ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 6 luglio 2019

Seduti e venduti

MEETING RIMINI/SEMPRE PIU' ONUSIANO, SEMPRE MENO GIUSSANIANO

https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2015/08/Meeting-CL-675.png(immagine aggiunta)


Presentato martedì 2 luglio alla Stampa estera di Roma il quarantesimo Meeting ciellino di Rimini. Qualche spunto di riflessione critica, gentilmente e gratuitamente offerto dai relatori Enrico Letta, Enrico Giovannini, Emilia Guarnieri e l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi…
Sotto il segno dell’Agenda Onu 2030. Futuro sostenibile in prima linea. Un programma orizzontale, con poche tracce di verticale (a meno che non si voglia considerare tale l’incontro del 24 agosto per i 50 anni del primo uomo sulla Luna…), principi non negoziabili (vita e famiglia) quasi assenti. Se tornasse fisicamente in vita, riconoscerebbe don Giussani il ‘suo’ Meeting di Rimini o lo scambierebbe per una delle tante manifestazioni gradite al pensiero unico di chi vuole un’umanità di individui dall’identità debole e dunque facilmente manipolabile? 

La loro kultura


La cultura gender e il miraggio del migliore dei mondi possibili


Non si può capire l’orrore degli affidi di minori in Emilia senza comprendere la mentalità perversa che muoveva i protagonisti di questa vicenda.Perché i militanti Lgbt che tanto male hanno fatto ai bambini ed alle loro famiglie pare agissero con lucida determinazione. Nel caso della dirigente del servizio sociale dell’Unione Comuni Val D’Enza, si legge nelle carte dell’inchiesta che sono «la sua stessa condizione personale e le sue profonde convinzioni a renderla portata a sostenere con erinnica perseveranza la “causa” dell’abuso da dimostrarsi “ad ogni costo”».

Dietro non c'é un grande orizzonte teologico

Card. Müller: “La trasformazione della Chiesa in un’organizzazione secolare con servizi spirituali e sociali è in contraddizione col suo fondamento divino e la sua missione”

In questa intervista ad Edward Pentin, il cardinale tedesco, tra l’altro, vede una evidente “connessione” tra l’ordine del giorno del Sinodo del 6-27 ottobre, quello per l’Amazzonia, e il “percorso sinodale” proposto da alcuni vescovi tedeschi come mezzo per modificare l’insegnamento della Chiesa sulla morale sessuale. Discute anche della recente lettera di Papa Francesco ai vescovi tedeschi, del perché ha scritto il suo “Manifesto della fede” in febbraio, e del perché gli insegnamenti di Papa San Giovanni Paolo II sembrano avere meno attenzione durante questo pontificato.
Ecco l’intervista integrale al card. Müller nella mia traduzione.
Card. Gerhard L. Müller
Card. Gerhard L. Müller

Capiranno i loro «teologi?


Perché #Carola non è Antigone

Così ci ricorda Avvenire: «Il modo migliore per parlare alla gente semplice di Dottrina, di Morale e di Sapienza (teologica e filosofica) è applicarla a vicende concrete, alla vita quotidiana e ai casi che in essa si verificano. Lo sappiamo da sempre, almeno in teoria, eppure qualche volta, colti e meno colti, ce ne dimentichiamo». Riusciranno i nostri «teologi» a prendere parola su Vincent Lambert (che sta per essere ucciso per fame e sete), sull'orrore di Bibbiano (ove i bimbi vengono affidati ad «orchi», strappandoli dalla famiglia), sulla strage degli innocenti, che sono i sei milioni di aborti in Italia?
Riporto questa acuta riflessione di Giovanni Lazzaretti
                                 

Dicono che Antigone sia ritornata, e che si chiami Carola Rackete. L’ultima volta che era apparsa in Italia, Antigone aveva il nome di Beppino Englaro.

