ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 16 aprile 2016

Erano altri tempi, evidentemente!

CRISTO RE E MODERNITA'

Una sfida aperta a tutte le idee-cardine della modernità. L’edificio ideologico della modernità è costituito da un vocabolario di base che comprende in particolare l’egualitarismo la libertà il relativismo il consumismo
di Francesco Lamendola  




L’edificio ideologico della modernità è costituito da un vocabolario di base che comprende, in particolare, l’egualitarismo (paravento di ogni appiattimento e di ogni rancore sociale), la libertà intesa in senso negativo (libertà da qualcosa e non per qualcosa), il relativismo (presentato come un valore e non come una assenza della verità), il consumismo (quintessenza di tutto ciò che di diabolicamente egoistico vi è nell’anima umana).
La solennità di Cristo Re dell’Universo, introdotta nella liturgia cattolica da Pio XI, con l’enciclica Quas Primas, l’11 dicembre 1925, contrasta frontalmente con tutte queste idee base, e smaschera implacabilmente tutti questi falsi valori, o disvalori; tanto più che essa venne decisa, dopo pressanti richieste da parte del clero e del popolo cristiano (erano altri tempi, evidentemente), in un momento storico che vedeva l’istituzione monarchica fortemente ridimensionata: la Prima guerra mondiale aveva distrutto i quattro grandi imperi - tedesco, austro-ungarico, russo e ottomano - e segnato un deciso balzo in avanti della democrazia, specialmente americana, quale modello di riferimento per tutti i popoli dell’Europa e del mondo.

Opinabile e non vincola le coscienze..

CONFESSIONE DI LUCIFERO SOTTO ESORCISMO

Questo scritto e' opinabile e non vincola le coscienze

MOSTRA IL SUO DIABOLICO PIANO IN SEGUITO ALLE DIMISSIONI DEL PAPA

(11 febbraio 2013)

Esorcista: Nel nome dell’Immacolata Vergine Maria, ti ordino di dire la verità su quanto sta accadendo alla Chiesa di Cristo.

Lucifero: Noooooo, quella là nooooo! Il solo sentir pronunciare il Suo Nome è per me e per noi demòni un tormento infinito. Non voglio parlareeeeeeeeee, ma l’Alta Dama mi obbliga a risponderti, prete schifoso!
La Chiesa Cattolica è sotto attacco! Le potenze delle tenebre sono scatenate contro la Sposa di quello che abbiamo appeso alla Croce. È l’ultimo assalto che stiamo portando alla sua Chiesa.

Il sacramento è un tabù

Esortazione:
Francesco promuove l’etica della situazione
Sovverte la teologia morale



Ho letto integralmente l’Esortazione di Francesco: più di 240 pagine, 58000 parole. Con dei grandi ondeggiamenti di un parlare verboso, talvolta non tanto male, talaltra fortemente fastidioso, Francesco canonizza in definitiva l’etica della situazione.

La parte chiave della rivoluzione appare alla fine, nel capitolo 8. Con precauzione egli apre la porta alla comunione per i risposati, con il caso per caso. I progressisti lo celebrano come un «cambiamento radicale».

Questo distrugge in definitiva degli elementi chiave della teologia morale cattolica. I Sinodi tumultuosi hanno partorito una Esortazione tumultuosa.

Chi paga il ticket?

Ticket a Lesbo "et et - non aut aut"

 Lo sportello del ticket oggi è aperto nell'isola di Lesbo in Grecia.
In fila i soliti noti con un nuovo contribuente : l'Arcivescovo di Costantinopoli speranzoso di essere ripreso dalle tv al momento in cui paga il ticket.
Pronti i flaconi a soluzioni saline umidificanti per provocare le  lacrimazioni "in diretta tv"   quanto la telecamera inquadrerà gli obbedienti sudditi nell'atto di pagare il ticket.
Dalle prime luci dell'alba è pronto il reparto trucco con una novità : Il reparto stampa-internazionale.
I giornalisti tv e cartacei potranno richiedere gratuitamente qualificati e professionali ritocchi al viso: "le maschere di tristezza" (®) a base fondotinta biologica, senza componenti chimici, riequilibrante e resistente al sole, che già picchia forte, dell'isola ellenica.

