ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 20 gennaio 2018

Maria ci ha preceduti e ci precede

CONCUPISCENZA E REDENZIONE



L'eccezione di "Maria". Alla fine redenta, ogni cosa tornerà in Dio. Il mondo è stato creato da Dio, secondo un progetto amorevole e intelligente, quindi secondo un ordine preciso sorretto costantemente dalla divina Provvidenza 
di Francesco Lamendola  


Il mondo, così come lo conosciamo, è segnato dal disordine della ferita del Peccato originale, che ha incrinato la relazione fra Dio e l’uomo e ha trafitto tutta l’umanità con il pungiglione della concupiscenza, ossia della tendenza al male, retaggio fatale e inesorabile di quella prima rivolta e disobbedienza. E tuttavia, il mondo è stato creato da Dio secondo un progetto mirabilmente amorevole e intelligente, quindi secondo un ordine preciso, sorretto costantemente dalla divina Provvidenza; ordine che non è stato completamente distrutto da quel peccato, ma soltanto incrinato, e che poi, con l’Incarnazione del Verbo, ha ricominciato a brillare, sia pure parzialmente, in attesa della pienezza finale, quando tutti i tempi e tutti i singoli membri del genere umano saranno chiamati a rendere testimonianza al Figlio di Dio, in presenza del Padre e dello Spirito Santo, per essere definitivamente giudicati e premiati o condannati, ciascuno in base alle sue opere, secondo verità e giustizia assolute. Al presente, perciò, possiamo dire che tutte le cose tendono verso quel’ordine originario che è andato perduto, ma che non è completamente scomparso e le cui tracce sono ancora visibili nella bellezza e nell’armonia della creazione, e la cui ardente nostalgia punge il cuore delle anime fin dall’infanzia, e poi, con il crescere della consapevolezza, non fa che aumentare, palesandosi sempre più evidente la discrepanza che esiste fra il mondo così com’è, e noi stessi così come siamo, e il mondo come dovrebbe essere, e noi stessi come dovremmo e potremmo essere, se la concupiscenza non ci spingesse costantemente vero il male e se fossimo capaci di quel’abbandono generoso, totale, incondizionato, della creatura che risponde prontamente all’invito d’amore del suo Creatore.

Quello hanno fatto a ciascuno di noi

LETTERA AD UN SACERDOTE - CONSIDERAZIONI SU UN INGANNO DURATO CINQUANT'ANNI.



Dominus pars hereditatis meae et calicis mei:
tu es qui restitues hereditem meam mihi.

Lo so che ti senti giudicato, quando critico il Concilio. É come se parlassi male di qualcosa che ti riguarda da vicino, perché tu quel Concilio l’hai vissuto, ne hai respirato l’aria, ne hai condiviso le attese e le speranze. Perché tu, come tanti altri sacerdoti, sei stato formato alla scuola del Vaticano II, hai imparato a celebrarne i riti, ne hai studiato i documenti. Quel Concilio ti ha plasmato, ha fornito le risposte alle domande dei tuoi fedeli, ha costituito materia di meditazione per i tuoi Esercizi Spirituali, è stato il tema di conferenze in Curia, lezioni in Seminario, discussioni tra confratelli. 

E poi quel Concilio è stato promulgato dalla Chiesa, ha segnato la sua storia recente, ha rappresentato un’apertura al mondo ed una sfida per l’evangelizzazione. A quel Concilio erano presenti i Vescovi di tutto il mondo, i Cardinali delle Congregazioni Romane, teologi, moralisti, canonisti. Tutti insieme con Papa Giovanni prima e con Paolo VI poi, per scuotere la Chiesa dal suo torpore, per aggiornarla non tanto nella dottrina, quanto nel modo di annunciarla alla società moderna. 

Difficile, ad esser sinceri, pensare che tanti Vescovi e gli stessi Papi si siano potuti sbagliare, insegnando dottrine eretiche, cambiando la Messa in senso protestante, diffondendo l’ecumenismo. In fondo, con il dialogo interreligioso il Concilio voleva far fronte comune contro il materialismo, cercando di trovare un punto d’incontro con chi, pur separato dalla Chiesa, crede almeno in Gesù Cristo. E poi, dopo qualche anno, anche con chi, pur non credendo in Gesù Cristo, crede almeno in un Dio unico. E più tardi con chi, non adorando un solo Dio, ha almeno un vago concetto della divinità. 

