ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 19 ottobre 2019

Notre Dame des innocents

La Vergine degli innocenti e la realtà dei bambini non nati

https://www.francetvinfo.fr/image/75nm8r1nm-cb27/1200/450/20146775.png(immagine aggiunta)
Lei si chiama Daphné du Barry, è una scultrice olandese ed è finita al centro delle cronache per aver realizzato una grande statua della Vergine ai cui piedi ci sono sette bambini non nati.  Notre Dame des innocents, così si chiama l’opera, sarebbe “anti-aborto” hanno sostenuto alcune persone chiedendone la rimozione immediata, ma Daphné ha risposto che la statua sorge su un’area privata e nessuno può pretendere che sia tolta.

Il Signore è molto severo in merito

IL BIBLISTA, IL SINODO: “QUANDO VEDRETE L’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE”….


Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Biblista licenziato perché troppo cattolico ci ha mandato una riflessione su quello che sta accadendo a Roma, nei giardini del Vaticano, a Santa Maria in Traspontina, e nell’aula del Sinodo…Buona lettura. 

Una vittoria di Pirro

SUPER EX: ECCO RATZINGER CHE OSSERVA LA PROPRIA SCONFITTA.

Cari Stilumcuriali, Super Ex (Ex di Avvenire, Ex di Movimento per la Vita, Ex di altre cianfrusaglie cattoliche ma ancora non Ex cattolico) ci ha inviato un’analisi-commento sulla situazione attuale della Chiesa, e soprattutto sulla battaglia che Joseph Ratzinger combattere per difendere la Chiesa dai nemici che oggi sembrano avere il sopravvento. Buona lettura.

"Vescovi nudi e corpi del mondo"

Corpi nudi: Francesco inaugura Museo "Anima del mondo"



Francesco ha inaugurato il 18 ottobre il cosiddetto Museo Etnologico Anima Mundi, che è parte dei Musei Vaticani.

Era circondato da vescovi seminudi (solo Baldisseri, che aveva ordinato loro di presentarsi così, era in abiti talari completi) e da due artefatti nudi. Nonostante ciò, il museo si chiama Anima Mundi (Anima del mondo). Si dovrebbe chiamare "Vescovi nudi e corpi del mondo".

Adatta a questo Sinodo e anche a questo pontificato

Lawler: Perché un sinodo dà il posto d’onore alla dea della fertilità, e non lo dà alla Immacolata Concezione?

“Questa non è carità: trattenere il dono più grande che possiamo fare al popolo amazzonico. Non è veramente cristiano mostrare più attenzione per l’ambiente materiale della regione che per il benessere spirituale dei suoi abitanti. La Chiesa al meglio di lei si prende sempre cura di coloro che sono nel bisogno, ma lo fa con la loro salvezza eterna al centro dell’attenzione. «Io non ho né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina!». [Atti 3:6]”
Così lo scrittore e giornalista Phil Lawler in questo suo articolo pubblicato su Catholic CultureEccolo nella mia traduzione.
Vescovi che portano a spalla la canoa con la figura lignea femminile amazzonica che alcuni indicano come la dea Incas Pachamama
Vescovi che portano a spalla la canoa con la figura lignea femminile amazzonica che alcuni indicano come la dea Incas Pachamama

Una bestia sola..

La bestia dalle sette teste


http://nerocafe.net/wp-content/uploads/2013/05/tiare-Small.jpg(immagine aggiunta)

L’applicazione dell’Apocalisse alla comprensione dell’attualità ha sempre suscitato vivo interesse, anche se comporta rischi non trascurabili. Una prima osservazione si impone: la realizzazione delle sue profezie è già stata individuata più volte in eventi del passato ai quali, tuttavia, non è seguita l’instaurazione del Regno di Dio. Fino a che punto è legittimo, oltretutto, pretendere di cogliere in fatti contingenti l’adempimento della Parola divina, la cui portata è metastorica? Ciononostante, un uso cauto e non eccessivamente univoco dell’ultimo libro della Bibbia come chiave di lettura degli avvenimenti contemporanei sembra ammissibile, se un Dottore della Chiesa dello spessore mistico e speculativo di san Bonaventura da Bagnoregio (1221-1274), nel prologo della sua Legenda maior, interpreta la figura di san Francesco d’Assisi come l’angelo del sesto sigillo (cf. Ap 7, 2), incaricato di imprimere sulla fronte dei servi di Dio il marchio di salvezza prima dell’esecuzione del castigo annunciato per l’umanità peccatrice.