Sarà sempre troppo tardi..!?

Quando Francesco morirà…
Quando Francesco morirà diventerà Papa un arcivescovo russo, di San Pietroburgo: è questa la profezia dell’intrigante romanzo di Mauro Mazza, collega giornalista e scrittore, nel suo “Il destino del papa russo”.

Il bel tacer..

DIALOGO TRA CRISTIANI E GIUDEI

    Come non si fa un’intervista. Quando un dialogo interreligioso somiglia piuttosto a un monologo nel quale i Cristiani devono solo tacere. I poteri "finanziari" che vogliono annientare il senso dell'identità Cristiana 
di Francesco Lamendola  



 Il mensile Vita Pastorale del febbraio 20016, dopo la visita di papa Francesco alla Sinagoga di Roma, effettuata il 17 gennaio (e celebrata con la foto di copertina e la trionfalistica dicitura: Papa Francesco ha fatto visita alla Sinagoga di Roma, tra applausi, strette di mano, abbracci e baci dell’anello), ha ritenuto di offrire una riflessione sui rapporti tra ebraismo e cristianesimo, come dice l'occhiello dell'articolo, mediante un’intervista non a un teologo cattolico o a un esponente autorevole del clero cattolico, o della cultura cattolica, ma a Paolo De Benedetti, il quale sarà, senza dubbio, una degnissima persona, ma è parte in causa in quel processo di dialogo inter-religioso, che, per i modi in cui, talvolta, viene posto, somiglia poco a un dialogo e piuttosto a un monologo, nel quale i cristiani devono tacere e solo gli altri, parlare.

La deriva “coscienzialista”

L’ “Amoris Laetitia” e la dimenticanza della Fede  

zzzzmcrSull’Esortazione post-sinodale “Amoris Laetitia” molto è stato scritto. Sono state fatte analisi accurate per cui non mi sembra opportuno scrivere qualcosa di analitico. Ciò che ritenevo importante dire sul Documento l’ho affermato nel comunicato de Il Cammino dei Tre Sentieri e in un intervento per la Confederazione Civiltà Cristiana.
Detto ciò, mi sembra però che siano mancate nei commenti finora scritti alcune considerazioni relative a questioni indirettamente legate al punto che ha attirato l’attenzione, ovvero quello riguardante i cosiddetti “divorziati-risposati” e la loro eventuale possibilità di accostarsi all’Eucaristia.
Ma a quali questioni alludo? A quelle che riguardano la sostanza della Fede. Lo so che ciò che sto dicendo è molto grave, “grave” nel senso che è legato a questioni fondamentali (cosa c’è di più fondamentale della Fede?), ma sento che anche su questo versante non si possa tacere. Chiedo però la carità di venir adeguatamente ripreso se le brevi osservazioni che mi accingo a fare siano del tutto fuori luogo.

«La Chiesa tutta subirà una tremenda prova»


Il giorno del grande combattimento


È il trionfo delle tenebre. Dal falso vicario di mio Figlio è infine arrivata l’autorizzazione, se non l’ingiunzione di gettare in pasto ai peccatori pubblici, induriti e ostinati, il Suo preziosissimo Corpo, che io gli ho fornito dalla mia stessa purissima sostanza, unito in modo indissolubile alla Sua divinità… quella carne con la quale si è immolato sulla croce in espiazione dei peccati umani e quel sangue che ha versato in riscatto dell’umanità decaduta a causa della sua prevaricazione, quella stessa umanità che ora è tornata al suo vomito calpestando la grazia inestimabile, assolutamente immeritata, che il Frutto delle mie viscere le ha meritato con me, fusa con Lui, sul Calvario. Non credono più nel Sacrificio redentore, non sanno più di quale impensabile amore li abbiamo amati, non si rendono conto del rischio terribile che corrono… perché non riconoscono più i loro peccati. Ora si sentono pienamente confermati da quella che ritengono la suprema autorità morale – e che lo sarebbe, se non occupasse quel posto in modo illegittimo e indegno.



venerdì 15 aprile 2016

“Dittico post-cristiano”.