Nel sogno “francescano”

ALLE RADICI DELLA "DEVIAZIONE"


Mito del "Buon selvaggio" e misticismo francescano in salsa gesuita? Le radici della deviazione della chiesa sudamericana. Il Sinodo per l’Amazzonia è funesto: bisogna fermare l’apostasia di Bergoglio e del clero "Indigenista" 
di Francesco Lamendola  

 0 100 basilik


Si resta colpiti dalla frequenza con cui i misfatti che stravolgono la Chiesa cattolica ai nostri giorni –liturgici, pastorali, dottrinali – sono opera di sacerdoti sudamericani. Bergoglio, Sosa Abascal, Maradiaga, Braz de Aviz,  Zanchetta: l’elenco, volendo, sarebbe lunghissimo. Certo, ciò dipende, in parte, dal fatto che Bergoglio si è portato dietro, o ha promosso a incarichi di prestigio, alcuni suoi amici personali, come Wojtyla si circondava di uomini di sua fiducia polacchi, e Ratzinger di tedeschi. Tuttavia molti di essi occupavano già posizioni eminenti prima della nomina di Bergoglio al soglio pontificio. Inoltre, la deviazione peggiore, quella dottrinale, risale agli anni ’60, cioè agli anni del Concilio: basti citare il generale dei gesuiti, padre Arrupe, l’uomo che ha impresso al suo ordine la svolta fatale, che da allora esso non ha più abbandonato; oppure ai preti del Nicaragua che diventano ministri di un governo rivoluzionario e di sinistra, come Ernesto Cardenal. 

Le radici di questo colossale inganno

Tre generazioni di terroristi
https://bordimaia.files.wordpress.com/2016/12/immagine.jpg(immagine aggiunta)

I loro nonni si macchiarono di crimini orrendi di inaudita ferocia rimasti in gran parte impuniti. Fra gli innocenti massacrati a migliaia, intorno alla metà degli anni Quaranta del secolo scorso, anche un ragazzino di quattordici anni, il beato martire Rolando Rivi, barbaramente seviziato e ucciso per non aver voluto dismettere la sua talarina dopo la chiusura del seminario, requisito dall’occupante germanico. I loro padri hanno lanciato la rivoluzione culturale che ha liquidato il diritto, l’educazione, la morale, il matrimonio, la famiglia e la pubblica decenza, proclamando il libero amoree votandosi al brigatismo. I rappresentanti della terza generazione, oggi, non mangiano più i bambini (a meno che non siano iniziati al rito egizio), ma in compenso li rapiscono per poi venderli ai pervertiti. Essi sono giunti ad occupare la magistratura, la scuola, l’università, il mondo dell’informazione e dello spettacolo nonché i gangli vitali dello Stato e dell’economia, instaurando un vero e proprio sistema totalitario che, per quanto dissimulato dalla maschera della democrazia, non ha nulla da invidiare a quello cinese o a quello sovietico.

venerdì 5 luglio 2019

Il disorientamento passerà

Riflessioni sullo stato attuale della Chiesa/3

La frattura tra unità di Fede ed una pretesa unità di comunione con la gerarchia pro tempore, che omette, tace, altera la dottrina ricevuta da Dio e trasmessa dalla Chiesa, determina nella Chiesa pellegrina sulla terra uno stato “straordinario”, cioè uno stato non ordinario e non regolare delle cose. Lo stato normale ed ordinario della Santa Chiesa cattolica è che la gerarchia, nell'orientamento che ha la missione di darle dall'esterno, assecondi o, quantomeno, non contraddica, l'orientamento che il Suo Capo invisibile ha dato inizialmente alla Chiesa e continua tuttora a darle mediante la Grazia.
Quando, invece, la gerarchia contraddica l'orientamento che Cristo ha dato e continuamente dà alla sua Chiesa, e che nessuno ha l'autorità di mutare, si crea inevitabilmente uno stato di conflitto e di malessere nella cattolicità.

"Peccato" - per catechizzare Francesco?

MATTEO SALVINI A FUORI DAL CORO (RETE 4, 04.07.2019)


Vi ripropongo la mia intervista di ieri sera con Mario Giordano su Rete 4.
Penso di essere stato chiaro! Voi che dite? 😉Matteo Salvini
https://www.youtube.com/watch?v=bjNgl7NVBKU

Putin arriva con 50 minuti di ritardo e insegna il peccato a Francesco

Responsabilità che non si possono dimenticare

TORTURATORI INFERNALI


In questo momento stanno facendo morire di fame e di sete un povero innocente che ha la sola colpa di essere malato. In Francia, nel Paese per eccellenza della liberté e della fraternité.

