ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 18 marzo 2017

Spiegazione cattolica delle Storia Sacra.

Storia Sacra – di Don Giovanni Bosco. Una lettura tanto più preziosa adesso, mentre la Diocesi di Milano dedica alla figura di Carlo Maria Martini, protagonista indiscusso dell’era neomodernista e laicizzante della Chiesa, due giornate di eventi e trionfali celebrazioni.
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Cade l’ultima frontiera

VIA IL MISTERO DELLA MESSA ?

    Ora vogliono togliere il mistero anche dalla Messa. Mistero in svendita, in liquidazione che bello: cade il mistero, l’ultima frontiera l’ultimo tabù; e l’uomo può finalmente celebrare una religione tutta chiara e razionale 
di Francesco Lamendola  





 Era prevedibile che ci saremmo arrivati, prima o dopo; e infatti ci siamo arrivati. A forza di demandare a teologi, biblisti e studiosi di formazione modernista e storicista il compito d’interpretare i dati della Rivelazione, la Rivelazione è stata abbassata al rango di una rivelazione con la minuscola, la liturgia è diventata la cornice festosa di una serie di cerimonie molto, troppo umane, e il mistero del divino, il mistero dell’Incarnazione e quello della Trinità, il mistero della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù, il mistero della grazia, dei sacramenti, dell’Eucarestia, e quindi anche della santa Messa, tutto ciò ha smesso di costituire un limite alla conoscibilità della ragione umana, è diventato, al contrario, manifestazione di Dio all’uomo, una manifestazione così piana e aperta, che tutti possono comprendere, tutti possono leggervi dentro come se fosse un quotidiano o un rotocalco acquistato nell’edicola all’angolo, sotto casa, e portato via al prezzo di pochi euro. Mistero in svendita, mistero in liquidazione. Che bello: cade il mistero, cade l’ultima frontiera, l’ultimo tabù; e l’uomo può finalmente celebrare una religione tutta chiara e razionale, tutta opera delle sue mani e della sua volontà, dove Dio è fatto a immagine dell’uomo e non l’uomo a immagine di Dio; una religione che è stata pensata, voluta e realizzata per celebrare la grandezza dell’uomo, non la sua piccolezza; l’intelligenza dell’uomo, la forza dell’uomo, l’audacia dell’uomo, non il bisogno struggente che l’uomo ha di Dio, senza il quale potrebbe solo perdersi e perdere anche ciò che gli sta intorno.

“Buona Pasqua, Aleppo!”


BUONA PASQUA, ALEPPO! UN PROGETTO PER DARE DA MANGIARE A 1350 FAMIGLIE NELLA CITTÀ MARTIRE.

Ora che i terroristi finanziati da Stati Uniti ed Unione Europea non sono più ad Aleppo l’interesse per quella città martoriata da una guerra crudele sui media occidentali e italiani è calato a picco. Ma gli abitanti che sono riusciti a resistere alle bombe, ai cecchini e soprattutto alle menzogne stanno ancora soffrendo.

Qualunque cosa accada..

http://opportuneimportune.blogspot.it/2017/03/solenne-finzione-liturgica-in-san-pietro.html

La fede dei piccoli e il tradimento dei gerarchi

Svégliati! Perché dormi, Signore? Non restare muto e inerte, o Dio (Sal 43, 23; 82, 2).

Secondo l’ipotesi alternativa già abbozzata la settimana scorsa, le voci riguardanti il progetto di un cambiamento sostanziale della Messa potrebbero nascere da una falsa indiscrezione, messa in circolazione apposta per scopi strategici. Una volta seminata l’agitazione con lo spettro di un nuovo stravolgimento liturgico, le modifiche che effettivamente potrebbero apportare – apparentemente meno incisive, ma ugualmente devastanti negli effetti a lungo termine – sarebbero alla fine accolte perfino con sollievo dagli amanti della conservazione, quella (malgrado tutto consistente) parte della Chiesa che resiste alle “novità dello Spirito” in nome dell’ordine e delle certezze. Questi novelli farisei, che si oppongono tetragoni ad ogni innovazione, specie se troppo audace, vanno lentamente rieducati nella loro mente angusta. Qual è il metodo più efficace, già sperimentato con successo sia dai regimi marxisti che dalla propaganda del politicamente corretto, che tradiscono in ciò una matrice comune? La manipolazione del linguaggio.