Perché alla chiesa servirebbe meno Teologia della comunicazione e più "sì, sì; no, no"
Vatileaks, polemiche e altri rumors creati ad hoc
di Antonio Gurrado | 15 Aprile 2016 
Piazza San Pietro (foto LaPresse)
Leggo “Il brusio del pettegolo” di don Dario Edoardo Viganò (EDB) e quasi mi prende un infarto. L’autore insinua infatti che “il corpo ecclesiale sia oggetto di interesse da parte di soggetti enunciatori di rumors e, addirittura, di pianificazioni strategiche di rumors”. Addirittura. Avanza perfino il sospetto che “al di là di quanto emerso pubblicamente” il caso Vatileaks “sia stato architettato ad arte”. Ma va’?

Diceva bene don Camillo..

di Corrado Gnerre
.
Il cattolicesimo contemporaneo, che pur si sciacqua la bocca con bei concetti come:partecipazione attiva del popolo, centralità del sentimento e dell’esperienza della fede e altre stramberie varie, è caduto di fatto in un impietoso intellettualismo, molto peggiore di quello che avrebbe voluto combattere. E ci è caduto proprio perché ha voluto far fuori la dottrina a vantaggio di una fumosa pastoralità.

The show must go on!

Su il sipario. Va in scena il teatro del papa

Lesbo e Lampedusa. Porta santa e lavanda dei piedi. La borsa in mano sulla scaletta dell'aereo. Ecco come Francesco attualizza il teatro pedagogico dei gesuiti del Seicento


ROMA, 15 aprile 2016 – Va riconosciuta a papa Francesco una straordinaria genialità teatrale, da vero gesuita dei secoli d'oro.

La sua apparizione sabato 16 aprile sull'isola di Lesbo, sulle spiagge di approdo dei migranti del Mar Egeo, avrà da sola un impatto formidabile sulla platea del mondo. Il programma della giornata è scarno ma non ci sarà nulla da spiegare e teorizzare, basterà la scena.


MAV: "la misericordia ad alta velocità "


Comunione ai divorziati risposati. Nelle Filippine e a Bergamo è già cosa fatta


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Comunione subito, perché "la misericordia non può aspettare". L'esortazione apostolica "Amoris lætitia" era di dominio pubblico solo da poche ore che già era partita la gara tra le conferenze episcopali, su quale arrivasse prima a mettere in pratica le novità autorizzate da papa Francesco.
Salvo errore, il primo posto se l'è aggiudicato la conferenza episcopale delle Filippine.

La Tunica senza cuciture tirata a sorte

Sì, fratelli e sorelle, non lasciamoci impressionare da certi membri del clero che, per delle ragioni pastorali, pretendono di cambiare l’insegnamento di Gesù e la dottrina plurisecolare dei sacramenti della Chiesa

Omelia del Cardinale Robert Sarah, del 10 aprile 2016, nella Basilica di Argenteuil, Francia.
In occasione dell’ostensione della Sacra Tunica.
Terza Domenica di Pasqua





Cari fratelli e sorelle,
il vostro vescovo, Mons. Lalanne, ha voluto che la Sacra Tunica di Cristo fosse esposta in occasione dell’Anno Giubilare della Misericordia, decretato dal Santo Padre Francesco, ed anche per il cinquantesimo anniversario della vostra diocesi, quella di Pontoise, e per il centocinquantesimo anniversario di questa Basilica.
Come sapete, nel racconto della Passione del Signore, San Giovanni attira la nostra attenzione sulla Tunica di Gesù (19, 23-24). Egli afferma che le Sacre Scritture, e cioè le parole del Salmo 22 (18) che lui stesso cita: “Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte”, si sono compiute il Venerdì Santo sul Calvario. I soldati romani presero le vesti di Gesù, ne fecero quattro parti, una per ogni soldato. Presero anche la Tunica, quella Tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.

