ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 21 dicembre 2011

Tornielli e le sue "fonti"

Santa Sede - FSSPX. Tornielli e le sue "fonti" vaticane ed altre..

Tornielli non si smentisce. Entra a gamba tesa con la pubblicazione della notizia della consegna della rispostaalla Santa Sede di Mons. Fellay, qualificando il documento della Fraternità - secondo le sue fonti non indicate ma notoriamente "curiali" di un certo schieramento - «una documentazione», non una risposta e attribuendo inopinatamente e riduttivamente le dichiarazioni nel frattempo rese da mons. Fellay, alle difficoltà interne alla Fraternità e non all'oggettivo e noto peso delle questioni sul tappeto, sulle quali sembra essere intervenuto un irrigidimento della Santa Sede, nella persona del Card. Levada. La notizia è introdotta da un titolo, che è già una stroncatura: "È arrivato in Vaticano un testo della Fraternità San Pio X: una documentazione non una risposta. E in Francia cresce l'ala dura anti-romana". Il nocciolo della questione è indicato nei seguenti termini:
Il preambolo, mai pubblicato, non era un testo «prendere o lasciare». La Santa Sede aveva previsto la possibilità per i lefebvriani di chiedere chiarimenti e di proporre specificazioni ulteriori. Nella sostanza, però, non poteva essere mutato, in quanto il Vaticano chiedeva - in vista della regolarizzazione attraverso la creazione di una prelatura personale dipendente dal Papa – che la Fraternità accettasse la «professione di fede» richiesta a chiunque assuma un incarico ecclesiastico. E chiedeva che riconoscesse come spetti al magistero della Chiesa l’ultima parola in caso di controversie dottrinali.
Le due ultime condizioni non sembrano lasciar vie di scampo e giustificano perfettamente le perplessità manifestate da Mons. Fellay [vedi anche], le nostre riflessioni sul testo di Ocariz pubblicato dall'Osservatore Romano [vedi anche] nonché la domanda di mons, Fellay che è anche la nostra: "perché non basta il credo?":
Sorvolo sul florilegio di sottolineature negative nei confronti della Fraternità e noto che Tornielli costruisce un discorso completamente sganciato da ogni pensiero o riflessione sui rispettivi contenuti (uno secretato: il Preambolo dottrinale redatto dalla Santa Sede; l'altro reso pubblico in termini equilibrati e rispettosi ma completamente scevri da equivoci e/o ambiguità dalla Fraternità). Il commento di Tornielli, intriso di sferzanti folate di vento "curiale", va addirittura a parare su notizie diffuse da un sito sedevacantista (ma che centra con la Fraternità?) da lui stesso definito inattendibile, mettendo l'accento sul dato che un forte dissenso interno, contrario all'accordo con Roma, sia cresciuto in questi anni nel gruppo lefebvriano. E aggiunge: Ora bisognerà attendere per sapere come la Santa Sede reagirà alla «risposta che non risponde».

E' questo un modo serio ed obiettivo per fare informazione? Di certo è da Vaticanista "informato"; ma che attinge ad un'unica fonte, sulla quale è "allineato" senza appello e senza discrimine. E non fa altro che aggiungere colate di fango e confusione ad un contesto già di per sé ingarbugliato. Una volta di più, si sposta l'analisi sul piano politico, distogliendola da quello dottrinale e dalla logica aletica che dovrebbe ispirare ogni operatore dell'informazione che si definisce credente.

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