I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati


14_Fatima, Tre Fontane, Akita: “tre formulazioni di uno stesso segreto”. Da Fatima ad Akita


Le rivelazioni della Vergine della Rivelazione a Cornacchiola non sono le uniche a presentarsi come una riproposizione ed esplicitazione del Segreto di Fatima. Un caso emblematico è ciò che la Madre del Cielo rivelò alla suora Agnes Sasagawa ad Akita (Giappone, 1973), in apparizioni ufficialmente approvate dalla Chiesa.

E tutti i papi li mettiamo in un’isola perché pensino?

Atenagora, il Bergoglio dell'Ortodossia


Nel giorno in cui papa Francesco è passato dal Cile al Perù ha avuto inizio in tutto il mondo l'annuale settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, che culmina il 25 gennaio nella festa della conversione di san Paolo.
Mezzo secolo fa, il 25 luglio 1967, a Istanbul, il cammino ecumenico visse un evento storico: il secondo incontro tra Paolo VI e il patriarca ecumenico di Costantinopoli Atenagora. E nell'occasione di questo anniversario Eliana Versace, storica della Chiesa, ha pubblicato sul "Notiziario" dell'Istituto Paolo VI di Brescia due documenti di eccezionale interesse.
Si tratta di due rapporti inviati dell'allora ambasciatore d'Italia in Turchia, Mario Mondello, al ministro degli esteri italiano dell'epoca, il senatore Amintore Fanfani.
Il primo rapporto è un resoconto ragionato di quel viaggio di papa Giovanni Battista Montini in Turchia.
Mentre il secondo, di una decina di pagine, riferisce la lunga conversazione avuta dall'ambasciatore con Atenagora una decina di giorni dopo l'incontro con Paolo VI.
Una conversazione che l'ambasciatore per primo trovò "sorprendente" e "sconcertante", a cominciare dal personaggio che si trovava di fronte: "pittoresco", "focoso e bonario", "forse un po' goffo e forse un po' istrione".
E già questo profilo caratteriale induce ad associare la figura di Atenagora a quella di papa Jorge Mario Bergoglio.
Ma c'è di più, molto di più. Tra i due ora sappiamo che c'è una straordinaria prossimità proprio nel modo di concepire il cammino ecumenico.

Aggiungere un posto a tavola..

QUEST'INVERNO NON VA



In quest’inverno c'è qualcosa che non va. Come nella canzone dei Ricchi e poveri del 1981, anzi ci sono molte, moltissime, troppe cose che non vanno: fino a veder restringersi paurosamente il nostro orizzonte di speranza 
di Francesco Lamendola  


Una gradevole canzone dei Ricchi e poveri del 1981, Come vorrei, cominciava con le parole: In quest'inverno c'è qualcosa che non va... Anche nel nostro inverno del 2017-2018 c'è qualcosa che non va; anzi, ci sono molte, moltissime, troppe cose che non vanno; e non solo in questo inverno, ma in tutti questi ultimi anni, in misura sempre crescente, fino a veder restringersi paurosamente il nostro orizzonte di speranza.
La prima cosa che non va è l'invasione in atto dell'Europa e dell'Italia, spacciata da tutti i mass media come migrazione, cioè come qualcosa di perfettamente naturale, mentre è vero il contrario, che essa è largamente fomentata, pianificata e diretta dall'alto, cioè dal potere finanziario mondiale; e affrontata dalle autorità politiche e religiose come un qualcosa a cui non solo non si può, ma, soprattutto, non si deve resistere, perché opporsi ad essa sarebbe inumano, razzista, anticristiano, intollerabile. Questo è il problema prioritario, il problema che precede tutti gli altri: perché, come quando incendio minaccia di divorare una casa, prima ci si occupa di quello, poi di tutti gli altri. Per quanto gravi, gli altri problemi possono aspettare, perché se la casa se ne va in fumo, dopo non ci sarà più nulla da fare. Ora, quel che minaccia di andare in fumo è la nostra civiltà: migliaia d'anni di storia, di tradizioni, di lingua, di cultura, di famiglia, di religione, di arte, di filosofia, di scienza, di urbanistica, di cucina, di abbigliamento, e soprattutto di valori morali. Tutto questo è in pericolo: forse, nel breve giro di due generazioni, sarà solo un ricordo del passato, e poi neppure quello, perché verrà fatto sparire anche il ricordo.

