ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 17 novembre 2018

La grande sfida che ci attende.

COME USCIRE DALLA CRISI ?


Come possiamo uscire dalla nostra crisi attuale? Viviamo nel trionfo "dell'irrazionalismo": quella in cui ci dibattiamo è una crisi di civiltà, ed è "la modernità" la crisi, la malattia e il tumore che sta corrodendo l’umanità 
di Francesco Lamendola  

 00 super deco fiume chiese


Come possiamo uscire dalla crisi morale e materiale che ci stringe e ci attanaglia da ogni lato? Questa è la domanda fondamentale che dovremmo farci; e tutta la nostra esistenza dovrebbe ricevere un certo orientamento a partire dalla risposta che siamo in grado di darle.Una cosa è certa: noi non usciremo dalla crisi, anzi, non avremo neppure la più piccola speranza di uscirne, finché non la riconosceremo per ciò che essa effettivamente è: una crisi totale, cioè una crisi di sistema. Non si può neanche immaginare di uscire dalla crisi economica, o da quella finanziaria, o da quella ecologica, senza fare una seria riflessione che abbracci anche la nostra crisi intellettuale, morale e spirituale. Non sono aspetti separati della nostra condizione attuale, ma le diverse facce di una sola condizione, cioè di una stessa crisi.

Sarò io a cercare te..!

Le nuovissime lettere di Berlicche – LVIII – La colpa è mia


Caro Malacoda, mio demonietto apprendista,
Riguardo la faccenda per cui domandi aiuto, non ti preoccupare. Stiamo già provvedendo.
Ma tu, da quanto tempo non mi scrivevi!
Certo, asserisci di avere avuto altro da fare, di avere appreso bene le mie lezioni, di non volermi disturbare, così occupato a dannare umani come sono… dai la colpa al tempo che manca, ai ritmi di lavoro, a ogni cosa tranne che ad una tua decisione. Bravo!
Mi complimento con te: sei così ligio al dovere da avere assorbito perfettamente la nostra stessa propaganda.

Molti o tutti non si atterranno..?

CHIESA NEL CAOS
Non solo il Padre nostro, il personalismo liturgico divide
Si stanno facendo troppi cambiamenti nella Chiesa che disorientano e angosciano. Lo vediamo nella modifica del Padre Nostro (che anch'io continuerò a recitare come prima), ma anche a messa. Ognuno si comporta come meglio crede. Invece l'unità del rito esprime l'unità della Chiesa. 


                               


Molti amici e conoscenti mi dicono che non reciteranno la nuova formula del Padre Nostro ma continueranno a dire le parole tradizionali: “non ci indurre in tentazione”. I vescovi italiani hanno approvato la nuova versione durante la loro assemblea generale, ma è certo che dei fedeli – pochi o tanti che siano – non si atterranno alle nuove disposizioni. Perché? Per molti motivi: perché si stanno facendo troppi cambiamenti nella Chiesa che disorientano e in qualche caso angosciano, perché molti teologi e filologi dicono che il cambiamento non è giustificato ed anzi è controproducente, perché i vescovi in questo momento non brillano per  autorevolezza e così via. Fatto sta che molti non si atterranno al nuovo Padre Nostro. 

.. Armi di dissuasione di massa

CAMBIA IL PADRE NOSTRO PER VOLERE DEL SOMMO PONTEFICE, MENTRE C’È CHI PREGA CHE IL PADRE NOSTRO CAMBI LO STILE DI GOVERNO DEL SOMMO PONTEFICE
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Dinanzi ad una decadenza morale e dottrinale senza precedenti come quella che stiamo vivendo, pare che qualcuno non abbia trovato di meglio da fare che usare una parola del Pater Noster e l’apertura del Gloria come delle armi di dissuasione di massa …
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…merita sempre avere un buon dizionario

La Conferenza Episcopale Italiana ha stabilito — ovviamente nella piena, totale, collegiale e sinodale libertà dei figli di Dio —, la modifica della Preghiera del Padre Nostro nella nuova edizione del Messale Romano [cf. QUI], dove la frase «non indurci in tentazione» diventa «non abbandonarci alla tentazione». Volendo, avrebbero potuto usare l’espressione «e non esporci alla tentazione», però, alla “esposizione” in uso presso le Comunità Evangeliche Valdesi, hanno preferito una espressione di “abbandono”, forse valutando che mai, come in questa nostra epoca, ci siamo abbandonati a noi stessi. La sostanza resta però la stessa: i Cattolici, come i Protestanti, hanno mutata un’espressione che affonda le proprie radici nei testi più antichi, come tra poco vedremo. E i primi, come i secondi, hanno entrambi rivendicato: il ritorno alle autentiche origini dei testi.