Puotesi sfotticchiare



Nostra presentazione
Dopo la pasquinata dei manifesti affissi a Roma per sfottere papa Francesco, si sentiva quasi il bisogno di qualcosa come la messa in rima, proprio secondo lo stile di Pasquino, delle interminabili e inqualificabili scompostezze di questo papa talmente improbabile che supera i limiti della realtà.

In tale frangente, un lettore ci ha sottoposto un suo lavoro che, condotto sullo stile suddetto, ci è sembrato degno di nota.
Si tratta di un volume in cui sono raccolte considerazioni su questo papa espresse con tono un po’ canzonatorio e un po’ censorio, ma tutte centrate sulla reale personalità di Bergoglio come la si evince dai suoi detti, dai suoi scritti e dai suoi atti.
Lo sottoponiamo quindi all’attenzione dei lettori.

L’autore si presenta con lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti junior, pseudonimo che spiega lui stesso.
Lasciamo a lui, quindi, la presentazione del suo lavoro e da parte nostra ci limitiamo a fornire, alla fine, alcuni esempi dei duecento epigrammi contenuti nel volume, bastanti perché i lettori possano farsi un’idea concreta del contenuto.

Il mio nome é legione



Chi parla a nome del papa? Quanti "prestanome"
Alla domanda: chi è il portavoce del Papa? Non è così semplice rispondere. C’è Greg Burke, ma è defilato. Per il Papa però parlano molti altri: Scalfari, Padre Spadaro, che denuncia l'odio dei detrattori, ma blocca dai suoi contatti Twitter le voci che non gli vanno a genio. E poi Forte, Pinto, Marx, Coccopalmerio. Quanti prestanome in Vaticano... 
Nei giorni scorsi si è svolto il VII Corso alla Pontificia Università della Santa Croce dedicato ai giornalisti interessati all’informazione vaticana. Nel primo giorno una tavola rotonda ha dibattuto il problema delle fonti; hanno contribuito David Wiley, una firma storica della BBC, Luigi Accattoli, il prof. Giovanni Tridente, della PUSC, e chi scrive.
Una delle particolarità del momento storico ed ecclesiale che stiamo vivendo è emersa dal contesto. Ci ricordavamo, per esempio, dell’epoca di Giovanni Paolo II. In quei tempi era chiaro che il Papa, quando non parlava egli stesso – come per esempio faceva sull’aereo, inaugurando una consuetudine che i suoi successori hanno mantenuto, anche se non con la stessa libertà – aveva una persona delegata a farlo in suo nome. E questa persona era Joaquin Navarro Walls.

venerdì 17 marzo 2017

Troppa parresia fa male alla poltrona

Lucetta Scaraffia e un articolo vergognoso


index
Alcuni anni orsono, all’epoca di Eluana Englaro, il direttore dell’Osservatore romano, Gian Maria Vian, prese le distanze dall’allora direttore di Avvenire, Dino Boffo, impegnato appieno nella battaglia. Vian voleva toni bassi. Toni che continua a mantenere: droga libera, eutanasia, utero in affitto, unioni civili… di qualunque cosa si parli l’Osservatore romano bisbiglia. Oppure molto peggio!
Come è accaduto questi giorni. Bisognava pur parlare di ciò di cui parlano tutti, tranne ormai gli organi di stampa cattolici, in preda a dubbi amletici: la vicenda dei tribunali che sdoganano l’utero in affitto.

Usciti da loro stessi..,tanti!

Con questo discorso Bergoglio ha stupito tutti ed è diventato Papa Francesco

"La Chiesa deve uscire da se stessa, per andare verso le periferie, non solo quelle geografiche, ma anche quelle esistenziali: quelle del mistero del peccato, del dolore, dell'ingiustizia". Era il 9 marzo 2013. Jorge Mario Bergoglio presentava ai cardinali il discorso col quale sarebbe stato di lì a pochi giorni nominato Santo Padre. Solo in questi giorni, ne è stato diffuso il testo integrale.