Abbandonato dalla Grazia

UN CATTIVO PRETE "MARXISTA"

Giulio Girardi il (cattivo) prete che ha fuorviato col marxismo una generazione di cattolici. Animatore dei Cristiani per il Socialismo mostra in maniera esemplare la follia che ha raggiunto la cultura cattolica progressista 
di Francesco Lamendola


Nella figura e nell’opera di Giulio Girardi (nato a Il Cairo il 23 febbraio 1926 e morto a Rocca di Papa il 26 febbraio 2012), docente universitario e grande animatore del movimento Cristiani per il Socialismo, si mostra in maniera esemplare, si fa per dire, il grado di ottundimento, di cecità e di follia che ha raggiunto la cultura cattolica, sedicente progressista, negli anni ruggenti dell’ideologia marxista, quelli prima e dopo il Sessantotto, quando pareva a molti che il prossimo futuro avrebbe portato la rivoluzione socialista mondiale e l’instaurazione di un mondo finalmente pacificato ed armonioso, mediante la scomparsa della borghesia e della proprietà privata e la realizzazione della compiuta uguaglianza sociale.

Sicuri?*


Il Papa e il dramma ucraino

Domani il Papa viaggia a Lesbo, terra di approdo dei migranti. Ma c’è un’altra emergenza umanitaria, drammatica e dolorosa, a cui ha dedicato un’iniziativa speciale domenica 24 aprile: quella Ucraina. Un dramma taciuto ma non per questo meno doloroso. Ne abbiamo parlato con Borys Gudziak, Eparca della Chiesa greco-cattolica per la Francia, la Svizzera e il belgio, e responsabile delle Relazioni Esterne della Chiesa ucraina di rito greco-cattolico.

La stagione nefasta della pastorale


E' stato ripreso ieri su Chiesa e Postconcilio un articolo di padre Giovanni Scalese dal titolo Una salutare autocritica, apparso sul blog Querculanus.

Vi è un passo estremamente indicativo del commento del religioso barnabita:

Il fatto che nei giorni successivi all’uscita dell’esortazione siano stati pubblicati commenti contrastanti fra loro non dovrebbe far riflettere? Non sarà che il linguaggio usato non fosse sufficientemente chiaro? È possibile che sullo stesso documento ci sia chi afferma che non cambia nulla e chi lo considera rivoluzionario? Se un’affermazione fosse chiara, non se ne dovrebbero poter dare contemporaneamente due interpretazioni opposte. La confusione provocata non dovrebbe essere un campanello d’allarme?

Ora, al di là delle domande retoriche - che contengono in sé già la risposta al quesito che sollevano - io credo che si dovrebbe applicare questo passo anche al Concilio: non è forse vero - per usare una domanda retorica - che anche i documenti del Vaticano II abbiano suscitato commenti contrastanti? che il linguaggio usato non è sufficientemente chiaro? che vi sia chi considera il Concilio in chiave di ermeneutica della continuità  e chi di ermeneutica della rottura

Diversamente osservante dei Comandamenti

E morirono discernendo 

Note a margine dell’esortazione Amoris Laetitia, arrivata dopo due anni di documenti, libri, appelli, suppliche. Un mare di scritti, un oceano di parole…

di Marco Manfredini
zzzzPiffer.
L’attesa è finita, ecco la classifica finale:
81   Pastorale
57   Accompagnare
56   Cammino
43   Discernimento*
42   Misericordia
37   Sfide*
33   Accogliere
27   Fragilità*
21   Verità
20   Dialogo
20   Peccato
19   Ideale
17   Complesse
6     “Irregolari” (tra virgolette)*
6     Erotico
2     Aborto
1     Castità
.
Si parla naturalmente dell’esortazione post-sinodale del Pontefice, e quelle sopra sono le ricorrenze di alcuni dei termini più significativi, compresi dei loro derivati e varianti. Per chi ha letto “Le parole che ti fregano l’articolo potrebbe finire qua a mo’ di consuntivo; tra di noi non credo ci sia bisogno di ulteriori commenti. Ma la tentazione è troppo forte, e un paio di cose le diciamo lo stesso.

