ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 28 gennaio 2017

Come Cristo ha celebrato la Prima Messa


Un’opera capace di ridonare al pensiero cattolico la sua perfetta fisionomia storica

Come Cristo ha celebrato la Prima Messa mostra come le tradizioni cattoliche — in particolare quelle liturgiche — risalgano fino ad Adamo. Si tratta di uno dei libri più informativi, ispirati e sorprendenti che il lettore potrà mai incontrare su tale argomento. L’autore dimostra come la Messa tradizionale riassuma l’intero culto del Vecchio Testamento iniziato da prima del diluvio, con Adamo ed Abele, e termini con l’Ultima Cena, e come anche i più minuti dettagli della nostra Messa cattolica tradizionale siano stati utilizzati da Cristo nella prima Messa celebrata nel Cenacolo, e come siano giunti ai nostri giorni con lo stesso significato simbolico che ebbero in origine. Padre Meagher approfondisce la storia e la tradizione di ogni aspetto del culto ebraico, mostrando chiaramente come il Signore abbia tutto ripreso, innalzato e completato nella bella liturgia che noi chiamiamo “Messa”.

Chi andrà a Malta?

Postato  da 

Enzo Bianchi si è dimesso, eletto un nuovo priore di Bose

Ecumenismo dei muri

I muri con il Messico non sono uguali a quelli in Israele per la sinistra mondialista



La nuova Amministrazione USA di Trump ha deciso: il muro alla frontiera con il Messico si farà e lo stesso Tump ha firmato il decreto per completare la costruzione del muro, iniziata a suo tempo da Bill Clinton, lungo tutto il confine con il Messico per  impedire l’entrata di immigranti illegali e lo sfruttamento della mano d’opera da parte di datori di lavoro senza scrupoli.

Nella scia della decadenza,

BERGOGLIO IL "PAPA LAICO"

    Bergoglio “papa laico” che scoraggia i credenti. Nella scia della decadenza e relativizzazione di tutto "Il papa che piace a tutti coloro che non amano la Chiesa" continua ad imprimere e spingere un’impronta laica sulla Chiesa 
di Manlio Triggiani  





E’ in piena sintonia con i nostri tempi, tempi di decadenza, il papa Bergoglio. L’ultima, in ordine di tempo, l’ha lanciata sottolineando che “occorre grande coraggio a sposarsi nel tempo in cui viviamo”. L’ha affermato nell’udienza al tribunale della Sacra Rota per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. E ha auspicato che bisogna stare vicino alle giovani coppie auspicando una serie di passaggi per defnire bene “una vera e propria occasione di e evangelizzazione degli adulti”. Non c’è male. Sotto sotto, un consiglio a non sposarsi o a pensarci bene…
Nella scia della decadenza, della relativizzazione di tutto e nella laicizzazione di ogni idea (anche sacrale) papa Bergoglio interviene e dà una spallata e continua a imprimere alla Chiesa un’impronta laica.

Scolabus

Se la Chiesa di Milano si vergogna della famiglia
L'assurda decisione dell'Ufficio di pastorale familiare di Milano che per festeggiare le famiglie ha invitato i parroci a non celebrare gli anniversari dei matrimoni: in segno di rispetto per chi è divorziato. Un rovesciamento della realtà che umilia le famiglie e ha fatto adirare le associazioni pro family. In serata il dietrofront, ma il pasticcio rimane.




Verrà giorno che le famiglie sposate dovranno fare l’accento svedese come Fantozzi per mimetizzarsi. Se prima a destare scandalo erano le cosiddette unioni irregolari, oggi, nella Chiesa della misericordia a buon mercato sono le cosiddette unioni regolari: monogame, fedeli, innamorate, anche se tra alti e bassi. Insomma: le famiglie cristiane non avranno più ospitalità neppure in chiesa. Non è catastrofismo, ma una lettura consequenziale della realtà. A Milano il furore anti coniugale ha intaccato la nobile istituzione dell’Arcidiocesi che, nell’approcciarsi alla Festa delle Famiglie prevista per domani (la liturgia ambrosiana sposta all’ultima domenica di gennaio la Solennità della Santa Famiglia che nel rito romano è dopo Natale), ha inviato ai parroci un dettagliato vademecum per illustrare le finalità e le caratteristiche della festa da celebrare a messa.

