ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 29 febbraio 2020

Un delitto perfetto

L'ODIO DEI TRADITORI DI CRISTO


Dal loro odio li riconoscerete. Concilio Vaticano II delitto perfetto? Hanno operato una vera e propria appropriazione indebita amministrando beni e ricchezze che erano stati donati con altra intenzione e destinati ad altro uso 
di Francesco Lamendola  

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Sono più di cinquant’anni che si discute se il Concilio Vaticano II sia stato o no una rottura nella storia della Chiesa, e sopratutto nella sua dottrina, oltre che nella sua liturgia. Di esso vengono date due letture pressoché antitetiche: per gli uni, la grande maggioranza, è stato quanto di meglio si poteva sperare affinché la Chiesa si mettesse in sintonia con il mondo moderno; per gi altri, una esigua minoranza, è stato una rivoluzione che ha causato l’abbandono della vera religione cattolica e l’instaurazione di una nuova religione facente perno non più su Dio, ma sull’uomo. 

Le soddisfazioni che ci vengono dalla teologia moderna

GESU' E LA "MICROBIOLOGIA"


Gesù faceva miracoli perché ignaro di microbiologia. Dobbiamo esser grati all’epidemia del coronavirus, perché ha permesso ai cattolici di fare un po’ di chiarezza una volta per tutte: a guarire i malati non è Dio, ma il medico 
di Francesco Lamendola  

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Certo che son soddisfazioni quelle che ci vengono dalla teologia moderna, dopo che Karl Rahner ha fatto la sua brava rivoluzione copernicana e ha messo l’uomo al centro anziché Dio. Fra le altre cose, finalmente veniamo a sapere perché il nostro Signore Gesù Cristo faceva quei miracoli (diciamocelo una buona volta) un po’ da baraccone, così imbarazzanti per la nostra mentalità moderna, roba da istrione di provincia più che da Figlio di Dio: perché non conosceva i prodigi della scienza e in particolare ignorava i segreti della microbiologia. 

Nella crisi del settimo anno..

Il Papa che si dimise


Come oggi, sette anni fa Benedetto XVI lasciava il pontificato ed entrava nella penombra del papato emerito. Ero presente in San Pietro quella mattina. C’era il sole, la piazza era gremita e il Papa citava più volte il cuore per suscitarlo; ma invano. Mi era accaduto altre volte di tagliare con gli occhi un’atmosfera tesa, partecipe e dolente come fu alla morte di Giovanni Paolo II o in altre occasioni liturgiche e visite pastorali. 

Una conseguenza logica della vita senza Dio

La Germania ai tempi del Coronavirus…

Coronavirus

Coronavirus (foto: AP)
Mentre anche dalle nostre parti si comincia a fare i conti con l’epidemia e tutti si ritrovano a confrontarsi con la debolezza umana di fronte al più invisibile microbo (mentre una famosa canzone tedesca recita “la natura è così buona, perché noi uomini invece no”… epigona degli epigoni dei cantori del Buon Selvaggio illuminista-romantico), nella Chiesa tedesca sta avvenendo un piccolo terremoto senza che molti ne prendano grande nota.

Indurre il serpente ad uscire dal suo nascondiglio cavo..

Solidarietà di monsignor Carlo Maria Viganò al cardinale Zen

Cari amici di Duc in altum, a seguito della lettera inviata al cardinale Zen dal decano del Sacro collegio, cardinale Re,monsignor Carlo Maria Viganò ha voluto far pervenire al vescovo emerito di Hong Kong una lettera di solidarietà che qui riproduciamo.
A.M.V.
***

Dissacrazione-virus..

Schneider: i vescovi abusano del coronavirus come pretesto per diffondere la dissacrazione

Nessuno può essere costretto a ricevere la Comunione sulla mano, scrive il vescovo Athanasius Schneider su Rorate-Caeli.Blogspot.com (28 febbraio).

Commentando a proposito dei vescovi che usano il coronavirus "come pretesto" per abolire la comunione sulla lingua, Schneider spiega che da un punto di vista igienico ricevere la Comunione sulla lingua è "certamente meno pericoloso e più genico" che ricevere la Comunione sulla mano: "Molti agenti patogeni vengono trasmessi dalle mani".