Il 9 marzo 2013 l’arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, leggeva nella Congregazione Generale dei cardinali il testo dal titolo “La dolce e confortante gioia di evangelizzare”. La nota si concludeva: “Pensando al prossimo Papa, c’è bisogno di un uomo che, che dalla contemplazione e dall’adorazione di Gesù Cristo aiuti la Chiesa a uscire da se stessa verso la periferia esistenziale dell’umanità, in modo da essere madre feconda della ‘dolce e confortante gioia di evangelizzare’”, si concludeva la nota del porporato argentino che di lì a giorni sarebbe divenuto Papa Francesco, primo del suo nome. Ogni prelato aveva tre minuti e mezzo di tempo per dire la proprio su come sarebbe dovuto essere il prossimo Pontefice. Jorge Mario Bergoglio scrisse a mano un breve testo oggi conservato presso l’Arcidiocesi di L’Avana, a Cuba.

Guai

Gesù a Maria VALTORTA

All’ultima ora tre quarti della mia Chiesa mi rinnegheranno, e li dovrò recidere dal tronco come rami morti

"(…) QUELLI CHE ALL’ULTIMA GIORNATA IMITERANNO GIUDA E VENDERANNO LA LORO ANIMA A SATANA NUOCENDO AL CORPO MISTICO DI CRISTO.
IN ESSI LA BESTIA AVRÀ I SUOI LUOGOTENENTI PER LA SUA ULTIMA GUERRA.

E GUAI A CHI IN GERUSALEMME, NEGLI ULTIMI TEMPI, SI RENDERÀ COLPEVOLE DI TALE PECCATO.

GUAI A COLORO CHE IN ESSA SFRUTTERANNO LA LORO VESTE PER UTILE UMANO.

GUAI A COLORO CHE LASCERANNO PERIRE I FRATELLI E TRASCURERANNO DI FARE DELLA PAROLA CHE HO LORO AFFIDATA PANE PER LE ANIME AFFAMATE DI DIO.
GUAI.

Poi è successo quel che vediamo..


Fatima "un avvertimento di apostasia dato da Maria" SECONDA PARTE




Dall'ispirata penna di un Teologo, da cui abbiamo attinto più 
volte diverse riflessioni, proponiamo la seconda parte di una meditazione sulle Apparizioni della Santissima Vergine Maria a Fatima di cui quest'anno si festeggia il Centenario.

(La prima parte QUI )
Ave Maria
AC 

Il goffo tentativo di autoassoluzione di chi è ancora convinto di essere nel giusto

La storia è davvero “magistra vitae”.
La storia è fatta di fatti concatenati, nel tempo che scorre.
Il tempo è una creatura di Dio ed è nel tempo che le creature mortali con un’anima immortale trascorrono quanto loro concesso per caratterizzare la vita eterna di conseguenza quella terrena. 


Il tempo è un dono di Dio ed è nella storia che il Signore manifesta la Sua gloria che va oltre.
La gloria dell’uomo nel tempo è invece effimera ed i nostri sforzi per goderne svaniscono.
 


Fatta questa doverosa premessa, nel tempo della storia una data può dire molte cose.
 



Perché il mondo abbia un tempo di pace.


Voce di Fatima, voce di Dio 



PAX


Voce di Fatima, voce di Dio

N° 5 –  4 marzo 2017

Vox túrturis audita est in terra nostra
(Cant. II, 12)

A Fatima, quando la Madonna parla della Russia, parla di politica, dal momento che la politica sovietica è stata la causa delle guerre e delle persecuzioni annunciate a Fatima.
Ma parlare di politica è conveniente alla Madonna? Non è necessario separare la politica e la religione, la Chiesa e lo Stato, ciascuno nel proprio ambito, senza che l’una intervenga negli affari dell’altro?

Jorge's brothers

1517-2017: 500 anni di sovversione protestante

                       

Sintesi storica del protestantesimo

Tutti i Padri hanno errato nella fede, e se non se ne sono pentiti prima di morire, essi sono dannati per l’eternità.
San Gregorio è l’autore di tutte le favole sul Purgatorio e delle Messe per i morti. Agostino si è sbagliato spesso, non si può contare su di lui. 
Gerolamo è un eretico che ha scritto molte cose empie; non c’è nessuno dei Padri che io detesti più di lui: egli ha sempre il digiuno e la verginità sulla bocca. 
Non faccio neanche più caso a Crisostomo, che è un oratore sterile. 
Basilio non è buono a niente, è un puro monaco. 
Tommaso d’Aquino è solo un nano teologico: è un pozzo di errori, un miscuglio di ogni sorta di eresie che annientano il Vangelo. (1)