giovedì 14 aprile 2016

Ricostruire e ridistruggere ^

a chi le gioia dell'amore a chi la palma del Martirio

miliziani cristiani di autodifesa in Siria invocano la protezione celeste
"Non è accettabile che mentre dei cristiani muoiono per la loro fedeltà a Gesù, in Occidente degli uomini di Chiesa discettino per ridurre al minimo le esigenze del Vangelo"

IL PATRIARCATO DI MOSCA RICOSTRUIRÀ ASSIEME AI CATTOLICI LE CHIESE DISTRUTTE DALL'ISLAMISMO IN SIRIA

Il Patriarcato di  Mosca ricostruirà assieme ai cattolici le chiese distrutte dall'islamismo in Siria
Dopo lo storico incontro a L’Avana tra il Papa e il Patriarca di Mosca, la condizione dei cristiani perseguitati in Medio Oriente diventa il campo per una prima concreta cooperazione tra le due Chiese sorelle. Il Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa ortodossa russa ha comunicato che il Patriarcato di Mosca e il Vaticano uniranno gli sforzi per aiutare a restaurare le chiese cristiane in Siria.
“La necessità di redigere un elenco dettagliato dei luoghi cristiani distrutti e danneggiati durante la guerra in Siria e il rafforzamento della comune testimonianza cristiana della tragedia siriana sono stati riconosciuti come una delle priorità breve termine”, si legge nella nota del Dipartimento sinodale.

“Prostitutiones”

LIBERTA' RELIGIOSA O TEOCRASIA?






 
Continua diabolicamente inquietante la pretesa magisteriale modernista di predicare nella confusione delle fedi la più assoluta libertà religiosa, libertà di traghettare problematiche verità umane - quelle che nei nostri Libri Sacri Iddio chiamava “prostitutiones” - sul vascello di un “Caròn demonio” ossessionato dalla retorica dell’ecumenica tolleranza e finta misericordia?

Il vero dottore della lettera

OLTRAGGIO AI MARTIRI. BERGOGLIO DECRETA IL TRIONFO DI ERODIADE E DI ENRICO VIII, CONTRO SAN GIOVANNI BATTISTA E SAN TOMMASO MORO


Enrico VIII ed Elisabetta I, sanguinari, reprimono il popolo cattolico inglese
L'eresia protestante ed anglicana è stata smontata dal Card. John Henry Newman (1801-1890) che passando dall'anglicanesimo alla Verità della fede cattolica disse: "la lettura dei padri della chiesa mi hanno fatto cattolico!".

Ferite non guarite

QUELLA FERITA IMMEDICABILE

Quella ferita immedicabile che ha spinto tante anime fuori dalla Chiesa. Negli anni attorno al Concilio i capi della Chiesa non avevano più quella fiducia in se stessi non si sentivano in grado di sfidare il modello di vita consumista
di F.Lamendola 

  
Jeanne Cordova (1948-2016) è stata una delle figure più rappresentative, specie nella sua fase pionieristica, del movimento omosessuale americano e della crociata delle donne lesbiche per la loro “liberazione”. Nella sua intera vita e nella sua frenetica attività per la conquista dei “diritti” si incrociano le tre componenti ideologiche più tipiche di una certa sinistra progressista statunitense: l’omosessualismo, il femminismo e l’impegno politico militante nelle frange estreme del Partito democratico. Non tutti sanno, però, che a diciotto anni, prima di aderire al movimento lesbico delle Figlie di Bilitis, Jeanne Cordova era entrata come novizia in un convento di suore del Cuore Immacolato di Maria, a Los Angeles, e che vi rimase per circa due anni, prima di convertirsi definitivamente alla sua “vocazione” di paladina e portavoce dei diritti delle persone omosessuali, e specialmente delle donne lesbiche.

In espiazione dei peccati

Occorre fede. E una prospettiva che non sia strettamente materiale.