Il volo verso la contemplazione

Come trovare Gesù, sempre e dovunque

Ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore (Os 2, 16).

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La meditazione non è altro che uno spazio di solitudine riservato all’incontro segreto con lo Sposo dell’anima, che ti attira a Sé per rivolgerti la parola nell’intimo dell’essere. Tale scambio amoroso non può lasciarti come ti ha trovato, giacché il divino seduttore ti colma dei Suoi doni recandoti in dote la Sua giustizia, la Sua bontà, il Suo amore fedele, e tu Gli rispondi offrendogli con slancio il meglio di ciò che sei e possiedi, interiormente ed esteriormente (cf. Os 2, 21-24). 

Vatican controvirus

CINA-SANTA SEDE
Il Vaticano dichiara guerra al cardinale Zen

Una esplosiva lettera firmata dal Decano del Collegio cardinalizio, cardinale Giovanni Battista Re - che la Nuova Bussola Quotidiana ha potuto consultare - attacca duramente l'arcivescovo emerito di Hong Kong, cardinale Zen, reo di criticare l'Accordo segreto tra Cina e Santa Sede che sta costando l'aumento della persecuzione nei confronti dei cattolici. Nella lettera si mescolano giudizi fuorvianti - affermando una inesistente continuità tra la linea di questo pontificato e quella dei precedenti pontefici - a dichiarazioni gravissime: si attribuisce a Benedetto XVI la paternità dell'Accordo attuale e si afferma un cambiamento dottrinale riguardo alla possibilità di Chiese indipendenti.




venerdì 28 febbraio 2020

Non veste solo Prada..

I DEMONI: "VESTONO COME NOI"


I demoni vestono come noi? Anime maligne, vampiresche e nature sensitive: esistono persone fortissimamente impregnate di negatività talmente malvagie da poter esercitare un influsso deleterio anche solo per mezzo dello sguardo? 
di Francesco Lamendola  

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Chi ci ha seguito negli ultimi articoli che abbiamo dedicato al satanismo e ad altri gravissimi vizi che si consumano in Vaticano e tra le file del clero cattolico, con la copertura delle alte sfere della gerarchia ecclesiastica, e magari ci segue fin da molto prima, quando ci occupavamo, nelle nostre ricerche, di magia nera, stregoneria e demonologia, sia nei Paesi che consideriamo civili, sia presso popolazioni primitive, ancora viventi allo stato tribale, potrebbe aver maturato una erronea convinzione, che desideriamo correggere nella maniera più esplicita. 

Il segno di un evidente clericalismo mondano

Il coronavirus e il Sacro Manto

Alcune riflessioni sulla nuova epidemia che affligge l’Italia.

La Chiesa, da maestra di penitenza a maestra di… profilassi sanitaria

Le persecuzioni dello Stato

La prossima persecuzione dei cristiani sarà attuata dagli Stati


Rod Dreher, scrittore

La derisione delle genti"

Stop alle Messe, il balletto tra Governo e vescovi

Diocesi in ordine sparso: a Milano il Duomo riapre solo ai turisti, non al culto; a Venezia si chiede di riavere almeno le Messe feriali. Ma non c'è mai stato un ordine di chiusura delle chiese perché avrebbe contrastato con il Concordato e con la Costituzione, che non contemplano stop per ragioni di salute pubblica. Nel decreto sul Coronavirus, il Governo non parla di Messa, ma genericamente di eventi religiosi in luoghi pubblici. Semmai sono stati i vescovi a dare un'interpretazione fin troppo rigida alle ordinanze locali, regalando allo Stato un precedente.




L’orchestra turiferaria

VATICANO E DINTORNI/MEMORABILIA...ET SCRIPTA MANENT

Concludiamo il riepilogo di alcuni fatti  rilevanti del mese di pausa forzata  di www.rossoporpora.org occupandoci di alcuni scritti attorno al libro del cardinale Sarah insieme con Benedetto XVI, attorno all’Esortazione apostolica postsinodale, attorno al turpe business dell’immigrazione selvaggia. Il Sismografo… e non solo.
 
https://static.globalist.it/foto/2020/01/15/0005504A-des-profondeurs-de-nos-coeurs-firmato-da-benedetto-xvi-e-robert-sarah.png(iimmagine aggiunta)

Ex oriente tenebrae?