Queste dichiarazioni sono state fatte da Martin Lutero e dimostrano che egli non ha fatto una riforma, ma una rivoluzione, poiché i più vecchi dottori che egli attacca vissero nel IV secolo. E tuttavia egli spiega altrove:

Io sostengo in ogni occasione che Agostino è d’accordo con noi, a causa dell’alta stima nella quale ciascuno tiene questo dottore; ma è sicuro che egli non ha mai ammesso la giustificazione per la sola fede (2).


giovedì 16 marzo 2017

Ma i vescovi non migrano mai?

Smascherato il traffico di migranti clandestini su scala industriale delle ONG. La sinistra accusa di “complottismo”….
       Nave delle ONG sbarca i migranti
Smascherato il traffico di migranti clandestini su scala industriale delle ONG. La sinistra accusa di “complottismo” per sviare l’attenzione
Come prima o poi doveva accadere, una serie di video e di denunce, alcune partite dalla stessa Frontex (l’ente europeo per le frontiere), altre dalle inchieste di alcune Procure, oltre alle decine di segnalazioni fatte in precedenza, hanno smascherato il fenomeno del traffico dei migranti su scala industriale, attuato in buona parte dalle navi delle ONG internazionali che vanno a prelevare i migranti dalle coste libiche e che sono strettamente collegate ai trafficanti di carne umana.
Questo senza contare quanto noi (ed altri siti web di controinformazione) andavamo scrivendo da alcuni anni, inascoltati e considerati “complottisti”.

Sister gender

L'EFFETTO GAY DI POPE FRANCIS

    Dopo l'elezione di Bergoglio in diverse occasioni suor Jeannine ha auspicato che ciò che in America viene chiamato “the Pope Francis effect” possa tradursi in una concreta e duratura accettazione degli omosessuali nella Chiesa 
di Cristiano Lugli



La “Campaign Against Homophobia” e la “Faith and Rainbow”, due organizzazioni che intuibilmente dal nome si occupano di diritti omosessuali all’interno delle comunità di cosiddetti “cristiani LGBT”, hanno sponsorizzato il tour polacco di suor Jeannine Gramick, svoltosi nel 2016-2017.
Questa “religiosa”, per chi non lo sapesse, è conosciuta per il suo impegno a favore di una piena accettazione delle persone gay, lesbiche e trans nella Chiesa Cattolica e nella società; ha fondato tre sezioni (“chapters”) di Dignity USA a Baltimora, Washington e Philadelphia, e ha dato vita  alla “Conferenza delle lesbiche cattoliche”. Con padre Robert Nugent ha fondato il New Ways Ministry, un’organizzazione “cattolica” impegnata per la giustizia e la tutela dei diritti delle persone gay e lesbiche nella Chiesa e nella società.

Mortale o mortalissimo?

Filippo Facci: Papa Francesco fa i conti in tasca a Sky         
            

Il Papa meno carismatico della storia umana ne ha sparata un' altra, ormai è diventato l' idolo di chi sogna nuova brecce di Porta Pia. Qui bisogna stare attenti a non farsi fraintendere dai giornalisti di Sky, che ieri il Papa ha ufficialmente difeso nell' auspicio che «la loro situazione lavorativa possa trovare una rapida soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie». Come non essere d' accordo? Il Pontefice si riferiva al piano di riorganizzazione annunciato da Sky Italia che include licenziamenti e il trasferimento di SkyTg24 da Roma a Milano. Il Papa ha parlato di «manovre economiche e negoziati poco chiari» e ha pure detto che colui che toglie il lavoro all' uomo «fa un peccato gravissimo».

Dialogodiabolo

Con voi non può esserci dialogo

         UnknownDetto in modo molto diretto, i Commissari pontifici dei FFI (e le Commissarie delle SFI) sono impiegati, al soldo della Congregazione dei Religiosi (anche se – pare – siano regolarmente stipendiati con le offerte dei FFI e SFI). Non solo secondo la sana dottrina, ma anche secondo il senso comune, i Commissari non possono essere definiti, – e tantomeno autodefinirsi – “la Chiesa”. Sono solo incaricati di svolgere, a nome della Congregazione pontificia dei Religiosi, una mansione per la Chiesa, senza dubbio complicata quanto si voglia o non si voglia. Ma “la Chiesa”, grazie a Dio, è molto di più e molto al di sopra dei Commissari.

