ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 24 dicembre 2011

Christus natus est nobis

VIDEO:  - canto gregoriano

E’ più felice chi celebra l’originale significato cristiano del Natale!


La redazione desidera inviare i migliori auguri di un S. Natale a tutti i lettori e alle loro famiglie, ricordando in modo un po’ originale una ricerca svolta nel dicembre 2003 da ricercatori dell’Università di Warwick, secondo i cui risultati «coloro che celebrano l’originale significato cristiano del Natale sono, nel complesso, più felici di quelli che celebrano le feste natalizie nel pieno spirito del materialismo e del consumismo», o di coloro che vogliono trasformarla in una  ”festa delle luci”. 

2011 SECONDA FASE ‘MONDIALISTA’ DELLA SVOLTA GIUDEO-CRISTIANIZZANTE

Con la pubblicazione di questi ultimi articoli, don Curzio Nitoglia coglie l’occasione per inviare a tutti i più sinceri auguri di un sereno Santo Natale nel Signore.
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d. CURZIO NITOGLIA
20 dicembre 2011
 Avanproposito
● Prima del Vaticano II la distinzione e contrapposizione tra Cristianesimo e Giudaismo talmudico o post-biblico era pacifica.
Purtroppo la distinzione non solo pian piano si è affievolita (con Giovanni XXIII) ma è stata ribaltata con Nostra aetate e dall’insegnamento di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Cosi che dalla distinzione si è passati alla confusione e alla omologazione dottrinale e teologica degli opposti (Cristo e anti-cristi).
● Tuttavia restava un passo ulteriore da compiere. L’illustrazione di questo secondo livello è il cuore del presente articolo. Le dichiarazioni del rabbinato e dell’alto clero sono di una gravità inaudita, ma sono reali e bisogna prenderne atto. Dopo la livellazione dottrinale oramai compiuta, bisognava giungere a quella pratica: specialmente politica (1948, Stato d’Israele / 1993, suo riconoscimento da parte del Vaticano) ed economico-finanziaria (crisi del Dollaro e dell’Euro). A partire dal 2001 sino al 2011 abbiamo assistito al costante e progressivo innalzamento (quasi mascherato e non esplicitamente sbandierato) della “Torre di Babele” del ‘Nuovo Ordine Mondiale’ con una ‘Repubblica Universale’ (Usa/Israele) e un ‘Tempio Universale’ (Assisi I-III, 1986-2001). Proprio in questi ultimi mesi si parla apertamente ed esplicitamente di una seconda fase dell’azione congiunta ebraico-cristiana (non più dei soli colloqui), che deve preludere ad un Nuovo Ordine Mondiale economico/politico, il tutto alla luce della shoah e di Nostra aetate, che sono correlative come padre e figlio. Porgo al lettore le seguenti considerazioni con la speranza che i cristiani aprano gli occhi e non cadano vittime della globalizzazione religiosa e economico/politica, la quale è la peggior tirannia, mascherata da “democrazia”, che si possa immaginare.
● L’articolo che segue è un commento di questa seconda fase, partendo da Orwel e giungendo a Benson per mostrare come dalla shoah e Nostra aetate si sia arrivati oramai alla ultima fase di realizzazione economico-finanziaria del Nuovo Ordine Mondiale voluto dai rabbini e dagli ecclesiastici neomodernisti.

L’ ICI e i Sodomiti!

Cristo Expulsando a los Mercaderes del TemploAvete voluto la bicicletta?!
Secondo la migliore (e dunque peggiore) scuola di Goebbels. Basterebbe leggere il testo della legge per capire che la Chiesa l’Ici la paga. Fare un altarino in un albergo è elusivo o evasivo?… qui casca il cosacco! Come mai gli è sfuggito che anche sinagoghe e moschee hanno gli stessi “privilegi”? Non è l’Ici l’obiettivo: è la Chiesa. I pubblicani: i tassatori dei tempi di Gesù.

