ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 13 febbraio 2013

Via un papa, se ne fa un altro?


Naturalmente, la parola d’ordine è stata: minimizzare; e subito frotte di volonterosi teologi ultramoderni e “à la page”, tipo Vito Mancuso, si son precipitati in televisione ad assicurare che va tutto bene, che la situazione è perfettamente sotto controllo, che alla Chiesa si apre un periodo straordinariamente ricco di nuove e felici possibilità.

COMUNIONE E ASSOCIAZIONE (A DELINQUERE)

- DALLA PROCURA DI MILANO L’AFFONDO FINALE A FORMINCHIONI E ALLA (PRESUNTA) “CRICCA DELLA SANITA’” AL PIRELLONE - IL “CELESTE” AVREBBE INTASCATO MAZZETTE PER 8 MILIONI - LA NUOVA GESTIONE DELLA MAUGERI PATTEGGIA ED E’ DISPOSTA A RISARCIRE IL DANNO - LA PROCURA ELENCA LE BUSTARELLE: PIU’ DI 4 MILIONI E MEZZO A FORMINCHIONI PER COMPRARE TRE YACHT IN QUATTRO ANNI…

Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella per il "Corriere della Sera"


roberto formigoniROBERTO FORMIGONI
Dentro la Regione Lombardia c'è «una associazione a delinquere» promossa e formata dal presidente Roberto Formigoni, dal suo potente segretario generale Nicola Sanese e dal direttore generale della Sanità, Carlo Lucchina, che, in tandem con i mediatori d'affari di area ciellina Pierangelo Daccò e Antonio Simone, e d'intesa con gli ex vertici delle Fondazioni sanitarie private Maugeri e San Raffaele, dal 1997 al 2011 ha garantito, a fronte di appropriazioni indebite per 73 milioni (Maugeri) e 9 milioni (San Raffaele) - di cui 8 andati a beneficiare direttamente Formigoni - «una protezione globale» finalizzata a «provvedimenti regionali di favore che hanno riconosciuto indebiti vantaggi» nell'erogazione di 200 milioni di euro pubblici alla Maugeri e di oltre 400 milioni al San Raffaele.

La rinuncia di Joseph Ratzinger


Comunicato dell'Istituto Mater Boni Consilii

La mattina di questo 11 febbraio 2013, durante il Concistoro, Benedetto XVI ha annunciato la sua "rinuncia al ministero di Vescovo di Roma, successore di San Pietro", precisando che la Sede sarà effettivamente vacante a partire dal 28 febbraio, alle ore 20.

Unica motivazione data per questa decisione: l'ingravescentem aetatem, ovverosia l'età avanzata (e non è dato sapere dell'esistenza di altri motivi).

La rinuncia al Sommo Pontificato è prevista - come possibilità - dal canone 221 del codice di diritto canonico promulgato da Benedetto XV, per cui, di per sé, una decisione di questo genere non altera la divina costituzione della Chiesa, pur ponendo delle gravissime difficoltà di ordine pratico. E' ben noto perciò che le rare rinunzie del passato avvennero in circostanze di particolare gravità nella storia della Chiesa, per cui il gesto compiuto oggi da Benedetto XVI non può essere paragonato a quelli del passato.

CHE FECE... IL GRAN RIFIUTO




di Francesco Colafemmina

Melassa
Per favore piantiamola con la melassa! Di melassa se ne stanno stendendo vagonate sulla rinuncia del Papa. E melassa da ogni dove: da destra da sinistra dal centro da sopra e da sotto. Melassa internazionale, melassa multiculturale e multireligiosa. A quando una riflessione meno zuccherina? Da apicoltore posso assicurarvi che le mie stesse api sarebbero infastidite da queste dosi massicce di glucosio.