“Va bene, andiamo a morire”


L’AGNELLO E IL DRAGONE. DIALOGO A DUE VOCI FRA IL CARDINALE JOSEPH ZEN E IL MAESTRO AURELIO PORFIRI SULLA CINA E IL VATICANO

L’Agnello e il Dragone è un dialogo a due voci fra il cardinale cinese Joseph Zen, già arcivescovo di Hong Kong, e Aurelio Porfiri, compositore, musicista, professore di musica liturgica, direttore di coro, scrittore ed educatore. Un romano con sette anni di esperienza professionale ed esistenziale a Macao. Naturalmente il tema è la Cina, e soprattutto il suo rapporto con la religione, e con quella cattolica, proprio adesso che sono in corso contatti ad altissimo livello fra Pechino e Roma nell’ottica di arrivare a un equilibrio di rapporti.
E’ impossibile sintetizzare tutti gli spunti e i suggerimenti contenuti nel libro, che d’altronde per le sue dimensioni ridotte è di agevole lettura. Il cardinale Joseph Zen è timoroso che il desiderio di arrivare comunque a un “successo” nelle trattative spinga il Vaticano a cedere su punti essenziali.

Irrequietezza in sagrestia



ACCATTOLI-RUSCONI: TERZO ROUND, IN UNA FREMENTE CURVA BERGOGLIANA

Terzo dibattito molto vivace in ‘casa’ di Accattoli, nella sagrestia (piena e ‘calda’) della parrocchia romana di Santa Maria ai Monti (Madonna dei Monti). Dove va la Chiesa sotto Papa Bergoglio? Come comunica il Papa? Lacune, fraintendimenti, strumentalizzazioni. E tanto altro.

Lunedì sera 13 marzo, a quattro anni dall’elezione di Jorge Mario Bergoglio a pastore supremo della Chiesa cattolica, la parrocchia romana (e santuario) di Santa Maria ai Monti ha ospitato il terzo dibattito Accattoli-Rusconi intorno al magistero e ai comportamenti del pontefice venuto “dalla fine del mondo”. E’ stato il primo confronto – una vera occasione privilegiata - in una parrocchia, quella di cui Accattoli è parrocchiano appassionato, molto impegnato nelle attività di aiuto ai poveri, ai migranti e in quelle culturali. Come era facile attendersi abbiamo giocato in trasferta, su un campo ‘caldo’ ed è stato come se un tifoso della Lazio andasse nella curva romanista sventolando il bandierone biancazzurro e scandendo “Giorgio Chinaglia/è il grido di battaglia”. Gli ottanta i posti a sedere nella monumentale sagrestia non sono bastati e allora si è dovuti ricorrere a qualche banco preso a prestito in chiesa. Non è mancato neanche stavolta un forte applauso finale, a testimonianza del gradimento di un pubblico molto partecipe, che non ha fatto mancare il suo sostegno ad Accattoli e ha sbuffato e – nelle sue ‘anime belle’ - si è talvolta santamente indignato per quanto abbiamo detto noi. Oltre le righe solo un prete pop (non il parroco don Francesco Pesce, che ha avuto il coraggio di ospitare il dibattito), ultrà anche per la stessa curva bergogliana.

Tacere, pregare, desiderare e attendere:

Gli ultimi tempi 
Siamo negli ultimi tempi ed ha ragione chi dice che si parla di più di Martin Lutero e dei 500 anni della cosiddetta Riforma, che delle apparizioni della Santa Vergine a Fatima, di cui ricorrono i 100 anni. Conforta, allora, riandare a leggere testi fondamentali della spiritualità cristiana, come questo che vi propongo.


Nella sua opera principale, Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, scritta nel 1712, San Luigi Maria Grignion de Montfort scrive: «Prevedo molte belve arrabbiate, che arriveranno con furia per strappare con i loro denti diabolici questo piccolo scritto e colui del quale lo Spirito Santo si è servito per scriverlo, o almeno per avvolgerlo nelle tenebre e nel silenzio di un baule, affinché non venga Lui conosciuto; costoro anzi attaccheranno e perseguiteranno quelli e quelle che lo leggeranno e cercheranno di metterlo in pratica».