La cerimonia business


Wedding Airlines

Il taxi inchiodò proprio davanti al Terminal Uno. L’uomo vestito da papa ne scese trafelato e si diresse verso i controlli di sicurezza. Lo lasciarono passare (tanto lui aveva solo la solita borsa) e così poté essere subito a bordo.
«Benarrivato, santità», gli disse l’assistente di volo con uno sghignazzo.
«Spiritoso!», replicò l’uomo vestito da papa.
«Oggi ne abbiamo sei», riprese l’assistente. «Due economy, tre business e uno business plus».
«Uhm…», si limitò a bofonchiare l’uomo vestito da papa. «Sono sempre di più. La faccenda incomincia a diventare impegnativa. E dove andiamo questa volta?».

Fake Pope




IL MATRIMONIO AL VOLO DEL PAPA? UNA MEZZA FAKENEWS, CUCINATA MALINO….PENTOLE E COPERCHI.


                                                                                 
Il matrimonio al volo del papa? Una mezza fakenews, cucinata malino…Del matrimonio in volo, “improvvisato” e improvvisamente proposto dal papa, se ne parlava da un mese in Cile. Ieri sera una cara amica, attentissima alle cose di Chiesa in tutto il mondo (ma come fa? Deve avere una rete impressionante, planetaria, di amici) di cui non faccio il nome mi ha inviato il link di un articolo apparso sul quotidiano cileno El Mercurio un mese fa, un articolo di cronaca in cui il giornalista era andato a intervistare il capitano dell’aereo che doveva portare il Pontefice in Cile, e i membri dell’equipaggio.

Va proprio tutto bene, madama la marchesa?

https://nottetempoblog.files.wordpress.com/2015/08/manifesto-funebre.jpg
Chiesa in appalto



Nell’ultimo ventennio del secolo scorso la Chiesa è stata data in appalto a tutta una serie di mafie “cattoliche” (di origine italica, ispanica o americana) che si sono incaricate delle strategie di espansione (definite cumulativamente nuova evangelizzazione), del reclutamento del personale (altrimenti dette vocazioni), della penetrazione negli ambienti del potere (coperta da lodevoli intenti pastorali) e, non da ultimo, del fund raising (ovvero del sovvenzionamento finanziario necessario a ciascuna e all’indispensabile oliatura dell’ingranaggio burocratico). Lo sviluppo delle singole organizzazioni ha richiesto, com’è comprensibile, un’equa spartizione del territorio che consentisse ad ognuna di esse di ampliarsi a sufficienza e di stabilire un proprio monopolio in un determinato settore. L’immagine mediatica risultante dall’operazione, ovviamente, non poteva essere più esaltante, specie in occasione degli oceanici raduni in cui le diverse mafie, singolarmente o tutte insieme, esibiscono al mondo la loro potenza.


venerdì 19 gennaio 2018

Hay que tener pelotas, medio hombre argentino..

Commemorazione del Battesimo di Gesù




 I cristiani ortodossi russi ricordano ogni anno il Battesimo di Cristo  nella notte tra il 18 e 19 gennaio. Le celebrazioni cominciano con una funzione serale in chiesa, dopo la quale il sacerdote benedice l’acqua contenuta nelle vasche.  I fedeli raccolgono l’acqua benedetta in recipienti e la portano a casa, dove la useranno per lavarsi, per bere o per custodirla come una reliquia.  Si ritiene che l’acqua santa abbia proprietà uniche. Per esempio  può durare anni ,chiusa, senza alterarsi.

Fly Pappa Pig, fly..!