Una risposta a Mons. Ocáriz

“Continuità” e “accettazione” del Concilio: una risposta a Mons. Ocáriz

Desidero dar voce al testo di un lettore e condividerlo con tutti, perché è una interessante ulteriore analisi e valutazione della querelle che è sotto la nostra attenzione e vigilanza in questo tempo di fiduciosa attesa della composizione della vicenda che riguarda la regolarizzazione canonica della FSSPX ed anche di custodia e diffusione dell'autentica Tradizione bimillenaria - e non soltanto "conciliare" o forse anche "conciliaristica" - che con Mons. Gherardini riconosciamo come evolutiva in senso veritativo, non vivente in senso storicistico.


Il sito de L’Osservatore Romano pubblica, nelle lingue principali, un articolo di Mons. Fernando Ocáriz,Sull’adesione al concilio Vaticano II , datato 2 Dicembre. L’autore – teologo, Vicario Generale dell’Opus Dei, Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede – si può considerare uno dei maggiori esperti “romani” del mondo tradizionalista e, quel che più importa, delle sue posizioni propriamente teologiche: ha partecipato, infatti, già ai colloqui con Mons. Léfebvre, nel 1988; è stato “Esperto Permanente” della Pontificia Commissione “ Ecclesia Dei ”; da ultimo e soprattutto, ha fatto parte della commissione bilaterale che ha condotto le discussioni dottrinali tra la Santa Sede e la Fraternità S. Pio X. Questo suo articolo, benché porti un titolo assai generico, sembra indirizzato soprattutto ai tradizionalisti, nell’intento di chiarire l’esito di tali discussioni: il Preambolo Dottrinale presentato alla S. Pio X e, in particolare, l’ambito di “ libera discussione ” che verrebbe ammesso sui documenti conciliari.

Avanti Lutero..!


Ecumene in musica. Il luterano Bach sulla tv dei vescovi
Tra Natale e Capodanno, TV 2000 farà ascoltare tutte le Cantate composte da Bach per le messe del periodo natalizio. Con il teologo e musicologo PierAngelo Sequeri che le svelerà nella loro vera essenza. Una lezione anche per le liturgie cattoliche

di Sandro Magister




ROMA, 23 dicembre 2011 – Tre anni fa, a far risplendere di nuova luce le sette mirabili antifone gregoriane che accompagnano il Magnificat dei vespri di rito romano nei sette giorni prima del Natale, era stata "La Civiltà Cattolica", con un editoriale di Maurice Gilbert, direttore del Pontificio Istituto Biblico di Gerusalemme:


Nelle feste natalizie di quest'anno, invece, è un altro capolavoro della musica liturgica cristiana a brillare di luce nuova: il celeberrimo ma spesso incompreso "Oratorio di Natale" di Johann Sebastian Bach. Fatto riascoltare nella storica esecuzione diretta da Nikolaus Harnoncourt nel 1982 e raccontato e svelato nella sua vera essenza da un teologo e musicologo di eccezione: PierAngelo Sequeri.

A portare questo dono di Natale a un largo pubblico è TV 2000, la televisione di proprietà dei vescovi italiani.

venerdì 23 dicembre 2011

I DANNI DEL MODERNISMO

I DANNI DEL MODERNISMO ED IL "GIURAMENTO ANTI MODERNISTA"


Pontifex.RomaAlcuni lettori dei miei testi mi hanno privatamente contattato, chiedendomi di pubblicare il testo integrale, con annesse considerazioni personali, del "Giuramento anti Modernista". A dire il vero un articolo analogo lo inviai a Pontifex vari anni fa, tuttavia non riesco più a trovarlo. Ho deciso, pertanto, di estrapolarne una sintesi dal sito della M.S.M.A., di commentarlo e di riproporlo ai miei lettori e, fortunosamente, ciò avviene proprio in concomitanza del Santo Natale che, come noto, almeno in occidente è vissuto dalla gran parte dei battezzati in maniera modernista, quindi sbagliata ed ereticale. Parto facendo un piccolo cenno al significato, in ambito cattolico, del termine modernista: "modernista è il fautore o seguace del modernismo cattolico" che, al pari di un aderente a qualsivoglia setta protestante, abbraccia e pratica quelle interpretazioni dottrinali fuorvianti e si comporta in maniera non consona al buon cristiano e non aderente a ...... quanto previsto nel Magistero (vasto ma molto chiaro).

