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lunedì 15 aprile 2013

C'è un Patriarca a Mosca!


Il Papa e il Patriarca divisi sul ruolo delle donne

Donne in chiesa
DONNE IN CHIESA

Due diverse prospettive. Kirill lancia il monito contro il femminismo radicale mentre Bergoglio elogia il ruolo del genio femminile

GIACOMO GALEAZZICITTÀ DEL VATICANO
  
In piazza San Pietro, papa Francesco è partito dal racconto evangelico della risurrezione per rilanciare il ruolo "primario, fondamentale" delle donne nella Chiesa delle origini e in quella odierna". Giovanni Paolo II aveva parlato del "genio femminile" e Benedetto XVI ha più volte elogiato figure femminili come santa Ildegarda di Bingen, Dorothy Day, Etty Hillesum. Papa Francesco, che al carcere minorile di Casal del Marmo ha lavato i piedi anche a due giovani detenute, sembra fare un passo avanti. Difficilmente ci si può attendere da un Papa rivoluzioni magisteriali come l'introduzione del sacerdozio femminile.


La sottolineatura del Papa sul ruolo delle donne nella Chiesa, però, potrebbe preconizzare un'attenzione più sistematica alla questione femminile. Un teologo vicino al nuovo Pontefice, il cardinale tedesco Walter Kasper, si è recentemente domandato: "Non può la Chiesa fare oggi qualcosa di simile a ciò che avveniva nel III-IV secolo, quando ha creato una sorta di ministero 'sui generis' con le diaconesse per i battesimi delle donne adulte? Non si potrebbe quindi oggi, di fronte alle nuove sfide, prevedere un ministero per le donne, che non fosse quello del diacono, ma piuttosto avesse un proprio profilo, come in passato?".

La Conferenza episcopale tedesca, da parte suaha affermato l'impegno a "promuovere maggiormente le donne rispettandone la responsabilità, affidata a tutti i cristiani per la vita della Chiesa" e a "far aumentare ulteriormente la quota di donne nelle posizioni di responsabilità". E l'arcivescovo di Milano, Angelo Scola ha sottolineato che il richiamo odierno di Francesco sul ruolo delle donne "è un punto di grandissima importanza". Alla svolta "rosa" di Roma, fa riscontro la chiusura di Mosca verso l'altra metà del cielo. Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, mette in guardia contro il «pericolo» del femminismo, denunciando l'esistenza di una «propaganda» che incoraggia le donne a svolgere ruoli che sacrificano l'impegno domestico e i doveri familiari.


«Penso che questo fenomeno chiamato femminismo sia molto pericoloso», ha dichiarato Kirill in un discorso a un'organizzazione di donne ortodosse ucraine, pubblicato sul sito ufficiale della Chiesa russo-ortodossa. «Le organizzazioni femministe proclamano una pseudo-libertà delle donne, che deve essere manifestata al di fuori del matrimonio e della famiglia», ha denunciato, spiegando che invece «è l'uomo a doversi focalizzare su questioni esterne alla famiglia, deve lavorare e guadagnare, mentre la donna è sempre diretta all'interno, verso i bambini e la casa». «Se questa funzione così importante della donna si rompe, allora ne consegue la rottura di tutto il resto: famiglia, e in senso lato, patria», ha aggiunto. Kirill si è comunque detto favorevole alle donne in carriera, solo nel caso in cui queste però riescano a «impostare correttamente le loro priorità» e svolgere allo stesso tempo «il loro dovere di mogli e madri».

Le dichiarazioni del Patriarca seguono l'ultima protesta del gruppo femminista Femen, che ha preso di mira proprio il presidente russo, Vladimir Putin, in visita alla Hannover Messe. Alla fiera tedesca si sono presentate a seno nudo al grido di «Fuck dictator», suscitando poi commenti del capo del Cremlino tra l'ironico e lo sprezzante. Il leader dei russo-ortodossi è stato anche uno dei maggiori critici delle Pussy Riot, il gruppo punk femminista la cui performance anti-Putin nella cattedrale di Mosca, è costata a due di loro una condanna a due anni di campo di lavoro. Dunque, il Papa e il Patriarca divisi dalle donne. Roma rilancia il ruolo dell'altra metà del cielo, mentre Mosca condanna il femminismo.

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