Grillectomia

Guerra a Caffarra, il "massimalista" della famiglia
Il professor Andrea Grillo, sulla rivista Munera, continua il suo attacco contro il cardinal Caffarra, che egli giudica come l'alfiere di un "disastro massimalistico", fautore di una teologia "intollerante". Nel farlo cita il teologo Bernhard Haering. Ma quel che Grillo attacca, sulla scia di Haering, altro non è che il magistero di San Giovanni Paolo II. E in particolar modo la sua enciclica Veritatis splendor con cui condannava il relativismo morale.

«Il Magistero sa cambiare, Caffarra no». Questa è l’opinione del professor Andrea Grillo che sul sito della rivista Munera continua un misericordioso attacco al cardinale Carlo Caffarra che insieme ad altre quattro porpore ha sottoposto al pontefice i famosi dubia, dubbi, sull’interpretazione del capitolo VIII di Amoris laetitia.
Caffarra, già primo preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia, viene considerato l’alfiere di un «disastro massimalistico» della teologia morale e del Magistero. Lo aveva scritto, dice Grillo, il «grande moralista Bernhard Haering» in un articolo pubblicato sulla rivista dei dehoniani, Il Regno, nel 1989. «Allora Caffarra poteva determinare “la posizione del magistero” in materia familiare e sessuale, con un massimalismo e una intransigenza del tutto unilaterali».

Iil popolo della Marcia

Trump e la Marcia per la Vita, uniti contro l'aborto
Dopo otto anni di feroce anticlericalismo, di scomparsa della fede dall’agone pubblico, di silenzio sui cosiddetti “principi non negoziabili”, ci si era quasi rassegnati e sembrava impossibile l'opposto. Invece, nel giro di una settimana, dopo la firma del decreto presidenziale per togliere i fondi internazionali alle Ong che promuovono l’aborto (che per la prima volta include anche i fondi delle agenzie Onu e tutti i programmi di salute), alla Camera è stata approvata persino una legge che rende permanente il divieto di finanziamenti per il “controllo delle nascite” anche all’interno del paese (239 voti contro 183). Nello stesso tempo il team di Trump ha rilasciato interviste sulla difesa della vita e sulla centralità della fede nell’agone pubblico e il presidente stesso ha dato un forte appoggio alla Marcia per la vita che si terrà oggi a Washington. Il tutto all'uscita di un’inchiesta che dà l’ennesimo colpo al colosso delle cliniche abortive americane Planned Parenthood.

Lui speriamo che si ricordi


Il peggiore nemico degli ebrei


È un argomento esplosivo, ma non possiamo continuare a permettere che i nostri ragazzi siano mentalmente manipolati da una visione storica scorretta che è servita e serve tuttora a giustificare l’instaurazione di un nuovo ordine a livello planetario. Non si tratta semplicemente di ristabilire le reali proporzioni dell’olocausto, ma di coglierne la matrice e il movente autentici. Non intendiamo certo alimentare il filone negazionista riguardo a quello che rimane comunque uno dei peggiori crimini del XX secolo (largamente superato, tuttavia, dalle carestie e dai genocidi provocati da Lenin e Stalin, di cui non si parla mai nel “civile” Occidente che stermina i suoi figli, sebbene siano ampiamente documentati); desideriamo unicamente accertare la verità in modo da non lasciarci più soggiogare da quella che risulta propaganda nel senso tecnico del termine, intesa a farci accettare supinamente un progetto politico totalitario che è quasi giunto a compimento.


venerdì 27 gennaio 2017

Francis' theatre

Per fare scandalo oggi basta rivelare cosa c'è scritto nel Vangelo


L'esordio della “Passione secondo Giovanni” al Teatro Massimo di Palermo suscita clamore perché intende avviare una radicale rilettura della religione



Esordirà ad aprile al Teatro Massimo di Palermo ma fa già scandalo la “Passione secondo Giovanni” di Bach che verrà allestita da Pippo Delbono. Ora, questi scandali preventivi, telegrafati con mesi di anticipo, sono un gioco delle parti e lasciano il tempo che trovano: dalle anticipazioni trapela infatti che l'istinto anarchico del regista ribelle lo porterà a una radicale rilettura della religione in cui, pare, si schiererà dalla parte dei migranti, rivaluterà il ruolo della donna, si opporrà ai muri, rileggerà laicamente l'epoca di terrore in cui siamo piombati. Capirai: tutti temi di cui in questo periodo non si parla affatto e che coglieranno il pubblico di sorpresa; speriamo che in platea non si verifichino troppi infarti.

