ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 4 aprile 2020

La barbarie teologica

Card. Muller: declassare il titolo di «Vicario di Cristo» a “titolo storico” è segno di “barbarie teologica” e “dilettantismo”

Annuario pontificio 2020 L’Annuario pontificio è un organo informativo pubblicato ogni anno in italiano dalla Santa Sede, è curato dalla Segreteria di Stato e pubblicato nella Libreria Vaticana. Viene pubblicato con questo nome dal 1912, ma risale al 1701. I titoli di Papa Francesco sono stati sempre elencati in capo alla pagina, iniziando con «Vicario di Cristo», «Successore del Principe degli Apostoli» «Sommo Pontefice della Chiesa Universale», «Primate d’Italia, «Arcivescovo e Metropolita della Provincia Romana», «Sovrano dello Stato della Città del Vaticano», «Servo dei Servi di Dio», ecc. Il tutto terminava con il nome al secolo, Jorge Mario Bergoglio, ed una brevissima biografia.

L’uomo sta cambiando?

E invece tutto sarà come prima. A meno che…

Cari amici di Duc in altum, ogni giorno ci sentiamo dire che dopo il coronavirus, niente sarà più come prima. Sarà vero? In proposito ricevo da Silvio Brachetta questa riflessione che volentieri vi propongo. 
A.M.V.

Un Dio da far pietà..?

Possiamo chiedere il miracolo?                                
Tu sei il Dio che opera meraviglie
Sal 77,15
La preghiera a un Dio che non risponde
(di padre Giovanni Cavalcoli)
Nell’Avvenire di martedì  31 marzo troviamo un articolo del teologo dell’Università Gregoriana Francesco Cosentino dal titolo Il virus, il dolore e il silenzio di Dio. Quando la preghiera diventa «grido».                              
Nell’articolo il Cosentino respinge l’idea di chiedere a Dio di far cessare la pandemia in un modo miracoloso. Comincia, infatti, bensì col dire che «la preghiera concepita nel dolore non rimane inascoltata». Ma poi, nel seguito di quello che dice, dove ci aspetteremmo che dicesse in che senso la nostra preghiera non rimane inascoltata, dice cose che fanno capire tutto il contrario. Vediamo.  

Le cause seconde

Il virus della tirannia finanziaria

https://www.paolocurtaz.it/wp-content/uploads/2015/11/Dio-o-ricchezza-7A-colored.jpg (immagine aggiunta)
Non potestis Deo servire et mammonae (Mt 6, 24).


La prova che il nostro Paese sta attraversando ha fatto venire a galla non solo la qualità del clero, ma pure le condizioni spirituali del popolo. L’impressione che si sta imponendo è quella del vuoto pneumatico: il massimo della reazione è appendere una bandiera arcobaleno al balcone o far chiasso alla finestra ad un orario prestabilito, come carcerati in rivolta… A parte queste patetiche rivalse e le velleitarie dichiarazioni di buon esito, ce ne stiamo tutti rigorosamente chiusi in casa, fino a quando, oltre ai posti in terapia intensiva, scarseggeranno pure quelli in psichiatria. Anche là dove le chiese sono aperte, non si vede anima viva. Una società che ha perso la fede, anziché cercare protezione in Dio, riversa sulla scienza o sullo Stato impossibili attese di liberazione dalla malattia e dalla morte (che, dopo il peccato originale, sono però inevitabili perché inerenti alla condizione umana); essa, di conseguenza, obbedisce ciecamente a qualsiasi diktat, per quanto lesivo dei più elementari diritti della persona e quindi contrario tanto alla legge divina che a quella umana. Le istituzioni pubbliche, in realtà, stanno operando a danno della popolazione, piuttosto che a sua tutela, cioè secondo il fine che ne giustifica l’esistenza.

«Sono forse io, Signore?»

Carlo Maria Viganò / Nell’Annuario pontificio 2020 un gesto di sfida?