AVVISO AI NAVIGATI DELLE MURA LEONINE


DON MASSIMO FRANCO A MEZZO “CORRIERE” MANDA UN AVVISO AI NAVIGATI DELLE MURA LEONINE: “LO SCONCERTO SULLA FACCIA DEI CARDINALI PIÙ INFLUENTI RACCONTA UN POTERE CHE VACILLA E UN ALTRO CHE, DOPO AVERE ATTESO PER OTTO ANNI LA RIVINCITA, COMINCIA A PREGUSTARLA” - “IN QUELL'ESPRESSIONE, ‘FARE PULIZIA’, SI AVVERTE UN'ECO MINACCIOSA PER CHI HA SFRUTTATO LA DEBOLEZZA DI RATZINGER. LA MINACCIA È GIÀ STATA MEMORIZZATA, PER PREPARARE LA RESISTENZA”…

Massimo Franco per il "Corriere della Sera"

papa ratzinger benedettoPAPA RATZINGER BENEDETTO
Gli interrogativi e i timori della Chiesa dopo l'annuncio delle dimissioni di Papa Ratzinger. Il Pontefice diventerà «invisibile», affiora l'ipotesi che lasci il Vaticano. «E adesso bisogna fermare il contagio...». Il monsignore, uno degli uomini più in vista della Curia, ripercorre le ultime ore vissute dal Vaticano come se avesse subito un lutto non ancora elaborato. E ripete, quasi fra sé: «Queste dimissioni di Benedetto XVI sono un vulnus: una ferita istituzionale, giuridica, di immagine. Sono un disastro».

LO CHIAMAVANO SANTITA’


: IL VATICANO ALLE PRESE CON UNA BELLA GRANA - IL TITOLO CHE SPETTERA’ ALL’EX PAPA BENEDETTO XVI AVRA’ UN IMPATTO IMPORTANTE COME LE FUNZIONI CHE DECIDERA’ O MENO DI ESERCITARE - “PAPA EMERITO”? “VESCOVO EMERITO DI ROMA”? “CARDINALE RATZINGER”? E’ PROBABILE CHE PER I FEDELI RESTERA’ PER SEMPRE “SUA SANTITA’” - CHI GLIELA PUO’ TOGLIERE? COME? NON C’E’ ABBASTANZA SANTITA’ PER DUE? AH SAPERLO…

Andrea Tornielli per "la Stampa"

«Sono contento che Benedetto XVI rimanga a Roma, gli vogliamo bene, lo avremo vicino...». Vicolo del Farinone a Borgo Pio, nel primo giorno dopo l'annuncio choc delle dimissioni del Papa. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della CEI, esce da un piccolo negozio di articoli religiosi e alla domanda su quanto peserà nella vita della Chiesa l'inedita figura del «Papa emerito», risponde al cronista con un moto di affetto commosso verso Ratzinger.
papa ratzinger benedettoPAPA RATZINGER BENEDETTO
A ventiquattrore di distanza dalla rinuncia, cominciano a farsi strada tante domande destinate per il momento a rimanere senza risposta. Problemi che non si erano mai posti prima. Come si chiamerà il Papa emerito? Nulla è deciso in proposito. Di certo non potrà continuare a usare il nome Benedetto XVI, legato a quel ministero di vescovo di Roma, che cesserà la sera del 28 febbraio. L'ex Pontefice tornerà a chiamarsi soltanto Joseph Ratzinger. Anche se dopo la sua morte, sull'annuario pontificio come sulla sua lapide, verrà inciso il nome papale, con le date del pontificato, il cui termine - per la prima volta dopo sei secoli - non coinciderà con la fine della sua vita terrena.

COSÌ SI DIMETTE L’OCCIDENTE


- ALTRO CHE CHIESA FORIERA DI GIOIE E SPERANZA, SULLA SIMBOLOGIA CHE IN QUESTI GIORNI VIENE ASSOCIATA AL GESTO DEL PAPA SI MOLTIPLICANO I RIFERIMENTI ALLA FINE, AL CROLLO, ALLA MORTE - LE DIMISSIONI DI RATZINGER HANNO ANNULLATO LA DIMENSIONE DEL “NON ABBIATE PAURA” DI WOJTYLA PER PIOMBARE IN QUELLA, A METÀ STRADA TRA FEDE E SUPERTIZIONE, PROFEZIE E APOCALISSE IMMINENTE…

Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"

Una statua di Papa Ratzinger l papa vaticano bigUNA STATUA DI PAPA RATZINGER L PAPA VATICANO BIG
E poi ci sarebbe anche questa notizia: che presto ci sarà la fine del mondo.
Come dire che scampata alla profezia dei Maja, con il pretesto o sulla spinta del Papa dimissionario, l'umanità si è immediatamente rivolta alle predizioni di San Malachia, fermo restando che a rallegrare la vigilia del Giudizio universale sono pure disponibili i simpatici preavvisi di Nostradamus, di Rasputin, del Ragno Nero, della Monaca di Dresda e del Monaco di Padova, che a sua volta ripropone le divinazioni dell'Eremita Teolosforo.