Dai divorzi lampo ai matrimoni al volo…

Effettivamente “tremiamo” quando Papa Francesco prende un volo… a volte lo diciamo con sana ironia, a volte con un vero e tragico dubbio: “che cosa dirà questa volta?” Questa volta è andato oltre il dire, la notizia è di dominio pubblico quindi la nostra cronaca si occuperà più sui contenuti del fatto che troverete cliccando qui con tanto di video… papale.
Vediamo prima l’aspetto positivo: dai divorzi lampo che i governi hanno appoggiato e sostenuto, alimentando la distruzione delle Famiglie, Papa Francesco ha fatto un gesto di per sé ottimo, nulla da ridire anzi, ha dimostrato che è più facile sposarsi, cattolicamente, anziché perseguire una rottura che per quanto “lampo”, porta con sé i segni di una rottura, di una distruzione, di sofferenza…

Lo spunto della bella pensata

L'EUCARESTIA E' COME IL SESSO?


Neochiesa, nuova blasfemia: Eucarestia come sesso. Fin dove si spingeranno con le loro fantasie malate simili teologi e insegnanti dei seminari che spargono a piene mani una seminagione pestifera che avvelena i campi della fede 
di Francesco Lamendola   
  

Al peggio non c’è mai fine, all’orrore neppure. Sollecitati da una segnalazione di Fra Cristoforo, riportata sul sito Acta Apostaticae Sedis, abbiamo appreso che un sedicente teologo cattolico, Manuel Belli, insegnante di Teologia sacramentaria presso il Seminario di Bergamo, con la sponsorizzazione dell’altro teologo Andrea Grillo, ha diffuso in rete un suo sproloquio intitolato Nuova teologia eucaristica: corpo, pasto ed eros,  dal 17 gennaio 2018 sul blog Come se non, di cui riportiamo, per ragioni di spazio, solo la parte finale, invitando i lettori a leggersi l’intero pezzo:

Una misericordia all’ingrosso

E' INNOCENTE IL COLPEVOLE ?


Ma Dio non considera innocente il colpevole. La "strana pretesa" da parte di certi neoteologi, che Dio, tenendo conto della generale condizione di peccato dell’umanità, sia pronto e disposto ad una "misericordia all’ingrosso" 
di Francesco Lamendola   

  

Rileggiamo i primi versetti del libro di uno dei profeti cosiddetti minori dell’Antico Testamento, il profeta Naum (2-3):

Il Signore è un Dio esigente, / egli punisce chi si oppone a lui; / la sua collera è terribile,. / Il Signore si vendica dei suoi nemici, / è adirato contro di loro. / Il Signore è paziente, / la sua potenza è immensa, / ma non considera innocente il colpevole/ Quando egli cammina, / si scatena una violenta tempesta; / le nubi sono la polvere  / sollevata dai suoi passi.

Certo, qui il profeta sta parlando “in situazione”, come piace tanto specificare ai neopreti come Sosa Abascal, e cioè sta lanciando un terribile ammonimento contro la città di Ninive e contro l’Assiria, un regno potente e crudele, che opprime il popolo d’Israele, e ne predice la fine imminente e la distruzione totale; nondimeno, se non vogliamo cadere nella forma più piatta di storicismo, quando leggiamo la Bibbia dobbiamo ricordare che è lo Spirito di Dio che parla, e quindi non parla mai solo in situazione, ossia storicamente, ma che, nelle sue Parole, c’è sempre un soffio più ampio, una dimensione universale che abbraccia il presente, il passato e il futuro e che si prolunga fino agli estremi confini dell’universo. E dunque, un passaggio ci ha particolarmente colpito, un passaggio che ci è sembrato di estrema attualità, nella misura in cui tutta la Bibbia è, tutta e sempre, di estrema attualità, perché parla sul piano della storia ma parla anche, e soprattutto, sul piano soprannaturale, e quel che ha da dire, vale per sempre:  Il Signore è paziente, / la sua potenza è immensa, / ma non considera innocente il colpevole. Specialmente quest’ultimo concetto: il Signore è paziente, ma non considera innocente il colpevole. E ciò va tenuto bene a mente, in questi tempi nei quali si abusa del concetto, pur giusto e vero in se stesso, dell’infinita misericordia di Dio.