Voi sarete spazzati via dalla terra buona

Priapo in Vaticano, come dovrebbe reagire un fedele

Il priapo amazzonico e le due statuette di donne, nei Giardini Vaticani, erano immagini pagane. Pure rozze. Le persone prostrate davanti agli idoli, alla presenza del Papa, stridono con il ricordo dei tre pastorelli di Fatima, prostrati ad adorare Dio. Un contrasto che richiama le profezie bibliche. Cosa può fare il fedele? Pregare per e con il Papa, anche in questa situazione di sofferenza. E chiedere a Dio, in unione con Maria e i santi, di placare la Sua ira e convertire i cuori.




Nello scritto pubblicato il 10 ottobre (clicca qui), per prima la fretta e per seconda l’autolimitazione della lunghezza del testo per non annoiare il lettore non mi hanno permesso di citare il priapo amazzonico tra gli oggetti sul tappeto che ha visto la “preghiera” nei Giardini Vaticani del 4 ottobre scorso.

venerdì 18 ottobre 2019

La leggenda del Concilio buono

BERGOGLIO E IL FUMO DI SATANA


Bergoglio no, e il Concilio Vaticano II sì? Solo su una cosa è "sincero" quando dice di voler concludere "La rivoluzione del Concilio". La leggenda del "Concilio buono": con esso il "Fumo di Satana" entrò nella Chiesa di Cristo 
di Francesco Lamendola  
  
 0 500 porta santa
  
Se c’è un aspetto positivo, ammesso che ci si possa esprimere in questo modo, nello sciagurato pontificato abusivo del signor Bergoglio, è quello di aver contribuito più di qualsiasi altra cosa a far chiarezza nella mente e nel cuore dei cattolici di buona volontà. Ciò che egli sta facendo, con perversità e sfrontatezza quasi incredibili, cioè la demolizione sistematica della Chiesa, della liturgia, della pastorale, della dottrina, della fede, è talmente enorme, talmente, scandaloso, talmente intollerabile, da aver finito per scuotere anche molti che prima erano dubbiosi, o prudenti, o rassegnati; anche quelli che pensavano: La Chiesa ne ha già passate tante; passerà anche questa

La nuova antropologia cattolica

Il Signore delle fedi (2 parte)

Lo spirito del mondo coincide con lo Spirito Santo? La Rivelazione cosa rivela? Dio o l’uomo? Il connubio tra il destino divino dell’uomo e il principe di questo mondo.
cabala
cabala 
IL SIGNORE DELLE FEDI (2 parte)
Una rivelazione per Dio: una fede per la ragione umana (lo spirito del mondo)
Una rivelazione per l’uomo: una fede per la coscienza umana (il Socrate di Gerusalemme)
Una rivelazione per il peccato: una fede per il destino divino dell’uomo (la salvezza anonima)

"Grassi come preti"

Papa Francesco contro chi mangia troppo: perché quello del Pontefice è un affondo ipocrita



Padre perdonaci perché abbiamo peccato. Qui a Libero siamo (almeno in parte) persone semplici e di dispute teologiche ne seguiamo pochine. Abbiamo solo notato che, appena il Papa ha finito di parlare di cibo, a Matteo Salvini è venuta una colica, quindi vorremmo scaramanticamente allinearci ai nuovi dogmi sull' alimentazione con una certa celerità, per non rischiare di finire in corsia. Solo non capiamo: ma cos' ha di blasfemo la porchetta d' Ariccia? Perché scomunicare il capocollo? Ma soprattutto, perché devo aprire Twitter e trovare un comunicato del Vaticano che ci dice cosa dobbiamo ordinare a pranzo come un servizio di Bigodino.it?