E ORA COME LO CHIAMIAMO, PAPA EMERITO?


- IL VATICANO ALLE PRESE CON LE NOVITA’ DI UN PAPA DIMISSIONARIO – SUL GROPPONE RESTA L’ENCICLICA SULLA FEDE, REALIZZATA INSIEME AL CARDINALE FISICHELLA MA NON ULTIMATA: RESTERA’ COME TRACCIA PER IL SUCCESSORE? - RATZINGER SI GODE L’AFFETTO MONDIALE, PREGA E LEGGE I GIORNALI - LA CURIA FA I CONTI CON L’INEDITO DEL “PASSAGGIO DI CONSEGNE” TRA IL PAPA USCENTE E QUELLO NUOVO: CI SARA’ “COLLABORAZIONE” TRA I DUE?....

Marco Ansaldo per "la Repubblica"

papa ratzinger benedettoPAPA RATZINGER BENEDETTO
Da buon tedesco, prima di abbandonare il suo incarico, Benedetto XVI ha cercato di portare a termine tutti i suoi progetti. Ce n'è però uno che ha lasciato inattuato: l'enciclica dedicata al tema della fede, alla quale il Papa si diceva stesse lavorando.

L’ABDICAZIONE DEL PAPA/ Tra profezie apocalittiche, ipotesi di complotto e crisi globale

«Non lasciatemi solo, pregate per me, perché io non fugga per paura dinanzi ai lupi».
[2]È con queste parole – quasi un’inusitata implorazione – che ha avuto inizio, più di sette anni fa, il pontificato di Benedetto XVI; parole che oggi risuonano come un’inquietante prefigurazione rispetto ad un avvenimento senza precedenti nella storia moderna come quello dell’abdicazione di un Papa. Si tratta infatti di un avvenimento che, al di là delle poco convincenti giustificazioni “ufficiali”, evoca nell’opinione pubblica un senso di disorientamento e di sconcerto; complice anche la sincronicità con una crisi politica, economica e morale globale che appare, ogni giorno di più, senza precedenti e senza apparente via d’uscita.

Memento


LE DIMISSIONI DI RATZINGER NASCONO IL 17 DICEMBRE 2012: E’ QUANDO I TRE CARDINALI DELLA COMMISSIONE SUI “CORVI” (HERRANZ, TOMKO E DE GIORGI) GLI CONSEGNANO L’ULTIMA PARTE DEL DOSSIERONE SU “VATILEAKS” - LEGGENDO IL RAPPORTO, DAVANTI A TUTTE LE MANOVRE DI POTERE DELLE PORPORE E IL MARCIO DELLA CURIA, BENEDETTO XVI CONFIDA AL FRATELLO GEORG L’INTENZIONE GETTARE LA MITRIA…

LANCIO STAMPA DI "PANORAMA"

SE NON PUOI RIPULIRE LO IOR,


SE NON PUOI RIPULIRE LO IOR, CAMBIAGLI NOME! - LA “BANCA DI DIO”, INSOZZATA DAGLI SCANDALI, DOVREBBE PRESTO RIFARSI I CONNOTATI CON UN ALTRO NOME E “L’IMMINENTE NOMINA” DEL NUOVO PRESIDENTE - PIGNATONE PRENDA NOTA: SECONDO BERTONE “NON ESISTE ALCUN CONTO DELLO IOR CHE POSSA RIMANDARE ALL'ACQUISTO DI ANTONVENETA DA PARTE DI MPS” - DOPO LO STOP DI BANKITALIA, IN VATICANO SI TORNA A USARE IL BANCOMAT GRAZIE ALL'ACCORDO CON LA SVIZZERA ADUNO…

M. Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"