Mentre noi viviamo la nostra vita fra tutte le nostre cose e comodità, Vincent, dopo aver vissuto anni terribili a causa della sua malattia, deve subire la pazzesca tortura di morire di fame e sete, pur essendo innocente di ogni male. La subisce per non pesare sulle spese dello Stato. 


Vi è una satanica ironia in questo.

Niente fede, nessun miracolo

I NOSTRI DUE VIRUS LETALI


Femminismo e filantropismo, i due virus letali. Il nostro diritto di esistere: perché la civiltà europea che ha prodotto tante cose magnifiche dovrebbe suicidarsi imboccando la via di un multiculturalismo che rinnega se stessa? 
di Francesco Lamendola  

  0 murale donna

Davanti a un malato gravissimo, il medico può fare due cose: tentare la cura estrema o gettare la spugna. Molto dipende dall’atteggiamento del paziente stesso: se ha deciso di lasciarsi andare, non c’è più nulla da fare; bisognerà che il posto del medico venga preso dal prete. Se il paziente ha ancora la volontà di lottare, di restare attaccato alla vita, allora vale certamente la pena di fare un ultimo tentativo. Ci vorrebbe un miracolo; non importa: unendo le loro forze, il medico con la sua scienza, il malato con il suo desiderio di vivere, forse riusciranno a sconfiggere la morte, almeno per qualche tempo. Ogni miracolo, del resto – ce lo insegna il Vangelo – presuppone la fede: niente fede, nessun miracolo.

Un modello essenzialmente sovietico

Tutti i dubbi della curia romana sulla bozza di riforma

https://www.catholicnewsagency.com/images/shutterstock_1281504808.jpg?w=760(immagine aggiunt)
Praedicate Evangelium, la bozza della nuova costituzione vaticana consegnata dal consiglio dei cardinali al papa,  non solo prevede che un dicastero per l’evangelizzazione assuma un ruolo di assoluto rilievo, anche più della Congregazione per la dottrina della fede, ma prospetta una forte centralizzazione, “un consolidamento del potere di Roma senza precedenti nell’era moderna”.

Gli eretici al potere



« E SATANA SI FECE TRINO » un esordio nel ricordo del Cardinale Carlo Caffarra, mentre nella Chiesa tutto sembra procedere in caduta libera inarrestabile …


.
.
.
.
.


Tenetele voi, ché a me non servono..


Translatio Petri ad Orientem ?


Nel giorno in Vladimir Vladimirovic Putin visita  Roma  –  Il  Papa, Bergoglio,  senza preavviso,  ha regalato alcune reliquie di San Pietro  all’arcivescovo Giobbe  di Telmesso, capo della delegazione del patriarcato ortodosso di Costantinopoli.  Sono reliquie che Paolo VI aveva voluto tenere nella sua cappella  privata.
La decisione ha stupefatto tutti, anche perché, El Papa ha consegnato brevi manu  e  sbrigativamente la cassetta di bronzo con nove frammenti ossei del primo pontefice  come un suo regalo  privato  – di   solito il dono di reliquie segue  un rituale  solenne – ma soprattutto, come ha ben detto  l’arcivescovo di Telmesso, “Le reliquie del santo apostolo Pietro furono sempre tenute a Roma.  La Chiesa ortodossa non li ha mai richiesti perché non appartenevano mai alla Chiesa di Costantinopoli”, ha aggiunto l’arcivescovo”.  Infatti è così. Accade che gli ortodossi  rivogliano le reliquie che i Crociati  rubarono in Costantiopoli,  ma non hanno mai preteso di “avere” Petrus.

Rementita iuvant?

SUPER EX: SE IL PAPA MENTE CON METODO E SISTEMATICITÀ. CHE FARE?



Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Super Ex (ex di Movimento per la Vita, ex di Avvenire, ex di varie altre cose ma ancora non ex cattolico) ci ha inviato una riflessione piuttosto accorata, se non addirittura straziante sulla situazione in cui si trova la Chiesa di Roma, e noi con essa. Ha tutte le caratteristiche di un grido dal cuore. Leggete.

giovedì 4 luglio 2019

Obsolescenza programmata

LA GRANDE IMPOSTURA PARTE 2 - RIFLESSIONI SULL’INGANNO DEI TEMPI PRESENTI



Vicino alla comoda e vecchia poltrona in cui leggo e recito il Breviario c’è un tavolino girevole, dotato di piccoli ripiani su cui tengo i libri di frequente consultazione: la Vulgata, l’Imitatio Christi, l’Année Liturgique di dom Guéranger, l’Enchiridion Patristicum, il Denzinger e qualche altro volume. Ci tengo anche un Rosario, i miei occhiali da lettura, le pastiglie per il cuore, una penna e un Moleskine su cui annoto le intenzioni delle Messe. 