“Tenebre e Speranza”

Bux: “Oggi invece abbiamo preti che si battono per la legalità, non in nome del Vangelo, ma della Costituzione italiana”

Mons. Nicola Bux e il Prof. Massimo Viglione hanno tenuto un incontro dal titolo: “Tenebre e Speranza. Quale futuro per la Chiesa in un momento epocale della storia”. La conferenza è stata organizzata dalla Confederazione Triarii “Viva Maria” di Arezzo, e si è tenuta il 21 Settembre scorso presso la “Sala Montini” di Arezzo. Una mia cara amica, la prof.ssa Eva Montanari, ha preso appunti dell’intervento di mons. Nicola Bux e ce li ha inviati. Essi sono stati rivisti dall’autore.
Con piacere ve li presento perché meritano una attenta lettura.
Mons. Nicola Bux
Mons. Nicola Bux (screeshot)
Ringrazio il professor Massimo Viglione per la testimonianza che dà di giudizio cattolico e anche di resistenza, per l’esplicitazione del credo cattolico, e anche voi. Sono sempre stupito quando incontro dei laici che si sentono parte in causa della realtà attuale. Questi sono laici fedeli, cristiani.

La Chiesa “disevangelizzata”

Amazzonia “disevangelizzata”. I numeri di una Chiesa cattolica ridotta a metà


In una delle conferenze stampa quotidiane che accompagnano il sinodo sull’Amazzonia, quella di lunedì 14 ottobre, è stato chiesto a Paolo Ruffini, prefetto del dicastero vaticano per la comunicazione, perché non siano stati diramati dei dati statistici aggiornati sulle appartenenze religiose degli abitanti dell’Amazzonia, vista la crescita impetuosa delle Chiese evangeliche e pentecostali, a scapito della Chiesa cattolica.
Ruffini ha risposto che tutte le informazioni in possesso degli uffici vaticani sono state messe a disposizione dei giornalisti accreditati, e che comunque il sinodo ha da affrontare questioni ben più importanti dei dati statistici sulle appartenenze religiose.

“Non vedo, non parlo, non sento”

Riti pagani in Vaticano, dopo lo sfregio la menzogna

Una situazione surreale si trascina da giorni ai briefing del Sinodo: alle domande dei giornalisti che chiedono chiarimenti sui riti pagani svoltisi nei Giardini Vaticani il 4 ottobre e che si susseguono nella chiesa di Santa Maria in Traspontina, i responsabili della comunicazione del Sinodo, Paolo Ruffini e padre Giacomo Costa, prima fanno finta di non sapere e poi offrono versioni platealmente smentite dalle numerose testimonianze fotografiche e video. Intanto un sito di magia ed esoterismo esulta: «Finalmente la Chiesa riconosce l'importanza delle religioni pagane».

                             Anche i frati francescani partecipano al rito pagano


giovedì 17 ottobre 2019

Mentre c’è ancora tempo..

“Per quanto spiacevole possa sembrare, è proprio del rischio di andare all’inferno che la Madonna è venuta a parlarci a Fatima”

Un articolo di Anne Bernet che ci parla della Madonna di Fatima pubblicato sulla rivista L’Homme nouveau, nella traduzione di Elisa Brighenti.
Madonna di Fatima

Come mai ci abbiamo messo tanto ad arrivarci?