CARDINALE TARCISIO BERTONECARDINALE TARCISIO BERTONE
«Cosa accadrà con la Sede Vacante allo Ior? Quando ci sarà il nuovo presidente?», tra gli ospiti del ricevimento di Palazzo Borromeo, sede dell'Ambasciata italiana presso la Santa Sede, quest'anno si è parlato molto anche dell'Istituto per le Opere di Religione, la cosiddetta banca vaticana. Curiosità, pronostici... C'era chi si diceva sicuro che la nomina considerata imminente del nuovo presidente prima delle dimissioni di Benedetto XVI sarebbe ormai «saltata» («Se ne tratterà, vedrete, con il nuovo Pontefice a primavera inoltrata»).
IOR istituto per le opere di religioneIOR ISTITUTO PER LE OPERE DI RELIGIONE
E chi ha anticipato che «lo Ior cambierà nome», per tagliare i ponti anche con le parole con la leggenda nera che avvolge la banca, visto le vicissitudini subite a partire dagli anni Settanta del secolo scorso a causa di banchieri italiani.
Da Michele Sindona a Roberto Calvi, fino all'ultimo presidente, Ettore Gotti Tedeschi, sollevato dall'incarico nel maggio scorso, e che è coinvolto come testimone nelle più complicate vicende giudiziarie esplose negli ultimi mesi. Da quella Antonveneta-Monte dei Paschi, a quella Finmeccanica (con l'arresto proprio ieri del presidente Orsi, manager amico di Gotti Tedeschi).
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In realtà nella Grande Sala del Camino dove si incontrano tradizionalmente la delegazione italiana e la delegazione vaticana, il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, avrebbe preannunciato al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che la designazione del nuovo presidente dello Ior avverrà presto. Il segretario di Stato non ha fatto nomi a Napolitano.
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Bertone è tornato sull'argomento Ior anche in un altro momento. Davanti a un gruppo di partecipanti delle due delegazioni. È stato a questo punto che il cardinale ha affermato che «non esiste alcun conto dello Ior che possa rimandare in qualche modo all'acquisto dell'Antonveneta da parte del Monte dei Paschi».
GIUSEPPE PIGNATONEGIUSEPPE PIGNATONE
«Abbiamo controllato i conti ad uno ad uno - ha spiegato - ed escludo che ci siano conti Ior riconducibili all'operazione Antonveneta-Monte dei Paschi». Al ricevimento era presente anche Giuseppe Pignatone, procuratore di Roma, che è stato messo al corrente dell'affermazione di Bertone sui conti Ior da parte di un membro della delegazione vaticana.
Proprio ieri intanto sono stati riattivati i bancomat nella piccola città-Stato: ai Musei vaticani, al supermercato, presso la farmacia e nelle altre varie attività commerciali. Dopo lo stop scattato a inizio gennaio su disposizione della Banca d'Italia per la mancanza dell'autorizzazione necessaria alla filiale italiana della Deutsche Bank.
Ora il servizio è ripartito grazie alla stipula di un accordo con la società svizzera Aduno, specializzata nel settore, appartenente ad un Paese extra Ue (senza interconnessioni con il sistema bancario italiano), ma a tutti gli effetti «equivalente» quanto al rispetto degli standard internazionali antiriciclaggio.


LA GUERRA BERTONE-NICORA - PRIMA DI LASCIARE LA SEGRETERIA DI STATO, TARCISIO DEVE COPRIRSI LE SPALLE IN DUE MOSSE: PIAZZARE ALLO IOR IL SUO FEDELISSIMO CARLO MARIA MAROCCO E RIMUOVERE IL “NEMICO” NICORA O DALLA GUIDA DELL’AUTORITÀ ANTI-RICICLAGGIO, OPPURE DALLA COMMISSIONE CARDINALIZIA CHE CONTROLLA LA “BANCA DI DIO” - IN QUESTO MODO IL DISEGNO DI TARCISIONE SI CHIUDE: RICONDURRE SOTTO IL SUO CONTROLLO SIA L’AIF CHE LO IOR…