America's Catholic tribes

USA, ROMA: TE LA DO IO LA SINODALITÀ. LA TRAPPOLA AI VESCOVI USA PREPARATA DA WUERL, CUPICH E IL VATICANO.

 

Cari Stilumcurialisti,
la conferenza episcopale francese e quella italiana nei giorni scorsi hanno dibattuto e votato misure di prevenzione degli abusi da parte del clero senza che la Santa Sede battesse ciglio. La conferenza episcopale americana, riunita a Baltimora, per discutere e approvare linee guida sullo stesso tema, e la creazione di una commissione d’inchiesta indipendente, ha invece ricevuto all’ultimo minuto la straordinaria e inedita richiesta-ingiunzione da parte della Congregazione dei Vescovi (con l’ovvio avallo del Pontefice regnante) di non votare nulla, e di aspettare il summit sugli abusi di tutte le Conferenze episcopali del mondo previsto per febbraio. Una mossa assolutamente inusuale, che ha sorpreso tutti. Vorremmo che leggeste il reportage eccezionalmente preciso dellaCatholic News Agency, nella nostra traduzione. Alla fine lo faremo seguire da qualche commento. Anticipiamo qui un’annotazione: il cardinale Daniel Wuerl, accusato dal Grand Jury Report di omissioni gravissime nella gestione dei casi di abusi a Pittsburgh, e accusato dall’arcivescovo Viganò di aver vigilato molto male sulle sanzioni inflitte da Benedetto XVI a McCarrick, suo amico e predecessore a Washington, è stato obbligato a dimettersi a causa della reazione dei fedeli. Il card. Cupich (nella foto con McCarrick mentre gli consegna il premio “Spirito di papa Francesco”) è un altro prelato della “filiera McCarrick”, apertamente pro-LGBT. Buona lettura.

Questi sinodi non servono a nulla

Pastori, dove siete?
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGtPoQnw6tDgqWcYthH2JUa748euS-Io9O18l5f_0upk0rpXRXe0UH3ZWuDHMv3pLrYPXYm24K2q6KpKfaoWCtJD94KHseeYq0mxCgsXKOk3Z3a_ZyWmze28N9BJMP5JtgABSZYedpazA/s1600/Copia+di+leone+della+trib%C3%B9+di+Giuda+e+l'agnello.jpg (immagine agggiunta)

Pasce oves meas. Confirma fratres tuos (Gv 21, 17; Lc 22, 32).

Sembrava tutto troppo tranquillo. Le solite manovre diversive avevano distratto tanti, entrati subito in fibrillazione per presunte indiscrezioni sullo sdoganamento dell’omofilia o su cambiamenti nella  liturgia da promulgare urbi et orbi nella Messa conclusiva, o ancora sull’abolizione del celibato o sull’ammissione delle donne al ministero. Invece i furbastri del pool bergogliano stavano lavorando di nascosto su tutt’altro versante. In realtà l’assoluta mancanza di trasparenza (eliminazione della relazione intermedia sulle discussioni sinodali, embargo sui testi degli interventi, comunicazione strettamente controllata dall’alto…) faceva già fiutare il colpo basso, preparato lontano dai riflettori per neutralizzare ogni opposizione. I vescovi, a impedire le vivaci polemiche che agitarono i due “sinodi sulla famiglia”, si son visti forzati a votare un testo preconfezionato e presentato all’ultimo momento, di cui mancavano le traduzioni e sul quale non avevano avuto il tempo di riflettere. Per inciso: quando il Magistero era scritto in latino e i Pastori cattolici lo conoscevano, non c’era alcun bisogno di tradurre un bel nulla…

Un cambiamento ideologico e filo-protestante.