LA VERITA' ESSENZIALE E' CRISTO


Sono poche le cose delle quali abbiamo bisogno. La verità è semplice e l’essenziale è qualcosa d’intuitivamente evidente: i cattolici, oggi abbandonati, devono tornare alla verità di Cristo, che essendo la Verità è l’essenziale 
di Francesco Lamendola  

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/chiesa/0--verso-croci-500.gif
  
Ci sono delle verità talmente semplici ed evidenti che ci si chiede, da un lato, come sia possibile non vederle, non capirle e non farne tesoro per tutta la vita; dall’altro, ci si chiede da dove venga quel senso di imbarazzo, quasi di vergogna, allorché, vedendole e iniziando a comprenderle, se ne parla agli altri, le si dichiara apertamente, le si diffonde, e subito ci si rende conto che gli altri, in risposta, ci guardano con sufficienza e quasi con compatimento, se non con autentico disprezzo. Si tratta, evidentemente, di due cose contrastanti: forse ci siamo ingannati, quando abbiamo scoperto l’evidenza di quelle verità, altrimenti non si capisce perché gli altri dovrebbero snobbarle e compatire quelli che ne sono attratti. Oppure essi hanno torto, e abbiamo ragione noi? 

La desacralizzazione della Chiesa

Abolire il latino ha impoverito tutti quanti



Altare della Trasfigurazione, in San Pietro, Roma

Culto e cultura sono due parole legate ad un’etimologia comune. Se qualcuno cambia il culto cambia anche la cultura. Il culto è stato cambiato con il Vaticano II. La Chiesa è ormai desacralizzata, resa incapace di risposte, persa nel relativismo, incapace di guardare a Dio.
Inchiodata sull’uomo, essa non è più in grado di rispondere a nulla, si occupa di ecologia e migranti, celebra la madre terra (il minuscolo non è un errore) con una cerimonia di apertura del Sinodo per l’Amazzonia che è stata una cerimonia dalle apparenze pagane.

“Tutto questo non durò a lungo”..

Tutto perduto?

https://i0.wp.com/radiospada.org/wp-content/uploads/2014/07/eugenio-scalfari-papa-270323.jpg?resize=527%2C454(immagine aggiunta)
Cari amici di Duc in altum, mi ha scritto di nuovo il giovane prete. Una lettera particolarmente sconsolata, anche se al termine non manca una nota di speranza.
A.M.V.
***

Caos, al limite del grottesco

Mons. Viganò “eletto Papa” (a sua insaputa) dal “Patriarcato Cattolico Bizantino”. “Anatema” su Bergoglio


Il 14 ottobre 2019 al Sinodo del Patriarcato Cattolico Bizantino nel convento vicino a Olomouc nella Repubblica Ceca è stato eletto e dichiarato il Papa legittimo, in un’elezione straordinaria, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò.

Il gioco del potere vaticano

Le misteriose dimissioni del comandante della Polizia Vaticana Giani

Abbiamo già parlato del raid che la gendarmeria vaticana ha effettuato negli uffici della Segreteria di Stato vaticana. Sono seguite le dimissioni del comandante della polizia vaticana Domenico Giani. Tanti gli interrogativi. Ce ne parla Edward Pentin in questo articolo pubblicato su National Catholic Register.
Eccolo nella mia traduzione.
Domenico Giani e l'allora arcivescovo Angelo Becciu
Domenico Giani e l’allora arcivescovo Angelo Becciu

Su questa china inarrestabile..

La “nuova evangelizzazione”


Nel giorno in cui si celebra la solennità di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, missionario che mise in gioco la sua vita per convertire il Sultano Al-Malik ed i suoi  maomettani, e di cui oggi viene falsificata spudoratamente la figura, facendolo passare per ecologista, animalista, ecumenista e dialogatore a vanvera, in questa santa ricorrenza, dicevamo, ecco che si profana il santo suolo della tomba di San Pietro con un’oscena cerimonia pagana, tribale, sciamanica, che nulla ha di cristiano, di cattolico e che suona come un’offesa, uno schiaffo alle migliaia di martiri che hanno sacrificato la loro vita pur di testimoniare ed annunciare il Vangelo di Cristo, rifiutandosi di adorare e venerare falsi dei.

