ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 4 febbraio 2017

“L’ordre régne à La Valletta”


http://opportuneimportune.blogspot.it/2017/01/la-nuova-bandiera-del-sovrano-ordine-di.html


ORDINE MALTA: COME TI ERUDISCO LA STAMPA ESTERA-ATTACCO A TRUMP

Giovedì 2 febbraio pomeriggio la Sala Stampa Estera di Roma ha ospitato l’attesa conferenza-stampa dell’Ordine di Malta post-Anschluss. Mattatore? Albrecht Freiherr von Boeselager, il Gran Cancelliere rimesso in sella da Santa Marta. “Legalità ripristinata”.  Nell’introduzione di von Boeselager un violento attacco a Trump (in primo luogo) per la politica dei migranti.
 Tre giorni fa ecco l’annuncio nella bacheca della Stampa estera di Roma: “Giovedì 2 febbraio conferenza stampa dell’Ordine di Malta sul tema: Le priorità del governo dell’Ordine di Malta” . Interverranno Albrecht Boeselager, Gran Cancelliere e Mauro Casinghini, direttore del Corpo di soccorso italiano dell’Ordine di Malta” . Ma come….neanche il tempo di reinsediarsi e già von Boeselager viene alla Stampa estera per una conferenza stampa? Perché così in tempi tanto brevi? Verrà con la baldanza del vincitore fresco di re insediamento? E’ allarmato dalla rivolta serpeggiante in diverse parti dell’Ordine? Vuole erudire la comunicazione mondiale suggerendo la giusta versione dei fatti?

Ping-pong-pang?

Intervista di Mons. Guido Pozzo
Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei
al settimanale spagnolo Vida Nueva 
del 2 febbraio 2017
 pubblicata il 3 febbraio 2017

Un buon cattolico non può rifiutare il Concilio”






L’arcivescovo Guido Pozzo è il Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, incaricata di negoziare il ritorno alla comunione della Fraternità San Pio X. Un dialogo che egli vede come una opportunità per tutti i cattolici: “Può aiutare a precisare e a chiarire la corretta interpretazione, per evitare equivoci, errori o ambiguità su alcuni insegnamenti conciliari”.

Bonum certamen


Dopo gli avvenimenti di queste ultime settimane, vorrei condividere alcune mie riflessioni sulla Fraternità San Pio X e, più in particolare, sul suo ruolo nei confronti dei fedeli cattolici. 

Se è vero che non può esser riconosciuta un’identità sostanziale tra la Tradizione e la Fraternità, è pur vero che essa rappresenta il principale interlocutore e referente per quanti, nell’impossibilità di farlo personalmente, si devono rivolgere ad altri per la Messa e i Sacramenti. 


(qualcuno se ne è accorto)

La Fine dei Tempi, il Papa Statalista

(qualcuno se ne è accorto)
Rubo brevemente il mestiere al “Direttore” che anche questa volta ci aveva visto lunghissimo sull’attuale papa. Vi ripropongo un suo vecchio pezzo che ha aperto la questione e che francamente io non avevo capito. Blondet ha coniato il termine “el papa” per definire Bergoglio, ovvero il papà barricadero, populista e pauperista anche qui non avevo capito subito ora ho capito.
Leggo sul Fatto Quotidiano un testuale di el papa:
“Oggi abbiamo inventato modi per curare, sfamare, istruire i poveri, e alcuni dei semi della Bibbia sono fioriti in istituzioni più efficaci di quelle antiche. La ragione delle tasse sta anche in questa solidarietà, che viene negata dall’evasione ed elusione fiscale, che, prima di essere atti illegali sono atti che negano la legge basilare della vita: il reciproco soccorso umano
E dunque cari amici abbiamo il Papa Statalista.
E cioè per per el papa, lo Stato di oggi ha in se i germogli della Bibbia, ed è il mezzo per attuare l’ideale di carità del reciproco soccorso umano. Ne consegue che “evasione ed elusione fiscale….prima di essere atti illegali sono atti che negano la legge basilare della vita
Amici miei cattolici buona fortuna con el papa, ne avrete bisogno.