Marco Lillo per il "Fatto quotidiano"
CARDINALE NICORA jpegCARDINALE NICORA JPEG
Sarà ricordato per i rotoloni di contanti sotto le tuniche questo Conclave. I cardinali in arrivo da tutto il mondo dovranno portare le mazzette di banconote, se vorranno fare acquisti dentro le mura Leonine, perché i pos dei bancomat della Santa Sede continuano a essere bloccati da gennaio. La Vigilanza della Banca d'Italia negli incontri delle scorse settimane ha posto un aut aut al nuovo direttore dell'AIF, l'autorità antiriciclaggio vaticana, René Brulhart. I soldi non devono più passare per lo IOR, ma direttamente dal conto della Deutsche Bank Italia Spa, soggetta alla Vigilanza di Bankitalia.
CARDINALE TARCISIO BERTONECARDINALE TARCISIO BERTONE
Il Vaticano però ha risposto picche perché non vuole rendere controllabili da Bankitalia i reali intestatari dei flussi e pensa di poter scavalcare l'Italia con una mossa astuta: il bancomat sarà riaperto e appoggiato estero su estero su una banca extracomunitaria non soggetta al controllo di Bankitalia né dell'Europa.
Quella dei rotoloni di contante e dei pos fermi non è l'ombra più lunga dello scandalo IOR che si allunga sulla successione al soglio di Pietro. Nella scelta di Joseph Ratzinger di abbandonare la carica ha giocato un ruolo importante anche la sua sensazione di essere troppo debole per arginare la "mattanza" portata avanti nel settore del controllo delle finanze vaticane dal Segretario di Stato Tarcisio Bertone.
Mattanza, più che lotta, è il termine giusto per descrivere l'andazzo degli ultimi mesi confermato ancora ieri dall'ultima indiscrezione: il Segretario di Stato ha comunicato informalmente durante i colloqui bilaterali con l'Italia di volere approfittare dei pochi giorni di pieni poteri rimasti per nominare il nuovo consiglio di sovrintendenza e il nuovo presidente dello IOR, la banca del Vaticano.
GOTTI TEDESCHIGOTTI TEDESCHI
Bertone presiede la commissione cardinalizia che sovrintende allo IOR, della quale fa parte anche il suo rivale, il cardinale Attilio Nicora. Nove mesi dopo la rimozione del presidente Ettore Gotti Tedeschi, più vicino a Nicora e al Papa, Bertone sta per piazzare un suo fedelissimo al suo posto.
Il favorito era un ex compagno di studi di Bertone, l'avvocato torinese Carlo Maria Marocco. A dicembre però l'ex notaio, membro dell'attuale Consiglio di sovrintendenza dello IOR, è stato nominato presidente della Cassa di Risparmio di Torino e ora si fa il nome di Pellegrino Capaldo.
L'altra partita fondamentale per Bertone è quella dell'Autorità antiriciclaggio, l'AIF. Dopo essere stato sostituito nel 2011 con il bertoniano monsignor Domenico Calcagno alla guida dell'APSA, l'amministrazione del patrimonio Santa Sede, Nicora rischia ora di essere rimosso anche dalla presidenza dell'AIF. Bertone potrebbe far valere il doppio incarico di Nicora come ragione di incompatibilità per farlo fuori o dalla presidenza dell'organismo antiriciclaggio AIF o dalla Commissione cardinalizia che controlla lo IOR. Si completerebbe così il disegno che mira a ricondurre sotto il suo controllo l'AIF e lo IOR rimuovendo gli uomini più collaborativi con le autorità italiane.
Gotti Tedeschi ha dovuto lasciare la presidenza dello IOR non certo per il coinvolgimento del banchiere nell'inchiesta della procura di Roma - come erroneamente è stato scritto - ma per una ragione opposta. Insieme al cardinale Attilio Nicora e all'ex direttore generale dell'AIF Francesco De Pasquale, Gotti era il fautore dell'inserimento di una normativa più seria in materia di antiriciclaggio. Lo IOR per decenni si è comportato in Italia come una fiduciaria che scherma i reali proprietari dei fondi, talvolta politici corrotti o criminali comuni dotati della sponda Oltretevere.
CARLO MARIA MAROCCO jpegCARLO MARIA MAROCCO JPEG
La Procura di Roma ha indagato nel 2010 il direttore generale dello IOR Paolo Cipriani e Gotti Tedeschi proprio per violazione della normativa formale antiriciclaggio. Ma Gotti, a differenza di Cipriani, si è mostrato collaborativo con la Procura e Bankitalia, un atteggiamento sgradito Oltretevere.
Nel dicembre del 2010 Benedetto XVI vara una legislazione antiriciclaggio severa e crea l'AIF, un'autorità antiriciclaggio per dialogare con l'UIF italiana. Comincia lo scambio di informazioni tra AIF e le procure italiane, attraverso l'UIF. Per far capire che fa sul serio, il Vaticano nomina come direttore generale dell'AIF un ex funzionario dell'UIF di Bankitalia, l'avvocato Francesco De Pasquale e come presidente proprio il cardinale Nicora.
A quel punto lo IOR e l'antiriciclaggio diventano il teatro dello scontro tra la fazione dei "vincenti" capeggiata dal segretario di Stato Tarcisio Bertone e i "perdenti" del cardinale Nicora. A gennaio del 2012 Bertone si riprende i poteri ispettivi sullo IOR. L'autorità di Nicora e De Pasquale non può più ficcare il naso nei conti IOR per poi riferire ai pm italiani.
TOMMASO DI RUZZA jpegTOMMASO DI RUZZA JPEG
A maggio viene messo alla porta il presidente IOR Gotti Tedeschi, favorevole alla normativa più severa. Alla fine del 2012 salta il direttore generale AIF, De Pasquale retrocesso a semplice consigliere AIF. Al suo posto arriva René Brulhart, svizzero ma soprattutto ex capo dell'autorità omologa di un paradiso fiscale come il Liechtenstein. Non proprio un segnale di severità.
Il cardinale Attilio Nicora sente stringersi il cerchio intorno. Con la scusa della sua doppia carica (controllore, in qualità di presidente AIF e controllato, in qualità di membro della commissione cardinalizia dello IOR) Bertone si accinge a farlo fuori. Un problema che invece non viene rilevato per un altro membro dell'AIF, Giuseppe Dalla Torre, che è presidente del Tribunale del Vaticano.
ANTONIO FAZIOANTONIO FAZIO
Intanto si avanza un nuovo uomo forte all'AIF: il genero di Antonio Fazio, proprio lui l'ex governatore della Banca d'Italia. Si chiama Tommaso Di Ruzza, è assunto come impiegato ma è stato subito proposto come vicedirettore dell'AIF. Una nomina saltata proprio per l'opposizione del cardinale Attilio Nicora. Nato nel 1975 ad Aquino e presidente del circolo Tommaso d'Aquino, Di Ruzza è membro del Pontificio consiglio per la giustizia e per la pace.
L'arcivescovo Mamberti e il governatore emerito suocero Antonio Fazio, insieme al vescovo Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace erano presenti alla tre giorni organizzata dal Circolo San Tommaso nel luglio 2012. Non è diventato vicedirettore ma è stato nominato vicario del direttore. In molti davano per probabile la rimozione di Nicora e l'ascesa del giovane e bravo Di Ruzza al posto di Brulhart nel lungo periodo. Poi sono arrivate le dimissioni del Papa.