Commento al Padre nostro di San Tommaso d’Aquino: non indurci…



Riprendiamo dal sito Amici domenicani il Commento al “Pater noster”, scritto da San Tommaso d’Aquino. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura meditativa, per il resto nulla vi è stato aggiunto di nostro. Qui in video, invece, vi offriamo anche il passaggio che tratta solo del NON INDURCI IN TENTAZIONE…. Quanto vi proponiamo serve per resistere a quella tentazione di voler cambiare – appunto – quel “non indurci” con il non abbandonarci…. che riteniamo essere un cambiamento ideologico e filo-protestante.

venerdì 16 novembre 2018

Bar Bergoglio

qualche parola sul “nuovo” Padre Nostro di Bergoglio

Ieri è stato cambiato il «Padre Nostro». Da sedici anni vescovi e teologi che stranamente non si sono fidati di duemila anni della Santa Tradizione della Chiesa, neanche di tutti i Papi fino a Benedetto XVI che hanno sempre ripetuto la preghiera più potente insegnata da Gesù Cristo, sono riusciti a modificare sia il «Padre Nostro» che il «Gloria» della Messa.

bergoglio
Una modifica incoraggiata dallo stesso papa Francesco perché egli non trovava consona quella traduzione e aveva rimarcato la sua volontà di cambiamento, facendo notare che per quel versetto specifico non era stata fatta «una buona traduzione».

L'invidia dei falliti

Vescovi italiani vogliono rovesciare la Summorum Pontificum



I vescovi italiani hanno suggerito durante il loro incontro autunnale in corso di abolire il Motu Proprio Summorum Pontificum, riferisce MessaInLatino.it (16 novembre).

L'arcivescovo di Gorizia Carlo Radaelli, di 62 anni, ha detto che Benedetto XVI "sbagliava" a scrivere nella Summorum Pontificum che il Vecchio Rito non era mai stato abrogato. Invece Radaelli afferma che la Messa Romana è stata abolita da Paolo VI. Secondo lui, il Motu Proprio di Benedetto sarebbe nullo e non valido.

La battaglia non è finita, è solo iniziata

MEMBRA VIVE E MEMBRA MORTE



Vogliono trasformare il Vangelo di Gesù in "lotta di classe" e lo vogliono sostituire con uno nuovo tutto umano ispirato dalla superbia umana e compiaciuto della sua grandezza: in pratica vogliono preparare il regno del diavolo 
di Francesco Lamendola  

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Un organismo è un insieme di organi che concorrono ad un medesimo fine. Qualunque società degna di questo nome è innanzitutto un organismo, anche se ce ne siamo un po’ dimenticati, perché le ideologie politiche moderne, e soprattutto quella rimasta padrona del campo dopo l’eliminazione delle altre, ossia il liberalismo, ci ha invece indottrinati e convinti che la società sia il contenitore dei nostri diritti e lo strumento per la realizzazione dei nostri fini, cioè dei fini individuali. I gruppi minori, ad esempio una comunità scolastica, o l’insieme del personale di un’azienda, e anche i singoli individui, sono come gli organi dell’organismo: funzionano bene se concorrono al bene del tutto, cioè alla sua conservazione e al suo accrescimento; altrimenti sono simili a degli organismi estranei e parassiti o, peggio, a delle cellule tumorali. Questo fatto è ancor più evidente se si considera la società fondamentale sulla quale ogni altra società si regge: la famiglia; riteniamo superfluo precisare, ma di questi tempi è necessario, che, per famiglia, intendiamo l’unione stabile di un uomo e di una donna al fine di creare una vita in comune, sulla base di certezze e di valori e per avere dei figli, dei quali prendersi cura in maniera conveniente e ai quali affidare quei valori da trasmettere a loro volta. La famiglia perfetta è quella che si realizza nel matrimonio cristiano, perché in essa interviene l’elemento soprannaturale della grazia, che fortifica, consiglia e assiste gli sposi nel compito sacrosanto di crescere i figli e di superare insieme, nell’amore reciproco, le inevitabili difficoltà della vita.

