Ormai il titolo di questo post è diventato un "tormentone".
Soprattutto quando si analizzano i fatti degli ultimi 50 anni, riguardo la famosa "pentecoste" rinnovata nella Chiesa di Cristo. Ci sarebbero "prodigi" di ogni genere, da quando il "laicato" Cattolico, prima evidentemente inesistente e dormiente, si sarebbe "svegliato"! Portando frutti di ogni tipo: conversioni, guarigioni, risvegli di fede, "incontri con Cristo", ecc, ecc ,ecc.
Questo motivo retorico è diventato anche il "fondamento" della indiscutibilità di qualsiasi fatto interno alla Chiesa Cattolica! La "prassi" di questi ultimi 50 anni ha decretato infatti un altro dogma: l'indiscutibilità, e quindi la conseguente "infallibilità" di elementi e fatti dichiarati variamente "prodigiosi". Il "prodigio" è dichiarato di per sé "infallibile", e di per sé criterio di "bontà indiscutibile" di ciò da cui esso è scaturito...
Nel "Discernimento" (ma si fa ancora?) si è fatto strada un duplice criterio: la Gerarchia e il "prodigio". Ovvero: se un fatto è "approvato", anche tacitamente, dalla Gerarchia e se è "prodigioso" (ma le due cose non sono legate: basta anche che sia solo "prodigioso"), vuol dire che viene da Dio! Punto e basta. Non si discute più! Non esiste nessun margine di discussione, perché la risposta a chi mette in discussione questo presunto fatto è sempre e indiscutibilmente questa: sei senza Fede, sei insubordinato, sei superbo, in ultima analisi NON SEI CATTOLICO.
Il che fa anche "divertire", perché tra i vari GIUDIZI pronunciati in questo senso da chi "difende il prodigio" , tutti inerenti il foro intimo, c'è anche quello rivolto a chi "critica" che non avrebbe "Carità" (a prescindere dalla Critica!), ma ce l'avrebbe, invece, chi emette questi Giudizi intimi!!! La cosa ha davvero dello spassoso, se non fosse grave.
Ebbene: si è quindi imposto "de facto", per prassi, un nuovo dogma. Ovvero che la prassi è dogma. Questo "nuovo dogma" non è stato pronunciato da nessuno. Nessun magistero lo proclama, ma anzi fa il contrario! Il Magistero insegna che la Gerarchia è infallibile solo in determinati e ristretti casi. Solo se confermata dal Pontefice che DA SOLO può pronunciare sentenze infallibili, in determinate e ristrette condizioni. E solo in materia di Fede e Morale. Dunque, tutto ciò che esce da questo ambito, compresa la determinazione di fatti "prodigiosi" o l'approvazione degli stessi (ne è piena la storia della Chiesa!), è sempre in possibile "esame". I Padri Santi della Chiesa ne fanno continua menzione, come lo stesso Magistero perenne e immutabile. Ma su cosa si basa questa esegesi? Forse sulle personali "interpretazioni" dei Padri della Chiesa? NO! Si basa sulla Tradizione, ovvero sulla Parola di Dio tramandata e scritta. Cito:
(cfr. Sant'Agostino, LETTERA AI CATTOLICI SULLA SETTA DEI DONATISTI)
"Ciò che è esplicito nella frase: Non credete ad ogni spirito, ma sperimentate lo spirito che viene da Dio , è detto in forma figurata nell'altra:Astieniti dall'acqua straniera e non bere da una sorgente non tua . E ciò che è esplicito in quella: La carità di Dio è diffusa nei vostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che vi è stato dato , è detto in forma figurata in: La sorgente della tua acqua sia di tua proprietà e nessun estraneo vi partecipi con te . Molti doni di Dio, infatti, possono averli anche gli estranei. Non solo i doni che abbiamo in comune con le pietre e con le piante, come l'esistere e il vegetare; né solo quelli che abbiamo in comune con gli animali, come respirare e sentire, ma anche i doni più grandi, quelli propri degli uomini, come la ragione, la parola, le innumerevoli arti utili e molti altri. Dei doni stessi che ci sono stati dati per la casa di Dio, alcuni li hanno anche gli estranei, coloro cioè che non possederanno il regno di Dio e ai quali alla fine: Non vi conosco , sarà detto quand'anche dicessero: Nel tuo nome abbiamo profetizzato e abbiamo fatto molti prodigi . ")
I Doni di Dio, dunque, non sono il criterio per determinare la Verità e l'Ecclesialità di un fatto. Lo è la Carità di Cristo! Lo è l'aderenza, dunque, alla Verità, alla Fede (questo si che è DOGMA!). Carità e Verità non sono due elementi scindibili. Invece oggi, per prassi, la Carità (quale?) sarebbe un elemento a sè stante ed "unico", davanti al quale ogni altro elemento è AZZERATO. Fosse anche la Fede, la Dottrina della Fede, la Verità (quale più grande "Carità" dei "prodigi"?).
Dietro questa "Interpretazione pragmatica" c'è un'altra Eresia: quella che non fa Procedere la Carità dalla Verità. C'è una Eresia anti-Trinitaria, in ultimo. L'Eresia che non fa procedere lo Spirito Santo Paraclito dal Padre E DAL FIGLIO. Infatti lo "Spirito Santo Paraclito-Carità", procede anche dal "Figlio-Verità". Il Padre, infatti, lo manda ATTRAVERSO IL FIGLIO e SEMPRE attraverso il Figlio. Il Figlio lo Manda dal Padre. Il Padre e il Figlio SONO UNA COSA SOLA. Lo Spirito Santo procede da ambedue non come una "doppia origine" ma come un'unica origine! Dal Padre, Attraverso il Figlio, procede lo Spirito Santo. La Carità PROCEDE dalla Verità, dunque la Carità è la CARITA' DI CRISTO-VERITA'! Non un generico "amore".
Così, in questi "Ultimi tempi" dove i cosiddetti "segni dei tempi" sono letti continuamente, anche a sproposito, ovunque e sempre con "ottimismo", il discernimento è stato addormentato dal "prodigio" e dal "gerarchismo" che paradossalmente non esercita il suo "Potere" dove dovrebbe, ma lo fa dove non dovrebbe.
I fedeli sono messi a tacere dal "prodigio". Dalle "moltitudini che stanno davanti al Pastore", festanti perché sono state "miracolate".
Questo è un inganno incredibile. Perché se è vero che ciò che non viene da Dio sarà "distrutto", non è vero che per questo motivo il discernimento deve essere AZZERATO. Dio si avvale di STRUMENTI. Non vuole che si faccia silenzio su ciò che non viene da Lui. Tanto è vero che chiede di VEGLIARE davanti ai falsi cristi e ai falsi profeti. Come si fa a vegliare...se si dorme?
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