"Occorre fede. E una prospettiva che non sia strettamente materiale": con queste stupende parole alcuni giorni fa una mamma e moglie cattolica ha terminato in un blog cattolico il racconto della sua  vita - Via Crucis offerta in espiazione dei peccati .
La sofferenza  vissuta come dono per la Chiesa.

Questa frase finale del racconto della Moglie e Madre Cattolica è di grandissimo aiuto per ravvivare nei nostri cuori la mèta, la finalità e la Porta che il Signore ci mostra attraverso il Vangelo e i Sacramenti.

Cosa arriverà ai fedeli?

«Salutare autocritica»



Mi è stato sollecitato un intervento sull’esortazione apostolica Amoris laetitia. I lettori che mi seguono ab initio sanno che non mi piace molto commentare i documenti pontifici. Scrissi in altra occasione: «Le sentenze non si discutono, si applicano». In questa circostanza, pertanto, anziché entrare nel merito dell’esortazione, preferirei soffermarmi principalmente su alcuni aspetti procedurali, anche se sarà inevitabile fare dei riferimenti ai contenuti.

Il documento ci invita a essere umili e realisti e a fare una “salutare autocritica” (n. 36): credo che tale atteggiamento non debba essere rivolto solo verso la Chiesa del passato e la sua prassi pastorale, ma, per essere autentico, debba estendersi a 360° e quindi anche alla Chiesa odierna. Vorrei pertanto fare alcune domande, non con spirito polemico, ma come semplice invito alla riflessione.

Aria simpaticamente briccona?

AMORIS LAETITIA: INTERVISTA AL CARD. LORENZO BALDISSERI

Ad ampio colloquio con il segretario generale del Sinodo sull'Esortazione apostolica postsinodale. Il cuore del documento nei capitoli centrali. Le coppie che vivono in situazione 'cosiddetta irregolare'. Il diritto canonico segue le esigenze del tempo. I pastori sono chiamati a discernere in libertà, ma dentro l'insegnamento della Chiesa.
Segretario generale del Sinodo dei Vescovi dal settembre 2013, Lorenzo Baldisseri (cardinale dal febbraio 2014, ma per lunghi anni nunzio apostolico in Asia e in America latina, compreso il decennio in Brasile) ha già vissuto da protagonista due Sinodi convocati  su un argomento oggi delicatissimo: la famiglia. E ha preso atto, anche – ma senza apparentemente scomporsi – delle polemiche che hanno squassato e continuano a squassare il mondo cattolico, tra chi vorrebbe innovare nella pastorale (e dunque ‘de facto’ anche nella dottrina) e chi invece ritiene necessario soprattutto in tempi ‘fluidi’ come i nostri mantenere la barra diritta della dottrina cattolica consolidata su famiglia e matrimonio. Di preoccupazioni comunque il porporato ne ha certo avute e forse le ha in parte annegate pigiando sui tasti dei suoi tre pianoforti, grazie ai quali gli è dolce naufragare tra Bach e Debussy (“più moderno di tanti gruppi rock”). Il presule settantacinquenne non poteva certo mancare alla presentazione dell’Esortazione apostolica post-sinodale ‘Amoris laetitia”… ed eccolo qui davanti a noi con la sua aria simpaticamente  briccona da toscano verace…

Non expedit?

I cattolici non possono accettare gli elementi dell’Esortazione Apostolica che minacciano la Fede e la famiglia




La promulgazione dell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia da parte di Papa Francesco, segna la conclusione di un processo sinodale che è stato dominato dai tentativi volti a minare la dottrina cattolica su questioni relative alla vita umana, al matrimonio e alla famiglia; su questioni che comprendono, ma che non si limitano, l’indissolubilità del matrimonio, la contraccezione, i metodi artificiali di riproduzione, l’omosessualità, l’“ideologia del gender” e i diritti dei genitori e dei figli. Questi tentativi di distorcere l’insegnamento cattolico indeboliscono la testimonianza della Chiesa sulle verità di ordine naturale e soprannaturale e minacciano il benessere della famiglia, specialmente dei suoi membri più deboli o più vulnerabili.

