ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 25 ottobre 2014

Pastorale manichea


LA LUCE DEL PENSIERO ETERNO DELLA TRADIZIONE

NEL CAOS ATTUALE


LA CHIESA RIBALTATA

di Enrico Maria Radaelli – ed. Gondolin 2014

(parte seconda)


D – Dopo le tre carrellate sugli aspetti di ampia e varia tematica, in questa estesa quarta parte l’autore si sofferma sui primi nove mesi – la gestazione (?!) – di magistero di papa Bergoglio, sullo stile mediatico con cui egli gestisce il rapporto pastorale col  mondo prima e poi con la cattolicità.
All’operazione “finestre aperte”, che tanto ricorda quelle analoghe di papa Roncalli attraverso cui doveva, col Concilio, entrare aria fresca nella Chiesa, egli affianca quella delle “finestre chiuse” – e sbatacchiate - collaudando un doppio magistero.
Da una parte: interviste private e pubbliche, telefonate, lettere, tweet con cui si svincola dai “canoni e dalle briglie dell’ufficialità” (168) delineando la fisionomia di una Chiesa populista, democratica; dall’altra: atti di governo, direttive, nomine strategiche con cui stringe lo spazio a quanti – come il cardinal prefetto G. Müller - possano configurarsi quali oppositori  al suo progetto rivoluzionario.

Alle origini del dramma attuale

“I piani migliori degli uomini finiscono spesso con l’abortire” *
Quando il Cielo parla, noi esseri umani dobbiamo obbedire.
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Una storia interna - II

Quando l’idea di una Crociata del Rosario per la Consacrazione della Russia fu suggerita a Mons. Fellay, nel giugno del 2006, egli non sapeva ancora che tale idea era in realtà una direttiva della Madonna – la messaggera era stata troppo timida per dirglielo. Quindi egli non andò scientemente contro la volontà del Cielo, quando di ritorno in Svizzera dopo l’incontro con la messaggera, decise di riprendere l’idea di una Crociata, ma applicandola principalmente alla liberalizzazione della Messa tridentina, lasciando la Consacrazione della Russia tra le intenzioni secondarie. Così, come la Madonna disse alla sua messaggera, mentre lei avrebbe benedetto la prima Crociata come un segno che i messaggi venivano realmente da lei, questo non sarebbe stato una conferma che la liberalizzazione della Messa fosse ciò che lei voleva veramente. La vera risposta alla crisi della Chiesa e del mondo stava nella Consacrazione della Russia, come presto sarebbe stato reso ben noto al Vescovo. 

Vorrei ma non posso: Papa Brosio docet!

Il vescovo proibisce Medjugorje. Ma non sa che il Papa...
I fedeli davanti alla chiesa di Medjugorje
Può un vescovo impedire ai fedeli di pregare la Madonna che ha l’unica “colpa” di apparire in una località imprevista o poco gradita alla burocrazia curiale? Può un pastore della Chiesa impedire «incontri o celebrazioni pubbliche nelle quali verrebbe data per scontata l’attendibilità di tali fenomeni»? Beh, non c’è bisogno di aver fatto grandi studi teologici o interpellato esperti mariologi per affermare che nessuno, tantomeno un sacerdote di Dio, può impedire a chicchessia, tanto più ai suoi fedeli, di rivolgere preghiere e fare digiuni in onore della Vergine. Che si riconosca o meno la veridicità delle sue apparizioni. Credere che Maria sia apparsa ai pastorelli di Fatima o a Bernadette di Lourdes (cosa già riconosciuta come vera) non è obbligatorio: la Chiesa lo propone ai credenti solo come aiuto, senza alcun vincolo di fede. Non la deve pensare così, invece, il vescovo di Anagni- Alatri, monsignor Lorenzo Loppa che ha vietato a fedeli e clero di partecipare a incontri di preghiera legati ai "fenomeni di Medjugorje". La circolare del vescovo inviata ai parroci riguarda «incontri o celebrazioni pubbliche nelle quali verrebbe data per scontata l'attendibilità di tali fenomeni».  Per questo, chiede l'annullamento di un incontro di preghiera, in programma a Fiuggi con Vicka Ivankovic, una delle veggenti di Medjugorje. 

Sinodo, un film già visto?

Humanae vitae è l’enciclica promulgata da papa Paolo VI il 25 luglio 1968 con la quale veniva ribadita la dottrina di venti secoli della Chiesa: la contraccezione è un male intrinseco. Non posso nascondere che si tratta di un pensiero che più volte ha fatto capolino nella mia mente da quando è stato annunciato il Sinodo sulla famiglia: che cosa può insegnare la vicenda di Humanae Vitae? Ovviamente gli eventi non si ripetono mai uguali due volte, tuttavia mi sembrerebbe che cogliere alcune similitudini con i fatti di oltre quarant’anni fa potrebbe aiutare nel discernimento.

Dos e' meglio che one ?