Dall’Oriente non luce ma buio. Strani ricambi nella curia romana


Fondata poco più di un secolo fa, la congregazione per le Chiese cattoliche orientali ha il mandato di “favorire la crescita” di quelle Chiese e “mantenere vive e integre” le rispettive tradizioni.
Ma il doppio recente ricambio al vertice della congregazione sembra contraddire in pieno tale mandato, se si guarda all’identità dei due nominati e ai criteri della loro scelta.

Dio ci manda la prova

I BAR SONO APERTI E LE CHIESE CHIUSE.


“Non ci indurre in tentazione” la bellissima frase del Padre Nostro, che non dev’essere modificata, vuol dire non metterci alla prova.  Dio sa che la nostra anima è molto forte, molto più forte di quanto noi pensiamo e sa che la nostra anima diventa ancora più forte nel dolore, quindi come ha fatto con Giobbe, Dio ci manda la prova e la prova può essere per noi una terrificante tentazione di perdere la speranza. La speranza è una virtù teologale, non meno nobile di fede e carità, perché non è tecnicamente possibile credere veramente in Dio e non fidarsi di lui, non essere certi che Dio ha in mente per noi il meglio per noi. Il meglio per noi secondo la Sua visione, non la nostra. Il meglio potrebbe essere morire in mezzo all’arena sbranato dai leoni, oppure contrarre una malattia perché Lui sa che la nostra anima ha bisogno di quella prova. Siccome noi abbiamo fede in Dio, ma abbiamo anche paura, giustamente, siamo umani, gli chiediamo di non indurci in tentazione. Lo stesso Cristo chiede che il calice possa essere allontanato, però conclude Sia fatta la tua volontà.

La dimensione religiosa non è superflua

“Le chiese come i mercati, restino aperte”

Coronavirus, Torino:
L'Arcivescovo Mons. Nosiglia e la sindaca Appendino a pregare la Madonna della Salute




Torino. l'Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia e la sindaca Chiara Appendino
al Santuario della Madonna della Salute

L’Arcivescovo affida la città nel tempo del corona virus, e le due famiglie colpite dalla malattia, alla benevolenza della Madonna. Ma dopo la preghiera sottolinea anche che «le restrizioni dovrebbero essere pensate un po’ meglio» e si augura che «Domenica prossima le Messe possano essere celebrate».

giovedì 27 febbraio 2020

Il legame più inquietante

INFERNALE LOBBY GAY VATICANA


L’infernale lobby gay che spadroneggia in Vaticano. Presentato come il pontefice "coraggioso" che cerca di far pulizia, in realtà Bergoglio si è circondato di una corte di "prelati gay" beneficiati tutti di incredibili carriere 
di Francesco Lamendola  

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Il 6 giugno 2013, appena tre mesi dopo la sua elezione, Bergoglio, durante l’udienza privata concessa a rappresentanti della Confederazione latino-americana e dei Caraibi dei religiosi e delle religiose (Clar), ammetteva, secondo quanto riportato da un quotidiano cileno, l’esistenza di una potente lobby gay in Vaticano. Poi, a bordo dell’aereo che lo riportava in Italia dopo aver partecipato alla Giornata mondiale della gioventù, in Brasile, riprendeva il discorso, facendo un accenno anche alla massoneria (Matteo Matzuzzi in: https://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/01/14/news/il-cardinale-maradiaga-si-in-vaticano-c-e-una-lobby-gay-l-ha-detto-il-papa-91529/):

All’arma bianca: da soli contro il nemico

La fede forte di santa Giacinta Marto

(Cristina Siccardi) Mentre il mondo combatte contro il Coronavirus del 2020 (Covid-19), dove l’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di contagi, in questi giorni si è celebrato un centenario di grande importanza, silenziato dalla Chiesa e dai media, ma molto sentito da tutti quei prelati, sacerdoti, monaci, monache e fedeli rimasti cattolici e, quindi, seriamente devoti alla Madonna di Fatima. Il 20 febbraio 1920 moriva, infatti, a dieci anni, santa Giacinta Marto a causa della pandemia del virus della Spagnola (influenza H1N1), come suo fratello Francesco. 

