contro l’universo delle persone normali, in effetti largamente maggioritario, ma sottoposto a un fuoco di fila di pressioni, di ricatti e di veti incrociati, allo scopo di farle sentire in colpa per il fatto di esistere, e di esistere così come sono, e in tal modo strappar loro quote crescenti di sovranità e di etica sociale. In altre parole, le minoranze aggressive e politicizzate vogliono riscrivere sia il nomos, sia l’ethos, e ci stanno riuscendo perfettamente, servendosi principalmente dello strumento del ricatto morale. Se una persona viene indotta a vergognarsi di esistere, di essere sfacciatamente “fortunata” a godere di vantaggi rispetto ad altre persone, vantaggi che vengono presentati assurdamente come dei privilegi, allora si può ottenere qualsiasi concessione, qualsiasi capitolazione da lei. Se si provoca in lei un senso di colpa per il fatto di avere due gambe e due braccia, nei confronti di quelli che non le hanno, o ne hanno una sola; per il fatto di avere la vista o l’udito, mentre c’è chi non ha l’uno né l’altro; o per il fatto di possedere una casa e un lavoro, mentre il suo vicino non li ha (senza andar tanto per il sottile a sviscerare se quel vicino, per caso, non ha mai avuto voglia di lavorare, ma preferisce vivere a scrocco della società), allora il gioco è fatto: quella persona sarà indotta ad accondiscendere a qualsiasi richiesta atta a risarcire l’altro per l’ingiusta situazione di vantaggio di cui gode. 

Il grande problema di questo pontificato..

MÜLLER: IL PAPA DOVREBBE INCONTRARE VIGANÒ E RISPONDERE ALLE ACCUSE. LA GENTE HA DIRITTO DI SAPERE.


Il cardinale Gerhard Müller, già prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, pensa che il Pontefice regnante dovrebbe incontrare l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, riconciliarsi con lui, e rispondere alle questioni poste dai documenti dell’ex  nunzio.
Il porporato tedesco lo ha dichiarato in un’interessantissima, lunga intervista alla televisione cattolica EWTN.
L’intervistatore, Raymond Arroyo, gli ha posto una domanda su Viganò. Ecco la risposta:

E cominciò il silenzio della dottrina

La malattia della Chiesa si chiama post-modernismo. La diagnosi di un teologo


Ricevo e pubblico. L’autore, in passato appartenente ai Francescani dell’Immacolata, insegna teologia dogmatica alla facoltà teologica di Lugano, in Svizzera, e presta servizio pastorale in Inghilterra, nella St. Mary’s Church di Gosport, diocesi di Portsmouth. Tra i suoi libri si distingue, tradotto anche in inglese: “Il Vaticano II, un concilio pastorale. Ermeneutica delle dottrine conciliari”, Cantagalli, Siena, 2016.
Di particolare attualità è il suo riferimento, tra le radici dell’attuale crisi, alla contestazione intraecclesiasle contro l’enciclica “Humanae vitae”, testo capitale del magistero di Paolo VI, il papa che sarà proclamato santo domenica 14 ottobre.

Un fantasma aleggia sul sinodo

Il sinodo, il fantasma LGBT e un intervento dell’arcivescovo Chaput sul quale meditare


http://www.catholicherald.co.uk/content/uploads/2018/10/20181003T1232-20947-CNS-POPE-SYNOD-BEGINS-800x500.jpg

Un fantasma aleggia sul sinodo dei vescovi dedicato ai giovani, ed è l’acronimo LGBT, che sta per Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender.
Il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale dell’assise, ha detto che l’espressione «gioventù LGBT», mai usata in precedenza nei documenti dalla Chiesa, è contenuta nel documento di lavoro che fa da base per la discussione, e vi è contenuta perché si troverebbe nel testo elaborato dai giovani invitati dal Vaticano a fornire le proprie indicazioni preliminari (testo per altro molto contestato da una parte dei giovani, che hanno fatto sapere di non sentirsi rappresentati dal documento finale).
In realtà l’acronimo LGBT nel testo uscito dal confronto fra i giovani non è mai citato, e quando, in conferenza stampa,  l’inviata di LifeSiteNews, Diane Montagna, l’ha fatto notare al cardinale, Baldisseri è rimasto stupito. Tuttavia, incalzato dalla giornalista, non ha detto che l’acronimo (ripetiamo: mai usato finora in documenti ufficiali della Chiesa cattolica) sarà tolto. Ha detto invece che i padri sinodali ne discuteranno.