Parla B-XVI

Due papi valgono più di uno. Ratzinger manda un messaggio proselitista e antirelativista

Papa Benedetto XVI (foto LaPresse)
Benedetto XVI, Papa emerito, scende per un attimo dal monte su cui era salito un anno e mezzo fa, come Pietro sul Tabor, e ricorda che rinunciare alla Verità (quella con la V maiuscola) per dedicarsi ex toto corde al dialogo interreligioso nella speranza di realizzare la pace nel mondo è qualcosa di “letale per la fede”. Il proselitismo, dopotutto, ha anche qualcosa di santo, sebbene non sia tenuto in palmo di mano dal Papa regnante. Certo, la chiesa cresce per attrazione come disse ad Aparecida sette anni fa, davanti al cardinal Bergoglio incaricato di preparare il documento della conferenza latinoamericana poi divenuto programma del suo pontificato, ma è anche vero che Cristo “incaricò i suoi apostoli, e tramite loro i discepoli di tutti i tempi, di portare la sua parola sino ai confini della terra e di fare suoi discepoli gli uomini”.  Qualche giorno fa, la Pontificia università Urbaniana ha dedicato al teologo perito del Concilio, nonché prefetto custode della fede e Sommo Pontefice, l’Aula magna. E lui, Benedetto, ha mandato un  messaggio che sa tanto di lezione magistrale imbastita su uno dei terreni che più conosce, quello della Dominus Iesus giubilare, la dichiarazione della congregazione per la Dottrina della fede che scatenò polemiche furibonde fuori e dentro la chiesa, anche da parte di cardinali illustri la cui teologia in ginocchio oggi è pubblicamente lodata.

ARTICOLI CORRELATI Califfato islamico, tornare a Ratisbona Con l’islam è guerra di religione Il Papa e il califfo“Oggi molti sono dell’idea che le religioni dovrebbero rispettarsi a vicenda e, nel dialogo tra loro, divenire una comune forza di pace”, si legge nel breve benedettiano: “In questo modo di pensare, il più delle volte si dà per presupposto che le diverse religioni siano varianti di un’unica e medesima realtà; che ‘religione’ sia il genere comune, che assume forme differenti a seconda delle differenti culture, ma esprime comunque una medesima realtà”. Questa “rinuncia alla verità sembra realistica e utile alla pace fra le religioni nel mondo”, ma è “letale per la fede”, che “perde il suo carattere vincolante e la sua serietà, se tutto si riduce a simboli in fondo interscambiabili, capaci di rimandare solo da lontano all’inaccessibile mistero del divino”. Altro che Dio non cattolico, altro che Onu delle religioni da istituire secondo quanto dicono Zapatero e Peres, subito presi in parola da qualche settore curiale desideroso di novità all’ombra del cupolone. Si stanno eludendo, scrive il Papa emerito,  “le domande fondamentali della fede”, con il rischio di mettere “tra parentesi la questione della verità su Dio”, presupponendo “che sia irraggiungibile e che tutt’al più si possa rendere presente ciò che è ineffabile solo con una varietà di simboli”. Dottrina pura, che può anche creare quei “malintesi” che Walter Kasper quindici anni fa annotò metodicamente commentando le proteste di comunità religiose non cattoliche che vedevano spegnersi le fiammelle accese a metà degli anni Ottanta ad Assisi. Non è un caso che i commentatori americani, liberal o conservatori che siano, abbiano letto nel messaggio ratzingeriano un ammonimento severo al proliferare di “idee relativistiche” circa la verità religiosa.

Basta occultare la parola proselitismo, che Francesco definì in una delle sue interviste una “solenne sciocchezza”. Convertire si può e si deve, ma con delicatezza. E qui la dialettica dei due papi risale verso Francesco. Aprire le porte della chiesa, lasciando da parte codicilli e norme, se necessario anche la dottrina che piace tanto agli zelanti e agli intellettualisti bacchettati sabato scorso in chiusura di Sinodo, e guardare di più alle persone, come fece anni fa con una mamma di Buenos Aires che gli parlò del figlio cresciuto nei quartieri degli spacciatori: “Non va a messa”, disse al cardinale Bergoglio secondo quanto scrive Paul Vallely nella biografia del Pontefice regnante “Pope Francis – Untying the Knots”, ampiamente ripresa da Newsweek. E lui, subito, chiese se fosse un bravo ragazzo. “Oh sì, padre Jorge”, rispose lei. “Bene, questo è ciò che conta”, chiuse il discorso il futuro Papa Francesco.

Traditori della Fede



La convocazione di un Sinodo sulla famiglia poteva apparire come un'iniziativa quanto mai opportuna, considerando  lo stato disastroso in cui versa l'istituzione familiare.
C'è l'esigenza infatti di una difesa energica del modello familiare e di una denunzia ferma e coraggiosa degli attacchi che questa istituzione, fondamento della società civile, riceve quotidianamente dalla follia dei tempi moderni.

I padri sinodali, invece, sono stati chiamati a valutare una relazione, che, lungi dal riaffermare con forza la necessità di perseverare nella santità del matrimonio cristiano, ha proposto un'“apertura” senza precedenti ai divorziati risposati, alle unioni di fatto e perfino alle unioni dello stesso sesso.
Pur con delle diffuse resistenze il testo ha raccolto l'approvazione scandalosa della maggioranza dei padri sinodali, anche se non ha raggiunto il placet dei due terzi del l'assemblea.
Tutto lascia pensare però che questa ennesima incursione dello spirito anticristiano del mondo in ambito ecclesiastico riceverà la consacrazione ufficiale nel Sinodo programmato per il 2015.