Inductus in temptationem

Non abbandonarli alla tentazione di cambiare il “Padre nostro”


Il nostro Amico don Alfredo, ci ha ricordato un suo bellissimo articolo sul "Padre Nostro" e sulle spinte idealistiche che sin dal 2010 premevano per introdurre una modifica alla VI domanda della "preghiera del Signore".
Molto volentieri, se pur con molta amarezza nel cuore, lo riproponiamo oggi, all'indomani della nefasta decisione approvata dalla CEI (Assemblea Generale Straordinaria 12-15 nov. 2018) di cambiare il testo del Padre Nostro nel Messale.
Due riflessioni:
1) quindi il testo del Padre Nostro che si recita nel S. Rosario NON è stato modificato, e meno male.
2) secondo gli "ingenui" vescovi italiani, il crollo della pratica religiosa degli ultimi 50 anni è dovuta alla traduzione (fin ora sbagliata) del Padre Nostro? Sembrerebbe di sì. Bene: ora torneremo ad avere le chiese piene. Ottimo! Grande! Avanti così!
Roberto

Malae voluntatis

“agli uomini di buona volontà”
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Hanno ufficialmente cambiato “e pace in terra agli uomini di buona volontà” con “a coloro che Dio ama”.
Ovvio: nella prima formula, quella del Vangelo, quella di sempre, si richiede la nostra buona volontà (ovvero, uno sforzo verso il Bene e un rifiuto del male, del peccato: si richiede insomma la scelta tra il Bene e il Male),e soprattutto si lascia intendere che vi sono uomini “non di buona volontà”, i quali quindi non meritano la pace di Dio (quindi si presuppone un Dio che castiga).
Questo è inaccettabile per il clero modernista, in quanto appunto suppone un “giudizio di Dio” e una divisione tra i salvi e i non salvi.

giovedì 15 novembre 2018

Il senso del limite umano

VERA SAPIENZA E QUELLA FALSA


La "vera sapienza" è un sapere che viene da Dio e che permette all’uomo di scendere nelle proprie profondità: altro che psicanalisi!. Un elogio dell’oscurantismo? Semplicemente un richiamo all’umiltà e al senso del limite umano 
di Francesco Lamendola  

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Che cos’è la sapienza, la vera sapienza? Non il sapere; la sapienza. La cultura moderna idolatra il sapere, parla sempre del sapere, che indica soprattutto una conoscenza extensive, una conoscenza scientifica, di tipo logico-matematico, o, quanto meno, una conoscenza certa, attestata mediante la comprensione delle cause dei fenomeni, come insegnava il buon Galilei. Ma la sapienza è qualcosa di più: è più vasta, più complessa, più ricca. È, per dirla con Pascal, l’esprit de géometrie più l’esprit de finesse. Non basta conoscere le cause per dire di conoscere davvero; bisogna anche conoscere chi è colui che conosce. Alla fine, ogni vera conoscenza riguarda l’uomo, riguarda noi stessi. Conosci te stesso, ammoniva la sapienza greca; altrimenti, tutto il tuo preteso conoscere poggerà inevitabilmente sul vuoto.

Le pene turiferarie

La vicenda dei fratelli Viganò. Tra verità da chiarire e facili strumentalizzazioni

https://www.uccronline.it/wp-content/uploads/2018/11/Vigan%C3%B2-fratello-5.jpg (immagine aggiunta)
    Un milione e 824 mila euro: è quanto monsignor Carlo Maria Viganò, arcivescovo ex nunzio apostolico negli Usa, deve pagare al fratello. Lo ha deciso un giudice monocratico civile di Milano il 9 ottobre scorso, sostenendo che il monsignore avrebbe sottratto al fratello l’eredità paterna.
Monsignor Viganò dovrà risarcire il fratello Lorenzo, anche lui prete, per aver gestito autonomamente l’eredità avuta dal padre che, nel 2010, ammontava a 7 milioni in contanti e quasi 20 milioni e mezzo in beni immobili. Nel corso della causa civile, è emerso che monsignor Viganò “ha beneficiato di operazioni per un importo netto di 3 milioni e 649 mila euro” e “di fondi pagati a suo favore per 4 milioni e 800 mila euro, mentre al fratello sono arrivati complessivamente un milione e 700 mila euro”. Da qui la sentenza emessa dal giudice Susanna Terni per bilanciare tra i due fratelli i proventi dell’eredità del padre.

In attesa del Padre LGBT?