Di FunnyKing , il 

Mi ami tu?


SVIATI DA FALSE DOTTRINE

    Gesù Cristo è lo stesso ieri oggi e sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine diverse e peregrine. Non ci sono diversi vangeli e cattolicesimi non ci sono diverse teologie ma soprattutto non ci sono diverse chiese
di Francesco Lamendola  

 

In quel piccolo tesoro poco conosciuto e poco frequentato dai cattolici, che è la Lettera agli Ebrei, si trova espresso un concetto che dovrebbe essere di per sé limpido ed evidente a qualsiasi cristiano, e che tuttavia, specie di questi tempi – tempi di neomodernismo e di protestantesimo strisciante, spacciati per cattolicesimo – pare che venga facilmente dimenticato, anche se poi, a parole, tutti sarebbero pronti ad affermare energicamente il contrario; eccolo (13, 9; traduzione dalla Bibbia di Gerusalemme):
Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l’esito del loro tenore di vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine diverse e peregrine, perché è bene che il cuore venga rinsaldato dalla grazia, non da cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne usarono…
Non ci sono diversi vangeli, non ci sono diversi cattolicesimi, non ci sono diverse teologie, e, soprattutto, non ci sono diverse chiese. La chiesa luterana, per esempio, non è un’altra chiesa: la vera Chiesa è una, ed una sola, quella fondata da Cristo, raccolta dagli apostoli e diffusa in tutto il mondo secondo un solo insegnamento, quella fedele alla sua Parola; la chiesa luterana è una contro-chiesa scismatica e apostatica, che si è allontanata in tutto dalle verità cristiane, e che ha aggiunto a tale colpa la ribellione violenta e l’incitamento a seguirla su tale strada, incitamento che fu prontamente raccolto dai principi tedeschi, avidi di mettere le mani sul bottino rappresentato dai beni della Chiesa cattolica. Altro che celebrare i cinquecento anni della cosiddetta riforma luterana; altro che concelebrare la messa insieme ai loro pastori.

Aspetta&spera!?


Copertina VideoVIDEO - Muller, il tradimento dei vescovi tedeschi e la richiesta a Papa Francesco
I fatti parlano chiaro: c’è una divisione netta nella Chiesa, una vera e propria frattura. Da una parte c'è l’intervento del cardinal Gerhard Muller, che in una lunga intervista dà un giudizio chiarissimo sull’Amoris Laetitia e le sue interpretazioni. Dall’altra parte c’è la reazione tempestiva della Conferenza Episcopale tedesca che nega quanto affermato del Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. E' chiaro che la risposta del Papa ai "Dubia" dei 4 cardinali non può più attendere.
di Riccardo Cascioli

Pasquino papa!!!



“A FRANCE’, ma n’do sta la tua misericordia?”

A Roma è tornato Pasquino. Finalmente.

http://www.maurizioblondet.it/france-ndo-sta-la-tua-misericordia/

MANIFESTI CONTRO IL PAPA A ROMA. UN INEDITO STORICO. UNA PASQUINATA IN VERSIONE TERZO MILLENNIO.

ANSA/ FRANCESCO GERACE
Marco Tosatti
A Roma ogni tanto appaiono manifesti senza permesso sui muri; cioè manifesti che non seguono la regolare trafila presso il Comune. Una versione moderna e aggiornata dei biglietti che i romani scontenti appendevano a Pasquino, la statua mutilata presso piazza Navona, per protestare contro ingiustizie ed esprimere il proprio disagio.
L’ultimo caso di affissione di manifesti – irregolari – e irridenti riguardava il Ministro della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, qualche mese fa. Ma che i muri di Roma si coprissero di decine di manifesti contro il Pontefice è certamente una grossa novità.

Tante “chiese” parallele ?