L'indissolubilita del matrimonio cristiano e uno degli insegnamenti centrali di Nostro Signore Gesù Cristo. L'accettazione nella comunione ecclesiale dei divorziati risposati, delle coppie di fatto, costituisce un rinnegamento palese ed aperto di una legge divina. Pertanto i padri sinodali, che hanno votato a favore della tesi suddetta, se ne rendano conto o no, non sono da considerarsi come cattolici.

Lo scandalo per le anime non ha alcuna misura. 
Questo Sinodo non solo ha tradito in maniera plateale la fede cattolica, ma ha dimostrato la più completa assenza di misericordia verso l'umanità, specie verso le nuove generazioni, che attendono piuttosto un richiamo forte alla verità della fede e alla purezza dei costumi. 
Senza la fede e il pentimento dei peccati si corre dritti all'inferno.
È evidente che i padri, che hanno approvato questa relazione "indegna, scandalosa, completamente erronea", non solo hanno rinnegato uno degli insegnamenti centrali del Cristo, ma hanno dimostrato chiaramente di non credere nemmeno  ai  Suoi avvertimenti, circa l'esistenza dell'inferno e l'eternita delle sue pene.

I nemici della fede continueranno a tramare all'interno della Chiesa. Anche i semplici fedeli dovranno fare la loro parte per difendere con la massima energia la verità.

Papa Brosio adirato

"Non sono provate le apparizioni", vescovo vieta incontri sulla Madonna di Medjugorje


<p>Una fedele durante le preghiere per la Madonna di Medjugorje (Infophoto)</p>
Una fedele durante le preghiere per la Madonna di Medjugorje (Infophoto)
Vietato partecipare a incontri di preghiera legati ai "fenomeni di Medjugorje". La "proibizione" per "il clero e i fedeli" a "incontri, conferenze o celebrazioni pubbliche nelle quali verrebbe data per scontata l'attendibilità di tali fenomeni"è il vescovo di Anagni-Alatri, monsignor Lorenzo Loppa, che in una circolare inviata ai Vicari foranei e ai parroci della sua Diocesi - a quanto apprende l'Adnkronos - chiede, in particolare, di "non partecipare" e "se fosse possibile annullare" un "incontro di preghiera", in programma a Fiuggi l'8 novembre, "con la signora Vicka Ivankovic", veggente "legata con i fenomeni di Medjugorje".

Io non metto becco

Ecco il perché. Papa e Vangelo stanno troppo in alto. Socci crede troppo nella sua coscienza


Papa Francesco (foto LaPresse)
Perché non parlo? Perché non metto becco? Mi hanno proposto di scrivere “Il Papa diurno”, un libro sulla mia idea del papato come argomento valido solo di giorno mentre di notte, quando le questioni si fanno più stringenti, la superfetazione vaticana si dissolve e ci si rivolge direttamente a Dio, ma ho risposto come Bartleby lo scrivano, preferirei di no. Mi ero riproposto di scrivere “La cura del Vangelo”, un libro che spiegasse come il Nuovo testamento (con apporti anche dell’Antico) potrebbe migliorare le nostre vite proprio dal punto di vista pratico, se soltanto si smettesse di considerarlo come laici e preti hanno voluto considerarlo ossia letteratura, ma poi ho cambiato idea, resterà nella lunga, un po’ nostalgica, gozzaniana lista dei libri che non scrissi. Il perché mi sembra ovvio: “Di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio” dice Gesù in Matteo 12, “in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato”.

venerdì 24 ottobre 2014

E su quella della gloria..


VATICAN UNCHAINED! E DOPO SUON CRISTINA CHE CANTA “LIKE A VIRGIN” (E LA CANTA MEJO DI MADONNA), ARRIVANO I PRETI CHE BALLANO IL TIP TAP E LA DANZA IRLANDESE (VIDEO)

Il video, postato lo scorso 30 aprile, è andato virale questa settimana, con quasi 700.000 visualizzazioni, riprendendo le gesta di Padre David Rider e Padre John Gibson, che lo scorso 13 ottobre si sono esibiti di nuovo al “Pontifical North American College” di Roma...

Sulla strada del martirio..

I FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA SULLA STRADA DEL MARTIRIO DEI SANTI DELLA CHIESA – di Cristina Siccardi



Dolore e sconcerto hanno assalito moltissimi fedeli, sacerdoti, parroci, religiosi e religiose alla notizia che all’ordine dei Francescani dell’Immacolata, Congregatio Fratrum Franciscanorum Immaculatae, sia stato, di fatto, impedito di celebrare la Santa Messa in rito antico. Una domanda si è levata: ma la Chiesa è Madre o matrigna? La Chiesa, come Corpo mistico di Cristo è Madre, ma, spesso, come autorità umana, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II, è matrigna.

Moltissime anime, dicevamo, stanno soffrendo per questa prova ingiusta perché in profonda contraddizione con ilMotu Proprio di Benedetto XVI emanato nel 2007, Summorum Pontificum, che liberalizzava la Messa in rito tridentino, rito, peraltro, che non è mai stato abolito e continuava ad essere valido quanto dichiarato da san Pio V, nella BollaQuo primum tempore:

I catto-normalizzatori..e una guida diocesana.