Nuovo «Padre Nostro», cambia il testo della preghiera: «Dio non ci può indurre in tentazione»

Via libera al cambiamento da parte della Cei che accoglie un invito arrivato un anno fa da Papa Francesco. Modifiche anche al testo del «Gloria»


Cambia la preghiera del Padre Nostro. Il testo della nuova edizione del Messale Romano sarà sottoposto alla Santa Sede «per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore anche la nuova versione del `Padre Nostro (´non abbandonarci alla tentazione’) e dell’inizio del `Gloria´ (`pace in terra agli uomini amati dal Signore´)». Lo comunica la Cei. L’Assemblea Generale della Cei ha anche approvato la traduzione italiana della terza edizione del Messale Romano, a conclusione di un percorso durato oltre 16 anni. Il testo della nuova edizione sarà ora sottoposto alla Santa Sede per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore anche la nuova versione del Padre nostro e dell’inizio del Gloria.

Fake migrants


Avvocato ebreo insegna ai “migranti” a fingersi “cristiani perseguitati nel loro Paese” per ottenere asilo in Europa



Ariel Ricker, il direttore di Advocates Abroad, che è un gruppo composto da esperti legali che aiutano chi cerca asilo, si sente ammettere che “è tutto recitazione” ed è simile al “teatro”. 
In una parte del video segreto registrato in Grecia, Ricker viene ascoltato dando un esempio di una storia che potrebbe nutrire per un richiedente asilo.

Sinodalità fake

Sinodalità in fumo. Esercizi di monarchia pontificia in Stati Uniti e Cina



Altro che Chiesa sinodale. Dopo aver esaltato la “sinodalità” come frutto preminente del sinodo dei vescovi dello scorso ottobre, e dopo aver promesso fin dal 2013 più autonomia e poteri alle conferenze episcopali, compresa una “qualche autentica autorità dottrinale”, papa Francesco ha decapitato l’ordine del giorno dell’assemblea plenaria di uno dei più grandi episcopati del mondo, quello degli Stati Uniti, riunito a Baltimora da lunedì 12 novembre.
E contemporaneamente ha abbandonato a loro stessi, in Cina, quei vescovi che non rientrano nell’accordo segreto firmato a fine settembre tra la Santa Sede e le autorità di Pechino, cioè quella trentina di vescovi detti “underground” o clandestini che resistono impavidi allo strapotere del regime sulla Chiesa.
In Vaticano negano che questa sia l’intenzione del papa. Ma che i vescovi cinesi clandestini si sentano abbandonati da lui è un fatto reale, che il cardinale Zen Ze-kiun ha tenuto a testimoniare in una appassionata lettera-appello da lui messa personalmente nelle mani di Francesco una mattina d’inizio novembre.

Caput Inferi

Teste mozzate in chiesa. Se l’arte è all’insegna del “famolo strano”

http://www.ticinolive.ch/files/2018/11/teste.jpg
    E adesso abbiamo anche l’altare delle teste mozzate. Succede a Gallarate, industriosa cittadina in provincia di Varese, dove, nella basilica di Santa Maria Assunta, il nuovo altare è composto da due lastre, una sopra e una sotto, in mezzo alle quali ci sono cento teste. Tutte a vista, in onice bianco, appartenenti a personaggi storici, pagani e cristiani (http://www.ticinolive.ch/2018/11/12/gallarate-quellaltare-di-teste-mozzate-che-non-piace/)
L’effetto è piuttosto raccapricciante e viene da chiedersi che cosa c’entrino le teste mozzate con un altare cattolico. È vero che presso certe popolazioni l’altare veniva usato per praticare sacrifici umani e forse in tali occasioni alcune teste venivano mozzate. Ma il sacrificio che si compie sopra un altare cattolico, in fin dei conti, è di un altro genere.

Il Papa “quasi-infallibile”

Il “caso Viganò” e l’“impasse” di papa Francesco


(di Roberto de Mattei) Una risposta alla fine è arrivata. Non la risposta, invano attesa, di papa Francesco, ma quella, comunque significativa, di uno dei giornalisti che fanno parte del suo stretto entourage. L’autore è Andrea Tornielli, vaticanista del quotidiano La Stampa e responsabile del sito web Vatican Insider, il quale, in collaborazione con il giornalista Gianni Valente, ha appena pubblicato Il Giorno del Giudizio, un ampio saggio sul “caso Viganò”, dall’eloquente sottotitolo: Conflitti, guerre di potere, abusi e scandali. Cosa sta davvero succedendo nella Chiesa (Edizioni Piemme, 255 pp.).