Suini&Suinissimi

NUOVE ERESIE E BESTEMMIE CONTRO IL SANTISSIMO SACRAMENTO: UN DOCENTE DI TEOLOGIA SACRAMENTARIA NEGA LA TRANSUSTANZIAZIONE E PARAGONA LA SS.MA EUCARISTIA AD UN BOTTONE O AD UN BIGLIETTO DELL'AUTOBUS.





Dogma datur christianis,
quod in carnem transit panis,
et vinum in sanguinem.


L'eretico Andrea Grillo, noto per aver già più volte negato il dogma della Transustanziazione (qui), ha pubblicato ieri, suMunera (qui) l'articolo di un non meno eretico Manuel Belli, professore di Teologia Sacramentaria al Seminario di Bergamo, dal titolo Eucaristia: corpo, pasto ed eros. Uno scritto indecente e sacrilego, che vuol esser il primo essay della rubrica Nuova teologia eucaristica curata dallo stesso Grillo. 

Il saggio di Belli, che per accidens risulta essere un sacerdote cattolico, è un vergognoso monumento all'ipocrisia ereticale, che farisaicamente afferma di credere nella dottrina sulla Presenza Reale ed al tempo stesso dimostra con le proprie argomentazioni di impugnarla, stravolgendone il significato e giungendo a profferire vere e proprie bestemmie contro il Santissimo Sacramento. 

Suini e suine

CASO PLOUMEN-VATICANO. TROPPE DOMANDE SENZA RISPOSTA. COME SE AL AZHAR DESSE UNA MEDAGLIA AL CONSORZIO PROSCIUTTO SAN DANIELE…

Scusate se torniamo ancora una volta, a bocce ferme, sul caso dell’ex ministro olandese Ploumen insignito di una decorazione pontificia di un Ordine cavalleresco, forse un po’ desueto, ma che comunque decorazione è, e significherà qualche cosa di più di un souvenir adesivo da attaccare al frigorifero.

Spiritus Sorosi

MA QUALE "SPIRITO SANTO"?



Siamo sicuri che questo papa ce lo abbia mandato lo Spirito Santo o la sua elezione è stata propiziata da altre logiche: le strane indiscrezioni "cinesi" attribuite a monsignor Paolo Romeo e le improvvise dimissioni di Papa Ratzinger 
di Michele Rallo  


Non sono certamente un esperto di storia della Chiesa, ma mi pare di ricordare che uno dei principali motivi – se non il principale – degli scismi che hanno spaccato in tre la Chiesa di Cristo sia stato quello del “primato di Pietro”. Per i cattolici il “Vescovo di Roma” era il Vicario di Cristo sulla Terra e, in quanto tale, era il Capo assoluto, indiscusso e indiscutibile della Chiesa. Per gli ortodossi, il vertice della Chiesa era un organo collegiale, “sinodale”, all’interno del quale era riconosciuto al Vescovo di Roma e, dopo lo scisma, al Vescovo di Costantinopoli il ruolo di semplice “primus inter pares”. Per i protestanti, infine, il “primato di Pietro” era semplicemente un’impostura e nessuna particolare prerogativa era riconosciuta al Vescovo di Roma.

Buffoni si viene ordinati e si fa carriera ecclesiale*

Profanazioni di chiese e intimidazioni alla Bussola

Don Paolo Pasetto
Bombing su Facebook e una pagina anti-Bussola sul quotidiano L’Arena di Verona: gli ultras di don Paolo Pasetto sono passati al contrattacco. L’articolo firmato da Andrea Zambrano, titolato Sbando ecclesiale: chiesa-circo e parroco-pagliaccio”, centrato sul veglione di Capodanno festeggiato in chiesa a Marcellise (Verona), è andato di traverso al sacerdote. Il quale ha chiamato a raccolta i suoi adepti (i parrocchiani sono in gran parte emigrati in altre chiese nei dintorni per poter partecipare a liturgie ortodosse), che hanno preso a bombardare la pagina Facebook di Zambrano per difendere don Paolo e la sua parrocchia “inclusiva”.

giovedì 18 gennaio 2018

I felloni neopreti e neocattolici

FEDELTA' DEL CONIGLIO MANNARO



Il senso della fedeltà, si può insegnare, specialmente con l’esempio, ma non mette salde radici se non in quanti "hanno una predisposizione verso di esso". L'oscura strategia del neoclero e neocattolici per modificare la fede 
di Francesco Lamendola  