E il diavolo gode…

C’è tutta una serie di fenomeni, nell’attuale congiuntura ecclesiale, che stanno portando all’acme la già gravissima crisi che affligge la Chiesa Cattolica. Ci sono le comunità di adoratori della Bibbia che vorrebbero convertire perfino il Papa al loro cosiddetto cammino. Ci sono i promotori di forme di isteria collettiva che si preparano a celebrare cinquant’anni di esercizio selvaggio di pretesi carismi. Ci sono gli entusiasti dei nuovi culti sorti da un’inflazione di presunte rivelazioni private, pronti a sbranarti non appena ti azzardi ad esprimere una benché vaga perplessità in proposito. Ci sono gli assatanati della Tradizione che hanno fatto della ribellione una ragione di vita e sbraitano con impressionante rancore contro qualunque ipotesi di regolarizzazione. E così di seguito…


venerdì 3 febbraio 2017

Non era un diavolo: erano decine e centinaia di diavoli..

IL MIO NOME E' LEGIONE

    Uno solo è il Vangelo di Gesù Cristo. Lutero e papa Francesco come osano predicare il vangelo come se fosse cosa loro permettendosi di mutarne il significato? Forse che hanno visto Gesù faccia a faccia come lo vide san Paolo? 
di Francesco Lamendola  



Sarebbe semplicistico e riduttivo ricondurre le due “anime” del cristianesimo alla dialettica fra ottimisti e pessimisti: gioiosi e pieni di fiducia nel futuro i primi, compreso il futuro della Chiesa e della cristianità; cupi e scoraggiati i secondi, incapaci di vedere altro che sciagure e catastrofi profilarsi all’orizzonte.
Cominciamo col dire che due anime, nel cristianesimo, o tre, o quattro, non dovrebbero neppure esistere, perché uno solo è il Vangelo di Gesù Cristo; e, se esistono diverse confessioni cristiane, ciò è dipeso dall’incapacità degli uomini di preservare tale unità, ossia da una serie di scismi che hanno travagliato l’unica Chiesa, la sposa di Cristo. Il fatto che ci siano stati degli scismi – e anche delle eresie – non è indice di pluralismo e ricchezza spirituale, come sono portati a pensare gli uomini, e anche i cattolici, che hanno fatto propria la mentalità liberale del mondo moderno; al contrario: è il segno del peccato, un peccato gravissimo, perché aver spezzato quella unità e aver forzato in diverse direzioni l’unico Vangelo, è la cosa più grave che gli uomini potessero fare; è il peccato contro lo Spirito, del quale Gesù stesso ha affermato che non verrà rimesso.

“Come mai se la prendono così tanto ”?

MANELLI, LE RAGIONI DEL DECRETO. DIMISSIONATO UN VESCOVO FILIPPINO PERCHÉ AMICO DEI FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA.

Sono le resistenze, forti, ancora presenti all’interno dei Francescani dell’Immacolata, e del ramo femminile dell’istituto alla base del “Decreto” di cui abbiamo scritto ieri, e che rende nettamente più severe le condizioni di clausura di padre Stefano Manelli, fondatore dell’istituto stesso, e attualmente residente ad Albenga, in un convento dei FFI. E’ lo stesso decreto a spiegarlo: “Due successivi Commissariamenti, decretati dopo una Visita Apostolica, hanno incontrato e tuttora incontrano forti resistenze”.
Le resistenze si spiegano perché molti religiosi ritengono che nulla di quanto è stato voluto dal Fondatore, e già approvato dalla Santa Sede, possa essere modificato, “soprattutto in alcuni elementi ritenuti parte del proprio carisma”. Il documento ammette poi che “le tensioni e le divisioni sono un ulteriore elemento di disgregazione”.