Jorge pro domo sua..

Mare Nostrum, secondo la mala volontà di Bergoglio




«Il Mare nostrum è il luogo fisico e spirituale nel quale ha preso forma la nostra civiltà, come risultato dell’incontro di popoli diversi. Proprio in virtù della sua conformazione, questo mare obbliga i popoli e le culture che vi si affacciano a una costante prossimità, invitandoli a fare memoria di ciò che li accomuna e a rammentare che solo vivendo nella concordia possono godere delle opportunità che questa regione offre dal punto di vista delle risorse, della bellezza del territorio, delle varie tradizioni umane».

Subito ci si chiede: è una citazione di Cicerone? E’ una citazione di Attilio Regolo? No! E’ una frase di Jorge Mario Bergoglio, pronunciata il 23 febbraio 2020 nel discorso rivolto ai  60 vescovi del Mediterraneo raccolti a Bari dal 19 al 23 sul tema “Mediterraneo, frontiera di pace”.
Che cosa stupisce? La grande ignoranza di Bergoglio della storia o, se si vuole, la grande malafede che dimostra nel manipolare la realtà per pronunciare frasi ad effetto.

"Fuori della loro testa”

Il coronavirus, la Chiesa e le distopie realizzate


Piazza San Pietro vuota per l’udienza settimanale del papa; Sante Messe senza fedeli e trasmesse in televisione; vescovi che benedicono gli uomini di scienza ma si guardano bene dall’implorare Dio onnipotente; un teologo cattolico che dice che la quaresima non è tempo di mortificazioni e di penitenza.

Amor dammi quel fazzolettino..

Mons. Schneider e Don Morselli e la Comunione alla mano ma solo a determinate condizioni…



Dopo aver dato qualche indicazione con un nostro video, a causa delle prese di posizione di alcuni Vescovi a riguardo della Comunione alla mano, per questo tempo di emergenza pandemia, vi lasciamo ora con la domanda di Don Alfredo Maria Morselli a mons. Schneider con la sua illuminante risposta che facciamo nostra, ringraziando entrambi di tutto cuore….

Riverenza verso il Santissimo Sacramento

CONSEGUENZE DELL'EPIDEMIA
Coronavirus e fedeli senza Messa, spunto per meditare sull’Eucaristia

La sospensione delle celebrazioni liturgiche “con concorso di popolo” interroga i fedeli sul come vivere questo periodo. Non è una situazione nuova nella storia della Chiesa. Oggi è scontato poter fare la comunione ogni giorno, ma non sempre è stato così, e non solo in tempo di persecuzioni. Anche i venerdì aliturgici della Quaresima ambrosiana hanno il significato di far prendere coscienza «della perdita del Dio vivo» (san Paolo VI). Questo tempo di privazione diventi allora l’occasione per combattere distrazioni e superficialità verso il Santissimo, meditando sul dono infinito dell’Eucaristia.



Un piede su due staffe

LETTERA APERTA AL VESCOVO DI VERONA
E A TUTTI I VESCOVI D’ITALIA





In occasione dell’avanzata del pericolo derivante dal cosiddetto “corona virus”, sono stati presi dai vari responsabili della società civile dei provvedimenti per arginare questo contagio che possono essere discutibili, troppo severi o troppo blandi, in ritardo o tempestivi ecc. ecc. e su questo non ho la competenza per dare il mio parere.

L’unico provvedimento che mi permetto di discutere, a nome di molti altri fedeli, è quello di aver proibito, da parte di alcuni Vescovi, soprattutto del Nord, la celebrazione delle Sante Messe onde evitare il contagio, favorendo in tal modo un ulteriore clima di panico tra la gente.

mercoledì 26 febbraio 2020

Le cause teologiche..

IL LINGUAGGIO DEI COMUNICATI
I vescovi e il Dio che sostiene, ma non può fare miracoli

I vescovi invitano a pregare perché Dio sostenga i malati e i medici, pochi di loro chiedono di pregare perché il Cielo sconfigga il contagio. Sembra che non si riconosca a Dio la possibilità di operare al di fuori dell’ordine del creato, come invece in San Tommaso, ma solo rispettando le leggi di questo ordine. Ecco il frutto della teologia di Rahner, dove Dio è intramondano. 