Stop and go

DOPO LO STOP VATICANO
Commissione sugli abusi, i vescovi Usa tirano dritto

I vescovi Usa, riuniti a Baltimora, non hanno nessuna intenzione di fermarsi a dispetto della richiesta, giunta dalla Congregazione per i vescovi, di non votare su due punti che costituivano il punto focale dell’assemblea di novembre: un codice di condotta per i vescovi in caso di abusi, e una commissione guidata (presidente e vicepresidente) da laici per indagare sugli abusi. Intanto Viganò scrive ai prelati riuniti: "Non siate pecore spaventate, ma pastori coraggiosi". 


I vescovi Usa, riuniti a Baltimora, non hanno nessuna intenzione di fermarsi a dispetto della richiesta, giunta dalla Congregazione per i vescovi, di non votare su due punti che costituivano il punto focale dell’assemblea di novembre: un codice di condotta per i vescovi in caso di abusi, e una commissione guidata (presidente e vicepresidente) da laici per indagare sugli abusi. Indagare, non giudicare, come le fonti vicine al Vaticano, da cui è partita questa mossa dilatoria, hanno diffuso – con successo – non appena il presidente della conferenza episcopale, Daniel Di Nardo, ha dato l’annuncio dello stop al voto proveniente da Roma. I risultati dell’eventuale indagine verrebbero poi consegnati alle autorità superiori, e in particolare al Nunzio. Quindi non si tratterebbe – come i difensori della mossa vaticana affermano – di un attentato al primato petrino, o alle prerogative pontificie rispetto ai vescovi.

mercoledì 14 novembre 2018

I nemici dei cristiani

CHI E' L'AMICO E CHI IL NEMICO?


Chi è l'amico e chi il nemico? Il card.Ravasi dice: cari fratelli massoni? Gesù è buono non buonista sa che i nemici esistono per la semplice ragione che sa che il male esiste e il male spinge a odiare e l'odio produce i nemici 
di Francesco Lamendola  

 0 CARICA CROCIATI

Chi sono gli amici e chi sono i nemici per il cristiano, oggi? Ecco una domanda politicamente scorretta: perché subito i cattolici progressisti e tutti i modernisti che, in buona o cattiva fede, credono di essere ancora cattolici, anzi, credono di essere i veri, i soli, degni di esser chiamati cattolici, insorgeranno indignati, strepitando e digrignando i denti: nemici? Ma se Gesù ha detto di amare i nemici, di dar loro il mantello, di porgere l'altra guancia, eccetera? Appunto: ha detto di fare quelle cose, cioè ha raccomandato di non odiare i nemici, affermando, con ciò stesso, che i nemici esistono. Non si è mai sognato di negare che i nemici esistano: e in particolare che esistano i nemici dei cristiani. A dispetto di quel che dice il signore argentino, per il quale non si può e non si deve parlare di un terrorismo islamico, perché nel suo cervello non si forma l'idea che ammettere l'esistenza del terrorismo islamico (si era all'indomani dello sgozzamento di un prete in una chiesa, ma è faccenda di ogni giorno: basta seguire le cronache dei copti in Egitto, o di Asia Bibi in Pakistan) non equivale a fare di tutti gli islamici dei terroristi, quindi non offende nessuno, tranne i bugiardi e i malintenzionati; mentre negarlo offende la verità e offende anche le vittime e la memoria delle vittime. 

Meglio prevenire che curare

BISOGNA TORNARE ALLA PUREZZA



Non si scherza con la purezza. L’abitudine all’impudicizia:"il rito della volgarità e dell’esibizione" Sodomia e pedofilia nella chiesa? Il danno che un’anima persa può fare alle anime giovani e inesperte della vita "è immenso" 
di Francesco Lamendola  