Cari amici di Duc in altum, non è senza un profondo senso di turbamento che vi propongo un nuovo intervento di monsignor Carlo Maria Viganò. Il contributo viene anche pubblicato oggi da La Verità.
A.M.V.
***

Vivere senza menzogna

RICORDO DEL TEOLOGO
Antonio Livi, gigante del pensiero cattolico

Un ricordo personale di monsignor Antonio Livi, il teologo scomparso il 2 aprile. Un gigante del pensiero cattolico che però si trovava ad essere emarginato da un ambiente clericale che lo vedeva come un reietto. Aveva sofferto molto per la situazione nella Chiesa negli ultimi decenni, da quando vi era entrata la "falsa teologia" ora vincente



venerdì 3 aprile 2020

Che cosa resta?

Le preghiere di riserva - Quaresima Vocogno 24


Un futuro prossimo che ogni giorno si avvicina

GREEN APOSTASY O DELLA RESTAURAZIONE DEL PAGANESIMO



Uno dei pochi vantaggi della segregazione impostaci dalla pandemia è che ciascuno di noi si trova a disporre di molto tempo, da impiegare auspicabilmente per pregare, meditare, fare buone letture e conversare con le persone care. Il Lettore avrà quindi la bontà di seguire questa mia riflessione accordandomi la sua attenzione, perché credo che l’argomento sia molto importante. 


Recordare, Virgo Mater Dei, dum steteris in conspectu Domini,
ut loquaris pro nobis bona et avertat indignationem suam a nobis.

Offertorio, Sette Dolori della B.V. Maria

Il secondo Nietzsche

Papa Bergoglio INFIERISCE contro la Madonna (3 aprile 2020): non è Corredentrice. E neppure Regina. Solo madre e discepola


L’indirizzo teologico post conciliare è stato segnato, come ben si sa, da quella svolta antropologica di rahaneriana memoria nelle cui spire è finita anche la mariologia dal momento che nessuna branca del sapere teologico è rimasta fuori dal contagio. E così la mariologia si è trasformata in “mariologia feriale”, “mariologia in cammino”… una mariologia, insomma, svilita da un indirizzo “umano troppo umano” che riecheggia nientemeno che il pensiero del superuomo nicciano (Umano, troppo umano -1878 - è la prima opera di Nietzsche).

Tempora bona?

Stanno arrivando tempi nuovi


https://www.radioromalibera.org/stanno-arrivando-tempi-nuovi/
Straziante ascoltare quest'uomo Ma che ci fa lì senza fede cattolica? Guardate la differenza dei due


Enzina Pasquali

Custos quid de nocte?

E' MORTO MONS. ANTONIO LIVI

Un video consigliato di Marco Cosmo del Decimo Toro. Morto Monsignor Antonio Livi, custode della "Vera Dottrina" Cattolica. Era malato da tempo. Fino all'ultimo difese la Vera Dottrina Cattolica subendo le persecuzioni del falso papa Jorge Bergoglio  
  

Morto Monsignor Livi, custode della vera Dottrina Cattolica.

Non c’è da meravigliarsi..

E poi c’è chi si chiede perché è arrivato il coronavirus

Notizia poco piacevole


Festa buddista di Vesakh/Hanamatsuri

Ecco quello che scrivono il cardinale Miguel Ángel Card. Ayuso Guixot, e il suo segretario, Mons. Kodithuwakku K. Indunil J.

http://press.vatican.va/content/salastampa/it/
bollettino/pubblico/2020/04/02/0198/00444.html#it

Il nemico parla chiaramente

SOROS: “LA CRISI DEL CORONAVIRUS MOSTRA CHE È TEMPO DI ABOLIRE LA FAMIGLIA”

Premessa
Giù le maschere. L’attuale pandemia presenta almeno il vantaggio che il nemico parla chiaramente. Lo sapevamo bene, ma ora sono lì a dire a chiare lettere quello che vogliono, ovvero quello che stanno cercando. Non vogliono solo distruggere la nazione, l’identità, i sessi … Anche la famiglia.
Come Ratte da fogna ! Il testo che riproduciamo non merita ulteriori commenti. Rende tutto in modo cristallino. Richiede, ovviamente, di avere un bacinella accanto. Per il vomito.