Chiagnono e nun fottono?

I danni del dossier Viganò si fanno sentire a Sinodo aperto
Gli americani voltano le spalle al Papa. “Ha fatto poco contro gli abusi”

     Foto LaPresse

Roma. L’obiettivo reale del dossier prodotto ad agosto dall’arcivescovo ed ex nunzio Carlo Maria Viganò non era quello di ottenere le dimissioni del Papa, bensì di scalfirne l’immagine, andando a insinuare che Francesco avesse coperto preti abusatori seriali di minori o che, nel migliore dei casi, non avesse mosso un dito per eliminare i bubboni mortiferi presenti nelle file del Collegio cardinalizio. Assestare un colpo sul terreno dove più l’opinione pubblica è sensibile, almeno negli Stati Uniti: quello della pedofilia. Tema dove nessuno, dopo gli Spotlight e i rapporti dei vari procuratori statali, è disposto a perdonare o a passarci sopra. Neanche se si tratta del Papa.

Seppur servi inutili..

Bergoglio e il Nuovo Ordine Mondiale – N.W.O.
(l’Italia s’è desta …)




Si leggono molti pareri discordi sulla mancata risposta di Bergoglio alle circostanziate accuse rivolte da Mons. Viganò a diversi alti prelati, nonché allo stesso pontefice. I cattolici tradizionalisti si scandalizzano per la mancata risposta, mentre i progressisti gridano al delitto di lesa maestà, richiedendo pene esemplari per colui che ha osato chiedere le dimissioni del pontefice. 
Riflettendoci bene, vien da domandarsi perché mai papa Francesco avrebbe dovuto rispondere a mons. Viganò, oppure ai quattro cardinali dei “dubia” (ormai rimasti solo in due) o, infine, a qualsiasi altra pubblica petizione o supplica, essendosi assunto il compito di eliminare ogni residua traccia di Cattolicesimo dalla Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo (in cos’altro potrebbe mai consistere la sua dichiarazione di voler riformare la Chiesa di Cristo in modo che non si possa più tornare indietro?). 

giovedì 4 ottobre 2018

Liberi e felici, sì: anche di dannarci?

PARLARE CON DIO O COL DIAVOLO?


Se non si parla con Dio è col Diavolo che si parla. Gesù ha sconfitto il Diavolo, ma ora il Diavolo si sta prendendo la rivincita seminando false dottrine nel clero infedele spingendo le anime nella confusione e nel turbamento 
di Francesco Lamendola   

  http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/chiesa/0-950-prete-piove.gif 

La vita, abbiamo battuto e ribattuto questo concetto, non è una gita di piacere, ma una lotta, una vera e propria guerra, una guerra del male contro il bene e del bene contro il male; una guerra nella quale non è possibile rimanere neutrali, perché l’apparente neutralità favorisce una sola delle due parti, una ben precisa, il male. Il male infatti si giova anche dell’ignavia e dell’accidia; il bene è sempre attivo e generoso. Ne consegue che ogni pensiero che formuliamo, ogni parola che diciamo, ogni azione che compiamo, non sono mai neutri, non sono mai indifferenti: hanno sempre una valenza buona o cattiva. Conosciamo la reazione spazientita dell’uomo di buon senso, dell’uomo moderno, razionale e ponderato, alieno da ogni eccesso, da ogni aut-aut: ma chi lo dice cos’è il bene e cos’è il male? E chi lo dice cos’è il vero e cos’è il falso? E il giusto e l’ingiusto? E il bello e il brutto? È la solita, trista tiritera del relativismo: mettere in dubbio ogni cosa, scalzare ogni certezza dalle sue fondamenta, rendere tutto precario, effimero, inattendibile e illusorio. I signori del relativismo, gli Eco, i Galimberti, se fossero seduti nell’aula di Tommaso d’Aquino, alzerebbero la mano e direbbero, con aria di sfida:Non si può dire che questa è una mela. Al massimo si può dire che sembra una mela, in certe condizioni di luce, e solo se si ha la vista perfetta, ad esempio se non si è affetti da daltonismo, o da una forte miopia. Ma vista dagli ultimi banchi, non siamo più sicuri che sia una mela: siete voi che lo dite, maestro, e noi siamo portati a credervi. Tuttavia, se qualcuno non ci credesse? Non siete stato voi a insegnarci a riflettere e a decidere con la nostra ragione, a non fidarci ciecamente di alcuno?