«Parlava come un drago»

13/03/2013 - 13/03/2017 Quattro anni con Francesco
 Sommo Bestemmiatore del Vaticano




Con Francesco al mio lato, inferno assicurato

«Chiunque ami la verità odia l’errore,
e questo orrore dell’errore è la pietra di paragone con cui si riconosce l’amore per la verità.
Se non ami la verità, potrai dire che l’ami e farlo anche credere;
ma si può star certi che, in questo caso, mostrerai mancanza di orrore per ciò che è falso, e da ciò si riconoscerà che non ami la verità
»
(Ernest Hello)

Quando si tratta di presentare i detti e i fatti di Francesco, è impossibile non imbattersi in blasfemie disseminate dappertutto, qualunque sia il tema trattato o l’azione compiuta. Se ho deciso di dedicare un articolo ad alcune delle sue innumerevoli blasfemie, è stato con la precisa finalità pedagogica di porre in rilievo le più «eclatanti», di modo che i cristiani, prendendo coscienza della malizia e dell’empietà inqualificabili di quest’uomo insensato, possano evitare le sue trappole diaboliche e non rimanere sedotti dal falso Vangelo che egli predica, né dal Cristo adulterato che egli presenta ingannevolmente al mondo, facendosi forte dell’immenso prestigio e della grande autorità morale legate alla sua investitura.

Ritengo necessario aggiungere anche che: a voler indicare un tratto distintivo del pontificato di Francesco, un marchio di fabbrica che lo caratterizzi adeguatamente, un comune denominatore che dia coerenza alle sue parole e ai suoi gesti, un canovaccio sempre presente in tutto ciò che dice e fa, senza dubbio si dovrà parlare di blasfemie. Francesco, infatti, le profferisce con la stessa naturalezza con cui respira, emettendo improperi contro ogni cosa sacra con un’abilità consumata, un piacere diabolico e una prodigiosa indecenza.

mercoledì 15 marzo 2017

Per i dormienti, per i conformisti, per i vili

L'URLO SULLA CHIESA DI CRISTO

    L’urlo del silenzio sulla Chiesa di Cristo. Sta gradualmente emergendo un quadro di un complotto dentro la Chiesa e fuori di essa, per condizionare, modellare e capovolgere la dottrina cattolica, anche con l’arma dei silenzi 
di Francesco Lamendola  




Ci sono silenzi che parlano più di mille parole: com’è vero. E ci sono cose non conosciute che, se fossero rese note per tempo, getterebbero una luce completamente diversa su ciò che si crede di conoscere. Da troppo tempo, dal Concilio Vaticano II, nella Chiesa cattolica imperversano e urlano i venti rabbiosi del silenzio e delle cose non rivelate: per chi li sa udire, naturalmente. Per gli altri, per i dormienti, per i conformisti, per i vili, non c’è nessun urlo, non c’è nessun silenzio, non c’è nessun mistero. È tutto molto limpido e chiaro: prima c’era una Chiesa arroccata a difesa, chiusa e avvitata su se stessa, sospettosa, diffidente, maldisposta verso l’universo mondo; poi è sbocciato il fiore meraviglioso di una chiesa vera e “viva”, palpitante di amore, aperta e dialogante con tutti, che non ha paura del mondo, ma che va incontro al mondo porgendo la sua offerta di amicizia, di fraternità, di solidarietà. Che bel quadretto; è perfino commovente.
Così, chi vuol continuare a sbucciarsi le mani ad applaudire il papa Francesco, chi non sogna altro che di scattarsi un selfie accanto a lui, magari quando si mette il naso da pagliaccio, o si mette in capo il sombrero, o mentre si prodiga in qualche gesto buffonesco e in qualche battuta che vorrebbe essere spiritosissima; chi vorrebbe catturare il suo sguardo, ricevere il suo sorriso, non c’è niente da dire: si tenga le sue certezze, il suo ottimismo, la sua fiducia.

Chi s'illude, poi si delude..