giovedì 2 aprile 2020

La prostituta del mondo

IL PROBLEMA DELLA CHIESA



Il Concilio fu, ed è tuttora, il problema della Chiesa. Un grande inganno? Sentendosi affondare gli uomini torneranno a volgersi a Dio, ma a quale Dio se la religione è stata adulterata e una falsa chiesa ha sostituito la vera? 
di Francesco Lamendola  


 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/000-TRISNUOVO/00--SAN-TOMMASO.gif

Il problema della Chiesa è lei stessa; e più precisamente quella parte di lei, divenuta poi maggioritaria ma che all’epoca era solo una minoranza, la quale volle il Concilio per farne il cavallo di Troia onde introdurvi le idee del modernismo. Quella minoranza aveva i suoi scopi precisi: era iscritta, o contigua, alla massoneria; e inoltre agiva in stretta connessione con la supermassoneria giudaica del B’nai B’rith: il suo obiettivo pertanto era quello di snaturare la Chiesa, di trasformarla in ciò che essa non era mai stata né dovrebbe mai essere, un’assemblea democratica soggetta ai voleri della maggioranza e agli umori del tempo in cui è immersa; e ciò con la somma, diabolica abilità di fare in modo che il comune fedele non se ne rendesse affatto conto. 

Una diserzione senza precedenti

LA RIDUZIONE ALLO STATO LAICALE DELLA GERARCHIA O DELLA PERVERSIONE DEL MUNUS SENZA ABBANDONARE L’OFFICIUM



Tempus meum nondum advenit,
tempus autem vestrum semper est paratum.

In questi giorni assistiamo ad un fenomeno che sembra paradossale, se non surreale. Questo fenomeno non è più denunciato solo dai pochi movimenti additati come integralisti, ma anzi è condiviso come evidenza lapalissiana dalla maggioranza dei fedeli cattolici e da gran parte di osservatori esterni. Ne hanno dato desolata testimonianza non pochi commenti all’ultima cerimonia che ha avuto luogo in piazza San Pietro lo scorso venerdì 27 Marzo. 

Il fenomeno cui mi riferisco potrebbe esser definito come una sorta di riduzione allo stato laicale da parte dell’intera Gerarchia, dall’ultimo pievano fino al vertice. 

Il problema non è Dio, ma siamo noi

DOV’E’ DIO?


Di fronte alle conseguenze tragiche che l’epidemia del Covid-19 sta disseminando in tutto il mondo, molti si stanno chiedendo ancora una volta dove sia Dio.
La domanda giusta, in realtà, l’ha posta in un suo lucido intervento del 21 marzo 2020 il cardinal Raymond Burke: «Dov’è l’uomo?».

Non possono toglierci nulla

Morte e speranza cristiana. Come esser lieti “in hac lacrimarum valle”



(s.m.) Ricevo e pubblico. L’autore della lettera, Giovanni Formicola, è avvocato penalista del foro di Napoli. È stato tra i fondatori di Alleanza Cattolica e fa parte del comitato scientifico della Fondazione Magna Carta. Tra i suoi ultimi titoli: un libro sul Sessantotto e un altro sulla “Cristiada” in Messico (1926-29) e la “Cruzada” in Spagna (1936-39).

Direttamente dall’oltretomba

A volte ritornano e… devastano. Il caso Dupuis

L’Arcivescovo e abate di Modena-Nonantola, mons. Erio Castellucci, cerca di riabilitare la figura del gesuita belga Jacques Dupuis (1923-2004), sulle cui tesi equivoche, circa Gesù Cristo unico Salvatore del genere umano, si era già pronunciata sfavorevolmente la Congregazione per la Dottrina della Fede, capitanata dall’allora prefetto Joseph Ratzinger. Perché Avvenire si presta al recupero di una teologia chiaramente eterodossa?
Jacques Dupuis, teologo

Schiaccia la testa del serpente

Sul coronavirus e la situazione attuale dei cattolici


21 marzo 2020, festa di San Benedetto

Davanti alla pandemia del coronavirus e delle sue conseguenze, possiamo affermare che si tratta di un castigo divino per i peccati degli uomini: dei laici, del clero e del Santo Padre, i cui scandali gridano al Cielo.