Non c’è più un popolo perché non c’è più una chiesa

Chiesa senza fede, popolo senza destino


Ci fosse un popolo, le Carole Rackete navigherebbero al largo delle coste italiche e deporterebbero altrove il loro carico di ideologia umanitaria. Ma il popolo non c’è. L’Italia, come il resto dell’occidente postcristiano e postillimunista, è solo un agglomerato di atomi che non vuole pensieri mentre guarda l’ultima serie tv su Sky, gioca con lo smartphone e il sabato sera si gode un po’ di santa trasgressione secondo il magistero di Amoris Laetitia. Società civile, insomma, in grado di ingurgitare, digerire ed espellere qualsiasi fremito identitario in nome di una carità ridotta a cedimento, di una virtù ridotta a vizio, di un credo ridotto a dialogo.

Quando si parte col concetto ad experimentum

Il Sinodo Pantedesco celato dietro al Sinodo Panamazzonico: quella vecchia voglia di dare moglie ai preti in una Chiesa visibile superba e cieca che non vuole imparare dagli errori della storia e dagli errori altrui

Insomma: si può essere così empi da usare come pretesto l’Amazzonia per celebrare un Sinodo il cui unico scopo è di portare a compimento l’ennesimo colpo di stato di quella frangia di episcopato tedesco che di cattolico, ormai, ha solo il nome? La cosa è infatti a tal punto evidente nella propria palese sfacciataggine, che due sole sono le soluzioni: o abbiamo a che fare con ingenui, oppure — Dio non voglia! — con autentici delinquenti. Perché a chi davvero non fosse chiaro è bene ricordare che questo non è il Sinodo Panamazzonico, bensì null’altro che il Sinodo Pantedesco che, usando a pretesto l’Amazzonia e la rassicurante formula ad experimentum, vuol dare l’ennesimo colpo di grazia all’intera Chiesa universale.



Tra la fine del 2019 e gli inizi del 2020 si terranno due grandi eventi: dal 6 al 27 ottobre 2019 il Sinodo Panamazzonico, dal 21 al 26 febbraio il carnevale di Rio de Janeiro. Considerando che in Brasile il sincretismo religioso è ufficiosamente riconosciuto, ci si potrebbe attendere una sintesi di unione tra questi due eventi.
.

Beati i forti, perché di loro è il regno di questa terra.

I figli di Trasimaco
Disse Socrate: «Cerca dì persuaderci che ci sbagliamo nel preferirela giustizia all’ingiustizia».
«E come potrò persuaderti?», replicò Trasimaco. «Se non sei stato convinto da ciò che ho detto poco fa, cos’altro potrei fare? Devo forse infilarti il discorso nell’anima con la forza?»
Platone, “Repubblica”, Libro I

Nathan e Micaia

NUOVE GRAVI RIVELAZIONI DI VIGANÒ SUI VERTICI DEL VATICANO.


Cari amici e nemici di Stilum Curiae, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha reso pubbliche nuove, gravissime rivelazioni che riguardano i vertici del Vaticano e la gestione degli abusi. Sono state pubblicate oggi da LifeSiteNews. In realtà queste dichiarazioni facevano parte dell’intervista che l’ex Nunzio ha concesso qualche tempo fa al Washington Post; ma non erano state pubblicate, in quanto il giornale si era preso del tempo per approfondire l’inchiesta. Per questo motivo Stilum Curiae, pur essendone in possesso, aveva deciso di non pubblicarle fino a quando il quotidiano americano avesse deciso di scrivere un seguito alla prima parte dell’intervista. Questa clausola autoimposta viene meno ora. Vogliamo aggiungere che diversi mesi orsono abbiamo cercato di contattare una persona che è sicuramente informata dei fatti, Gastòn Guisandes Lopez, un collega di Maracaibo, senza fortuna. Ci riproveremo…Ma ci sembra che la Santa Sede non possa trincerarsi dietro l’usuale silenzio, e debba fornire invece chiarimenti credibili e documentati.