L ' Implacabile Misericordia Di Bergoglio

L'ERESIA DEL “DISCERNIMENTO BERGOGLIANO”


 •  IL “DIO DELLE SORPRESE” È SEMPLICEMENTE IL DIO DI UN'APOSTASIA SILENZIOSA  • 



Da un punto di vista, puramente, di storia ecclesiastica, il pontificato Bergogliano è un'anomalia affascinante. Mai prima d'ora la Chiesa è stata testimone di un Papa così fanaticamente devoto al rovesciamento, in pratica e senza eccezioni, a quei precetti negativi riguardo alla legge morale naturale, universalmente applicabili, a cominciare dal Thou Shalt - Non commettere adulterio.
Liberamente tratto da un'articolo di C. A. Ferrara, sul sito web della rivista cattolica: | © The Remnant | Lunedì 30 Gennaio 2017




È abbastanza facile dimostrare che il resto di questo pontificato è semplicemente una continuazione della traiettoria stabilita durante e dopo il Concilio Vaticano II, che ha fornito l'apertura decisiva ad una svolta neo-modernista che da allora in poi ha sconvolto la Chiesa. Come ho prima notato in questa pagina, l'ecumenismo di papa Bergoglio dilagante, il suo disprezzo per la tradizione liturgica, i suoi attacchi demagogici ai "rigoristi", il suo indifferentismo religioso, la sua ricerca di infinito "dialogo", infruttuosa con gli implacabili nemici della Chiesa, e la sua preoccupazione con le questioni sociali e politiche al di là della sfera di competenza del Magistero differire dalla linea dei suoi immediati predecessori, in quanto ad intensità, se non del tutto.

Controriforma della riforma?


“Mutuo arricchimento”

Ieri mi sono imbattuto in questo articolo, che ho trovato estremamente interessante. È stato scritto dal Padre Peter M. J. Stravinskas, fondatore e superiore della Società sacerdotale del Beato John Henry Newman, fondatore e presidente della “St. Gregory Foundation for Latin Liturgy”, fondatore e direttore della rivista The Catholic Response. Mi sembra un articolo pieno di buon senso e immune da ogni sorta di prevenzioni ideologiche. Ritengo che le considerazioni in esso contenute dimostrino, se ce ne fosse bisogno, che:


a) se è vero che il Novus Ordo (la “forma ordinaria” del rito romano) può avere dei limiti, certamente anche il Vetus Ordo (la “forma straordinaria”) non ne è esente;
b) che il Vaticano II vide giusto quando individuò tali limiti e ne indicò la soluzione;
c) che i Padri conciliari non avevano intenzione di creare un nuovo rito della Messa, né da sostituire all’antico né da giustapporre ad esso, ma solo di restaurare l’antico rito (e forse bisogna ammettere che la successiva riforma andò, in qualche misura, oltre le indicazioni dei Padri);
d) che la Sacrosanctum Concilium dovrebbe essere il punto di riferimento per la ricostituzione di un unico rito romano (obiettivo a cui dovrebbe tendere la cosiddetta “riforma della riforma”).

Alcuni dei punti qui trattati (specialmente le questioni del lezionario e del calendario), li avevo già presi in considerazione in un post del 6 marzo 2009. Ovviamente qui ci troviamo di fronte a uno studio molto piú ampio e completo, fatto da uno che conosce bene, per esperienza diretta, la forma straordinaria. Su altri punti ritengo che si possa tranquillamente discutere (p. es., alcuni aspetti della forma ordinaria, come la preghiera dei fedeli, prima di essere fatti propri dalla forma straordinaria, andrebbero radicalmente ripensati nella stessa forma ordinaria). In ogni caso, si tratta di un testo utile dal mio punto di vista per avviare una approfondita riflessione in materia.

Per tutti questi motivi, ho pensato che l’articolo meritasse una grande diffusione e perciò ne metto a disposizione dei lettori la traduzione italiana.


Eretico, ribelle, sospetto di eresia!


Com'è stato anticipato ieri pomeriggio da un video del prof. Giovanni Zenone di Fede e Cultura, si è avuta conferma delle misure di correzione canonica comminate al teologo domenicano fra' Giovanni Cavalcoli, cui è stato fatto divieto di celebrare in pubblico la Messa, di predicare, di confessare, di esercitare il ministero fuori dal Convento, di pubblicare e di rilasciare interviste. 

In epoche cattoliche, simili sanzioni venivano adottate nei confronti di chierici ribelli in sospetto di eresia. Oggi la psico-chiesa bergogliana si sente autorizzata a punire quanti si oppongono più o meno chiaramente alla deriva dottrinale e morale inaugurata dal Vaticano II e portata a compimento da Francesco. 