Francesco II°..e famolo “Beato Francesco, papa”

ESCLUSIVA – Ecco in anteprima i santini di San Giorgio Bergoglio


Non chiedeteci da dove li abbiamo presi: un segreto resta tale. Però li offriamo a tutti attraverso la pubblicazione in rete. Come vedete sono già pronte – una fonte molto vicina al Vaticano parla di una prima stampa, già realizzata, di 800.000 esemplari di immaginette. Metà riportano la dicitura “Beato Francesco, papa” e le altre “Beato Jorge Mario Bergoglio, sj”.
Eccola:
san bergoglio
Dimenticavamo di dire che sono state realizzate delle edizioni speciali in numero limitato, 200 copie, contenenti reliquie di secondo grado (pare prese dall’intimo).

Francesco I°

San Francesco, senza miele

Dispiace ripetere quello che gli storici sanno benissimo e da tempo, ma la ricorrenza della morte di san Francesco (1182–1226), avvenuta il 3 ottobre 1226, ma il giorno in cui ne viene celebrata la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica, cioè oggi, è un’occasione preziosa per ricordare quanto il patrono d’Italia sia stato un uomo diverso dalla caricatura dolciastra che, purtroppo con successo, gli è stata cucita addosso. Perché? Per più ragioni. Tanto per cominciare, non era affatto un personaggio ossessionato dalla povertà materiale alla quale anteponeva, come preoccupazione, quella spirituale. Mai, infatti, esortò i bisognosi alla rivolta bensì, semmai, alla pazienza; fu seguito anche dai rampolli della nobiltà italiana del suo tempo ai quali disse che la povertà era una strada per il Paradiso senza però mai – attenzione – azzardarsi a suggerirla come unica.

L'improbabile girotondo di tutte le fedi

UN DIABOLICO PARADISO IN TERRA


La tentazione diabolica del paradiso in terra. L’idea è diabolica perché pretende di fare dell’uomo "il dio di se stesso" ma com'è possibile non vedere una cosa tanto evidente? la chiesa la vede eccome: è questa la cosa paurosa di Francesco Lamendola  
  
 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/000-TRISNUOVO/0-62-DIAVOLO-AFORISMA.gif


Se dovessimo sintetizzare in un concetto l’essenza dell’eresia che sta trascinando l’intera Chiesa cattolica, tradita da molti suoi pastori e fuorviata da troppi suoi teologi, o pretesi teologi, nonché dall’impazienza, dalla superficialità e dalla superbia di molti laici, potremmo dire: un messianismo materialista, incentrato sull’idea che si può e si deve concentrare ogni cura e ogni sforzo nel migliorare le relazioni sociali fra gli uomini, le loro condizioni economiche, la loro integrazione culturale e, se possibile, il loro affratellamento anche sul piano religioso, incoraggiando un improbabile girotondo di tutte le fedi, nel quale ciascuna di esse ceda delle quote di identità e di “sovranità” per venire incontro alle altre, con il bel risultato della loro elisione reciproca e, quindi, di una radicale relativizzazione del vero e secolarizzazione della Chiesa. Il male, l’essenza del male, per un cristiano, è qui: trasformare il cristianesimo da dottrina di salvezza in ideologia sociale, volta alla trasformazione del mondo in senso liberaldemocratico, ambientalista, pluralista, progressista, relativista, scientista, storicista; tutto, tranne che cristiano.