La storia di Hansel e Gretel diventa realtà

BIBBIANO LA FOGNA DEGLI ORCHI


Un disegno aberrante: Bibbiano è ancora più grave di quel che sembra. L’esplodere del fenomeno degli affidi minorili è il frutto di una ideologia mirante a delegittimare la famiglia naturale per favorire le famiglie alternative 
di Francesco Lamendola  

 0 bimbi uomo nero 900

Ciò che rivela l’inchiesta denominata Angeli e demoni in Val d’Enza e nel comune di Bibbiano, 10.000 abitanti, in quel di Reggio Emilia, è semplicemente orrendo; ma tutto lascia pensare che la realtà sia ancor più orribile di quel che finora è apparso, o si è intravisto. Non è solo un giro di favori illeciti, di conflitti d’interesse, di corruzione, di bustarelle, di quattrini. E non è solo una storia di convergenza e oscure complicità fra il mondo della politica, e cioè il Partito Democratico che, da quelle parti, è quasi un feudo, ed elementi deviati della pubblica amministrazione, oltretutto in un ambito così delicato come quello dei bambini in difficoltà. 

Servizio taxi

Gli stolti festeggiano gli anniversari
delle loro stoltezze



A sei anni di distanza dal provocatorio viaggio a Lampedusa, Bergoglio ha deciso di ricordare l’avvenimento celebrando, il prossimo 8 luglio 2019, una Messa nella Basilica vaticana. Per l’occasione ha deciso di invitare 250 persone tra migranti, rifugiati e volontari scelti dalla Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

Più li si guarda in faccia..

NON VEDETE SIETE RIDICOLI !


Dedicare alla Rackete il porto di Lampedusa? Siamo in dittatura dove tutti gli organi d’informazione sono in mano a dei proprietari che se ne fregano delle vendite e badano solo ad eseguire il piano strategico dell’alta finanza 
di Francesco Lamendola  

 0 preti tv 400

Nel film di Carlo Verdone Compagni di scuola, del 1988, a un certo punto Christian De Sica, cantante fallito e schiacciato dai debiti, tenta di vendere una patacca di quadro al commerciante di carni arricchito Angelo Bernabucci; prima chiede una grossa cifra, poi la riduce progressivamente, alla fine si umilia, mettendosi praticamente in ginocchio, a implorare l’ex compagno di scuola; il quale, dopo aver fatto qualche sprezzante e sarcastica osservazione sulla pretesa opera d’arte, gli volta le spalle e lo pianta in asso senza tante cerimonie, dicendogli impietosamente: Ma rialzati, non lo vedi che sei ridicolo!  

mercoledì 3 luglio 2019

Perché adesso?

Il prof Massimo Viglione ci racconta cosa sta accadendo oggi.....


Non perdete questo video! Il prof. Viglione non è un intellettuale da poco, è pure un bravo storico e ci dice di non sottovalutare ciò che sta accadendo, perchè questo ricorda molto la rivoluzione francese e noi siamo in pericolo. SVEGLIAMOCI DAL SONNO!


Enzina Pasquali  Pubblicato il 3 lug 2019

Se si vuole rivoluzionare la fede…

    L’Italia a testa in giù

    Cosa resta del metodo Bibbiano



    Se un italiano insulta un nero sta tornando il razzismo. Se un ragazzo schiaffeggia un coetaneo antifascista sta tornando il fascismo. Se qualcuno offende un gay sta dilagando l’omofobia. Se un’inchiesta rivela un sistema criminale che toglie i bambini ai loro genitori per venderli ad altri, non è successo niente, è solo un episodio da accertare. Anzi, bisogna difendere il sindaco piddino di Bibbiano coinvolto, e mostrargli vicinanza per “il linciaggio mediatico” che subisce.