Tradizionalisti non vedenti la babilonia teologica 

I sogni luterani dei teologi europei abbacinati dalla teologia di Vito Mancuso e del card. Martini, ultimamente sono frenati dal cuore dell’Africa cattolica, che si dimostra refrattaria a quel vizio contro natura, il cui nome fiammeggia nel labaro della teologia affumicata.

di Piero Vassallo

zzsynode-afriqueTra festosi squilli, fruscii acrobatici, finte frenate, pie reticenze e censurati sospiri, è approdato alla conclusione vaga ed elusiva il sinodo intitolato all’accarezzamento incauto e scivoloso di morbide e acritiche opinioni su divorzio, matrimoni irregolari e sodomitiche convivenze.
La sodomia, argomento scabroso, che, in tempi migliori, induceva al cauto silenzio, purtroppo non spaventa i sostenitori dell’aggiornamento della morale cattolica, trattenuti solamente dal timore della risoluta e inflessibile dissidenza africana.
In conclusione una permissione declinata sul pentagramma clericale del dire e non dire: “Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana”.
Impavidi e avventurosi teologi da palcoscenico, quasi rispondendo all’imperioso comando “vieni avanti modernizzatore!”, in equilibrio tra il dire il non dire, alludono all’esistenza di un bene nascosto nel Vizio ultramoderno, che è praticato e venerato dai malthusiani, esecutori della danza oscena e macabra concepita dai francofortesi e dai californiani.

Ora il periodo nero

 SE NON ORA, QUANDO?

Il Cardinal Kasper e tutti gli scherani di Bergoglio, mobilitati per il Sinodo sulla Famiglia, sono assolutamente logici e perfettamente coerenti con i princìpi sull'ecumenismo introdotti dal Concilio, nel proporre un nuovo approccio 'pastorale' al matrimonio. Con quel «compete alla Chiesa di riconoscere quei semi del Verbo sparsi oltre i suoi confini visibili e sacramentali» torna alla ribalta Gaudium et Spes, 22 [qui - qui] e gli elementi di ecclesialità che ci sarebbero anche al di fuori della Chiesa. È logico e consequenziale dunque passare dall’ecumenismo ecclesiale all’ecumenismo matrimoniale: ci sarebbero così, secondo loro, degli elementi del matrimonio cristiano al di fuori del sacramento.

No problem?



Il vescovo Tobin e il (grosso) problema americano del Papa

“Al Papa piace fare casino, e c’è riuscito”, scrive mons. Thomas J. Tobin, vescovo di Providence (Rhode Island, Stati Uniti). Il presule affida al bollettino pubblicato sul portale web della diocesi tutto il proprio disappunto per le ultime mosse di Francesco, compreso quel Sinodo straordinario sulla famiglia che puzza di protestantesimo, visto che “vota su dottrina e pastorale”. In mezzo, riferimenti al Vaticano II  – chissà cosa sarebbe accaduto se ci fossero stati i social media, dice Tobin – e un avvertimento che sa anche di consolazione: “Relax, God’s still in charge”, Dio è ancora in carica, rilassatevi.

Le esagerazioni di Papa Francesco.

 Come leggerle?
Dietro lo smacco dei cardinali Müller e Burke a Bergoglio: 
questioni di metodo e non solo…
 di Don Floriano Pellegrini e Sergio Basile
bergoglio
 Le esagerazioni di Papa Francesco                                                                       
Roma – La spaccatura nella Chiesa, amplificata da un anno a questa parte dagli atteggiamenti di papa Francesco, che in molti giudicano populistici, purtroppo c'è ed è forte, inutile negarlo. Probabilmente molti anti-cattolici troveranno conveniente e funzionale ai loro eterni scopi questa ondata di contrarietà e novità assieme: è senz'altro vero! Com'è vero che questa opposizione tra modernisti e tradizionalisti, o progressisti e custodi della tradizione cattolica originaria, crea attriti. Ma d'altronde questo è un fatto inevitabile, in quanto "rivoluzioni" non in linea con la millenaria storia della Chiesa Cattolica potrebbero incidere negativamente  e non poco sulla fede di milioni di cattolici. Pertanto queste "anomalie" non possono lasciarci indifferenti, e come tali meritano di essere analizzate a fondo, entusiastiche ricostruzioni mediatiche a parte.

Non solo Papa..

«Io non mi lascerò dominare da nulla»
(di Cristina Siccardi) La coscienza di ogni individuo che segue i principi del Creatore è quella che segue la Verità, portatrice di libertà (Gv 8, 32); la «libertà di coscienza» di ogni individuo che segue i propri voleri e i propri piaceri è quella che rende la vita avviluppata di problemi e di infelicità. Tuttavia l’individuo, anche cristiano, si ribella e vuole imporre la sua volontà, sfidando Dio e corrompendo, di peccato in peccato, la sua splendente innocenza battesimale.
C’è chi, pur conducendo una vita licenziosa, vuole a tutti i costi vedere legittimati i propri atti dissoluti. Esistono casi eclatanti nella storia, come quello di Enrico VIII, la cui scelta di divorziare da Caterina d’Aragona per contrarre nuovo matrimonio con Anna Bolena originò uno scisma all’interno della Chiesa.
Tuttavia un fatto similare avvenne anche nel Protestantesimo stesso; mentre quest’ultimo, però, si piegò alle voglie di Filippo I d’Assia, la Santa Sede di Roma non si piegò a quelle di Enrico VIII. Fu così che il Parlamento inglese approvò gli atti che sancirono la frattura con Roma nella primavera del 1534. In particolare l’Act of Supremacy stabilì che il Re è «l’unico Capo Supremo della Chiesa d’Inghilterra» e il Treasons Act dello stesso anno rese alto tradimento, punibile con la morte, il rifiuto di riconoscere il Sovrano come tale: molti martiri persero la vita sul patibolo per tale ragione, fra questi san Tommaso Moro.