Chi ci libera dalla sofferenza?

La volontà di Dio e la permissione del male. Su Coronavirus e dintorni.

In una video-catechesi, P. Serafino M. Lanzetta affronta un problema cruciale della teologia: il rapporto tra la volontà di Dio e l'esistenza del male fisico e morale.
Dio è causa della malattia, della sofferenza o della morte? Dio è responsabile del male morale che devasta le coscienze? Qual è dunque il giusto rapporto tra Dio e il mistero del male, così da dare una chiara risposta anche al problema presente della pandemia causata dal Coronavirus. Se Dio è tenuto fuori da tutto ciò che accade, al fine di "salvaguardare" la sua innocenza e per non lasciare che gli uomini inveiscano contro di Lui, o, se per giustificare la sua presenza in situazioni dolorose lo si lascia soffrire con noi e come noi, allora chi ci libera dalla sofferenza? La scienza e la tecnologia che ormai si sono sostituite alla fede e alla teologia. Questo però provoca un mondo (e una Chiesa) ancora più secolarizzati e non amici dell'uomo.
Buona visione.
https://www.fidescatholica.com/post/la-volont%C3%A0-di-dio-e-la-permissione-del-male-su-coronavirus-e-dintorni?utm_campaign=bbcc5ac9-c469-4c9f-96aa-cbf818695b9d&utm_source=so&utm_medium=mail&cid=e460f3f2-cda5-4083-9181-67532ebcf9bd

Ti conosco, mascherina!

LA CHIESA DELLA PACHAMAMA
Coronavirus ed ecologismo, Vatican News non c'inganna

L'articolo pubblicato e poi rimosso dall'edizione in inglese di Vatican News, che considerava i benefici effetti del coronavirus per la Terra, non è stato un semplice infortunio. L'autore dell'articolo è un giovane gesuita nigeriano che ha solo sintetizzato ciò che da anni sente predicare nella sua Compagnia e in Vaticano. 



mercoledì 1 aprile 2020

"Il concentrato di tutte le eresie"!

IL CONCILIO DEI "PROGRESSISTI"



Per il profeta progressista Ernesto Balducci il Concilio segnò:"La fine della cristianità"? Se la dottrina è inquinata dagli errori non serve più a nulla anzi, diventa un cavallo di Troia per infettare tutto il gregge di Cristo 
di Francesco Lamendola  

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/chiesa/0-600-frati.gif
  
Si può discutere fino al giorno del giudizio se il Concilio sia stato un bene o un male nella storia della Chiesa, se abbia rappresentato una rottura rivoluzionaria o un semplice rinnovamento; ma una volta posta la questione in termini puramente teorici, si rischia di non arrivare da nessuna parte, perché chi è interessato a una tale discussione ha già la sua idea in merito e non fa altro che citare a suo sostegno quei fatti e quegli aspetti che convengono alla propria tesi. Il che dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, che il Concilio, per i cattolici, ma specialmente per la maggiorana progressista, anzi per la quasi totalità, il Concilio non è un evento storico, sul quale si possa e si debba riflettere storicamente, ma un evento salvifico, sul quale sarebbe inutile, e forse anche un po’ blasfemo, avanzare il benché minimo dubbio, la benché minima riserva. Per essi, infatti, è di per se stesso evidente che il Concilio è stato una cosa buona: tutti lo aspettavano da tempo e quasi tutti lo salutarono con vero entusiasmo. 

Deus non irridetur!

Deus non irridetur! Perché il monito di monsignor Viganò va preso molto sul serio
L’intervista che monsignor Carlo Maria Viganò ha concesso a The Remnant, e che ho ripreso su Duc in altum nella versione italiana, contiene numerosi spunti di riflessione e alcuni punti fermi che vanno ribaditi.