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Uno dei tratti tipici e inconfondibili della cosiddetta civiltà moderna è l’abitudine all’impudicizia. Diciamo l’abitudine perché un tempo era il piacere, poi è diventata un rito, il rito della volgarità e dell’esibizione di ciò che è bello tener coperto: nel linguaggio, nell’abbigliamento, nel modo di muoversi e di porsi, nel mostrare i propri pensieri e sentimenti. Tutto questo viene spacciato abitualmente per autenticità, libertà, sincerità, franchezza, mancanza d’ipocrisia; ma sono tutti miseri schermi per nascondere la verità: che si vuol mostrare ciò che non si dovrebbe, e che lo si vuol fare sempre e comunque, anche nei momenti e nei luoghi meno opportuni, semplicemente per affermare il proprio io, per stabilire un diritto. Ci sono ragazze che si presentano in chiesa, all’altare, per ricevere la santa Comunione, con le spalle nude e il ventre scoperto: qualche prete coerente e coraggioso le rimanda indietro; apriti cielo! L’interessata, furente, si rivolge alla stampa, la stampa solleva una questione; scoppia un putiferio. Il vescovo di turno, pavido o modernista, o entrambe le cose insieme, convoca il malcapitato, gli fa una ramanzina coi fiocchi, gli ordina di non permettersi mai più una cosa del genere. 

Chi é che dice "la verità si vede nei fatti" ^

Udienza generale di Papa Francesco: la verità si vede nei fatti e non nei discorsi

Udienza generale di papa Francesco. 13esimo incontro sui comandamenti: «non dire falsa testimonianza»

Oggi, 14 novembre 2018, sì è tenuta la 13esima udienza generale incentrata sui comandamenti consegnati da Dio sul Monete Sion agli ebrei per mezzo di Mosè. Oggi il Santo Padre ha trattato l’ottavo: «non dire falsa testimonianza».

Le due visioni

Striscia striscia nei clericali ambulacri

ROMANA VULNERATUS CURIA. SE ANCHE LA CHIESA SI UNISCE ALLA CAMPAGNA CONTRO LA SESSUALITÀ NATURALE…


Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e nemici) si è fatto vivo dopo un lungo periodo di silenzio. Dovuto, pensiamo, allo sconforto che pervade non poche persone che assistono impotenti al simpatico scempio che si sta compiendo all’interno della Chiesa cattolica, e di cui Stilum Curiae cerca di dare conto; se non altro a scarico di coscienza, per dire: il poco che si poteva fare, informare, lo si è fatto, lo si sta facendo. Contro venti e maree, sicofanti e corifanti, nani (morali) e ballerini (di ogni genere, questi ultimi). RVC oggi pone la sua attenzione sulla tendenza contraria alla sessualità naturale (uomo e donna Dio li creò, per intenderci) che striscia striscia nei clericali ambulacri e sinodi. Vediamo che cosa dice. 

Soffocano la verità nell’ingiustizia

Il falso paradiso….


Per comprendere al meglio una attenta analisi che ci offre Claudio Gazzoli in queste sue nuove riflessioni, per le quali lo ringraziamo di cuore, è fondamentale tenere bene a mente le parole dell’Apostolo in tutto il loro contesto:
“In realtà l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia,  poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato.

Una sorpresa non sorprendente

Sconcerto, confusione perché il Vaticano ordina ai vescovi americani di non votare sulle misure di abuso


Ieri, durante la sessione di apertura dell'incontro annuale dei Vescovi degli Stati Uniti, il Cardinale Daniel DiNardo, presidente della conferenza episcopale americana, ha annunciato che la Santa Sede è intervenuta per impedire ai vescovi di votare su due misure volte ad affrontare il sesso in corso nella Chiesa crisi di abuso. Il Vaticano ha inspiegabilmente ordinato ai vescovi di attendere ulteriori provvedimenti per affrontare la crisi fino a dopo un incontro di febbraio in cui il papa ha in programma di riunire i capi delle conferenze episcopali di tutto il mondo.

E i diavoli ballano sugli altari..

Halloween in chiesa, che ipocrisia sulle profanazioni

Ha destato scandalo la profanazione della chiesa di Napoli, violata per una festa di Halloween. Ma è solo un'aggravante: profanazioni avvengono anche col placet dei vescovi. Come quella proprio nella cattedrale partenopea, trasformata in pizzeria, e che nessuno osò criticare. 