Per esecrare questo sacrilego e blasfemo rito non basterebbe un fiume di parole; più di esse, però, valgono alcune immagini significative e rivoltanti (almeno per chi si sente ancora cattolico e non sincretista e relativista, come il clero ecumenista suicida che occupa illecitamente tutte le sedi cattoliche, tanto per dirla con S. Anastasio)


Cerimonia del 4 ottobre 2019 nei giardini vaticani



Si noti il “francescano” a sinistra



Il “francescano” qui è destra



La dea della fertilità a sinistra e il simbolo itifallico a destra cerchiato



Francesco accoglie in dono un simulacro della dea della fertilità



Tutti adoranti, il “francescano” è sempre a sinistra




Francesco attorniato dai cardinali prega davanti agli idoli




Francesco, compiaciuto, guarda lo spettacolo



E lo spettacolo è l'adorazione degli idoli, col “francescano” sempre a sinistra in secondo piano

“… e non abbiam bisogno di parole /  per spiegare quello che è nascosto in fondo al nostro cuore”  (cantava Rosalino Cellamare, e ora noi con lui)

Il precursore di questi riti blasfemi: il card. Ravasi esegue la danza in onore della dea Pachamama (Argentina, luglio 2015):



Però… vuoi mettere il rispetto della tradizione indigenza!http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1275_Ravasi_culto_idolatrico.html


Altri precursori : vescovi adorano il dio inca Tata Inti, "dio" incaico del Sole, partecipando attivamente ad un rito pagano in suo onore (Cile, febbraio 2015)



Lo sciamano prega e invoca gli idoli  per tutti… i vescovi



… e tutti i vescovi pregano gli idoli come lo sciamano
http://www.scuolaecclesiamater.org/2015/02/scandalo-in-cile-vescovi-adorano-una.html

Vescovi cattolici  entrano in processione nella basilica di San Pietro - luogo sacro della fede cristiana - portando sulle spalle il simulacro della dea della fertilità pagana amazzonica:



Quali sentimenti possono suscitare nel cuore e nell’animo di un cristiano, di un cattolico, queste immagini? … personalmente, vorremmo non aver dovuto mai arrivare a vedere cose del genere, essendo stati catechizzati, nei primi anni ’50, da un santo sacerdote in talare munito del catechismo di San Pio X,  al quale abbiamo pure avuto la gioia  di servire la Messa “Vetus Ordo”, purtroppo  dimenticata dopo 50 anni di Novus Ordo, sebbene sia rimasta in noi una struggente nostalgia per quelle belle messe cantate, con  organo e canto gregoriano, a mezzanotte, a Natale ed a Pasqua.

In proposito, vediamo cosa pensano della Nuova Evangelizzazione alcuni missionari:
a) don Corrado Dalmolego, missionario della Consolata, dirige la missione fra gli Yanomami, a Catrimani (Brasile), dove in 53 anni non è stato battezzato nessun indigeno, e di ciò se ne vanta pure, affermando che  “noi non siamo i proprietari della Verità”; per inciso, una delle “tradizioni” più radicate fra gli Yanomami è l’infanticidio praticato dalla stessa madre, che si allontana per partorire e sceglie di accogliere o uccidere il neonato, seppellendolo vivo: https://gloria.tv/article/xHcN3ctdLAoj4b3mjQuCGiA1Y
b) padre Martín Lasarte Topolanski, uruguaiano in missione in Angola, responsabile dell’animazione missionaria in Africa e in America latina per la congregazione salesiana, afferma “Ho visitato una diocesi, dove all’inizio degli anni ’80 erano cattolici il 95 per cento della popolazione; oggi sono il 20 per cento. Ricordo il commento di uno dei missionari europei che hanno sistematicamente “disevangelizzato” la regione: “Non favoriamo la superstizione, ma la dignità umana.  Penso che sia stato detto tutto.
La Chiesa in alcuni luoghi si è trasformata in un grande gestore di servizi sanitari, educativi, promozionali, di “advocacy”, ma poco in madre della fede”
https://www.aldomariavalli.it/2019/10/13/amazzonia-il-vero-
problema-e-una-chiesa-che-non-annuncia-piu-gesu/