Delbono rivendica inoltre la necessità di riflettere sulla religione e decidere se schierarsi “dalla parte del fondamentalismo e della violenza o dalla parte dell'uomo e dell'amore”. Ora, considerato che nella Passione c'è scritto che Gesù amò i discepoli fino alla fine, ma che uno di loro lo tradì; considerato che fulcro e cardine del Cristianesimo è l'insegnamento di amare i nemici, mentre i crocifissori di Gesù agivano secondo logiche e istituzioni puramente umane; considerato tutto questo, se Delbono volesse veramente fare scandalo, dovrebbe limitarsi a dire al pubblico ciò che si trova scritto nel Vangelo: bisogna decidere se schierarsi dalla parte dell'uomo e della violenza oppure dalla parte del fondamentalismo e dell'amore.



Mamma lo turkson!

Muro Usa-Messico: card. Turkson (Santa Sede), “speriamo altri Paesi non seguano esempio” di Trump


La Santa Sede è preoccupata per “il segnale che si dà al mondo” con la costruzione del muro tra Usa e Messico, voluto dal presidente statunitense Donald Trump per frenare le migrazioni. E si augura che gli altri Paesi, anche in Europa, “non seguano il suo esempio”. Lo ha detto oggi al Sir il cardinale Peter Turkson, presidente del Dicastero per la promozione dello sviluppo umano integrale, a margine di un convegno sulla “Laudato sì e gli investimenti cattolici” in corso alla Pontificia Università Lateranense. “Noi ci auguriamo che il muro non sia costruito ma conoscendo Trump forse si farà – ha affermato. La Santa Sede è preoccupata perché non riguarda solo la situazione con il Messico ma il segnale che si dà al mondo. Non sono solo gli Usa che vogliono costruire i muri contro i migranti, accade anche in Europa. Mi auguro che non seguano il suo esempio. Un presidente può anche costruire un muro ma può arrivare un altro presidente che l’abbatterà”.
http://agensir.it/quotidiano/2017/1/27/muro-usa-messico-card-turkson-santa-sede-speriamo-altri-paesi-non-seguano-suo-esempio/

Tutta la verità sul muro di Trump


L' autocrate

L'American Spectator all'attacco del Papa: "E' un autocrate"
Pesante attacco del mensile statunitense al Pontefice dopo le vicende che hanno interessato l'Ordine di Malta: "Sta cancellando i suoi avversari"

     Benedizione 'Urbi et Orbi' di Papa Francesco (foto LaPresse)

“Sotto Papa Francesco, la nuova ortodossia è eterodossia e guai a coloro che non si conformano ad essa”, scrive George Neumayr sul mensile American Spectator. Le analisi del periodico statunitense ruotano attorno alla vicenda delle dimissioni di Matthew Festing, Gran Maestro dell'Ordine di Malta, richieste del Pontefice il 25 gennaio scorso. Il caso era scoppiato un mese prima con il licenziamento, ad opera di Festing, del Gran Cancelliere tedesco Albrecht Freiherr von Boeselager, reo di non avere impedito la distribuzione di preservativi per le prostitute e gli operatori umanitari nei presìdi dell'Ordine in Myanmar.

La rivincita del Califfo

Copiata/incollata/argentinata

AMORIS LAETITIA ERA GIÀ STATA «SCRITTA» PARI PARI DA BERNHARD HÄRING. ECCO COSA NE PENSAVA LA CHIESA

Amoris Laetitia era già stata «scritta» pari pari da Bernhard Häring. Ecco cosa ne pensava la Chiesa
Su L'’Osservatore Romano del 6 marzo 1991 comparve, “su autorevole richiesta”, una traduzione di un articolo del professor William E. May, docente di teologia morale alla Catholic University of America di Washington e unico membro laico della Commissione Teologica Internazionale, già pubblicato nel periodico Fellowship of Catholic Scholars Newsletter, vol. 14, n. 1, dicembre 1990.