“Non sembra essere stato un errore isolato”

Müller conferma: bloccata l’inchiesta su Murphy-O’Connor

https://www.lifesitenews.com/images/made/images/remote/https_s3.amazonaws.com/lifesite/Screen_Shot_2018-10-03_at_4.43.17_PM_810_500_s_c1.png (immagine aggiunta)
Il cardinale Gerhard Müller conferma: l’inchiesta vaticana a carico del cardinale Cormac Murphy-O’Connor non è stata completata. L’indagine è stata infatti bloccata per la mancanza dell’approvazione da parte del papa.
Il cardinale lo ha detto a LifeSiteNews a Washington (https://www.lifesitenews.com/news/cardinal-mueller-confirms-sex-abuse-investigation-against-uk-cardinal-was-s).
Quando LifeSiteNews ha chiesto al cardinale Müller se papa Francesco ha effettivamente fatto interrompere le indagini sul cardinale inglese Murphy-O’Connor (morto a ottantacinque anni nel 2017), l’ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, l’organismo incaricato di indagare sui casi di abusi sessuali, ha risposto di essere tenuto al rispetto del segreto pontificio. Ha comunque aggiunto che “l’approvazione del papa è necessaria per le indagini” a carico di un cardinale, e quando poi LifeSiteNews ha chiesto di poter scrivere che l’inchiesta sul cardinale inglese è stata bloccata, Müller ha dato il suo assenso.

Ma questo maledetto diavolo esiste o non esiste?

SUPER EX E IL DIAVOLO DI BERGOGLIO: È UN MAGGIORDOMO DI AGATHA CHRISTIE, NON UN DEMONIO BIBLICO.


Super Ex (ex di Avvenire, ex di movimento per la Vita, e di un po’ di altre cose varie, ma nonostante tutto, ancora, non ex cattolico) ci ha scritto per dirci tutto il suo sbalordimento e le sue perplessità. Sul fatto che i gesuiti abbiano idee così disparate sul “nemico dell’umana natura” come lo chiamava sant’Ignazio. E per dirci anche il sospetto che il gesuita più importante di tutti faccia un uso un tanti nello strumentale del cattivo soggetto. Insomma, lo usi per distogliere l’attenzione dal fatto che oggi, 4 ottobre 2018, è il quarantesimo giorno che il Pontefice regnante non ha dato risposta alla semplice domanda posta sull’aereo da Dublino: quando ha saputo che McCarrick era un predatore seriale omosessuale? È vero che il 23 giugno 2013 mons. Viganò l’ha avvertito con chiarezza di questo? Da notare, a margine del silenzio (ma non c’è anche un “Diavolo muto”?) pontificale, che nessuno in Vaticano o altrove ha smentito Vigano. Insultato sì, denigrato, a iosa, immaginato complotti quanti se ne vuole. Ma smentito, nessuno. Curioso, vero?Ecco a voi Super Ex.

«Generare processi»..

LA MESSA DEL PAPA
Al via il sinodo dei giovani, col rischio del sociologismo

Il Papa apre il sinodo sui giovani che si concluderà il 28 ottobre. 250 padri siniodali e 40 giovani osservatori. Papa Francesco chiede "sogni", "speranza" e "orizzonti allargati". Ma è già evidente la scarsa attenzione dei mass media e il rischio di appiattirsi su un discorso sociologico. 