I gioiosi rappresentanti di una chiesa viva e rinnovata

L'ANTICO AVVERSARIO

    Dietro l’enorme confusione che travaglia la Chiesa s’intravede l’antico Avversario. Il grande peccato dei modernisti: l’arroganza intellettuale; il senso di superiorità verso la fede dei piccoli, degli umili, dei semplici 
di Francesco Lamendola  



Anche se gli studiosi cattolici, come Alberto Melloni (beninteso: i cosiddetti cattolici progressisti) minimizzano; anche se i teologi cattolici, loro pari, non vedono alcun problema, anzi, si inebriano e si auto-incensano per le meraviglie portate, dopo il Vaticano II, dalla svolta antropologica; anche se tutti i cardinali, vescovi e sacerdoti di tendenza modernista, più o meno affiliati a qualche loggia, più o meno animati da ambizioni riformatrici e filosofico-religiose, alla Teilhard de Chardin, più o meno amici di qualche esponente della ideologia liberale, radicale, postcomunista, navigano con piena soddisfazione nel “nuovo corso” inaugurato da papa Francesco, ma già preannunziato da talune posizioni dei suoi immediati predecessori, la verità è che la Chiesa cattolica, considerando le cose con un minimo di oggettività, sta attraversando la più grave crisi che abbia mai vissuto nei suoi duemila anni di storia. Di fatto, è giunta a un bivio: e mai, neppure ai tempi del Grande Scisma, né all’epoca della ribellione protestante, si è trovata allo sbando come lo è ora: perché l’attacco viene dal suo interno, e perché esso non è stato percepito come tale, se non da pochissimi, e solo negli ultimi anni.

Nuovi garibaldini?

NUOVO APPELLO AL PAPA. MILLE SACERDOTI CHIEDONO CHIAREZZA E UNA RISPOSTA AI DUBIA. RISOLTO (PARE) IL CASO DI DON URIBE.

Mille sacerdoti del mondo anglofono – le Confraternite del Clero Cattolico negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Irlanda – hanno espresso il loro appoggio ufficiale alla richiesta di chiarifcazione sull’Amoris Laetita formalizzata nei cinque “Dubia” da quattro cardinali. E appoggiata in maniera esplicita o meno palese da molti altri cardinali, vescovi, preti e laici.
Ne da’ la notizia il Catholic Herald.
In un comunicato i sacerdoti affermano che una risposta definitiva alle questioni dibattute in relazione al documento papale “È gravemente necessaria per correggere l’abuso dell’esortazione apostolica per minare la tradizione sacra”.

Scaramucce tra tradizionalisti e progressisti?

Amoris Laetitia, la parola all’opposizione

Piergiorgio Seveso: "è l’aspetto dottrinale e sociale di Amoris Laetitia quello che spaventa di più"




Dopo più di tre anni dalla sua nomina, si può ben dire che Papa Francesco non abbia deluso le aspettative di chi si aspettava un pontefice ‘rivoluzionario’. L’ultimo scontro tra la Chiesa più ortodossa e il Papa idolo dei progressisti di tutto il mondo riguarda l’esortazione apostolica Amoris Laetitia’, pubblicata in Marzo 2016 ma che continua a far discutere. Sotto attacco è soprattutto il paragrafo 305 del documento, che tra note e ambiguità suggerirebbe l’apertura ufficiale della Chiesa ai sacramenti ai divorziati e risposati.

Non fu per i trenta denari..?

La spietata misericordia di “El General”

Da quel 13 marzo 2013 è cominciata un’era di spietata misericordia…

Forse è finito davvero l’Anno straordinario della Misericordia, o forse non è mai cominciato, certo è che per Padre Stefano Manelli è cominciato un incubo, il suo Purgatorio in terra. Quel fulmine dell’11 febbraio 2013, che simbolicamente spaccava la Cupola di San Pietro in due, da qualche parte doveva pur cadere perché, quel parafulmine stava comunicando al mondo la sua Rinuncia, e qualcuno doveva pagare.
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giovedì 2 febbraio 2017

Accendi una candela..