Salvare quale Europa?


Come salvare l’Europa (non l’euro) col realismo della scolastica

(di Roberto de Mattei su Il Foglio del 23/12/2011)
DAL MEDIOEVO ALLA “SCUOLA AUSTRIACA”, UNA CRITICA IN NOME DELLA TRADIZIONE ALLA MONETA NATA CONTRO L’ETICA.
La principale preoccupazione del governo Monti sembra oggi quella di “salvare l’euro”, nella convinzione che dalla salute della moneta unica dipenda il benessere economico dell’Italia e dell’Europa. Il problema che l’Italia e l’Europa avrebbero di fronte sarebbe monetario e lo strumento per risolverlo di natura fiscale.

Canterbury,inchiesta abusi


VATICANISTA DE LA STAMPA
L'arcivescovo di Canterbury ha messo sotto inchiesta una diocesi dove preti anglicani hanno potuto continuare a lavorare pur essendo stati accusati di pedofilia. La decisione di Rowan Williams, capo spirituale della Chiesa di Inghilterra, di indagare sulla diocesi di Chichester segna la prima volta dagli anni Ottanta che un arcivescovo di Canterbury ordina una ispezione apostolica in una diocesi. Lo scandalo della pedofilia ha provocato un terremoto nella Chiesa Cattolica, in particolare nei paesi anglosassoni, ma non era finora mai emerso in modo vistoso nel mondo protestante. Qualche mese fa il Vaticano ha ordinato una visita apostolica all'abbazia di Ealing a Londra dopo che sono venuti in luce anni di abusi da parte di monaci.Lo scandalo di Chichester vede al centro due vicari, Roy Cotton e Colin Pritchard, che hanno molestato bambini in chiese delle Midlands e dell'East Sussex negli anni Settanta e Ottanta. In maggio un'inchiesta ha scoperto che i due hanno potuto continuare a prestare servizio nonostante i loro superiori
fossero a conoscenza di gravi accuse nei loro confronti

giovedì 22 dicembre 2011

LA “SINDONE” DI PADRE PIO

 
Di Renzo Allegri
renzo@editorialegliolmi.it
Foto di Nicola Allegri
Nell’autunno del 1998, ricevetti una telefonata. Un figlio spirituale di Padre Pio mi chiedeva di andarlo a trovare. <<Lei è un giornalista che scrive spesso di Padre Pio, io leggo i suoi articoli>>, disse. <<Ho qualche cosa di molto importante da raccontarle>>. 
Padre Pio era morto da trent’anni. Il processo della sua beatificazione era finito e si conosceva già la data della solenne proclamazione della sua santità 
Andai a trovare quell’uomo e mi raccontò una storia così sconcertante da farmi pensare che, almeno in parte, fosse frutto della sua fantasia. Riferii la storia in un mio articolo, ma con tono distaccato, come per far capire al lettore che riportavo fedelmente ciò che mi era stato detto, ma io stesso stentavo a credere che quei fatti fossero realmente accaduti. 
Sono trascorsi quasi tredici anni e quella storia è tornata di attualità. Di essa se ne stando interessando alcune personalità ecclesiastiche e anche un famoso scienziato. I risultati finora raggiunti dimostrano che si tratta di una storia seria, anche se incredibile da un punto di vista razionale, che aggiunge un nuovo sorprendente capitolo ai misteri carismatici di Padre Pio. 

Conciliabuli fructus

Gesù non abita più in Europa Perso il primato della fede

(di Maurizio Caverzan su Il Giornale del 21/12/2011) Le famose «radici cristiane dell’Europa» che a lungo hanno alimentato il dibattito tra gli intellettuali e i politici del Vecchio Continente durante la stesura della Costituzione europea hanno sempre minor influenza nel mondo. Non è una notizia inedita n´ sconvolgente, tanto è sotto gli occhi di tutti la progressiva scristianizzazione del mondo occidentale.