Un coriaceo cattolicesimo

La signora in blu che convertì i pellerossa

Rilancio un vecchio articolo ripreso dal blog di Vittorio Messori, pubblicato sul Corriere della Sera nel lontano 2003, che però colpisce.
 Giunge una lettera dal Texas. Quel luogo nell’indirizzo del mittente suscita immediate, e ovvie, associazioni: i film western, naturalmente; i fumetti di colui che non a caso si chiama Tex; il centro spaziale di Houston; Dallas, la soap opera per antonomasia. Magari, in questi tempi di guerra, lo Stato americano che ha la più alta percentuale di arruolati tra i marines.

Celebrare e festeggiare una catastrofe mondiale?

Quanto è bella, buona e brava la Cina…

Quanto è bella, buona e brava la Cina! Ci stanno dicendo alcuni – sempre di più, e stranamente tutti a sinistra o quasi – in questi giorni. Dimenticando, evidentemente, che siamo di fronte a una delle più crudeli e pericolose dittature presenti al mondo. Vi leggeremo fra poco la lettera che ci ha inviato un amico cinese in relazione al Covid 19, originato in Cina. Ma prima vogliamo parlarvi brevemente del rapporto che China Aid, una ONG che si occupa di libertà religiosa, ha pubblicato qualche settimana fa.

Guarigioni alla gesuita..

E l’ecologista arruola il virus. Il fatale esito di un’antica eresia



Partiamo dall’attualità. Tragica. L’Italia e il mondo soffrono, guardano con preoccupazione al futuro e piangono. Ma non tutti: qualcuno, anzi, fa festa. Sapete, ad esempio, chi è tale Gunter Pauli? È un ecologista, fanatico sostenitore della famigerata “decrescita felice”, sodale di Beppe Grillo, consulente economico di Giuseppe Conte e, ma guarda un po’, imprenditore della bioplastica. Costui, garrulo e felice come un uccellino all’alba, ha twittato: “La Terra torna a respirare. Decenni di eccessivi consumi e produzioni hanno lasciato un tributo da pagare. E improvvisamente un virus ci ha fermato”. E, naturalmente, tutti voi conoscete (come non potete?) Sandro Veronesi, scrittore mainstream, ovviamente premio Strega, ovviamente progressista, che ha scritto: “A che cosa serviamo, ormai, noi uomini sul pianeta Terra? Perché dovremmo continuare a vivere, noi, dopo che la Madre Terra si è sbarazzata di altre migliaia di specie inutili e dannose?”.

Salus animarum, suprema lex.

I grandi assenti della pandemia


(Cristiana de Magistris) Esiste una ricerca teologica chiamata “teodicea” che ha come fine quello di conciliare la bontà e misericordia di Dio con le sciagure e le calamità del mondo fisico, come pure le perversità del mondo morale, volute o permesse dalla Sua giustizia. Uno dei padri della teodicea è stato il grande vescovo d’Ippona sant’Agostino, il quale nel suo De natura boni ne getta le fondamenta, affrontando il problema del male e del peccato sotto i suoi molteplici e complessi aspetti. 

"In mysterio"

Nel vuoto di piazza San Pietro, il pieno della Chiesa e del mondo



Ricevo e pubblico. L’autore della lettera, Francesco Arzillo, è un magistrato di Roma che è anche apprezzato autore di saggi di filosofia e teologia.

Il momento del silenzio e della preghiera..