2 febbraio La “Corredentrice”

Se Maria Santissima, fra i suoi titoli, ha anche quello di “Corredentrice”, come si potrebbe definire il Cuore della “Correden­trice”? San Luca evangelista ci parla per primo della Madonna che avrà l’anima tra­passata dalla spada del dolore senza misu­ra: «Anche a te una spada trafiggerà l’anima» (Lc 2,35), e l’arte sacra perciò la raffigura con il Cuore trapassato da un pugnale.
Bellissime, poi, sono le definizioni che sono state date da san Giovanni Eudes. Egli afferma, infatti, che «il Sacro Cuore della Beata Vergine Maria è rappresentato dal Calvario». E il Calvario, si sa, è la sintesi e coronamento dell’intera missione salvifica dolorosissima svolta da Gesù Redentore universale e da Maria Corredentrice universale.

Santamarta leaks?

NOTA
Ricevo da un conoscente questo messaggio di padre Giorgio Carbone OP:
"A tutt'oggi non ha alcun riscontro ufficiale la falsa notizia della sospensione a divinis del domenicano padre Giovanni Cavalcoli. Oltre ad essere assente la motivazione, la notizia di tale provvedimento, che può essere preso solo dal padre Priore Provinciale Fausto Arici, che la dovrebbe comunicare a tutti i Padri della Provincia di San Domenico (Nord Italia), non è stata data. E' pertanto inesistente. Dire il falso è peccato".

COMMENTO

Comme nous sommes …

Che bello il riconoscimento canonico unilaterale!




In tempi non sospetti, c’era ancora in cattedra Joseph Aloisius Ratzinger, tra le diverse cose scritte a proposito della Fraternità che fraternizzava col Vaticano, facevamo notare che c’era un sistema molto semplice per risolvere la questione della posizione canonica della Fraternità San Pio X: bastava annullare il decreto che revocava la legittima costituzione della Fraternità come opera della Chiesa.
Scrivevamo in uno dei diversi articoli:

«Questo della carta bollata è un problema della Santa Sede, è il Vaticano che, giustamente, parla con gli atti ufficiali, e questi atti ufficiali li compie solo il Vaticano stesso. Lo faccia allora: sancisca che la Fraternità è lì, che esiste da 40 anni, che da 40 anni fa il proprio dovere cattolico, lo sancisca e basta, non solo non serve niente, tranne qualche ufficiale di Curia che batta a macchina un foglio, ma il suo atto costitutivo la Fraternità ce l’ha già… ed è a Roma…basta tirarlo fuori dal cassetto in cui lo fece improvvidamente cacciare Paolo VI

Ma i vertici della Fraternità hanno sempre preferito dare per scontato che la loro condizione fosse illegittima, come una sorta di abuso nato per una decisione improvvida e quindi alla ricerca di una legittimità.

La maschera di ferro


http://opportuneimportune.blogspot.com/2017/02/esclusivo-nominate-le-nuove-commissarie.html
FRATI FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA. RESA PIÙ SEVERA LA CLAUSURA PER PADRE MANELLI. UN DECRETO DEL PONTEFICE.

Qualche giorno fa scrivevamo del nuovo decreto di commissariamento per il ramo femminile dei Francescani dell’Immacolata. Un decreto emesso, con la firma non appellabile del Pontefice, per evitare che il ricorso presentato al Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica potesse avere, come sembra possibile e probabile, un esito felice.
La Congregazione per i religiosi, presieduto dal cardinale brasiliano Braz De Aviz e dal segretario il francescano Carballo vorrebbe chiudere il capitolo del commissariamento entro l’anno, convocando un capitolo subito dopo l’estate. Ma ci sono delle difficoltà.

