Ed
ecco che Dio è diventato manicheo
Quando il Figlio
dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli,
si
siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a
lui tutte le genti,
ed egli
separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore
dai capri,
e
porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re
dirà a quelli che stanno alla sua destra:
Venite,
benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato
per voi fin dalla fondazione del mondo. …
Poi
dirà a quelli alla sua sinistra:
Via, lontano
da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i
suoi angeli. (Mt. 25,
31-34 e 41)
Quando ci è capitato sotto gli occhi il contenuto che qui
commentiamo, siamo rimasti per un attimo indignati, ma… leggendo…
ci siamo compiaciuti: ci ha fatto davvero piacere venire a sapere che
in certo modo Dio è manicheo: arrivando perfino a dividere i
buoni dai cattivi e viceversa.
Ecco cosa afferma infatti il prof. Massimo Borghesi, intervistato il 3
agosto dall’agenzia
Zenit:
“Il
Dio della misericordia deve opporsi all’immagine ideologica del nuovo
dio degli eserciti. Al manicheismo che, ogni volta, torna a dividere il
mondo in buoni e cattivi. La prospettiva del Papa è antimanichea
e questo provoca la reazione di molti cattolici che, senza
accorgersene, professano un’ideologia fondamentalista speculare a
quella dell’avversario islamista.”