Prevalebit ?

Su omosessualità e divorzio nel sinodo è mancato l'accordo, ma alla fine a decidere sarà il papa. E i cambiamenti che vuole introdurre li ha già in mente, anzi, li mette già in pratica. Un commento di Paul Anthony McGavin


La paziente rivoluzione di Francesco

ROMA, 24 ottobre 2014 – Non è vero che Francesco sia stato zitto, nelle due settimane del sinodo. Nelle omelie mattutine a Santa Marta martellava ogni giorno gli zelanti della tradizione, quelli che caricano sugli uomini fardelli insopportabili, quelli che hanno solo certezze e nessun dubbio, gli stessi contro cui si è scagliato nel discorso di congedo con i padri sinodali.

È tutto tranne che imparziale, questo papa. Ha voluto che il sinodo orientasse la gerarchia cattolica verso una nuova visione del divorzio e dell'omosessualità e ci è riuscito, nonostante il numero risicato dei voti favorevoli alla svolta, dopo due settimane di discussione infuocata.

In ogni caso sarà lui alla fine a decidere, ha ricordato a cardinali e vescovi che ancora avessero qualche dubbio. Per rinfrescare la loro memoria sulla sua potestà "suprema, piena, immediata e universale" ha messo in campo non qualche raffinato passaggio della "Lumen gentium" ma i canoni rocciosi del codice di diritto canonico.

giovedì 23 ottobre 2014

Dietro il kommissariamento (non si dicono certe cose..)

Quell’incompatibilità tra Chiesa e Massoneria


Un convegno a Ognissanti su La Massoneria tra esoterismo, ritualità e simbolismo. Sono intervenuti lo scrittore Giovanni Pallanti (a sinistra) e P. Paolo M. Siano, FI (a destra). Moderava l’incontro P. Serafino M. Lanzetta, FI (nel centro).

stellamatutina-massoneriaVenerdì 1° marzo, nella chiesa di Ognissanti, dopo la celebrazione della S. Messa in rito antico, si è tenuta la presentazione di due volumi a base storica e scientifica del mio confratello p. Paolo M. Siano (docente di storia della Chiesa), dal titolo Un manuale per conoscere la Massoneria(Frigento 2012) e La Massoneria tra esoterismo, ritualità e simbolismo. Studi vari sulla Libera Muratoria (Frigento 2012). All’incontro erano presenti, a sorpresa, centinaia di fedeli e cittadini. Probabilmente anche perché dopo moltissimo tempo (o forse non era mai accaduto) si parlava del pensiero della Chiesa cattolica sulla Massoneria e si diceva chiaramente perché la Massoneria è incompatibile con la fede.

Legalità alla misericordina: basta un Kommissario!

Il garantismo di Francesco: "No all'ergastolo e alla carcerazione preventiva"


Papa Francesco (foto LaPresse)
E' necessario abolire la "pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie nel rispetto della dignità umana". Papa Francesco in un udienza con l'Associazione Internazionale di Diritto Penale, attacca il sistema carcerario, sottolineando come il sistema carcerario debba in primo luogo garantire il rispetto dei diritti umani.

Nuove letture evangeliche


La Madonna: ignorante o consapevole?


Quando si legge il Vangelo dell’Annunciazione, nelle omelie diversi preti dicono che la Madonna in sostanza non capì nulla dei misteri contenuti nel saluto dell’angelo Gabriele, e anche nel suo Fiat si celava una certa ignoranza della sua missione. Possibile? Ignorante la Madre di Dio il cui Fiat è decisivo per la storia della Salvezza? Qual è la verità?  Mauro S. 

Guttalax cavat lapidem

Le Purghe raggiungeranno nuovi livelli (sanno che sono in una corsa contro il tempo)

Un paio di giornali italiani (Il Messaggero; Corriere della Sera) lo hanno riferito questo lunedì, così come nel fine settimana. Come punizione per la sua difesa della fede ortodossa contro i tentativi sovversivi ed eretici del suo conterraneo Walter “L'africano buono è quello che sta zitto” Kasper e la sua posizione di ferma resistenza prima e durante il Sinodo, il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinal Mueller, verrebbe spedito in Siberia. No, pardon, in Germania. Ci sono almeno due Sedi maggiori disponibili in Kirchensteuerland: Berlino, vacante, e la sua città natale, Magonza, il cui vescovo, il kasperiano cardinal Lehmann, ha quasi 79 anni. Questo dovrebbe aprire una vasta prospettiva per il largamente rumoreggiato smantellamento completo della Congregazione per la Dottrina della Fede, tale da renderla un ornamento inefficiente.

Chi sì e chi no: è la misericordina bellezza!

LA CHIESA POVERA (E APERTA) DI FRANCESCO


Mons. Vincenzo Paglia: “Il cambiamento è avviato e non si torna indietro”. Al Sinodo sulla famiglia le resistenze sulla comunione ai divorziati risposati e le unioni di fatto “non hanno modificato un cammino che è ormai avviato”, assicura l’arcivescovo Vincenzo Paglia.  “E’ stato rispettato il mandato di Francesco: accogliere ed uscire”. 