LA PROVOCAZIONE
E allora denunciate il vescovo Delpini

L'arcivescovo di Milano Delpini ha benedetto i locali del nuovo ospedale per malati di Covid-19 realizzato nella Fiera di Milano, alla presenza del governatore della Lombardia e di un centinaio di lavoratori e volontari, come si vede dalla foto. Se è possibile questo assembramento, perché vietare le messe con 10-15 persone?



martedì 31 marzo 2020

Di silenzio c’è bisogno

L'IMPERO DEL SILENZIO


Siamo capaci di abitare "L’impero del silenzio"? Solo dove il silenzio è perfetto si ode distinta "La Parola di Dio"! C’è bisogno di silenzio nel mondo d’oggi, che è "La civiltà del frastuono satanico": una vera Babele inumana 
di Francesco Lamendola  

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Fra le molte possibilità che la presente emergenza sanitaria ci offre, per metterci alla prova, c’è quella di vedere se, e fino a che punto, siamo capaci di abitare l’impero del silenzio. Non per mera costrizione, obbligati controvoglia da una forza estranea, da una volontà che non è la nostra, e i cui veri scopi non ci sono neppure del tutto chiari; ma volontariamente, con entusiasmo, oltre che con autentico piacere e con profitto. Parliamo, naturalmente, di quelli che sono così fortunati da non avere serie preoccupazione economiche, almeno per l’immediato; di quelli che hanno uno stipendio o una pensione sicuri e perciò possono anche prendersi il lusso di vedere il lato filosofico di quel che ci sta capitando: perché per tutti gli altri il discorso è ben diverso. E non vorremmo che il primo effetto dell’emergenza fosse proprio questo: renderci insensibili al dramma che stanno vivendo, sotto i nostri occhi, milioni di nostri compatrioti; di accentuare la tendenza all’egoismo che già si è fatta strada in noi, da tempo, nel diabolico consumismo.

Tre giorni, tre settimane? Tre..

IRLMAIER RIVISITATO – Su fonti tedesche

Era il 1992 quando divenne pubblica la profezia-chiave di Alois Irlmaier  (1894-1959), che dipinge i nostri tempi. Fu nel 1950 (o negli anni ’50?)  quando apostrofò una Maria Luisi Bender, indicata come “sorella della Carità” con queste parole:
Ragazza, stai vivendo il grande sconvolgimento che arriverà.
Prima arriva la prosperità come mai prima d’ora.
Quindi c’è un declino della fede come mai prima d’ora.

Il Cielo ha pianto..!

RVC E IL CROCEFISSO BAGNATO: SCEMI, O C’È CHI PORTA SFIGA…


Carissimi Stilumcuriali, questa storia del Crocefisso miracoloso custodito da mezzo millennio a San Marcello, a Roma, e rovinato dalla pioggia nella sua trasferta massmediatica a piazza San Pietro, a fare da spalla al Pontefice regnante, a Romana Vulneratus Curia non è proprio andata giù. E soprattutto non gli è andato giù un commento, che non voglio definire per non sembrare ingeneroso, secondo cui il Crocefisso è stato bagnato non dalla pioggia ma da…ma leggete RVC, e poi ne parliamo.

Dio semina semi di vita nuova

Vivendo il dolore nel nostro cuore, sapendo per fede che Dio è presente, Dio è con noi, e non ci abbandonerà mai.

Stralci da un articolo di Rod Dreher, l’autore de L’Opzione Benedetto, pubblicato sul suo blog, nel quale riflette su questa pandemia di coronavirus. Ve li propongo nella mia traduzione.
Monaci di Norcia
Monaci di Norcia

“Romanzi gialli o neri”?

IL RENO SI GETTA NEL  TEVERE
           INVITO ALLA LETTURA





Il libro di padre R. M. Wiltgen, “Il Reno si getta nel Tevere”, è stato finalmente tradotto per la prima volta in italiano dall’Editore Effedieffe di Proceno (Viterbo (1)), dopo circa 60 anni dalla sua prima edizione del 1967 in lingua inglese, che ha conosciuto una seconda edizione, aggiunta e corretta dall’Autore, nel  1977 ed è su quest’ultima che si basa la traduzione italiana. 