Historia repetitur ?

 Il genocidio della Vandea
Quei 100.000 km quadrati, quelle 770 parrocchie insorte, quegli 800.000 abitanti “non hanno alcuna caratteristica distintiva comune”. Appartengono a province diverse, obbediscono ad abitudini diverse, non hanno avuto una storia comune; la Vandea è, pertanto, nata da un rifiuto.

La rottura si consuma il 12 luglio 1790, con la proclamazione della Costituzione civile del clero, clero tenuto in grande stima dal popolo per la sua onestà ed il suo eroismo. La caduta di fiducia e il conseguente rifiuto di qualsiasi dialogo induce le autorità a degenerare in misure vessatorie, moleste, arbitrarie e talvolta violente.

Chi dice che siano macchie?..(Gv 8,1-11)

dossier: certe macchie di Lefebvre

(1) Sul "lefebvrocentrismo"

Il 27 maggio 1976 Lefebvre affermò di aver sperato di diventare cardinale (suggerendo l'idea di aspirare anche a qualcosa di più), se solo Pio XII fosse vissuto almeno un altro paio d'anni.

Appena tre giorni prima, il 24 maggio 1976, avendo proceduto ad ordinazioni contro le indicazioni della Santa Sede, era stato sospeso a divinis (cioè da tutte le funzioni sacerdotali). Lefebvre reagì celebrando pubblicamente la messa tridentina a Lille, nella quale chiese pubblicamente che i fedeli tradizionali potessero disporre di almeno una chiesa in ogni diocesi del mondo. Sottinteso: sotto la guida del movimento lefebvriano.

Lefebvre rifiuterà di ordinare preti provenienti da altri movimenti tradizionalisti che però avevano iniziato la formazione in un seminario non suo: ha sempre aspirato a diventare l'unico riferimento della Tradizione.

mercoledì 21 dicembre 2011

Tornielli e le sue "fonti"

Santa Sede - FSSPX. Tornielli e le sue "fonti" vaticane ed altre..

Tornielli non si smentisce. Entra a gamba tesa con la pubblicazione della notizia della consegna della rispostaalla Santa Sede di Mons. Fellay, qualificando il documento della Fraternità - secondo le sue fonti non indicate ma notoriamente "curiali" di un certo schieramento - «una documentazione», non una risposta e attribuendo inopinatamente e riduttivamente le dichiarazioni nel frattempo rese da mons. Fellay, alle difficoltà interne alla Fraternità e non all'oggettivo e noto peso delle questioni sul tappeto, sulle quali sembra essere intervenuto un irrigidimento della Santa Sede, nella persona del Card. Levada. La notizia è introdotta da un titolo, che è già una stroncatura: "È arrivato in Vaticano un testo della Fraternità San Pio X: una documentazione non una risposta. E in Francia cresce l'ala dura anti-romana". Il nocciolo della questione è indicato nei seguenti termini:

Ma Gesù andava in vacanza?*

Don Luigi Verzè nella piscina della sua fazenda brasiliana. Tutte le foto
Le eccezionali immagini del fondatore dell'ospedale San Raffaele, mai viste prima. Solo su Oggi, in edicola da mercoledì
Don Luigi Verzé in piscina nella fazenda brasiliana con Mario Cal (FOTO)
Don Luigi Verzè che fa il bagno nella piscina della sua fazenda di Conde, in Brasile, in compagnia del suo braccio destro Mario Cal, suicidatosi nel luglio scorso. Le eccezionali fotografie, che risalgono al febbraio 2010, sono pubblicate in esclusiva dal settimanale Oggi, in edicola da mercoledì.