No se preocùpe: Santo mai!

L’annuncio degli storici: «La leggenda nera su Pio XII è demolita»
Pio XIIDa quasi sessant’anni dura una vigorosa polemica storiografica sull’atteggiamento assunto dal papa Pio XII durante la seconda guerra mondiale. Vi sono state infatti delle polemiche, più giornalistiche che storiografiche a dir la verità, sul pontefice accusato d’essere stato insensibile di fronte alla tragedia del popolo ebraico o persino di essere stato un alleato del nazismo. Oggi però il giudizio degli storici è molto più equilibrato anche per le acquisizioni documentali raccolte (documenti diplomatici, testimonianza delle persone salvate..) e attualmente la bilancia pende nettamente a favore dei “difensori” di Pacelli.

Normalizzazione ?

Illusione-ottica-assurdoLa normalizzazione continua: è la volta di Mons. Oliveri (Albenga-Imperia)

di Franciscus Pentagrammuli
L'azione di pulizia di papa Francesco [NB: non è specificato da che cosa si ripulisca, se dall'immoralità o da residui e rigurgiti di cattolicismo] continua, e dopo aver commissariato e fatto demolire i Francescani dell'Immacolata per nessuno-sa-che-cosa, dopo aver deposto sulla base di false accuse al vicario (senza preavviso e senza dargli alcuna possibilità di difendere sé ed il proprio operato) il vescovo Livieres Plano - Opus Dei, forte oppositore della teologia della liberazione ancora trionfante nel suo Paraguay e colpevole di un forte aumento di vocazione sacerdotali fervide e rigorose nella propria diocesi -, ecco che la Sua Santità passa a commissariare la diocesi di Albenga-Imperia.

NEL CAOS ATTUALE


LA LUCE DEL PENSIERO ETERNO DELLA TRADIZIONE
NEL CAOS ATTUALE

LA CHIESA RIBALTATA

di Enrico Maria Radaelli – ed. Gondolin 2014             (parte prima)



L’arrivo di un libro – e che libro! – come “LA CHIESA RIBALTATA” di Enrico Maria Radaelli – ed. Gondolin, Verona 2014 – è come la discesa di una biblica manna sull’arido deserto del moderno piattume dogmatico, morale e liturgico, o come una ristoratrice pioggia che abbevera lande e anime da molto tempo secche e calcinate, o come un ciclone – perché no? – che scuote gli infingardi, torpidi e sonnolenti ambienti curiali e cattoliberali, un ciclone che, per quanto fatto oggetto di indifferenza dalla ufficiale “meteorologìa” ecclesiale, romba, risuona e “fier la selva, e sanza alcun rattento/li rami schianta, abbatte e porta fori” (Inf. IX, 69/70), quei rami sterposi che lo stesso Vate identificò nell’eresìa (Par. XII, 99) e che oggi, peggio che la zizzania, hanno invaso financo i giardini della Sposa di Cristo.

mercoledì 22 ottobre 2014

Per Crucem ad Ducem

Francescani dell’Immacolata. Riflessioni su “Per Crucem ad Lucem” o (meglio) ad Ducem  Commento ad un articolo di P. Alfonso Bruno, apparso sul portale istituzionale dei FFI

di Fabio Cancelli
zzffi
Un articolo (CLICCA QUI per il testo integrale) di p. Alfonso M. Angelo Bruno è apparso non tanti giorni fa sul sito ufficiale dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata, commissariato da più di un anno. Quale il suo senso? Molti se lo chiedono. Forse la risposta sta nella foto pubblicata in fondo alla pagina. P. Alfonso Bruno, probabilmente in qualche importante sacrestia, ha incontrato Papa Francesco, che lo ascolta sorridente. Da quanto P. Bruno scrive nei suoi ultimi pezzi, si direbbe – ma chi lo può dire con certezza? – che abbia chiesto al Papa di avallare tutto ciò che lui scrive e fa, ai danni, ovviamente, dei suoi confratelli ed ex-confratelli. “Non preoccuparti, Francesco, – sembra dire il Portavoce Ufficiale dei frati commissariati – ci sono io che ti difenderò da questo ammasso di bloggisti e dai miei confratelli malvagi e cripto-lefebvriani!”.

Beato evvài..!

Nota su beatificazioni e canonizzazioni




Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti
(Lc. 6, 26)
Nel contesto relativo agli sproloqui “sinodali” non poteva mancare, per i modernisti/postmodernisti. la ciliegina sulla torta: la beatificazione del Montini.
Papa quanto meno controverso!
Figura emblematica del modernismo cangiante; accusato dei peggiori crimini: dal tradimento di Pio XII alle pratiche omosessuali, dalle nomine di vescovi omosex e pedofili all’alleanza massonico-comunista.
Rinviamo a studi ben documentati in materia.

E cosa dice il Papa di lui? Parafrasiamo: è stato un Papa che seppe scrutare i segni dei tempi, che non tornò indietro! Ebbe il grande merito di essere in linea con “le novità di Dio”!
Cogliamo l’occasione per condividere alcune riflessioni in merito, traendo spunto da un articolo che è stato pubblicato nel luglio scorso su Vatican Insider (Canonizzazioni infallibili?), per cercare di approfondire una tematica di stretta attualità e forse anche di notevole interesse.

Lo spettacolo continua ?