L’Autore racconta, in queste brevi annotazioni che prendono quasi la forma di una sorta di “diario del Concilio”, la storia del Vaticano II dall’inizio alla fine (12 ottobre 1962 - 8 dicembre 1965); condensando quattro anni di dibattiti serrati e infuocati in circa sole 350 pagine e offrendo al lettore, anche non esperto in teologia, un libro estremamente pratico, conciso e ricco di fatti dettagliati. La sua narrazione illustra i fatti concreti avvenuti durante il Concilio più che le dottrine teologiche astratte difficilmente accessibili a tutti i lettori; soffermandosi su “Chi, Cosa, Quando, Dove e Perché”, descrivendo la “politicizzazione” e la deriva progressista che è andata avanti durante l’intero Concilio, scoprendo magistralmente anche quello che accadeva dietro le quinte, il che rende la lettura del libro particolarmente appassionante e avvincente.

Non lasciatevi ingannare!…

Salviamo i giovani !
(una generazione sotto attacco)





Non meravigli il titolo di questo articolo, in un momento in cui il problema più grave ed urgente è quello di salvare gli anziani dal virus che sta facendo strage proprio tra la popolazione anziana. La salvezza di cui vogliamo trattare qui, infatti, è quella eterna dell’anima, il destino ultraterreno dell’uomo (donne incluse).
Purtroppo le giovani generazioni sono state catechizzate da un clero che ha completamente perso la bussola (più o meno consapevolmente e volontariamente), deviando dalla strada impervia e tortuosa che conduce “alla porta stretta” dalla quale non si sforzano più di entrare, un clero, alto e basso,  dedito a manipolare e falsificare tutte le verità fondamentali della nostra fede cattolica ed a trascinare con sé nell’errore e nell’apostasia le giovani generazioni.

La "Chiesa barricata”

INTERVISTA
Messori: alla Chiesa oggi mancano i fra Cristoforo

«Ci sono anche oggi preti capaci di gesti eroici, ma sono iniziative personali, non c'è quella mobilitazione del clero che ha caratterizzato la Chiesa durante qualsiasi pestilenza». «Abbiamo piuttosto la percezione di una Chiesa barricata, i cancelli che chiudono piazza San Pietro ne sono l'emblema». «La chiusura di Lourdes? Mi ha molto addolorato, è la prima volta nella storia, ma capisco che c'è un rischio concreto, non si può sfidare Dio». «Obbedire alle autorità civili è un dovere, se sono legittime e non vanno contro la fede; ma ciò non toglie che a certe condizioni le Messe si potrebbero celebrare». Sulla Chiesa ai tempi del coronavirus parla Vittorio Messori, lo scrittore cattolico più conosciuto al mondo.

   Piazza san Pietro barricata


lunedì 30 marzo 2020

Il silenzio che dice più delle parole

Quell’apostrofo bianco disperso nel vuoto


Il vuoto. La pioggia, le sirene, le colonne, il vuoto. I gabbiani, le volanti, i fari, il vuoto. L’altare nel deserto, la sagoma bianca e barcollante, l’affanno, la voce, il vuoto. È una di quelle immagini, di quei momenti, di quelle pause dell’universo che non si scorderanno. Il Papa che predica nel deserto, che invoca il pieno dell’umanità, che annuncia indulgenza piena ma tutto intorno è vuoto. Di gente, di liturgia. Ci salveremo tutti insieme, dice, siamo tutti sulla stessa barca ma non si vede nessuno. La Desolazione. La potenza di un’immagine spettrale, la potenza per sottrazione, il silenzio che dice più delle parole.

Il Logos sta sorgendo

CORONAVIRUS: chi ne approfitta? 
Il parere del Dr. Michael Jones [ITA]


Quella che sembra la fine del mondo per come lo conosciamo è in realtà l'alba del mondo come Dio lo vuole. Il Logos sta sorgendo. I malvagi oligarchi che hanno orchestrato il crollo economico che il coronavirus sta mascherando convenientemente sono stati ricompensati con i soldi che cercavano così avidamente, ma sono destinati ad uscire, prima o poi, di scena lasciando solo i rottami alle spalle. Ma il cammino del Logos nella storia umana non può essere contrastato dai disegni dei malvagi. Il momento della sua apparente morte in qualsiasi epoca è in realtà il momento della sua eventuale rinascita.