Nel 1989 P. Bernhard Häring, CSSR, ha pubblicato il libro Ausweglos? Zur Pastoral bei Scheidung und Wiederverheiratung: Ein Plädoyer, Freiburg, Herder 1989 (trad. it.: Pastorale dei divorziati. Una strada senza uscita?, Bologna, Ed. Dehoniane 1990). (I riferimenti delle citazioni saranno fatti seguendo l’edizione italiana). Häring, che evidentemente considera la pratica delle Chiese Ortodosse Orientali, fondata sulla loro spiritualità della oikonomia, come superiore alla pratica della Chiesa Cattolica Romana, sostiene alcune posizioni che non sono compatibili con l’'insegnamento cattolico.

“Odore di pecora”

L'ODISSEA DEL RANCORE

    Cosa c’è dietro l’astio anti-Trump di Francesco. Nel cristianesimo e fin da subito si sono insinuati i rancorosi: quelli che nel Vangelo hanno visto la grande occasione per odiare i ricchi, i forti e gl’intelligenti 
di Francesco Lamendola  



C'era una volta il rancore.  Il rancore del povero nei confronti del ricco; del debole nei confronti del forte; dello stolto nei confronti del saggio. Nel mondo antico il rancore poteva esprimersi solo in rare occasioni e solo a mugugni: la struttura sociale non permetteva altrimenti. Lo vediamo nel discorso di Tersite agli Achei, contro Agamennone; e capiamo perché, quando Odisseo lo percuote sulla gobba e lo zittisce, tutti i guerrieri greci scoppiano a ridere: non perché siano dei vili, come i soliti commentatori moderi politically correct si affrettano a spiegare, ma perché Tersite, piangente sotto le percosse di Odisseo, è l’emblema vivente e grottesco del rancore frustrato e umiliato, un qualcosa che essi non possono che disprezzare doppiamente. Tersite, per loro, non è affatto il nobile pacifista inascoltato, ma un vile e un maldicente di professione: il primo a fuggire davanti al pericolo, il primo a schizzare veleno sui capi con la sua lingua tagliente.
Poi è venuto il cristianesimo. Gesù ha insegnato a ciascuno a rendere i conti davanti a Dio, senza guardarsi né a destra, né a sinistra; senza criticare il vicino, senza borbottare, anzi, perfino ignorando, con la propria mano destra, quel che sta facendo la sinistra.

Vatican memory day


Francobollo celebrativo
per il quarantesimo anniversario dell'Incoronazione
di Sua Altezza Imperiale
Jean Bedel Bokassa

1977-2017

I ricchi cantori della Chiesa povera

INCHIESTA Il giudice è un "volto noto": lo strano caso del bando milionario vinto da Melloni & coIl super bando ministeriale da un milione vinto dalla Fondazione per le Scienze Religiose di Bologna. C'è il caso del membro di commissione che ha assegnato il punteggio vincente per la Scuola di Bologna: è un docente dello stesso ateneo del segretario Melloni. Ma c'è di più: proprio nei giorni caldi del bando ha frequentato le commissioni della Fondazione e partecipato, su invito di Melloni, a trasmissioni radiofoniche sulla Rai. E' solo una delle stranezze mai chiarite dal Miur. L'ultima puntata della nostra inchiesta. 

giovedì 26 gennaio 2017

Cari laicisti

Il Papa detta la linea sui migranti, banani in Piazza Duomo e quel bullismo radical sul figlio di Trump