Das Drama geht weiter! Verso il sinodo del 2015



Verso il sinodo del 2015(di Roberto de Mattei) «Das Drama geht weiter!» (Lo spettacolo continua) ha dichiarato in un’intervista il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera (“La Repubblica”, 20 ottobre 2014). Lo spettacolo è quello del Sinodo dei Vescovi, che ha visto un imprevisto colpo di scena svolgersi in aula.
La Relatio post disceptationem presentata il 13 ottobre, malgrado i rimaneggiamenti a cui è stata sottoposta, non ha ottenuto l’attesa maggioranza dei due terzi sui due nodi cruciali: l’accesso alla comunione dei divorziati risposati e l’apertura alle coppie omosessuali, attestandosi a 104 favorevoli e 74 contrari sul primo punto e a 118 placet e 62 non placet sul secondo. Malgrado l’evidente débâcle il cardinale Marx, che è uno dei più accesi esponenti dell’ala progressista, si è detto soddisfatto, perché il processo rivoluzionario è fatto di tappe successive. Su alcuni temi, ha spiegato, «abbiamo fatto due passi avanti e poi uno indietro».

Il fine (lieto?) e il danno (minore?)

Il lieto fine (provvisorio) del Sinodo

I novatori radicali al palo. Il documento finale su matrimonio e antropologia sessuale è una analisi interessante e appassionata sulla famiglia disarticolata. Una polemica del cardinale Schoenborn

Papa Francesco (foto LaPresse)
Che vi devo dire? Ho scritto ieri che il Sinodo si era concluso con un documento che è “un significativo nulla di fatto”. Sbagliavo. Quando scrivevo era sabato sera. Avevo in ora tarda notizie “giornalistiche”, un’infarinata di superficialità, un correre al dunque fuori del contesto (è anche comprensibile). Il nulla di fatto riguardava in effetti i paragrafi del documento finale dedicati alla questione del sacramento negato ai divorziati risposati (è ingiusto? bisogna cambiare? introduciamo l’accettazione del divorzio nella chiesa?) e quelli sugli omosessuali (vanno amati e rispettati com’è ovvio oppure la cultura indifferente al genere, la gay culture, deve insegnare qualcosa anche alla chiesa di Cristo?). E’ così. Nulla di fatto. O meglio. Le pretese novatrici in materia di pastorale e di dottrina avanzate dalla chiesa di Germania (Kasper, Marx) e gli eccessi teologico-filosofici di monsignor Bruno Forte sono rimasti al palo.

Ballarò Giuliano Ferrara contro Mons.Mogavero


Vorremmo dire a Mons. Mogavero che:

Il Giudizio temerario genera inquietitudine, disprezzo del prossimo, orgoglio,compiacenza di sè e altri perniciosi effetti,vera peste della conversazione Vorremmo ricordargli con le parole del Grande vescovo Santo Francesco di Sales. Il Tuo dire sia dolce, franco schietto,sincero, naturale, verace.Fuggi la doppiezza, i ragiri e le finzioni.le scaltrezze mondane e gli umani artefizi appartengono ai figli del secolo. I figli di Dio non fanno raggiri, e hanno il cuore senza nascondigli. Chi cammina con semplicità dice il Savio procede con sicurezza. Il Parlare di un Vescovo della Chiesa Cattolica deve essere Si Si No No non si può servire due padroni se ne amerà uno e detesterà l'altro non si può servire Dio e LE FOLLIE DEL MONDO.
Alessandra

Ancora Ferrara che ripete la stessa posizione anche di fronte al dato schiacciante proveniente dall'Europa che vede l'Italia arretrata sulla regolamentazione.
Partono poi i sondaggi sul tema delle unioni civili: la percentuale aumenta ogni anno.

23:40 Ferrara polemizza con il Vescovo:" Al di là dell'accoglienza e della misericordia, ma si rende conto quello che ha detto?

Suor Cristina, meglio Madonna che santa

Neppure Madonna, che pure ha chiamato suo figlio Jesus, si sarebbe immaginata che una suora (vera) avrebbe reinciso Like a Virgin. Eppure succede anche questo: suor Cristina, vincitrice di The Voice, in abito monacale, gorgheggia in un kitschissimo video in bianco e nero, girato a Venezia: “Like a virgin/ Touched for the very first time/ Like a virgin/ When your heart beats/ Next to mine”.

Nuova Ruota degli esposti ?



Nel sinodo e dopo, porta girevole per gli omosessuali

Prima ammessi con tutti gli onori, poi ricacciati fuori. Così è parso dall'andamento della discussione. Ma ecco che cosa è accaduto davvero. Martin Rhonheimer fa il punto sulla questione

ROMA, 22 ottobre 2014 – L'omosessualità è stata una delle questioni più controverse, nel recente sinodo straordinario sulla famiglia, come prova la diversità abissale tra il paragrafo ad essa dedicato nella "Relatio" finale e i tre paragrafi della precedente "Relatio" di metà discussione.

"Relatio" finale:

"55. Alcune famiglie vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con orientamento omosessuale. Al riguardo ci si è interrogati su quale attenzione pastorale sia opportuna di fronte a questa situazione riferendosi a quanto insegna la Chiesa: 'Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia'. Nondimeno, gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza. 'A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione' (Congregazione per la dottrina della fede, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali, 4)".