SE VEDEMO!


- IL PAPA ALLA SUA PENULTIMA UDIENZA PUBBLICA, SOMMERSO DI APPLAUSI: “HO DECISO QUESTO GRAVE ATTO IN PIENA LIBERTÀ E PER IL BENE DELLA CHIESA. SONO GIORNI NON FACILI, CONTINUATE A PREGARE PER ME E PER IL FUTURO PAPA” - “NON ERO PIÙ IN GRADO DI SVOLGERE IL MIO MINISTERO CON FORZA” - ALLA FINE, OVAZIONE DEI FEDELI: “GRAZIE PER IL VOSTRO AMORE E LA VOSTRA SIMPATIA”…

1 - PAPA: APPLAUSI PER BENEDETTO XVI A INIZIO PENULTIMA UDIENZA 

(ANSA) - Benedetto XVI è entrato nell'Aula Paolo VI dove stamane tiene la penultima udienza generale del suo pontificato, prima del ritiro annunciato per il 28 febbraio. Al suo ingresso, il Papa è stato accolto dal lungo e scrosciante applauso della folla che gremisce la Sala Nervi, e, fra le acclamazioni dei fedeli, ha salutato la platea con viso sorridente.
RATZINGER PAPA BENEDETTO XVIRATZINGER PAPA BENEDETTO XVI
2 - PAPA: HO DECISO IN PIENA LIBERTA' PER BENE CHIESA 
(AGI) - Papa: ho deciso in piena liberta' per bene chiesa
BENEDETTO XVIBENEDETTO XVI
3 - PAPA: GIORNI PER ME NON FACILI,PREGATE ANCORA PER ME 
(ANSA) - "Ho sentito quasi fisicamente in questi giorni per me non facili l'amore" che mi portate. "Continuate a pregare per me, per la chiesa per il futuro papa, il signore ci guiderà". Così, parlando a braccio, il Papa ha concluso un breve discorso prima dell'udienza, in cui ha ricordato che lascerà il pontificato.