    Catto fluidità

    PROTERVIA CATTO-EVERSIVA/ TARQUINIO, MATTARELLO E ASPERSORIO

    https://cdn-img-h.facciabuco.com/299/6009895904-era-un-bambino-presuntuoso-e-saccente-quando-la-maestra-di-prima-elementare-gli_a.jpg?c=1(immagine aggiunta)

    Negli ultimi giorni il quotidiano ex-cattolico ‘Avvenire’ ha offerto numerosi saggi della deriva politicizzata di cui è protagonista, quale espressione dei vertici della Cei. Lotta continua e delirio continuo… sempre più lontano dalla Dottrina sociale della Chiesa. La canonizzazione in vita di Greta Thurnberg e Carola Rackete.
    Cattive notizie. Non passa giorno o quasi che l’ex-giornale cattolico Avvenire non ci induca a riflettere pessimisticamente sulla deriva politica ormai tanto vistosa quanto dolorosa intrapresa dai settori catto-fluidi della Chiesa italiana (vertici inclusi, fiancheggiati dalle loro propaggini mediatiche).

    Trimurtibus

    NUOVA TRIMURTI PER I CATTOLICI?


    Evviva: ora anche i cattolici hanno la loro "Trimurti". Mussie Zerai, Greta Thunberg e Carola Rackete sono la "Nuova Santissima Trinità" in salsa "Amazzonica", qualcosa di simile alla "Trimurti" del brahmanesimo e dell’induismo 
    di Francesco Lamendola  

     0 400 gesu

    In fondo non ne siamo neanche meravigliati più di tanto: in tempi di super-dialogo interreligioso, di ultra-ecumenismo e di sistematico abbattimento di ogni muro, con relativa costruzione di ponti a trecentosessanta gradi, era un esito che dovevamo aspettarci: e infatti è arrivato. I cattolici possono esultare, o almeno star contenti, se la par condicio è un valore e se, pertanto, non è giusto che solo gli induisti abbiano la loro Trimurti, e i cattolici niente; mentre la loro vecchia Santissima Trinità, così terribilmente dottrinale, rigida, esclusivista, e anche, diciamolo pure, un tantino etnocentrica e quindi poco inclusiva, non è certo lo strumento adatto in questi felici e meravigliosi tempi di Sinodi amazzonici, di teologia india e di ecoteologia, dove gli indios e la natura, appunto, stanno al centro dell’esperienza “religiosa” e la vecchia teologia tomista è andata in casa di riposo da un bel pezzo per raggiunti limiti d’età e per manifesti sintomi di arteriosclerosi e demenza senile, vale a dire d’incomprensione del mondo moderno e della Chiesa in uscita predicata da Bergoglio e dai suoi valorosi preti e vescovi di strada, inclusivi, ambientalisti e gay-friendly (i pornoteologi intravisti e profetizzati cinquant’anni fa da quel grande sacerdote e profondo filosofo che è stato don Cornelio Fabro!).

    Pre-pro..splash*!

    Padre James Martin: “Papa Francesco ha amici LGBT. E ha nominato molti cardinali, arcivescovi e vescovi che sostengono il mondo LGBT”

    “Papa Francesco ha amici LGBT. E ha nominato molti cardinali, arcivescovi e vescovi che sostengono il mondo LGBT”. E’ esattamente quello che padre James Martin ha detto in una omelia che potete vedere nel corpo dell’articolo scritto da Martin M. Barillas e che vi presento nella mia traduzione.
    Featured Image
    Prima di una delle più grandi parate omosessuali “Pride” del mondo, padre James Martin, SJ, ha celebrato una Messa pre-Pride durante la quale ha detto ai “cattolici LGBT” che devono essere fiduciosi perché Papa Francesco ha “amici LGBT” e ha “nominato molti cardinali, arcivescovi e vescovi che supportano le persone LGBT” (si veda l’omelia più sotto).

    Un letamaio scoperchiato

    ORCHI SINISTRI



    Seduti nelle nostre case, indaffarati nella vita quotidiana, in attesa delle vacanze, comodi sui nostri divani, affaccendati nei nostri affanni, preoccupazioni, lavori, ansiosi per l’educazione dei figli, assistiamo a qualcosa che poteva accadere a noi. Le famiglie vittime dell’operazione “Angeli e Demoni” vivevano le loro vite nelle difficoltà di ogni giorno e improvvisamente tutto è stato inghiottito in un buco nero fatto di orchi affamati di sacrifici umani, soldi, odio, infamia.

    Carolez vous!

    Anarchia Italia, Carola è libera: chi comanda nel Paese?