"Relatio post disceptationem":

"50. Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana: siamo in grado di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio di fraternità nelle nostre comunità? Spesso esse desiderano incontrare una Chiesa che sia casa accogliente per loro. Le nostre comunità sono in grado di esserlo accettando e valutando il loro orientamento sessuale, senza compromettere la dottrina cattolica su famiglia e matrimonio?

A "bocce ferme" ?

[DOSSIER] Sinodo della famiglia: tutto quel che c'è da sapere

A "bocce ferme" proviamo a gettare uno sguardo sul Sinodo straordinario da poco conclusosi. Il polso della situazione sembra essere ancora una volta fornito dai mezzi di comunicazione che più hanno seguito l'assemblea dei Vescovi.
Monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, legge in controluce il dibattito che sta scuotendo gli ambienti ecclesiali. [...] In attesa del Sinodo conclusivo che papa Francesco ha già convocato per ottobre 2015, saranno ora commissioni diocesane, facoltà teologiche e fedeli a tirare fuori istanze, problematiche e proposte. Non è stata prospettata la possibilità di sottoporre i punti più spinosi del dibattito sinodale alla valutazione di un nuovo questionario popolare, ma certo c'è quella di continuare il dibattito a livello largo. "L'approfondimento deve continuare - conferma Paglia - e seppure la Chiesa non guarda ai sondaggi è evidente che più si allarga il consenso e meglio è. La relatio finale richiede che si vada oltre la pura situazione attuale e si trovi una soluzione teorica che non sia sganciata dai problemi delle persone. [...] Non parlerei di ammissione di colpe. Direi piuttosto che ci sono aspetti da approfondire ancora. Sia sul versante antropologico, basti pensare all'intera questione femminile". [...] E per le coppie che si separano, il problema che più ha diviso l'assemblea sinodale, come bisogna comportarsi rispetto al sacramento della comunione? "L'apertura totale non sarebbe giusta per nessuno. Però lo stesso Benedetto XVI si poneva il problema.

Verità piuttosto traballante

La scandalosa mezza messa all’Indice del libro di Socci sul Papa


Antonio Socci (foto LaPresse)
Roma. Ci si chiede, sinceramente, che libro abbiano letto i detrattori più implacabili di “Non è Francesco. La Chiesa nella grande tempesta” di Antonio Socci (Mondadori, 282 pagine, 18 euro). Ci si chiede, soprattutto, se lo abbiano letto i responsabili delle Librerie Paoline. Le stesse che, tramite la portavoce suor Beatrice Salvioni, hanno annunciato di non voler “promuovere un libro la cui tesi non è stata approvata e con accuse infondate”. L’improvvisata messa all’indice si sta rivelando in verità piuttosto traballante, come abbiamo potuto verificare personalmente. 

martedì 21 ottobre 2014

Da vescovo di Roma a Papa 2 a..?

Esclusiva, parla Socci: “Io cattolico apostolico romano. Francesco non è super partes. Dopo il Sinodo il rischio delle purghe”

socci_2L’intervista-conversazione con Antonio Socci, dopo l’uscita del suo libro ‘Non è Francesco’, è un atto dovuto. Atto dovuto per la mission identitaria del nostro quotidiano online, che fin da quando ha fatto la sua apparizione in rete, non ha mai accettato diktat ideologici da nessuno; consapevoli come siamo, che “la verità rende liberi”, contrari come siamo, a qualsiasi “rogo” dei libri, dai roghi nazisti ai falò comunisti, fino ai roghi del pensiero unico “nazi-buonista” di oggi (l’ideologia gender), camuffato da nuova democrazia della libertà (si legga cultura prefabbricata della vita, società Frankenstein)… e fino pure ai roghi cattolici (pardon, clericali: si pensi alle librerie Paoline che hanno rifiutato “Non è Francesco”, il libro di Socci, continuando ad accogliere invece, con ecumenica “nonchalance” testi esoterici e New Age). E’ un atto dovuto nei confronti del coraggio di un uomo, Socci, di uno scrittore, di un intellettuale, testimone sulla sua pelle del Vangelo. 

Scandali e casi disumani

Sono scandalizzato e credo di averne il diritto 

A conclusione dello sconclusionato spettacolo del Sinodo, ci viene spiegato che, finalmente, abbiamo la Chiesa della misericordia, che apre le braccia al mondo, alle domande degli uomini. Che bello. Ma una Chiesa che non parla più di peccato, altro non fa che ingannare il peccatore, al quale offre tanta accoglienza, ma al quale si scorda di indicare, senza paura, la strada per la salvezza.

di Paolo Deotto

zzzzzsndL’ho scritto più volte e qui lo ripeto: non voglio, Dio me ne scampi, fare il teologo. Sono un cattolico qualunque che ha fatto in tempo, per ragioni anagrafiche, a ricevere le nozioni fondamentali del Catechismo, di quella che una volta si usava chiamare la “Dottrina”. Le verità di Fede, senza le quali non c’è salvezza. E ora, dopo questo increscioso spettacolo del Sinodo, mi sento di affermare, ad alta voce, che sono scandalizzato.
Sono scandalizzato perché considero offensivo per tutta la Storia della Chiesa, che non è nata oggi, né è nata dal Concilio Vaticano II, né è nata il 13 marzo del 2013, questa ossessiva ripetitività sull’accoglienza, sull’apertura al mondo, sulla misericordia.