Questa volta la diocesi è intervenuta, ma più per il clamore suscitato dai giornali che per la volontà di impedire usi sacrileghi nelle chiese, perché i primi a promuovere iniziative profane nelle chiese sono proprio i vescovi. A Napoli nei giorni scorsi ha fatto scandalo la notizia di una chiesa, san Gennaro all’Olmo, prestata dalla Fondazione che ne dovrebbe gestire gli usi, per una festa di Halloween. Macabra quanto basta. Le foto che un fedele ha inviato ai giornali sono abbastanza esplicite: ci sono donne scosciate e vestite da diavolesse sedute sull’altare maggiore dove un tempo si celebrava la messa. Viene in mente una celebre frase del Santo curato d’Ars: “Togliete Cristo dalle chiese e i diavoli balleranno sugli altari”. Detto, fatto.

La presenza di un disturbo psichico

LA VERGINITA' PER BERGOGLIO


Per Bergoglio esser vergini non richiede la verginità. E' penoso vedere come questi signori, che stanno sovvertendo dall'interno la Sposa di Cristo recitano la parte delle vittime di ingiusti attacchi quando vengono smascherati 
di Francesco Lamendola  

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Che cos’è che fa di una vergine consacrata, una vergine? È umiliante dover porre una simile domanda, sia per chi la fa, sia per coloro a cui si riferisce; eppure è diventato necessario farla. Verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere: per essere vergini non è necessaria la verginità, dice il signore argentino che siede abusivamente sulla cattedra di San Pietro: e lo dice all’Ordo Virginum, l’Ordine delle Vergini della Chiesa cattolica. Le  quali, secondo i dati del 2016, sono 5.000 in tutto il mondo e sono consacrate in quanto tali, per essere tali, perché hanno scelto di essere tali e non altrimenti.  

martedì 13 novembre 2018

“Uomini siate e non pecore matte"

Viganò ai vescovi Usa: “Siate pastori coraggiosi, non pecore spaventate”


https://www.sabinopaciolla.com/wp-content/uploads/2018/08/ArchbishopVigano_byEdwardPentin-1.jpg (immagine aggiunta)
“Cari Fratelli Vescovi negli Stati Uniti, vi scrivo per ricordarvi il ​​sacro mandato che vi è stato dato il giorno della vostra ordinazione episcopale: condurre il gregge a Cristo. Meditate su Proverbi 9:10: il principio della sapienza è il timore dell’Eterno!”.
Inizia così il breve messaggio che l’ex nunzio apostolico negli Usa, monsignor Carlo Maria Viganò, ha inviato oggi ai vescovi riuniti a Baltimora per l’assemblea annuale della Conferenza episcopale degli Stati Uniti.
“Non comportatevi come pecore spaventate, ma come pastori coraggiosi”, prosegue Viganò. “Non temete di alzarvi e di fare la cosa giusta per le vittime, per i fedeli e per la vostra salvezza. Il Signore renderà a ognuno di noi secondo le nostre azioni e omissioni. Sto digiunando e pregando per voi”.
Firmato “Arcivescovo Carlo Maria Viganò,  il vostro ex Nunzio Apostolico”, il messaggio arriva a una conferenza episcopale in preda a tensioni e sconcerto dopo che la Santa Sede ha chiesto espressamente di non discutere le misure contro gli abusi nel clero.

L'ideologia del provvisorio

Don Nicola Bux interviene sulle prossime modifiche della traduzione italiana del Messale romano

Volentieri diamo risalto ad un Comunicato di don Nicola Bux concernente i lavori dell'Assemblea Straordinaria della CEI in corso sino al prossimo 15 novembre, presso l’Aula Nuova del Sinodo, in Vaticano, in cui, "all’ordine del giorno – come riferisce una nota dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali – innanzitutto (è) il tema della liturgia: la votazione della nuova traduzione italiana del Messale Romano".

All’affievolimento della capacità di comprensione della natura immutabile della sacra liturgia (cfr. Sacrosanctum Concilium, cap. 1) hanno contribuito non solo l’ignoranza diffusa di essa nel clero e, di conseguenza, nei fedeli; ma vi ha contributo ancor più la sperimentazione, spasmodica e continua, delle c.d. emozioni-shock, come le definisce Michel Lacroix (Il culto dell’emozione, ed. Vita e pensiero, Milano, 2002), cioè le emozioni particolarmente intense e potenti (v., p. es., la liturgia dei gruppi carismatici), che, a lungo andare, anestetizzano la nostra capacità di partecipare in maniera oggettiva, esaltando il soggettivismo e le emozioni dell’individuo.

Puramente per paura dei musulmani.