  

Apparentemente, ed è così che viene presentata, l’esortazione apostolica Amoris laetitia si prefigge lo scopo di spalmare un balsamo sulla ferita che si è aperta in tante famiglie e in tante anime di credenti che le vicende della vita hanno condotto in situazioni irregolari dal punto di vista della morale cattolica, ma che, in fondo, non vorrebbero allontanarsi o separarsi dalla Chiesa, chiedono solo un po’ di comprensione, un po’ di attenzione, un po’ di solidarietà umana, un po’ di simpatia e di calore. Che cosa ha fatto di male il mio papà, che non può ricevere la Comunione?, chiede, con tono straziante, una bambina, figlia di una coppia divorziata, al sacerdote imbarazzato, che non sa cosa risponderle: è una delle immagini vincenti di quel “partito” che, all’interno della Chiesa, da tempo premeva perché si aprisse uno spiraglio, un dialogo nei confronti delle migliaia e migliaia di persone che si trovano nelle condizioni del padre di quella bambina: cattolici separati o divorziati, passati a un nuovo matrimonio o ad una convivenza, i quali non possono accostarsi alla santa Comunione per la durezza eccessiva e per la mancanza di autentica carità cristiana da parte di una Chiesa ancora troppo ripiegata su se stessa, sulle proprie verità astratte, e lontana dalla realtà concreta dei problemi, assai complessi, che la gente si trova a vivere in una società come la nostra, che è già per se stessa quanto mai complessa.

Cattolici si resta!

Tommaso Moro: un vero christianus catholicus del suo tempo


(di Cristina Siccardi) Dopo san Giovanni Battista e san Giovanni Fisher, il terzo santo indicato a modello nella Professione delle verità immutabili riguardo al matrimonio sacramentale dei vescovi Tomasz Peta, Jan Pawel Lenga, Athanasius Schneider, è Thomas More (1478-1535), una personalità di grande levatura intellettuale e morale, che ha percorso un cammino di Fede e di apologetica capace di condurlo alla suprema testimonianza.

L’elenco della “follia”

Hit-parade nuovi Comandamenti neo chiesa da non perdere



Ci sono novità dai Vangeli che ancora non conosciamo? Con questo articolo facevamo già fronte alle tante “innovazioni” che – la nuova pastorale di questa neo-chiesa – vorrebbe imporre, e lo sta imponendo, al popolo di Dio. L’elenco della “follia” che sta avvolgendo la neo-chiesa, non si conta più. Vescovi che ingannano i giovani sulla storia di Sodoma, si legga qui; sulle parole finali del Pater Noster, si legga qui... o delle “nuove” forme di preghiere pubblicate da Avvenire, atte a benedire pensieri perversi e corrotti di un sacerdote, vedi qui; o come per l’arcivescovo di Milano, che per lui il “Verbo di fece carta” vedi qui... fino ad arrivare a dover sentire, come notiziario di un viaggio apostolico, la nota di un Papa che facendo una battuta su Gesù Eucaristia, tutti ridono, senza pensare minimamente al grave scandalo che viene dato, leggi qui….. davvero non se ne può più.

Ma il grillo fa il suo mestiere..

https://maximilian-media.gloria.tv/placidus/f/lp/71adgkaif8lpt6b67ecs80dpqt6b67ecs80dq.jpg?sum=zq-2pDhf-UMi0ojCJ6F48g&due=1516363200

“SCANDALOSO: Andrea Grillo presenta l’articolo di un Sacerdote Teologo educatore di un seminario. L’Eucaristia ridotta ad un atto di ‘erotismo’. Chiediamo l’intervento della Santa Sede” di Fra Cristoforo


Questo è troppo! Questi sono pazzi! E’ una follia! Abbiamo parlato diverse volte delle castronerie sul Sacramento dell’Eucaristia che scrive Andrea Grillo. Ma questa di oggi le supera tutte. FATE GIRARE IN TUTTO IL MONDO QUESTO ARTICOLO! Perché anche le pietre devono sapere dove stanno portando la Chiesa questi scellerati!
Il “teologo” Grillo nel suo blog ieri ha postato un articolo di Manuel Belli, che è insegnante di Teologia Sacramentaria al Seminario di Bergamo ed è anche educatore dei seminaristi della stessa città.
Il titolo dell’ articolo di don Belli è: “Eucaristia. Corpo, pasto ed eros”. Già leggendo il titolo si capisce il programma, e dove vuole andare a parare questo sedicente “teologo”. Il link è questo http://www.cittadellaeditrice.com/munera/nuova-teologia-eucaristica-1-corpo-pasto-e-eros-di-manuel-belli/.