Con la messa di ieri mattina in piazza San Pietro si è aperto ufficialmente il sinodo sui giovani che si concluderà il prossimo 28 ottobre in Vaticano, dopo tre lunghe settimane di dibattiti che porteranno al documento conclusivo. Sono 250 i padri sinodali, più circa 40 giovani invitati come osservatori.

mercoledì 3 ottobre 2018

Alle persone che amano il vero, il giusto e il buono

La JAHLF esprime il suo appoggio a mons. Viganò

La JAHLF (John Paul II Academy for Life and Family), presieduta dal prof. Josef Seifert, ha espresso il suo appoggio all’arcivescovo Carlo Maria Viganò con questa lettera aperta datata 29 settembre 2018, festa di san Michele arcangelo, diffusa oggi alla stampa, a firma dello stesso prof. Seifert e di molti membri dell’Accademia.
Lettera aperta dell’Accademia Giovanni Paolo II per la Vita umana e la Famiglia a Papa Francesco e a tutti i cardinali, vescovi, sacerdoti, membri, religiosi e laici della Santa Chiesa cattolica e a tutti gli uomini e donne di buona volontà, a sostegno dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò.

Anche se non se ne parla più..


Divorziati risposati. Un libro fa chiarezza sulla comunione spirituale


Quando il 16 settembre 2016 Alexandra Diriart mi aveva spedito il suo prezioso volumetto da poco pubblicato Divorziati risposati e comunione spirituale (Cantagalli), aveva precisato nella lettera accompagnatoria che il libretto di cui mi aveva parlato e che avevo in quel momento tra le mani era stato «scritto prima della Amoris Laetitia».

Aveva poi aggiunto: «Anche se non se ne parla più, penso che la comunione di desiderio possa essere una via che faccia del bene alle anime». Ma cosa pensare della pratica della comunione spirituale raccomandata ai divorziati risposati che non possono ricevere sacramentalmente l’Eucaristia? È semplicemente una proposta che evita di affrontare una questione in seguito apparsa come spinosa?

Le «diversità necessarie»

San Francesco celebrato dagli antifrancescani



di Cristina Siccardi) San Francesco d’Assisi, che ha risollevato la Chiesa del XIII secolo insieme all’opera di san Domenico di Guzman, non è la figura edulcorata, svirilizzata, dialogante e ambientalista che si è fatta di lui a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso; non rappresenta le istanze dello spirito del Concilio Vaticano II; né raffigura il buonista da salotto e senza logica,tanto caro a molti contemporanei, sia fra il clero che fra i laici; né si fa portabandiera pacifista o portavoce delle «diversità necessarie», come le definisce il Cardinale Gianfranco Ravasi.

Cornuti si diventa?

Perché Papa Francesco ama le corna?


Con questo bizzarro “pastorale” con le corna Bergoglio celebra l’Eucaristia in apertura del Sinodo. 

Cesaropapismo d’impronta maoista

CINA. QUALCHE MISTIFICAZIONE, CERCANDO DI USARE WOJTYLA. POI DUE COMMENTI SERI E INTERESSANTI.

Torniamo ad occuparci di Cina, spinti da alcuni commenti che riteniamo interessanti, e dal desiderio di confutare qualche strisciante mistificazione. Cominciamo da queste ultime, in modo da lasciare poi il campo alle cose serie. La prima è un tweet del solito Antonio Spadaro, sj, Direttore de La Civiltà cattolica. Che ritwitta un brano di un articolo in cui si dice:
“Nel giugno del 1962 era morto l’arcivescovo di Cracovia, Baziak, e da mesi era aperta la ricerca di un candidato per la successione gradito sia al primate polacco, il cardinale Stefan Wyszynski, e all’autorità dello Stato. Più volte Wyszynski aveva presentato terne di nomi rifiutate dal governo comunista. Dopo due diverse terne respinte in tronco, un alto funzionario del partito comunista, Zenon Kliszko, suggerisce che venga proposto «un uomo di dialogo, come il giovane vescovo ausiliare con il quale in due settimane abbiamo risolto il caso del seminario di Cracovia»”.

E' la dottrina che guida la pratica

I vizi di un certo clero. Cause e conseguenze



Voi conoscete il grande scandalo dei preti americani i cui costumi contro natura – Ahimè! – sono stati denunciati in questi giorni da Mons. Viganò.