Fatima e i segni della storia

L'8 dicembre, Fatima e i segni della storia
di Vittorio Messori
Anche il Corriere ha ricordato, con una pagina intera, i vent’anni da quanto successe in una dacia a Viskuli, nella foresta di Pushcha, in Bielorussia. I primi presidenti eletti democraticamente dalle tre repubbliche slave dell’Urss – Russia, Ucraina, Bielorussia – firmarono il documento che sanciva “la cessazione dell’Unione Sovietica in quanto entità statale“ e lo smembramento del primo Stato comunista della storia. Una decisione imprevista, non soltanto dai soliti “esperti“, ma anche dagli stessi protagonisti dell ‘incontro. Ciò che si voleva non era la fine dell’Urss ma un patto federale rinnovato. E invece, pochi giorni dopo, la notte di Natale, la bandiera rossa con la falce e martello era ammainata per sempre dalla cupola più alta del Cremlino e al suo posto risaliva il tricolore dell’impero di Pietro il Grande.

Il gesuita Surin e il Natale

Jean-Joseph Surin, gesuita francese, è tra i più grandi mistici del XVII secolo, ma anche uno dei più dimenticati. Molti ne sono rimasti affascinati: da Bossuet a Fénelon, da Teresa di Lisieux a Raissa Maritain. L’eccezionale statura spirituale di Surin è stata a lungo oscurata dalla sua malattia mentale e dalle intricate vicende che l’hanno coinvolto in strani fenomeni di possessione diabolica a Loundun. Nel ‘900 è stato riscoperto da studiosi di fama mondiale come Bremond e de Certeau. La sua luce fruga nelle piaghe nascoste dell’anima. La sua penna sferzante richiama le esigenze radicali dell’amore di Dio. Dotato di solide basi teologiche e di un gusto letterario raffinato, Surin si esprime con linguaggio semplice e diretto. Come tutti i grandi, riesce a condensare la ricchezza della sua proposta in poche idee che ripete con insistenza e rappresenta con efficace concretezza visiva. Il tempo di Natale è senza dubbio tra i più amati dal gesuita Surin, tanto che vi ritorna in diverse lettere. ...

Interessanti sintonie con lo spirito Post-conciliare.


Cristianesimo e Giudaismo. Interessanti sintonie con lo spirito Post-conciliare.

Desidero condividere con voi un articolo di Don Curzio Nitoglia sulla vexata e spinosa quaestio dei rapporti con l'Ebraismo oggi più incombente che mai
Io stessa mi ero imbattuta su questo problema, di cui ho già parlato qui, credo con equilibrio e secondo una logica aletica dettata dalla fede cattolica. Citavo, su Benamozegh e le tendenze attuali, ormai sempre più evidenti, questo recente documento, pubblicato proprio da me per un sito sul dialogo ebraico-cristiano; ma con una chiosa.


martedì 20 dicembre 2011

LA BELLEZZA CHE CI SALVA.


Brunero Gherardiini, su «Divinitas », anno LIV, n. 3 - 2011:
RECENSIONE SU « DIVINITAS ».
Di Brunero Gherardini.
Pro manuscripto, Milano 2011, pp. 332, € 35,00.

Per richiedere il libro rivolgersi: o alle librerie Hoepli di Milano
Coletti di Roma, o all’Autore
 con una E-MAIL .

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Appena letto il titolo di questa nuova opera del prof. Enrico Maria Radaelli, mi venne un sospetto: che si sia anche lui convertito alvonbalthasarismo? Niente di male, intendiamoci, visto che anche fior di teologi, di quelli intendo che van per la maggiore, s’approprian il vanto d’appartener alla scuola del famoso “gesuita protestante”. Se io faccio eccezione, è solo perché né vado per la maggiore, né, rimanendo terra terra in ambito teologico, riesco a considerare teologo chi, come Hans Urs von Balthasar, instaura sì un discorso su Dio e le cose di Dio, ma semplicemente da esteta. Quel titolo mi sorprese proprio per questo e mi chiesi se un po’ di von Balthasar e del suo estetismo non fosse anche in Radaelli. Non com’esteta, infatti, lo conoscevo, ma come bravo ed affezionato discepolo di R. Amerio, fedele esegeta e propagatore del suo “forte” pensiero.