 Papa Francesco quattro anni dopo


(di Roberto de Mattei) Il quarto anniversario della elezione di Papa Francesco vede la Chiesa cattolica lacerata da profonde divisioni. «È una pagina inedita nella storia della Chiesa – mi dice con tono preoccupato un alto prelato vaticano – e nessuno può dire quale sarà l’esito di questa crisi senza precedenti».
 I mass media, che fin dall’inizio avevano espresso un massiccio appoggio a papa Bergoglio, cominciano a manifestare qualche perplessità. «Mai si sono viste tante opposizioni al Papa, nemmeno ai tempi di Paolo VI»ammette lo storico Andrea Riccardi, secondo cui, tuttavia, «la leadership papale è forte» (Corriere della Sera, 13 marzo 2017). Troppo forte per molti che accusano il Papa di autoritarismo e che vedono la conferma del clima di paura che regna in Vaticano nelle contestazioni anonime espresse da manifesti, epigrammi, video che girano sul web. Sarcasmo e anonimato sono le caratteristiche del dissenso che si produce nei regimi totalitari, quando nessuno osa uscire allo scoperto per timore delle ritorsioni del potere.
E oggi nella Chiesa la resistenza a papa Bergoglio cresce. Il sito LifeSiteNews ha pubblicato una lista dei vescovi e cardinali che hanno pubblicamente espresso il loro appoggio o la loro opposizione ai “dubia” presentati il 16 settembre 2016 al Papa da quattro cardinali. Non sono pochi, e ad essi si deve aggiungere la voce di chi, come il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, critica il pontificato bergogliano per la sua politica in favore del governo comunista cineseche definisce «dialogo con Erode».

Don Abbondio for ever!?

“Spifferi parte XX: Appello ai 4 Cardinali dei dubia” di Fra Cristoforo


Prendo spunto da questo articolo uscito su “Lifesitenews” (https://www.lifesitenews.com/news/pope-francis-i-do-not-feel-that-cardinal-burke-is-my-adversary), dove in sintesi Bergoglio dice di non vedere nel Cardinale Burke un nemico, e di avergli tolto l’incarico dei Cavalieri di Malta perché non lo vedeva all’altezza della situazione.
Ora, ammesso e non concesso che questo sia vero, di fatto a Burke è stato tolto anche qualche altro incarico in precedenza, perché disturbava. E ora addirittura spedito nell’isola di Guam a risolvere un caso di pedofilia, che a parer mio competeva esclusivamente alla Congregazione per la Dottrina della fede.

Dolce ozio di Guam (appena appena..)

Papa Francesco elogia il cardinale Burke: "E' un canonista eccellente"



Pope Francis said that he does not see Cardinal Raymond Burke as an adversary, in an interview appearing in the German journal Die Zeit.
In the interview, which was recorded before he began his Lenten Retreat, the Pope said that Cardinal Burke remains the patron of the Knights of Malta, although the Pontiff saw the need to appoint another prelate to preside over the spiritual renewal of the order. He said that the American cardinal had encountered problems within the Knights of Malta that he was unable to resolve.

Terminale lui!, presto o subito?

Se nella Chiesa si fa il tifo per l'eutanasia (senza dirlo)
L'intervista a Famiglia Cristiana di monsignor Paglia, presidente della Pontifica Accademia per la Vita, è indicativa dell'indirizzo preso da importanti settori della Chiesa: non solo favorevoli alla legge sul testamento biologico, ma anche una apertura all'eutanasia in nome dell'accompagnamento.

Solo una notevole mancanza di senso della realtà può indurre a ignorare l’unico motivo per cui si vuole una legge che introduca le cosiddette Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (Dat) o testamento biologico. Lo abbiamo raccontato e dimostrato più volte in questi giorni anche guardando ai Paesi che ci hanno preceduto: le Dat sono il primo passo per introdurre l’eutanasia. Eppure le gerarchie della Chiesa italiana e anche autorevoli esponenti vaticani sembrano viaggiare in un’altra dimensione.

Pro curati

Verità su gay, metodo Tangentopoli per De Mari
Come accadeva per Mani Pulite la notizia dell'indagine della Procura su Silvana De Mari è uscita sul Corriere senza un avviso di garanzia. La scrittrice e medico che ha messo in guardia dalle malattie cui vanno incontro i gay dice di essere determinata. Così i Giuristi per la vita che la difendono: "Vogliono colpire lei per riaprire il dibattito sulla Scalfarotto".