Ecumenismo in salsa protestante

CHIESA E GLOBALIZZAZIONE

La globalizzazione come strumento massonico per annientare la Chiesa Cattolica. L'obiettivo di un unico mercato globale con un’unica religione globale. Il presupposto del multiculturalismo di lingue, culture e fedi religiose 
di Cinzia Palmacci  

 

La riflessione sulle religioni e la religiosità mostra bene come il fenomeno della globalizzazione si riduce alla mera costituzione di un unico mercato globale. Unico mercato globale con un’unica religione globale. La globalizzazione implica l'esistenza di contatti sempre più importanti con membri di altre religioni, e si fa strumento per il raggiungimento di un unico fine: cancellare il Cristianesimo e le radici cristiane soprattutto in Europa, terra di conversioni al Vangelo di Cristo durante la predicazione degli apostoli. In questa prospettiva, la religiosità stessa dell'uomo è reinterpretata alla stregua di un agnosticismo tipicamente moderno ed occidentale fino alla banalizzazione e allo svilimento della tradizione cristiana millenaria opera del sacrificio estremo di Cristo. 

Levarsi in piedi in chiesa

Il minimalismo, malattia del cattolicesimo contemporaneo


(di Roberto de Mattei) In questi giorni scorrono in Italia sul web due video che fanno riflettere. Il primo riproduce le parole pronunciate durante la Messa di mezzanotte di Natale, da don Fredo Olivero, rettore della chiesa di san Rocco a TorinoSapete perché non dico il Credo? Perché non ci credo». Tra le risate dei fedeli, il sacerdote continua: «Se qualcuno lo capisce…, ma io dopo tanti anni ho capito che era una cosa che non capivo e che non potevo accettare. Cantiamo qualche cos’altro che dica le cose essenziali della fede». Il sacerdote ha quindi sostituito il Credo con il canto gospel Dolce sentire del film Fratello sole sorella luna.
Il Credo riassume gli articoli della fede cattolica. Negare uno solo di questi articoli costituisce un’eresia. Negare il Credo, in blocco, costituisce un atto di pubblica apostasia. E negarlo nel momento sacro della Messa costituisce un intollerabile scandalo.

Senza ombra di dubbio

BERGOGLIO: PADRE "SNATURATO"



Quale padre, "al figlio che ha fame", dà una pietra? Sono molte le ragioni per considerare il signor Bergoglio come un falso papa, un papa abusivo e del tutto indegno di essere considerato papa o pensa ormai di essere lui "Dio" 
di Francesco Lamendola  

  

Sono molte le ragioni per considerare il signor Bergoglio come un falso papa, un papa abusivo e del tutto indegno di essere considerato papa – oltre, naturalmente, all’ottima ragione che lui stesso non si considera tale, non vuole fare il papa e non vuole comportarsi da papa, cioè da capo amorevole e responsabile della Chiesa cattolica, bensì da nemico implacabile di essa, della sua dottrina, della verità soprannaturale di cui è depositaria, custode e annunziatrice. Vi sono delle ragioni teologiche e dottrinali, innanzitutto; poi, delle ragioni pastorali; poi, delle ragioni liturgiche: e per ciascuno di questi ambiti si potrebbe stendere un lungo elenco di abusi, di stranezze, di disordini, di confusioni volute, di scandali, di oltraggi, di vere e proprie eresie e blasfemie. Molti, fra i quali anche noi, ne hanno preso nota, li hanno segnalati, li hanno denunciati, affinché tutti i cattolici di buona volontà siano infornati ed edotti di come stanno realmente le cose, dietro la facciata falsamente umile e misericordiosa che questo abile personaggio, divorato dall’ambizione e gonfio di superbia, è riuscito a creare intorno a sé, ingannando milioni di persone; e, quel che è peggio, sospingendole, senza che se ne rendano conto, fuori dall’ortodossia cattolica, là dove grandi sono i pericoli per l’anima, perché la Verità del Vangelo di Gesù Cristo viene impunemente adulterata, con una premeditazione e con un cinismo che lasciano stupiti, perché mai, nella lunghissima storia della Chiesa, si era vista, al suo vertice, una cosa del genere.

