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mercoledì 7 marzo 2012

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Come si diventa pseudobeati e pseudosanti ai tempi delle lobby vaticane postconciliari
Il profeta Gius

Il Segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone definisce il sacerdote fondatore di Cl "profeta dell'incontro con Dio"
VATICANISTA DE LA STAMPA
Don Luigi Giussani è stato «profeta dell'incontro con Dio», ha detto nella basilica vaticana il Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, celebrando la messa nel settimo anniversario della morte del fondatore di Comunione e Liberazione e del trentennale del riconoscimento pontificio della fraternità.
Il testo dell'omelia è stato riportato oggi dall'Osservatore romano. Giussani, ha detto il cardinale, è stato un «profeta dell'insopprimibile anelito dell'incontro con Dio per l'uomo del nostro tempo; incontro con la Persona di Gesù nel quale 'Dio si è fatto uomò; incontro con la Chiesa, luogo della compagnia dei cristiani in cammino verso e dentro la vera vita». Nella basilica di San Pietro, il porporato ha presieduto il rito per i fedeli della diocesi di Roma appartenenti al movimento di don Giussani all'indomani dei primi adempimenti compiuti — il 22 febbraio scorso nel duomo di Milano — in vista dell'avvio formale della causa di beatificazione e canonizzazione del fondatore. «Con il percorso della causa - ha detto ancora Bertone - ci attende l'esperienza di un appassionante coinvolgimento alla sua audacia di cristiano e di sacerdote», quindi il Segretario di Stato ha rievocato quella «fede, che genera continuamente un'autentica e profonda libertà», che «è stata la stella polare di don Giussani, il filo unificatore tra il suo pensare, il suo credere e il suo vissuto quotidiano. Sul suo esempio e alla luce dei suoi insegnamenti — ha esortato i presenti — anche voi oggi siete chiamati a una verifica sincera della vostra fede: nella relazione con Cristo, infatti, si ridesta il senso religioso, vale a dire l'umanità più vera che, nella sua natura più intima, consiste in una sete inesauribile, che solo Dio può colmare».

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