"Dietro le quinte”

Chiesa tedesca / Si dimette il gesuita Langendörfer, uomo chiave del processo sinodale


Un altro segnale di crisi ai vertici della Chiesa tedesca. Dopo che il cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale di Germania dal marzo 2014, ha annunciato che non si ricandiderà per un nuovo mandato, ecco che una delle figure più influenti della Chiesa tedesca, il gesuita Hans Langendörfer, ha inaspettatamente annunciato le sue dimissioni da capo della segreteria della conferenza episcopale.

Spadaruchina

CORONAVIRUS. SPADARO, L’AMUCHINA E I CASTIGHI DI DIO.


Cari amici e nemici di Stilum Curiae, purtroppo siamo obbligati ad occuparci ancora del Direttore de La Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, per la sua indefessa attività sui social, e su twitter in particolare. Come sa chi ha seguito nei giorni scorsi Stilum Curiae, il gesuita che –ahimè – sussurra al Pontefice ha usato la crisi del Coronavirus fra l’altro per attaccare non solo una parte politica che gli sta antipatica, ma anche per trattare da lupi travestiti da pastori quanti suggerivano che questa epidemia potesse essere in qualche modo una punizione verso i peccati umani. E anche ieri ha continuato – citando Vatican News – in questa operazione, come potete vedere.

Insapientĭbus?

Il Coronavirus, le insipienti accuse all’Arcivescovo di Milano e altro ancora.
La storia ci insegna che quando un popolo è impaurito da guerre,  carestie o calamità naturali spesso cerca un capro espiatorio contro cui scatenare le proprie rabbie e le proprie vendette. Che poi il malcapitato sia responsabile di quanto lo si accusa poco conta, perché se il “personaggio” prescelto ha le giuste caratteristiche per calamitare sopra di sé l’odio di un manipolo di esagitati ben decisi a condannarlo senza giusto processo, usando pure la menzogna si otterrà facilmente contro di lui la rivolta di gente ottusa  e incontrollabile. 
Gli episodi che si potrebbero portare ad esempio sono molteplici e, per restare in tempi recenti, ci sarebbe molto da attingere a partire dalla rivoluzione francese fino all’ultima guerra mondiale.

Profetici si diventa..?

Benedetto XVI profetico? O Mons. Lefebvre profetico…




Il cardinale Sarah, in una lunga intervista concessa a Edward Pentin per il National Catholic Register, e pubblicata su L’Homme nouveau,  ritorna sul suo libro scritto col papa emerito Benedetto XVI: Dal profondo del nostro cuore, sulla polemica che ne è seguita e sulla sua difesa del celibato ecclesiastico.

Memento homo quia pulvis es et in pulverem reverteris ...

MERCOLEDÌ DELLE CENERI
Non viviamo invano, valutiamo la prospettiva dell'eternità

L’austero ed efficace simbolo della cenere invita a riflettere sull’inconsistenza della vita e dei suoi progetti facendo riferimento al tema del peccato, che non soltanto si configura come disobbedienza alla legge di Dio, ma più e prima ancora come fallimento dell’umana attività e dei più profondi desideri del cuore. Il richiamo al passaggio della morte evoca anche l’appuntamento del giudizio invitando a valutare tutto nella prospettiva dell’eternità e del definitivo.




martedì 25 febbraio 2020

L'Ora della Giustizia è scoccata?

Coronavirus: cronache dall’Occidente che teme di morire, ma è già morto



Come in tutte le questioni spinose, anche in questa folle pagliacciata della pandemia da coronavirus si deve partire dai dati certi. Che per me sono i seguenti. La mia famiglia è composta da padre, madre, tre figli, una nuora e un imminente genero. Uno dei miei figli lavora in una grande città del Nord e ha come vicina di scrivania una collega della ormai famigerata Codogno: potenzialmente infetta la collega, dunque potenzialmente infetto anche mio figlio. L’altro va spesso per lavoro nella famigerata Codogno e dintorni e, nei giorni scorsi, è stato in una delle aziende chiuse per prime. Dunque, potenzialmente infetto anche lui.