Una tragedia senza fine, quella che si sta consumando ad opera di un clero traditore, eretico ed apostata fin nelle midolla o, nel migliore dei casi, vile e pavido, responsabile della crisi che da oltre sessant’anni affligge la Chiesa di NSGC, ed in merito alla quale così si esprime uno strenuo difensore della nostra fede bimillenaria, il professor Luciano Pranzetti:  “La crisi che attanaglia la Chiesa in termini di abbandono della pratica sacramentale, in termini di scandali e, soprattutto in termini di false verità recepite e fatte proprie dalla Gerarchìa, è la conseguenza di…..quel disegno massonico che prefigura una Chiesa globale fatta dalla somma di tutte le confessioni. In pratica, la dissoluzione della Katholica. Ma non sarà facile né possibile, nemmeno ai nemici interni,…..perché “Portae inferi non praevalebunt”.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1410_Pranzetti_Lettera_al_Papa.html

Anche la Beata Katharina Emmerich, nella sua visione della Chiesa dei due papi, dove non c’era nulla di sacro, dove tutti erano ammessi (protestanti, ebrei, islamici, peccatori impenitenti, tutti, tranne i veri cattolici), conclude affermando “ma il Signore aveva altri progetti”, sicuramente ben diversi da quelli di Bergoglio, di Spadaro, di Sosa Abascal, di Soros, e di tutti i massoni mondialisti dell’orbe terracqueo.

Concludendo,  ci rifiutiamo di seguire chi sta trascinando la Chiesa ed i suoi fedeli su questa china inarrestabile, al cui termine già si intravedono le mura della città di Dite (la zona dell'Inferno dove sono puniti gli eresiarchi - Divina Commedia, Inferno, canti VIII, IX, X e XI), e ci teniamo stretti a Nostro Signore Gesù Cristo ed alla Sua (e per grazia Sua anche nostra) SS.ma Madre, la Beata sempre Vergine Maria, limitandoci a seguire quei sacerdoti, vescovi e cardinali che hanno ancora il coraggio di testimoniare e proclamare la Verità tutta intera.




Maria, auxílium christianórum, ora pro nobis

di
 Catholicus

La statua lignea femminile nuda “Non è la Vergine Maria”. C’è voluto un po’, ma ci siamo arrivati!

