La Fine dei Tempi, il Papa Statalista
(qualcuno se ne è accorto)
Rubo brevemente il mestiere al “Direttore” che anche questa volta ci aveva visto lunghissimo sull’attuale papa. Vi ripropongo un suo vecchio pezzo che ha aperto la questione e che francamente io non avevo capito. Blondet ha coniato il termine “el papa” per definire Bergoglio, ovvero il papà barricadero, populista e pauperista anche qui non avevo capito subito ora ho capito.
Leggo sul Fatto Quotidiano un testuale di el papa:
E dunque cari amici abbiamo il Papa Statalista.
E cioè per per el papa, lo Stato di oggi ha in se i germogli della Bibbia, ed è il mezzo per attuare l’ideale di carità del reciproco soccorso umano. Ne consegue che “evasione ed elusione fiscale….prima di essere atti illegali sono atti che negano la legge basilare della vita”
Amici miei cattolici buona fortuna con el papa, ne avrete bisogno.
Pasquino 2017
...la prossima tappa saranno le pernacchie in piazza San Pietro!
Qualche esponente della Tifoseria Papista ha già provveduto a estirpare le parole della pasquinata:
Riportiamo un paio di estratti, uno da TG La7 [RS] e uno da La Stampa:
Qualche esponente della Tifoseria Papista ha già provveduto a estirpare le parole della pasquinata:
[Misericordina&affini] Manifesti ironici su Bergoglio: polizia indaga in ambienti ‘conservatori’
Decine di manifesti sono apparsi in diverse zone centrali di Roma con forti critiche dirette a Papa Francesco.
Nessuna firma né sigla nel poster, ma un testo in romanesco che recita: “A France’, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l’Ordine di Malta e i Francescani dell’Immacolata, ignorato Cardinali…..Ma n’do sta la tua misericordia?”.
Sulla vicenda sono in corso indagini della Digos di Roma, che starebbe indagando negli ambienti conservatori contrari alle scelte di Bergoglio. Proprio stamani il pontefice ha nominato l’arcivescovo Becciu suo delegato presso il Sovrano Militare Ordine di Malta.
La polizia municipale ha provveduto ad “oscurarli” coprendoli con un foglio bianco recante la scritta che indica una affissione abusiva.
[…]
Decine di manifesti sono apparsi in diverse zone centrali di Roma con forti critiche dirette a Papa Francesco.
Nessuna firma né sigla nel poster, ma un testo in romanesco che recita: “A France’, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l’Ordine di Malta e i Francescani dell’Immacolata, ignorato Cardinali…..Ma n’do sta la tua misericordia?”.
Sulla vicenda sono in corso indagini della Digos di Roma, che starebbe indagando negli ambienti conservatori contrari alle scelte di Bergoglio. Proprio stamani il pontefice ha nominato l’arcivescovo Becciu suo delegato presso il Sovrano Militare Ordine di Malta.
La polizia municipale ha provveduto ad “oscurarli” coprendoli con un foglio bianco recante la scritta che indica una affissione abusiva.
AP - Yahoo
(Nicole Winfield) Conservative criticism of Pope Francis intensified Saturday after his intervention in the Knights of Malta order, with posters appearing around Rome citing his actions against conservative Catholics and asking: "Where's your mercy?" The posters appeared on the same day that Francis cemented his authority over the Knights by naming a top Vatican archbishop, Angelo Becciu, to be his special delegate to the ancient aristocratic order. (...)
Manifesti contro il papa. Un gesto inaccettabile e brutto. Da condannare subito
I manifesti apparsi a Roma contro papa Francesco vanno condannati nel modo più chiaro e deciso. Non sono condivisibili sotto alcun profilo: non nel tono e non nel contenuto. Ma soprattutto perché non sono firmati.
Chiunque può avere le proprie idee e convinzioni e a chiunque deve essere lasciato lo spazio di poterle esprimere in libertà, purché siano rispettose, non scadano nell’aggressione e portino il nome di chi se ne fa interprete.
Qualunque posizione, nel momento in cui si manifesta in forma anonima, si squalifica da sé e non può e non deve essere presa in considerazione.
Resta l’amarezza per un gesto così brutto. Che le persone si battano per le proprie idee è sintomo di vigore intellettuale e morale, ma alcune regole vanno rispettate.
Fin dai primi secoli, lo sappiamo, all’interno del cristianesimo si sono avute dispute accese, combattute senza esclusione di colpi. Per venire a tempi a noi più vicini, molti ricordano la passione con cui fu vissuto il Concilio Vaticano II. Ma anche il recente sinodo sulla pastorale per la famiglia è stato un esempio di disputa accesa, nella quale i diversi orientamenti si sono confrontati a viso aperto. Lo stesso papa Francesco a più riprese ha chiesto di intervenire con parresìa, ovvero con franchezza, senza lasciarsi condizionare dalle questioni di opportunità ma soltanto per amore della Chiesa e della Verità. È il bello della libertà cristiana: il vostro parlare sia sì si, no no. Ma è necessario che si sappia chi parla. E chi parla deve portare motivazioni, messe a disposizione di tutti nel dibattito delle idee. L’attacco anonimo, lanciato a freddo e senza possibilità di confronto, non fa parte di questa libertà e non è degno del cristiano, né tanto meno di un figlio della Chiesa.
Forse nei prossimi giorni verremo a scoprire qualcosa di più circa la matrice di questa iniziativa, ma intanto occorre prenderne le distanze nel modo più fermo. Al papa in questo caso va espressa solidarietà e, da parte dei figli della Chiesa, va rinnovata la devozione. Che all’interno della comunità cattolica esista un’opinione pubblica vivace è segno di vitalità e di fede, ma la soperchieria, specie se anonima, va denunciata, fermata e combattuta.
La preghiera, in questi casi, resta la risorsa più importante. Preghiera per il papa, per rinnovargli attaccamento e vicinanza; preghiera per la comunità cattolica, perché sappia confrontarsi nel rispetto, e preghiera anche per chi ha concepito e diffuso i manifesti anonimi, perché capisca di aver compiuto un gesto inaccettabile e soltanto distruttivo.
Aldo Maria Valli
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.