Quando le gerarchie si copovolgono

LA PIRAMIDE "MASSONICA"


Massoneria: guardare la storia con un’altra ottica. Dai presidenti Usa a Garibaldi fino a Roncalli e Montini oggi la lotta in corso è fra la massoneria che fa capo alla lobby dei Clinton e quella che si è creata attorno a Trump 
di Francesco Lamendola  

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Tutti lo sanno, perché non è un mistero per alcuno; eppure ciascuno parla, scrive e ragiona come se il problema non esistesse neppure. Lo fanno i politologi e i giornalisti, i sociologi e gli storici di professione. Parliamo, naturalmente, della massoneria, e della immensa rete tentacolare che essa ha intessuto, nel corso degli anni, dei decenni e dei secoli, sul mondo intero. 

Riempiamolo!

"Porti aperti". Il motto dei nuovi negrieri del capitale


Diego Fusaro
https://www.youtube.com/watch?v=16ETPZ9gAag

Le vere locuste dell’Africa

L’“ospedale da campo” è deserto..

Coronavirus: dalla Chiesa in uscita alle chiese vuote


Le città del Nord Italia stanno vivendo da due giorni un clima surreale, da Stato di Guerra. Il focolaio dell’epidemia di paura e di panico sono le Istituzioni, che di fronte all’apparire di casi di polmonite da Coronavirus hanno reagito in maniera draconiana, con la chiusura di scuole, uffici pubblici, esercizi pubblici, con la proibizione di tutte le manifestazioni pubbliche. Tra queste non erano esplicitamente citate le Messe, ma evidentemente  i titolari di quasi tutte le diocesi del Nord hanno pensato bene di applicare incondizionatamente  le direttive governative.

Ciò che il Signore permette

La Messa non ha bisogno di pubblico

Milano duomo mascherine Coronavirus

Milano, duomo. (Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)
È inevitabile che in questi giorni si parli tantissimo dell’epidemia di coronavirus, che oramai sta dilagando anche in Italia. Naturalmente questa epidemia fa preoccupare tantissimo le persone, che si trovano di fronte a qualcosa che non possono vedere. Quindi, questo problema, non tocca soltanto l’aspetto sanitario, ma anche sociale, antropologico, psicologico, culturale e naturalmente religioso. Certamente, perché nelle regioni più colpite, si pone il problema di evitare assembramenti di persone per prevenire il propagare del virus. Per questo, vengono cancellati eventi culturali, sportive, sociali, e anche in alcune regioni quelli religiosi, come per esempio la celebrazione della Messa.

Tra città di Dio e città del Diavolo

Dal Coronavirus alle punizioni di Dio: malattie e calamità come castighi?

coronavirus italia 2020
 1.
Una parte importante della riflessione, oltre ovviamente a sana precauzione, fondata preoccupazione, legittima rabbia per le inefficienze buoniste-demenziali del governo, tocca l’ambito di fede. Interpella la questione di Dio. E lo fa su almeno tre livelli: quello naturale e opportuno della preghiera; quello più particolare della mistica e della profezia; quello teologico in senso stretto circa il male e la causalità divina.

Tana liberi tutti?

Don Gabriele, sfida al Coronavirus: «Niente può toglierci la Messa»

Chi è don Gabriele Bernardelli, il parroco che ha commosso e dato speranza con il messaggio ai parrocchiani di Castiglione d'Adda, chiusi in casa per l'epidemia da Coronavirus? Ha benedetto sul sagrato, suonato le campane e non ha rinunciato alla Messa, «che niente può toglierci, perché è il bene più grande che abbiamo. E questa privazione ci aiuterà a desiderarla ancora di più». La Nuova Bussola Quotidiana lo ha incontrato. 



lunedì 24 febbraio 2020

E Iddio abbia misericordia di noi..

La Chiesa: da maestra di penitenza …a maestra di profilassi



Ribadendo il nostro non sapere cosa ci riserverà questa epidemia da coronavirus, c’è una cosa che ancora ci colpisce. Una cosa che riguarda questa volta le recenti disposizioni che alcune curie hanno ritenuto opportuno emanare.