Fino ad ora, io mi sono rifiutato di farmene eco, poiché non è così che si restaura la Chiesa.
Innanzi tutto non bisogna confondere cause e conseguenze. Poi, i nostri nemici approfittano dello scandalo per disorientare gli spiriti. La passione è sempre cattiva consigliera.

Ecco l’interessante testimonianza di un gesuita che ha vissuto negli Stati Uniti, il Padre
Jean-François THOMAS, s.j. (1); dopo di che io aggiungerò alcune considerazioni.

Berretta rossa la trionferà?

CHIESA
USA, clinica psichiatrica per i preti "conservatori"

Il caso di padre Kalchick, il sacerdote "ricercato" dal cardinale Cupich per aver fatto un esorcismo contro oggetti blasfemi Lgbt, non è isolato. Un blog denuncia che sono molti i preti "conservatori" che vengono inviati dai loro vescovi in una clinica psichiatrica per un "trattamento".



Padre Kalchick, di Chicago, il parroco che ha permesso che i suoi parrocchiani bruciassero un oggetto blasfemo, una bandiera LGBT con sovraimpresso un crocefisso usata da un parroco precedente, omosessuale, trovato morto legato a una sex machine, è nascosto per sfuggire alla minaccia del cardinale Cupich. E cioè di inviarlo per una “valutazione” psichiatrica alla clinica St. Luke, nel Maryland. Una forma di “rieducazione” stile sovietico?

La cabina di regia vaticana

VATICANO
L'agenda omosessualista fa tappa al Sinodo sui giovani


Alla conferenza stampa di presentazione del Sinodo sui giovani, che si apre oggi, appare chiaro che l'uso positivo dell'acronimo Lgbt nel Documento di lavoro è frutto della segreteria del Sinodo e non di richieste dei giovani. È l'ennesima dimostrazione di come la lobby gay agisca all'interno della Chiesa per arrivare al cambiamento della dottrina.


                             Giovani al santuario Jasna Gora di Czestochowa)

E anche al Sinodo dei vescovi sui giovani, che si apre oggi, va in scena la lobby gay che cercherà di far passare nel documento finale il linguaggio dei gruppi Lgbt. È quanto apparso chiaro dalla conferenza stampa di presentazione, tenuta l’1 ottobre dal cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi. La questione riguarda il paragrafo 197 dell’Instrumentum Laboris, ovvero il documento di lavoro su cui si confronteranno i padri sinodali, su cui c’erano già state polemiche al momento della pubblicazione. Per la prima volta in un documento vaticano, infatti, si adotta il linguaggio mondano, parlando della richiesta proveniente da «giovani Lgbt».

martedì 2 ottobre 2018

Il Regno di Maria

03_Il Trionfo del Cuore Immacolato: il Regno che glorificherà Maria!

Un altro aspetto saliente del TRIONFO è che esso, in conseguenza della dimensione mariana che lo pervaderà, GLORIFICHERÀ MARIA e la glorificherà facendo risplendere il suo mistero e illuminando con luce divina il ruolo profetico che Lei avrà avuto per la realizzazione del Trionfo e, più in generale, il ruolo e l’opera da Lei compiuta in tutta la storia della Salvezza, a partire dalla volontà di Dio di inserirla nell’economia salvifica universale che cominciò con il “Fiat” all’Incarnazione e durerà sino alla fine dei tempi:
« La parola “Regno di Maria” esprime quell’ideale di sacralizzazione dell’ordine temporale, attraverso la mediazione di Maria, che non è altro che la civiltà cristiana sempre additata dai Pontefici come meta. […]. Il Regno di Maria sarà una civiltà sacrale perché ordinata fondamentalmente a Dio; la legge che regolerà i rapporti con Dio e fra gli uomini sarà quella della dipendenza, che troverà la sua espressione più alta nella “schiavitù d’amore” alla SS.ma Vergine » (1).