"Io non mi immischio", se mi pare


Sanders, Morales, Correa, Sachs. Il quartetto che piace tanto al papa


bernie
"Io non mi immischio", tagliò corto Francesco nell'ultima sua conferenza stampa in aereo, quando lo sollecitarono a pronunciarsi sulla corsa alla presidenza degli Stati Uniti.
Nella medesima risposta, però, prese posizione netta contro il candidato repubblicano Donald Trump.
Mentre ora ospita in Vaticano con tutti gli onori il candidato democratico di ultrasinistra Bernie Sanders.

mercoledì 13 aprile 2016

Avanti c'é posto..state sani, se potete!

Papa Francesco a Lesbo: "Porterò sostegno ai profughi"

Sabato la storica visita di Bergoglio sull'isola invasa dai migranti. Salvini all'attacco: "Avanti così e saremo noi i profughi a casa nostra"

Sabato prossimo papa Francesco andrà nell'isola di Lesbo.







Parlando ai 30mila fedeli accorsi in piazza San Pietro per l'udienza generale, ha annunciato l'imminente viaggio tra gli immigrati sbarcati sulle coste greche. Al suo fianco ci saranno anche il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo e l'arcivescovo di Atene Hieronymos. L'intento, ha scandito il Santo Padre, è esprimere "vicinanza e solidarietà ai profughi e a tutto il popolo greco tanto generoso nell'accoglienza". Il viaggio ha un forte significato simbolico nel momento in cui l'Europa annaspa di fronte all'emergenza immigrazione."Avanti così - ha commentato il leader della Lega Nord Matteo Salvini - e saremo noi i profughi a casa nostra".

L’alleanza blasfema

L’alleanza blasfema – la Cristianità e il Nuovo Ordine Mondiale

Bilderbergs, Trilateral Commission, Council of Foreign Relations, Central Intelligence Agency
Molti hanno sentito parlare di questi gruppi, e qualcuno sulle teorie cospirative che le riguardano, in relazione allo sviluppo del “Nuovo Ordine Mondiale”. Adesso immaginate per un momento che vi sia qualcosa del genere (e che appaia con le dovute documentazioni materiali che convalidino queste teorie). Ciò potrebbe significare quasi tutti i posti più importanti del governo e dell’economia, nel mondo, uomini e donne si sono infiltrati, e sono divenuti i controllori delle amministrazioni e che lavorino per un effettivo controllo su ogni aspetto della vita del singolo “cittadino”. Un aspetto di ciò, che non è stato appropriatamente analizzato è l’aspetto religioso. Certamente, parecchie persone nel mondo sono religiose, e nell’odierno regno della superpotenza USA, prevalentemente “cristiana” può avere solo un senso, che queste organizzazioni si siano infiltrate nelle chiese stesse e si adoperano attivamente a guidarle nel Nuovo Ordine Mondiale. Hanno, i cristiani evangelici, dei legami con queste organizzazioni? Si li hanno, e questa ne è la documentazione.

Exterminavit eam aper de silva et ...(Psalm 79:14 )

Questa “rivoluzione vaticana” mi ricorda tanto la “rivoluzione italiana” di Tangentopoli

Aprile 12, 2016 Renato Farina
Allora c’era la debolezza della politica, oggi è la Chiesa a essere indebolita. Tutto quadra, sia pure in piccolo e senza popolo dei fax, sostituito da quello di Twitter


Come se fosse un cinghialone. Dove aveva già visto Boris qualcosa di simile a questa caccia al cardinale un tempo potente ma decaduto? Ma certo. Quello che oggi sta accadendo oltre Tevere al cardinal Tarcisio Bertone, già segretario di Stato, già camerlengo di Santa Romana Chiesa (le due cariche più importanti nella Santa Sede dopo quella di papa) ricalca quanto accaduto a Bettino Craxi all’epoca di Tangentopoli in Italia, ventitré anni fa. E chissà se Mattia Feltri, ormai canuto e stanco, dedicherà tra vent’anni un volumetto intitolato Sedici, l’anno del terrore francescano dopo il fortunato Novantatré, l’anno del terrore di Mani pulite.