Indigeni Amazzonia pregano nei giardini vaticani 04.10.2019 (screenshot da video Catholic sat)
Indigeni Amazzonia pregano nei giardini vaticani 04.10.2019 (screenshot da video Catholic sat) 
Oggi, come riporta il Catholic News Agency (CNA), p. Giacomo Costa, responsabile delle comunicazioni per il Sinodo amazzonico, ha precisato che una figura lignea di donna incinta nuda, che era presente agli eventi legati al Sinodo, non è la Vergine Maria, ma è invece una figura femminile che rappresenta la vita.
Come noto, la figura femminile nuda incinta in legno ha suscitato notevoli controversie perché definita da alcuni come “Nostra Signora dell’Amazzonia”.
Infatti, l’organizzatore di una delle mostre legate al Sinodo amazzonico – padre Roberto Carrasco Rojas – sacerdote missionario per le popolazioni indigene del Perù, ha assicurato che l’immagine è molto simbolica per i cattolici indigeni dell’Amazzonia. 
Egli, nei video sotto riportato, dice: “Hanno scolpito nel legno l’immagine di una Madre incinta. Lei è la Vergine, e noi l’abbiamo chiamata Nostra Signora dell’Amazzonia”. E continua: “Rappresenta l’Amazzonia, perché cos’è l’Amazzonia? L’Amazzonia è una donna, è femmina, ha un volto femminile. Perché? Perché la terra è madre, la terra dà vita. Così questa è l’Amazzonia”.
La figura, nell’ambito dell’iniziativa “Casa comun”, ha fatto la sua comparsa nei giardini vaticani durante una cerimonia in cui sono stati piantati degli alberi in occasione della festa di San Francesco d’Assisi il 4 ottobre scorso. Essa è stata portata in braccio tra danze indigene, copricapi di piume, candele, ed infine presentata a Papa Francesco da 20 popolazioni indigene della regione amazzonica che si trovano a Roma per il Sinodo (si veda il video).
Essa è stata rivista il 7 ottobre (video sotto), primo giorno del Sinodo, nella Basilica di San Pietro. Ora, la figura femminile può essere vista in una delle mostre in una chiesa situata vicino al Vaticano, quella di Santa Maria in Traspontina.
Proprio per le controversie che quella statua ha suscitato, P. Giacomo Costa, in una conferenza stampa per il Sinodo dell’Amazzonia di oggi 16 ottobre, ha dovuto precisare: “Non è la Vergine Maria, chi ha detto che è la Vergine Maria?”.
Le informazioni sono state disparate. Infatti, quella figura lignea da alcuni è stata descritta come immagine mariana, da altri come simbolo religioso tradizionale indigeno della dea Pachamama, o Madre Terra.
Durante la conferenza stampa, padre Giacomo Costa ha continuato: “molte persone hanno detto” che la donna è una figura della Vergine Maria. E poi ha aggiunto: “’molti hanno detto,’ va bene, come vi piace, ma io non l’ho mai sentito”. 
Vabbè, osserviamo noi, lui non lo avrà sentito, ma bastava che si informasse su Vatican News in portoghese o vedesse i video. 
“Non c’è niente da sapere. È una donna indigena che rappresenta la vita”, ha dichiarato Costa, aggiungendo che la sua commissione d’informazione cercherà maggiori informazioni al riguardo, ma “è una figura femminile” e “non è né pagana né sacra”.
Paolo Ruffini, prefetto del dicastero delle comunicazioni vaticane, ha detto mercoledì, come riferisce la CNA, che vede la figura come “rappresentante la vita”.
“Fondamentalmente, essa rappresenta la vita. E basta. Credo di provare a vedere simboli pagani o di vedere…..il male, non è”, ha detto, aggiungendo che “rappresenta la vita attraverso una donna”. Ha equiparato l’immagine a quella di un albero, dicendo “un albero è un simbolo sacro”.
Però Ruffini ha voluto precisare che l’interpretazione che aveva dato era semplicemente la sua opinione personale, e che in quel momento non stava parlando come capo delle comunicazioni vaticane o delle comunicazioni sinodali.
Ha aggiunto che “sappiamo che alcune cose nella storia hanno molte interpretazioni” e che avrebbe cercato maggiori informazioni sull’immagine e che avrebbe informato i giornalisti su ciò che avrebbe scoperto.
Sempre la CNA riferisce che Cristiane Murray, vice direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha aggiunto che maggiori informazioni sulla figura in legno dovrebbero essere richieste al REPAM o agli organizzatori degli eventi in cui l’immagine è stata presente.
Però Mauricio Lopez, segretario esecutivo del REPAM, ha detto alla CNA dopo la conferenza stampa che non poteva commentare la conferenza stampa, indirizzando la CNA alle osservazioni di Costa, come “portavoce ufficiale” del Sinodo.
Il REPAM (Pan-Amazonian Ecclesial Network), è un gruppo sostenuto dalle conferenze episcopali in America Latina, e si descrive come un’organizzazione di difesa dei diritti e della dignità delle popolazioni indigene in Amazzonia. La rete è coinvolta nelle operazioni per l’assemblea sinodale ed è uno dei 14 gruppi del comitato organizzatore dell’iniziativa Casa Comun, che sta promuovendo più di 115 eventi ospitati da una rete libera di gruppi, collegati in varia misura alla Chiesa cattolica.
Come si vede, la confusione è tanta, anzi, abbondante. E la figura femminile lignea comincia a creare in alcuni responsabili un certo imbarazzo. È così che alcuni non sanno, altri avanzano interpretazioni personali ma che si devono informare, altri ancora, quelli che hanno organizzato gli eventi “incriminati”, rimbalzano le spiegazioni ai primi (che non sanno). 
Una cosa è certa, se alcuni considerano la statua lignea come un simbolo religioso tradizionale indigeno della dea Pachamama, o Madre Terra, è mai possibile che venga presentata ad un Papa, venga portata in processione (partecipante il Papa stesso) nella basilica di San Pietro a Roma (vedere video) e figuri ai piedi di un altare di una Chiesa Cattolica?
Rimanere interdetti è, come suol dirsi,  il minimo sindacale.
 Per la processione guardare il primo video anche se i media vaticani hanno effettuato un accurato montaggio per fa sì che non apparisse tale. In rete trovate un filmato più chiaro.