Primo di quaresima o ultimo di carnevale?



Considerazioni sull’atto di rinuncia di Benedetto XVI


 L’11 febbraio, giorno della Festa della Madonna di Lourdes, il Santo Padre Benedetto XVI ha comunicato al Concistoro dei cardinali e a tutto il mondo la sua decisione di rinunziare al Pontificato. L’annuncio è stato accolto dai cardinali, «quasi del tutto increduli», «con senso di smarrimento», «come un fulmine a ciel sereno», secondo le parole subito dopo rivolte al Papa dal cardinale decano Angelo Sodano.
Se così grande è stato lo smarrimento dei cardinali, si può immaginare quanto forte sia in questi giorni il disorientamento dei fedeli, soprattutto di coloro che hanno sempre visto in Benedetto XVI un punto di riferimento e che ora si sentono in qualche modo “orfani”, se non addirittura abbandonati, di fronte alle gravissime difficoltà che affronta la Chiesa nell’ora presente.

Ultimo di carnevale o primo di quaresima?


Vivo un Papa se ne fa un altro e «Satana se la ride...»

Ratzinger ha sempre pensato alle dimissioni. Da cardinale e poi da Papa


Alla fine lo scherzo c’è stato. Alla vigilia di carnevale e con un autore insospettabile: il Papa. Il cardinale Michele Giordano, nel 2005 fra i cardinali elettori del conclave, amico di Joseph Ratzinger da antica data, lo aveva profeticamente temuto. «Eminenza, ma lei mica ci farà qualche scherzo?», aveva domandato il confratello lucano al porporato bavarese il giorno del suo settantottesimo compleanno, il 16 aprile 2005, tre giorni prima che il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede sarebbe stato eletto Papa.

Una Quaresima speciale


di Padre João Batista de A. Prado Ferraz Costa
Stavo pensando di scrivere qualcosa sulla dottrina di San Tommaso sul digiuno, quando ho ricevuto la notizia sorprendente della dichiarazione di rinuncia di Papa Benedetto XVI.

Evito qualunque speculazione a riguardo, ma confesso il mio sospetto che il Santo Padre abbia preso una decisione così grave perché si è visto costretto. Gli avvenimenti delle ultime settimane, soprattutto la controversa dichiarazione di Mons. Paglia sulla necessità di trovare uno strumento giuridico che regoli i diritti delle “coppie” e  delle “famiglie” gay, aumentano il mio sospetto che ci sia stato uno scontro, una tensione nei palazzi apostolici.

Il fulmine della BBC


Tutto il mondo segue con attenzione il segno di Dio sul Vaticano con tanto di fotografo professionista che passa all’Ansa (buona questa!) la foto del miracolo… E poi c’è l’mmancabile BBC. Ci aspettiamo anche Al Jazeera e poi hanno fatto bingo!
Ebbene, c’eravamo anche noi insieme alla troupe della BBC a riprendere il millesimo di secondo in cui é partito il fulmine!
Sapevamo che sarebbe arrivato. Ecco qua:
 PRIMA
originale [1]
e DOPO
montaggio 

martedì 12 febbraio 2013

Il Papa Dimesso da Comunione e Liberazione?




Precisiamo che non abbiamo ancora tutte le verità sulle dimissioni del "Santo" Padre. Però possiamo già fare qualche considerazione. Se vi ricordate un anno fa esatto uscì su Il Fatto Quotidiano una notizia su un possibile attentato a papa "Benedetto" XVI; il 10 febbraio 2012 il giornale scrisse:

FORMIGONEIDE

 - IL GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA È ACCUSATO ANCHE DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLA CORRUZIONE - CHIUSE LE INDAGINI SULLE CLINICHE MAUGERI CI SONO ANCHE DACCÒ, SIMONE, MAUGERI, PEREGO E ALTRI - PER I PM, FORMIGONI NON HA MAI RESTITUITO GLI 8 MILIONI (STIMATI) IN VIAGGI, USO DI BARCHE E ALTRE UTILITÀ RICEVUTI PER FAVORIRE GLI APPALTI TRATTATI DA DACCÒ - LUI RIBATTE: “VOGLIONO COPRIRE LO SCANDALO MPS, NON C’È NIENTE DI NUOVO NELLE CARTE”…