Per lei hanno scelto un metodo molto in voga a Tangentopoli e ormai affermatosi con successo per tutte le inchieste che contano: l’avviso di garanzia via Corriere. Ma non si tratta di un Dhl, bensì del più blasonato Corriere della Sera. La dottoressa Silvana De Mari, endoscopista e scrittrice di fantasy da un po’ nell’occhio del ciclone per le verità politically uncorrect che osa dire sull’omoerotismo, risulterebbe indagata dalla Procura di Torino per alcune sue frasi pronunciate in interviste e ospitate radiofoniche sulle malattie cui vanno incontro gli omosessuali.

Se 4 sembran pochi..

Papa Francesco: quattro anni di un pontificato sempre più contestato…


Il 13 marzo 2013, Jorge Mario Bergoglio fu eletto dal conclave riunito dopo le dimissioni di papa Benedetto XVI. Egli divenne il nuovo Papa col nome di Francesco.

Quattro anni dopo questa elezione a sorpresa, le manovre molto mediatizzate del nuovo detentore del soglio petrino, atte a rivoluzionare ciò che resta di cattolico nella Chiesa conciliare, suscitano delle inquietudini, perfino delle ribellioni, in certi ecclesiastici e laici conservatori.

Cosa ancora più grave, esse generano in costoro degli interrogativi sulla validità dell’elezione di Francesco. Questa questione delicata, scottante, rischiosa, si presenta sempre più spesso alla ribalta.

Ultimamente, il giornalista cattolico Christopher A. Ferrara, avvocato di professione, principale collaboratore di Padre Nicholas Grüner, fondatore del Centro di Fatima, cronista di diversi giornali cattolici, tra cui The Remnant Newspaper, ha scritto un lungo articolo sulla questione, eccolo:



Liturgicam Maginot

Liturgia, ultima "resistenza". Una nota del professor De Marco



canone

A due mesi di distanza dalla notizia data da Settimo Cielo l'11 gennaio, la congregazione vaticana interessata, quella per il culto divino con prefetto il cardinale Robert Sarah, non ha ancora né confermato né smentito:
La notizia riguarda l'avvenuta istituzione, con il placet di papa Francesco, di una commissione finalizzata ad aggiornare i criteri per la traduzione dei testi liturgici dal latino alle lingue moderne, criteri stabiliti nel 2001 dall'istruzione "Liturgiam authenticam", voluta da Giovanni Paolo II a correzione del disordine precedentemente indotto dal meno autorevole ma influente documento "Comme le prévoit" del gennaio 1969.
La presidenza della nuova commissione sarebbe stata affidata all'arcivescovo inglese Arthur Roche, che è l'attuale segretario della congregazione per il culto divino ma fu anche a capo della commissione internazionale che produsse la traduzione inglese del messale entrata in uso nel 2010, ritenuta da molti il frutto più maturo dei criteri di "Liturgiam authenticam".

martedì 14 marzo 2017

Improvvisamente mi sveglio


Il sogno

    Suona la sveglia, mi alzo, faccio colazione, leggo il giornale.
Tra le ultime notizie c’è che il papa ha chiesto ai parroci di stare molto vicini ai giovani che coraggiosamente scelgono di unire le loro vite con il matrimonio cattolico.
Accendo il computer.  Leggo che il nuovo preposito generale dei gesuiti in un’intervista ha raccomandato di usare il discernimento come strumento nella vita spirituale per scegliere ciò che davvero avvicina a Dio e tralasciare il resto. Ha detto poi che delle parole di Gesù nel Vangelo possiamo essere del tutto certi.
Vado in redazione, guardo la rassegna stampa e vedo che il papa ha risposto ai quattro cardinali che gli hanno inviato i loro «dubia» su «Amoris laetitia». E non solo ha risposto, ma li ha chiamati «fratelli», li ha ringraziati per la loro «parresìa» e li ha invitati a pranzo. Dopo di che ha scritto un’«Appendice» in cui spiega tutti i punti oscuri, così si metterà fine alle mille interpretazioni da parte delle Chiese locali.
Guardo le agenzie di stampa e noto che nel suo ultimo discorso, all’università, il papa ha evitato di parlare genericamente di temi sociali e ha scelto di raccontare la sua esperienza di fede illustrando ai giovani il suo rapporto con Gesù.