“Quanti fuggono dai propri Paesi a causa della guerra, delle violenze e delle persecuzioni hanno diritto di trovare adeguata accoglienza e idonea protezione nei Paesi che si definiscono civili”. Queste le parole pronunciate ieri da Papa Francesco durante l’incontro con la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, esortando i magistrati a “dedicare ogni sforzo, specialmente nel contrasto della tratta di persone e del contrabbando dei migranti”. Se poi vi avanza tempo per espellerne qualcuno o evitare che nascano ghetti tipo Molenbeek, meglio, altrimenti poco male.
Cari laicisti dei miei coglioni, quelli che non appena arriva l’inizio di dicembre cominciano a rompere i coglioni contro presepi e recite scolastiche nelle scuole, in nome dello Stato laico, nulla da dire al riguardo? Tutto bene che un capo di Stato estero, perché tale è il Papa nella loro visione della cose, metta becco nell’amministrazione della giustizia italiana e nelle priorità del contrasto alla criminalità? Perché se così fosse, allora non è la laicità dello Stato a starvi a cuore, vi sta sui coglioni il Natale, perché dovete fare i Charlie Hebdo de noantri. Ma si sa, quando c’è di mezzo il migrante, va bene tutto, si fanno i patti anche con il diavolo. O con l’acquasanta, a scelta.

La Domenica andando alla Messa?

BOSNIA: Ogni domenica a messa con l’imam



di Đenana Kaminić (N1) 
Nei villaggi tra Jablanica e Prozor, che al tempo della guerra in Bosnia si trovavano sulla linea del fronte tra milizie croate e bosgnacche, i tempi del conflitto sembrano ormai alle spalle.
Amir Effendi Drežnjak è l’imam del villaggio di Lizoperci nel comune di Jablanica. Da tre anni e mezzo ormai, ogni domenica accompagna in auto i fedeli cattolici dal vicino villaggio di Slatina fino al villaggio di Gračac per la messa. Nello stesso villaggio l’imam tiene lezioni alla scuola coranica (mekteb)
“Mi hanno detto che non hanno un autobus o automobili. Li ho accompagnati una domenica, e poi la successiva. Alla terza domenica di fila ho detto loro che non vi è alcuna necessità per loro di aspettare che qualcun altro li passi a prendere, perché io vado a Gračac ogni domenica. Ho detto loro che possono contare su di me e che li porterò io in chiesa a pregare Dio finché io sono lì“, ha dichiarato Amir Drežnjak alla televisione bosniaca N1.

Lo scrociato

Il Cavaliere e il pezzente


festing-bergoglio
di Alberto Di Janni
Bergoglio ha chiesto le dimissioni del Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, fra’ Matthew Festing. Il Gran Maestro ha obbedito.
Forse non poteva fare altrimenti, data la sua condizione di religioso (tanto per evitare equivoci e polemiche, mi metto qui nell’ottica di chi, come appunto il Gran Maestro Festing, riconosce pacificamente Francesco come legittimo Papa della vera Chiesa).
Forse è stato ricattato o ha cercato di salvare il salvabile, sacrificando la sua persona per il bene dell’Ordine: illudendosi che il suo sacrificio avrebbe calmato l’ira e l’ingordigia del despota.

E' lui o non é lui?

P.LIVIO IN CRISI: NON CREDE PIÙ A MEDJUGORJE?


C’è chi pensa stia vivendo una profonda crisi spirituale (qualcuno azzarda trattarsi di una vera e propria crisi di fede) e chi addirittura ritiene che non creda più alle apparizioni di Medjugorje: troppo lunghe, la gente si è stufata…


266 o 666?

Atti, misfatti e soprusi di “266” il misericordioso

Malta come le Falkland?

Il Papa "commissaria" l'Ordine di Malta, ora si aspetta la punizione per il cardinale Burke
Clamorosa decisione del Papa contro l'Ordine di Malta: "impone" le dimissioni al Gran Maestro Festing e annuncia un Delegato Pontificio per il governo dell'Ordine. Si distrugge così la sovranità di un Ordine che vanta rappresentanze diplomatiche in oltre cento paesi. Ma si capisce che obiettivo è il cardinale Burke, patrono dell'Ordine, da tempo nel mirino per le resistenze alla lettura progressista dell'Amoris Laetitia.





Il duro e inusuale intervento di papa Francesco che ha forzato alle dimissioni il Gran Maestro Robert Matthew Festing per poi annunciare una sorta di commissariamento del Sovrano Militare Ordine di Malta, pare essere soltanto l’inizio di un terremoto sia nella Chiesa sia nel campo dei rapporti internazionali.