O almeno dovrebbero credere?

Considerazioni – formali, ma non prive di conseguenze – sulla “messa nuovissima” catto-luterana.
Un mio caro amico, che si chiama Matteo e come me vive nella (ex) cattolicissima diocesi di B., mi racconta con assidua periodicità le imprese del parroco di C., la parrocchia (ex) cattolicissima in cui abita. Ometto i virgolettati blasfemi del suddetto parroco di C. e mi limito a dire che il buonuomo spiega ogni domenica ai suoi fedeli, presumo (ex) cattolicissimi poiché non fanno una piega, che il Sacrificio è roba da pagani, che l’altare è roba da pagani e invece questo (indicando la cosiddetta “mensa”) è solo un tavolo e qui si viene per mangiare.

Settimana dell'incredulità

L'incredulità dei Giudei nel Vangelo di San Giovanni
cap. XII (37-41)






Prologo

Ho già affrontato la questione dei motivi dell’incredulità ebraica basandomi sul Vangelo di San Giovanni (VIII, 43) (1).

Ora mi baso su un altro testo del medesimo Vangelo (XII, 37-50), forse meno famoso, ma molto interessante per aiutarci a capire - in questi periodi di sincretismo religioso - le differenze tra Cristianesimo e Giudaismo postbiblico e il grado di responsabilità del Giudaismo nel rifiuto di Gesù.

Gesù ha risuscitato Lazzaro da poco (Giov., XI, 1-46), il sinedrio ha decretato la morte di Gesù (47-53), la Domenica delle Palme Gesù è entrato trionfalmente in Gerusalemme (XII, 12-19), ma i capi dei Giudei si son mostrati irremovibilmente ostili ed increduli verso Gesù (35-70).

Le diversità tra Cristianesimo e Giudaismo rabbinico sono sostanziali: il primo professa la Divinità di Cristo e la Trinità delle Persone nell’Unica Natura divina; il secondo nega la Divinità di Cristo e la SS. Trinità e condanna Gesù come blasfemo poiché, pur essendo uomo, si è proclamato Dio.  

mercoledì 17 gennaio 2018

«La nuova Ester che viene a salvare il suo popolo »

Interessantissma prospettiva biblica di Fatima: MARIA "NUOVA ESTER" MANDERA' IN FRANTUMI LE TRAME DI SATANA!...
Non c'è dubbio che Fatima ci pone dinanzi un evento di contenuto biblico di alto livello. E' prorpio alla luce di questa constatazione che è possibile individuare, nella Regina del Rosario di Fatima, il compimento di numerose figure bibliche antiche. Tre risplendono in modo particolare: Ester, Elia e Giuditta...

La Madonna a Fatima richiama con convinzione la verità della sua costante e premurosa Mediazione materna. Questo richiamo non è fatto mediante un singolo messaggio, una singola parola, un singolo avvenimento, un singolo segno.
Può dirsi che siano tutto l’evento e il messaggio di Fatima a mostrare con chiarezza inequivocabile l’azione mediatrice di Maria Santissima nella sua funzione di Madre Mediatrice e Corredentrice del genere umano. 

Posso disturbare la Santità vostra?

http://biografieonline.it/img/bio/g/Gregorio_Magno.jpg

Intervista a papa Gregorio Magno

    – Buongiorno Santità.
– Buongiorno a voi.
– Posso disturbare la Santità vostra?
– Prego.
– Lei è papa Gregorio, non è vero? Gregorio I, detto Gregorio Magno, ovvero il Grande?
– In persona.
– Perdonateci l’ardire, ma vorrei intervistare la Santità Vostra…