Quando Francesco morirà…
Quando Francesco morirà diventerà Papa un arcivescovo russo, di San Pietroburgo: è questa la profezia dell’intrigante romanzo di Mauro Mazza, collega giornalista e scrittore, nel suo “Il destino del papa russo”.
Un libro che ti appassiona e si legge rapidamente, anche se i vecchi lettori esperti di gialli e di fiction misterica possono immaginare, subodorare, sin dall’inizio quale sia la sorte – il destino – di quell'uomo che ha scelto di chiamarsi Metodio, e che è stato chiamato da fuori del Conclave a reggere le chiavi di Pietro.
Non vogliamo dire molto di più, per non togliervi il piacere di una passeggiata nei corridoi del Vaticano, e anche nella molto più impalpabile atmosfera delle riunioni supernazionali e planetarie di una Fratellanza che sembra guidare (ma non è una sensazione condivisa da molti, in questo periodo storico?) con logiche proprie le sorti del mondo, al di là dei siparietti della politica e dei personaggi che vi recitano. Ci vengono in mente le Ur-Lodges di Gioele Magaldi, e le infiltrazioni nel mondo della Chiesa; ma ci fermiamo qui.
Chi mangia quotidianamente cibi – mediatici – vaticani e religiosi apprezzerà nel libro la pertinenza dei riferimenti, l’accuratezza dei dettagli e la lucidità con cui vengono valutati pregi e difetti del Pontefice felicemente regnante. Frutto di una conoscenza evidentemente non superficiale della materia da parte dell’autore, e anche dell’uso di consulenti sapienti, che infatti vengono ringraziati alla fine del libro.
Ex oriente lux, recita un antico adagio. E chissà…
Sarà sempre troppo tardi??? Siamo sicuri? Già scalda i motori l'apostata filippino!
RispondiEliminaex oriente lux, un po' più a oriente di San Pietroburgo però
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