Semplicemente, l’apostasia dalla fede cattolica

DIABOLICO INGANNO MODERNISTA

    Il diabolico inganno modernista. Aver pervertito il volto della Chiesa e le parole e i gesti dei suoi membri, fino a contrabbandare per buono e bello ciò che è, puramente e semplicemente, l’apostasia dalla fede cattolica 
di Francesco Lamendola  



Pensiamo a un bambino o ad un ragazzo dei nostri giorni, nato, diciamo, nei primi anni del terzo millennio, e che adesso ha otto, dodici, sedici anni. Poniamo che sia stato educato cristianamente e che la sua sia una famiglia cattolica, più o meno praticante, quanto basta da fargli impartire i Sacramenti e da mandarlo al catechismo. Proviamo, noi che abbiamo qualche anno in più, a metterci nei suoi panni, a vedere il mondo come lo vede lui, a vedere la Chiesa come gli appare, sia nella realtà della sua parrocchia, sia, attraverso i media, come gli appare nella sua dimensione ecumenica, papa e vescovi compresi.
Per questo bambino, per questo ragazzo, la chiesa, come edificio, è quella sala di riunioni, dove ci si ritrova una volta alla settimana (non la domenica, che è dedicata al divertimento, ma il sabato sera, in fretta e quasi di nascosto), per un rito che chiamano la messa, con la lettera minuscola, e che non si sa bene cosa sia, nel quale si prega, si canta – al suono della chitarra -, ci si scambiano strette di mano, si va a prender la particola e la si porta alla bocca con le mani, poi si torna a casa, sospirando di sollievo se il prete è stato conciso nell’omelia, e quindi non si sono persi più di quaranta minuti in tutto, quarantacinque al massimo.

Che non corra buon sangue tra i due?

L'accusa dei tradizionalisti Usa: "Così Obama ricattò Ratzinger"

Nella rivista "The Remnant", i tradizionalisti chiedono a Trump un'inchiesta sulle mosse di Barack Obama che avrebbero portato alle dimissioni di Benedetto XVI

Donald Trump e papa Francesco. Che non corra buon sangue tra i due non è una novità.
Benedetto XVI saluta Francesco durante il concistoro del 22 febbraio
Il primo tira dritto sui muri anti-immigrati e i blocchi ai rifugiati, il secondo non nasconde di preferire chi apre le porte al prossimo, secondo le indicazioni del Vangelo. Bene. Eppure nella relazione tra i due potrebbe inserirsi un nuovo capitolo interessante e che dagli Usa arriva diritto nelle segrete stanze del Vaticano: l'accusa mossa da alcuni cattolici sulle mosse di Obama nell'abdicazione di Ratzinger.

C’è sempre il pericolo che qualcuno si svegli e si ribelli

La piovra omosessualista e la sua strategia 

L’omosessualità, indossata un’armatura da combattimento, è diventata il perno di un movimento propriamente politico, mirato alla conquista di un potere egemonico del tutto inedito che tenta di strangolare la intera società dopo averla imbavagliata a dovere, secondo un più vasto disegno planetario.
di Patrizia Fermani
.
La piovra omosessualista, il tempo di superare lo shock di non avere la Clinton alla Casa Bianca, ha ripreso ad allungare i tentacoli anzitutto sulla scuola, ora sotto l’alto patrocinio morale e culturale della Fedeli. Non importa che l’Italia sia seppellita sotto valanghe e terremoti. Anzi, tanto meglio se qualcuno è un po’ distratto da altre tragedie, l’obiettivo di ridurre in poltiglia il cervello dei più giovani diventa ancora più appetibile. E intanto i genitori, come le stelle, stanno a guardare. Un po’ perché hanno ormai un’idea un poco sfocata della paternità e della maternità, nelle orecchie la voce robotica della Bignardi, negli occhi l’oscenità normalizzata dei Vendola, tanto surreali da sembrare astratte, e quindi innocue. Del resto quasi nessuno sembra più mettere in conto che ogni rapporto omosessuale contraddice l’ordine della natura come il camminare sulle mani. Che mortifica l’istinto di sopravvivenza della specie e l’esigenza naturale dell’uomo di perpetuarsi nelle generazioni attraverso la famiglia.