Mons. Vincenzo Paglia: “Il cambiamento è avviato e non si torna indietro”. Al Sinodo sulla famiglia le resistenze sulla comunione ai divorziati risposati e le unioni di fatto “non hanno modificato un cammino che è ormai avviato”, assicura l’arcivescovo Vincenzo Paglia.  “E’ stato rispettato il mandato di Francesco: accogliere ed uscire”. 

Da L’Espresso del 26 Settembre 2013: “Il monsignore tiene a sottolineare che a Terni ci sono due vicende distinte, che non vanno confuse: ‘Da un lato quella dell’indebitamento della mia diocesi, dall’altra la storia del castello di cui si sono occupati i giornali e la procura. Io sono cosciente, ora come allora, che nei miei anni di vescovado a Terni l’indebitamento bancario della diocesi è arrivato a otto milioni di euro. [...]‘ All’Espresso risulta che qualche settimana fa lo Ior ha deliberato un prestito infruttifero a favore della diocesi di Terni di circa 12 milioni di euro, che serviranno a coprire l’esposizione con le banche creditrici.”
Da Vatican Insider del 16 Aprile 2014: “Il “problemino” è, appunto, un buco nel bilancio diocesano di oltre 20 milioni di euro, frutto di operazioni immobiliari – sulle quali indaga la procura – compiute negli anni in cui vescovo era monsignor Vincenzo Paglia, dal 2012 presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Il buco dovrebbe essere coperto con 12 milioni prestati dallo Ior (Istituto per le Opere di Religione) e da restituire “in dieci anni, senza interessi”, ha avuto a riferire lo stesso presule, mentre una somma analoga sarebbe garantita dall’anticipo dei fondi dell’8 per 1000 messi a disposizione dalla Conferenza episcopale italiana.”
Ironia della sorte Paglia è recente autore di una monumentale “Storia della Povertà” recensita direttamente da Papa Eugenio Scalfari…

Mons. Domenico Mogavero: “Non hanno alcun fondamento le proteste dell’episcopato per le proposte di riconoscimento delle coppie gay: uno Stato laico non può fare scelte di tipo confessionale e la Chiesa non può interferire nella  sfera delle leggi civili”. 

Da Panorama del 16 Giugno 2014: “La piccola diocesi siciliana <guidata da Mons. Mogavero>, 231 mila abitanti, 70 preti (molti dei quali anziani) e 131 suore in tutto, nel giro di 7 anni infatti ha accumulato debiti per quasi 6 milioni, esattamente 5.598.090 euro. Il caso è scoppiato tra aprile e maggio, quando il vescovo non ha più trovato un euro in cassa per pagare le banche e i creditori. La vicenda fa ancora più scalpore perché nel 2011 Mogavero, uomo di fiducia del Vaticano ed ex sottosegretario della Conferenza episcopale italiana (la Cei), venne inviato nella diocesi di Trapani come visitatore apostolico (una sorta d’ispettore nominato direttamente dal Papa) per indagare su un buco di oltre 1 milione di euro. La vicenda portò alla rimozione del vescovo, Francesco Micciché. Stavolta invece è Mogavero a essere chiamato in causa per una voragine finanziaria almeno 5 volte maggiore a quella trapanese.”
Circa 3 milioni di euro sono andati in fumo per realizzare la nuova chiesa di Pantelleria di cui abbiamo parlato in passato. Mons. Mogavero tre anni fa fece discutere per la sua decisione di indossare dei paramenti disegnati e donati dallo stilista Giorgio Armani. Ne vennero fuori delle immagini degne della famosa sfilata in chiesa di Roberto Benigni ne “Il piccolo diavolo”.

Cardinal Rehinard Marx:  “Se c’è una relazione omosessuale, fedele per trent’anni, non posso dire che non è niente”

dall’Huffington Post del 24 Ottobre 2013: “Il Cardinale Reinhard Marx dell’arcidiocesi di Monaco ha speso circa 11 milioni di dollari per rinnovare la residenza arcivescovile e altri 13 milioni di dollari per una guesthouse a Roma”.
dal Tageszeitung Munich del 13 Marzo 2012: “Il Cardinale Marx acquista una villa a Roma, in viale delle Medaglie d’Oro da 9.700.000 euro per farne una guesthouse”. “La ristrutturazione dell’arcivescovado era costata 8.100.000 euro”.

Mons. Bruno Forte: “garantire i diritti degli omosessuali è un fatto di civiltà”
Da Chietitoday del 26 Novembre 2011:
La Chiesa di Mario Botta a Sambuceto: sarà pronta in 3 anni, siglato l’accordo. “Su quest’opera d’arte – ha spiegato monsignor Forte –ho trovato una squisita disponibilità in tutti. Come tutti sapete, Mario Botta mi ha regalato il progetto della chiesa a condizione che lui potesse incontrare la gente perché la chiesa è un’espressione del popolo di Dio presente in un territorio. Ritengo che questa sarà un’opera che esprimerà l’anima religiosa dell’intero popolo abruzzese. Tant’è che per le decorazioni interne ho chiesto a Mario Botta di indicarmi un artista abruzzese di fama: mi è stato segnalato Ettore Spalletti, autore di alcune tavole fondamentali dell’evangeliario ambrosiano, che mi ha confermato che metterà gratuitamente a disposizione la sua opera”. L’opera, che costerà tra gli 8 e i 10 milioni di euro verrà finanziata dalla Cei al 45%; dal Comune e dai comitati: uno di imprenditori e di associazioni di imprenditori e uno parrocchiale.”