 
Figura femminile nuda amazzonica nella chiesa di Santa Maria in Traspontina - Roma
Figura femminile nuda amazzonica nella chiesa di Santa Maria in Traspontina – Roma
Screenshot dalla cerimonia nei giardini vaticani del 4 ottobre 2019
Screenshot dalla cerimonia nei giardini vaticani del 4 ottobre 2019
di Sabino Paciolla


Sinodo nel vivo, stasera le relazioni finali dei circoli

Entra nel vivo il Sinodo sull'Amazzonia. Questa sera, infatti, saranno presentate le relazioni finali dei Circoli Minori mentre l'ultima settimana sarà dedicata alla discussione sul documento finale che i padri sinodali dovranno votare il 26 ottobre. Appello del cardinal Koch su viri probati e ordinazioni femminili: "Non sono questioni da sollevare". 


Entra nel vivo il Sinodo sull'Amazzonia. Questa sera, infatti, saranno presentate le relazioni finali dei Circoli Minori mentre l'ultima settimana sarà dedicata alla discussione sul documento finale che i padri sinodali dovranno votare il 26 ottobre. E' stata resa nota, intanto, la lista dei membri della Commissione per l'elaborazione del documento finale. Oltre ai già noti Marcelo Sanchez Sorondo, Christoph Schoenborn, Rossano Sala ed Edmundo Ponciano Valenzuela Mellid - tutti e quattro di nomina pontificia - l'Assemblea ha eletto il brasiliano Mário Antônio Da Silvia, il peruviano Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, il colombiano Nelson Jair Cardona Ramirez e l'italo-boliviano Sergio Alfredo Gualberti Calandrina. Ne faranno parte, poi, i cardinali Hummes, Baldisseri e Czerny insieme a monsignor Grech e monsignor Martìnez De Aguirre Guinea.

Durante il briefing di ieri, in vista dell'inizio della fase principale dell'Assemblea, Paolo Ruffini e Giacomo Costa, rispettivamente prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede e segretario della Commissione per l'informazione, hanno invitato i giornalisti a non concentrare la loro attenzione solo sulle questioni di maggiore interesse mediatico (intendendo, probabilmente, quella dei viri probati e quella dei nuovi ministeri femminili). Entrambi hanno fatto un appello a "non concentrarsi su temi trattati altrimenti si perde lo sguardo generale dell'evento".

Padre Costa ha esortato a "lasciare le sicurezze e avere fiducia in questa sovrabbondanza di grazia, di gioia, di fede che permette di affrontare in un quadro diverso l’impegno e non frammentarlo in tante piccole situazioni". In ogni caso, questi due argomenti hanno inevitabilmente tenuto banco anche fra i relatori presenti ai briefing tenuti in Sala Stampa dall'inizio dell'assise ad oggi, oltre che in aula tra i padri sinodali. Intanto, su viri probati ed ordinazione femminile ha fatto sentire la sua voce anche il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani che in un'intervista a EWTN ha affermato di credere che non sono queste "le questioni più profonde che devono essere sollevate, sia qui (cioè nel Sinodo amazzonico, ndr) che in Germania".

Nico Spuntoni

-LA CROCE DEL CARDINALE di Rino Cammilleri