La grande “scoperta”

L'EFFETTO LUCIFERO


L'etica cristiana lo ha sempre saputo! L’effetto Lucifero: l’uomo è capace di tutto? la differenza fondamentale fra il cattolicesimo e la cultura moderna: l'esperimento del dott.Zimbardo “L’effetto Lucifero cattivi si diventa?” 
di Francesco Lamendola  
 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/guerra/00-SOLDATO-CROCE-400.gif

Non c’era nessuno che ne dubitasse, almeno fra le creature pensanti; ma quando è uno psicologo americano a dirlo, allora anche il pubblico statunitense si rassicura, anzi, si compiace perfino della grande “scoperta”, il tassello che mancava per rendere finalmente chiara e intelligibile l’immagine dell’universo. Beati loro che sono felici per così poco; ma il segreto è tutto lì: lasciarglielo credere. Se scoprissero di non essere arrivati primi, sai come ci resterebbero male.

L’uomo scrive diabolicamente storto sulle righe dritte




Non sono bastati cinque anni abbondanti di Bergoglio intronizzato in Vaticano per rendere edotte le anime belle, ma anche un po’ sciocchine, sui suoi fini e sui mezzi che impiega per raggiungerli. Basta che faccia tanto di citare il demonio, il Rosario, il “Sub tuum praesídium” e la preghiera a San Michele Arcangelo, si badi bene in latino, che il cattolico sciocchino ci casca. Ed eccolo lì ai piedi del padrone a spiegare che, non lo si direbbe, ma è proprio vero che Dio scrive dritto sulle righe storte, che questo papa ne avrà anche combinate di grosse, ma quando dice una cosa bella bisogna inginocchiarsi a raccoglierla prima che cada per terra e soprattutto che, come recita il celebre mantra salvifico e rassicurante, il papa è sempre il papa. Tutti contenti, cattoprogr ça va sans dire, ma anche molti cattotrad ça va sans dire pure per loro, che più di tutti gli altri non sanno vivere senza stare legati a tre metri di catena.

Insabbiamento seriale

«Dal Papa in giù, tutta la gerarchia sapeva».
A dirlo non è monsignor Viganò, ma, alcuni anni prima di lui, un ragazzo vittima di abusi sessuali. Non lo dice attraverso la parola o lo scritto: lo dice usando la lingua dei segni.
Perché costui è uno dei sopravvissuti agli orrori abissali della «casita de Dios».
La mostruosità di cui parliamo non rappresenta un caso isolato: è un grumo di male – con strascichi giudiziari nei tribunali del Secolo – che corre dal Sud America all’Italia, dove ha fatto tappa in quel di Verona.

Il desiderio di immortalità

CHI E' VIVO E CHI E' MORTO?


Chi è davvero vivo e chi è davvero morto. Gli uomini moderni s’illudono di poter vivere in eterno perché sono invidiosi di Dio: hanno paura della morte pur sapendo che è inevitabile, dimentichi che la vita non è proprietà umana 
di Francesco Lamendola  

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/chiesa/0-donna-cattolica-400.gif

Per due volte, a distanza di otto secoli entrambe le volte, nell’821 e nel 1599, il corpo di Santa Cecilia è stato riesumato dal sepolcro, la prima da papa Pasquale I, la seconda sotto il pontificato di Clemente VIII: ed entrambe le volte esso venne trovato incorrotto. Un miracolo? Lo si giudichi come si vuole; certo, un fatto che va contro tutte le leggi a noi note della biologia e della fisiologia. Un corpo umano non può conservarsi intatto per più di qualche giorno, dopo che ha cessato di vivere, a meno che venga imbalsamato o comunque trattato con apposite tecniche e procedure di conservazione. I credenti non hanno, o non dovrebbero avere alcun timore di adoperare la parola “miracolo”: il concetto che quella parola designa, non li spaventa e non li intimidisce. Se ciò accade, vuol dire che la cultura moderna, con il suo naturalismo e il suo razionalismo scettico, è penetrata così a fondo nella loro mente, che li ha resi dei credenti nominali: infatti, chi si rifiuta di ammettere la possibilità del miracolo, di certo non è più un vero credente.