    La decisione del giudice di Agrigento di non convalidare l’arresto di Carola Rackete apre la guerra tra due dei tre poteri su cui si fonda la Repubblica: dire che la Sea Watch stesse salvando vite è una dichiarazione politica. Eppure, inchieste come quella di ieri delle false onlus per migranti mostrano che il business dei clandestini è sotto gli occhi di tutti. Ma Sinistra, magistratura ideologizzata e Chiesa progressista lo ignorano. Chi comanda in questo clima di anarchia? 


                                         Carola appena liberata

    Probabilmente sarà compito dei politologi trovare la definizione più calzante. Ma quello che è successo ieri con la decisione del giudice di Agrigento di non convalidare l’arresto di Carola Rackete si avvicina molto all’anarchia. O quanto meno allo scontro evidente e incontestabile tra poteri dello Stato. Almeno due dei tre poteri su cui si fonda la Repubblica.

    martedì 2 luglio 2019

    I fatti confermeranno le previsioni?

    Il corpo di Giobbe e le piaghe della Chiesa cattolica



    Voci allarmate accreditano alla chiesa scenari rivoluzionari nei prossimi mesi, è del tutto probabile che i fatti confermeranno le previsioni. La cosa non può che rattristare perché tocca la chiesa di Roma, ma riguarda veramente anche la Chiesa cattolica? Quanti sono i cattolici? Probabilmente non molti, perlopiù divisi e impauriti; quelli rimasti sono arrivati, malgrado loro, in una specie di ghetto di Varsavia con l’illusione, ora come allora, che basti un accenno ambiguo di un vescovo, buttato come un avanzo da un ricco tavolo, per non doversi paragonare a Lazzaro ed evitare l’annientamento.

    La cura che ci ha ammalato

    Per un po’ non riunitevi più



    La crisi è lunga, lunghissima, sembra non aver fine.

     Ogni giorno è un bollettino di guerra: chiese chiuse, diocesi accorpate, istituti religiosi commissariati o estinti, cardinali contro cardinali, monsignori che rilasciano interviste accusatorie al Papa e al Vaticano, denunce processi incarcerazioni di ecclesiastici, riduzioni allo stato laicale.
     E poi, cosa peggiore in questi bollettini di guerra, le novità bisbigliate, smentite e riconfermate: abolizione del celibato sacerdotale per l'Amazzonia, diaconato femminile, donne cardinali, laici per para-messe, comunione ai divorziati e ai concubini... e l'elenco potrebbe continuare, ma ci si stanca la mano, e il cuore soprattutto, a scriverne.

     È il bollettino di guerra, di una guerra precisa per l'eliminazione della Chiesa cattolica stessa.

    Il trucco dell’imperativo morale

    Gli immigrazionisti e il trucco dell’imperativo morale


    È una tattica sottile quella messa in campo dai “No Border” nostrani per legittimare le incursioni,oggettivamente piratesche, delle navi delle Ong, con il loro carico di immigrati. Messi di fronte alle nuove norme del decreto sicurezza (con il potere dato al Ministro dell’Interno di limitare o vietarel’ingresso, il transito e/o la sosta di navi nel mare territoriale, qualora sussistano ragioni di ordine e sicurezza pubblica, e il via libera a multe per comandanti ed armatori e proprietari di navi) i sostenitori dei “No Border” si sono inventati l’appello all’imperativo morale superiore, in sostanza un appello al buon cuore contro la legge.

    Oltre l’eresia

    Sinodo amazzonico / Ed ecco a voi il cristianesimo biodegradabile


    https://www.sabinopaciolla.com/wp-content/uploads/2019/06/Indigeni-dellAmazzonia-n-2-1.jpg(immagine aggiunta)
    Cari amici di Duc in altum, proseguendo nell’analisi dell’Instrumentum laboris del prossimo sinodo amazzonico vi propongo oggi il contributo di dom Giulio Meiattini, monaco benedettino dell’abbazia della Madonna della Scala di Noci, ben noto a voi lettori per i suoi precedenti interventi pubblicati nel blog.
    Il documento preparatorio del sinodo, scrive dom Meiattini, contiene un radicale, profondo rovesciamento dell’idea stessa di Chiesa e di fede cristiana.
    Dopo aver letto questo “inno al paradiso in terra dell’Amazzonia”, il nuovo Eden, non si capisce perché i suoi abitanti dovrebbero aver bisogno della fede cristiana. Al contrario, emerge che è la Chiesa che deve lasciarsi convertire da quei popoli.