La“morte vivente”

Il dramma nascosto delle cristiane perseguitate


Cari amici di Duc in altumOpen Doors/Porte Aperte, organizzazione a scopo benefico che lavora per sostenere i cristiani perseguitati nel mondo con risorse pratiche e conforto spirituale, pubblica oggi il suo rapporto 2020 sulla persecuzione religiosa di genere: la relazione analizza le ripercussioni della persecuzione subita dalle donne cristiane.
A.M.V.

Qualcosa di soltanto nostro?

Elogio della libertà, quella vera. Dialogo tra un cardinale e un pensatore laico


L’esplosione dei desideri individuali trasformati in diritti per tutti è materia di notizia quotidiana. Senza più limiti. Incide sulla nascita e la morte, le tecniche e l’ambiente, la politica e le migrazioni, insomma, sulla natura stessa dell’uomo. Ma è trionfo della libertà o dittatura, a scapito dei più deboli? E qual è allora l’altra libertà, quella che si nutre della verità e non può sussistere senza di essa?

Motu Improprio

L'affondo del Papa: "Populismi? Mi ricordano gli anni '30"

A Bari il Papa ha attaccato i leader populisti: "Mi fa paura sentire discorsi che seminano paura e odio. Mi ricordano i discorsi che si sentivano negli anni '30 del secolo scorso"

"Lo sappiamo che “Dio non è Mandrake e non ha la bacchetta magica”

LOMBARDIA PRIVATA DEL SANTO SACRIFICIO per disposizione del vescovo
Non ho voglia di scrivere a lungo: sono  rimasto senza Messa domenicale. Stremato  dal viaggio della notte precedente (da Rimini  incredibili ore di treno fermo “per ordine dell’autorità  giudiziaria”  per  una risorsa che  aveva attraversato i binari), vado nella mia parrocchia  prima dello 18 e sento per radio che l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini,  ha cancellato tutte le Messe con la scusa del coronavirus.
Così, come niente fosse, in tutta la diocesi, non solo i paesi attorno a Codogno; la diocesi  più  grande del mondo, dove mai  fu  sospeso il rito nemmeno durante la peste del Manzoni;  anzi, al centro del lazzaretto  c’era una chiesetta  aperta da tutti i lati per consentire ai  malati sotto il porticato  vedere la Presenza Reale.  Adesso per  almeno due settimane lascia il popolo senza Messa alcuna.

Quando sentirete suonare le campane..

LA FEDE E L'EMERGENZA
Don Gabriele e la Messa che il Coronavirus non fermerà

«Ieri, dinanzi al tabernacolo e alla statua dell’Assunta, anch’io ho pianto. Quando sentirete suonare le campane della Messa, unitevi al sacerdote che offrirà il Sacrificio del Signore per tutti. Uscirò sul sagrato della parrocchiale benedicendo con il Santissimo Sacramento tutta la parrocchia e tutto il paese». La toccante lettera del parroco di Castiglione d'Adda ai "fedeli nella prova": continua a celebrare nonostante la sospensione e offre il sacrificio per la sua gente. 



domenica 23 febbraio 2020

Sarete simili a Dio!

NATURALIZZARE IL CRISTIANESIMO


Vogliono naturalizzare il cristianesimo. Querida Amazonia? E' in atto una manovra subdola e truffaldina, mirante a sostituire alla religione di Gesù Cristo una falsa religione della natura in cui l'uomo diventa dio di se stesso 
di Francesco Lamendola  

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L’arcivescovo di Lima, Carlos Castillo Mattasoglio, lo stesso che aveva adorato Pachamama nella cattedrale di Lima invocando la dea: Siamo qui a pregare per te, nel corso di un incontro diocesano ha affermato che la transustanziazione è il mistero nel quale il Signore (ma quale “signore”, a questo punto?) si fa pane per noi. Laddove anche un bambino di otto anni, che si prepara a fare la Prima Comunione, sa che nella transustanziazione avviene l’esatto contrario: è il pane, infatti, che si fa Corpo di Cristo, ed è il vino che si fa sangue di Cristo. Un lapsus, uno sbaglio, una distrazione di Sua Eccellenza?