1 - MAUGERI: ASSOCIAZIONE A DELINQUERE PER FORMIGONI 
(AGI) - I magistrati milanesi hanno chiuso le indagini sulla fondazione Maugeri e ipotizzano, per il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il reato di associazione a delinquere.
DACCO' - FORMIGONIDACCO' - FORMIGONI
A Formigoni viene contestata l'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Complessivamente sono 17 le persone per le quali la procura milanese ha chiuso l'inchiesta con accuse che a vario titolo comprendono l'associazione finalizzata alla corruzione, frode, riciclaggio e interposizione fittizia.

UNA OGNI MILLE ANNI

Nella foto: Hans Kung e Joseph Ratzinger
DI CARLO BERTANI
carlobertani.blogspot.it

“Che farai Pier da Morrone?
Sei venuto al paragone…”

Jacopone da Todi

Sono tempi di fatti “eclatanti” e “unici”, di decisioni “epocali” e tutto diventa “universale”, “planetario”: non sottovalutiamo, però, la scelta di Ratzinger di lasciare il soglio pontificio. Va beh…ci sono le elezioni, l’assalto delle banche alla “diligenza” Italia, il nuovo sbarco in Sicilia – questa volta sono i gonfaloni della finanza internazionale a garrire – e l’abbandono dell’Europa del Sud al suo destino.

Non per questo – un evento (Celestino V) che capita ogni mille anni (Gregorio XII è un caso a sé, guerre di palazzo) – si deve sottovalutare con un’alzata di spalle la questione.

Chi sarà Ratzinger dopo l’abiura?

MA QUALE ATTENTATO!


 - LE DIMISSIONI DI RATZINGER E IL CLAMOROSO EQUIVOCO DELLA “RIVELAZIONE” DEL CARDINALE PAOLO ROMEO - IL DOCUMENTO CHE SECONDO ROMEO ANNUNCIAVA LA ‘’MORTE’’ DEL PAPA FU MOSTRATO AL PONTEFICE DAL CARDINALE CASTRILLON HOYOS, CHE (POVERETTO) AVEVA PRESO FISCHI PER FIASCHI - NON PRONOSTICAVA LA MORTE MA LE DIMISSIONI DI RATZINGER, CHE INFATTI LO ACCOLSE SORRIDENDO E “SFOTTENDO” CASTRILLON…

Marco Lillo per il "Fatto quotidiano"
BENEDETTO XVI RATZINGER jpegBENEDETTO XVI RATZINGER JPEG
Mordkomplott. È il gennaio 2012 quando Joseph Ratzinger legge quella parola in neretto sul foglio consegnatogli dal cardinale Dario Castrillon Hoyos. I suoi occhi si accendono di ironia e le labbra si increspano in un sorriso. Benedetto XVI è stupito che qualcuno abbia spifferato la sua segreta intenzione di lasciare anzitempo il Soglio pontificio, ma è ancora più divertito dall'incapacità litigiosa dei suoi cardinali. Sono così pasticcioni con le lingue straniere e così poco precisi nei loro report da avere scambiato fischi per fiaschi, trasformando le seconde dimissioni papali della storia nel primo omicidio papale annunciato.

- Quo vadis Domine?


S. S. Benedetto XVI rinuncia al ministero petrino



Scioccato dalla notizia, Paolo si accascia sulla poltrona
e piomba in un sonno profondo.
Un sogno:

Gesù è sulla via Appia – Via Martyrum -,
la Croce sulle spalle, in cammino verso l’Urbe.
Stanco e dimesso, Benedetto XVI gli va incontro: 
Quo vadis Domine? 
A Roma, a reggere il timone che tu hai abbandonato,
risponde il Signore!

E SE POI SE NE VANNO?

-  NELLA STORIA RECENTE DELLA CHIESA ALTRI TRE PAPI HANNO PENSATO ALLE DIMISSIONI - PIO XII NEL 1943, TEMENDO DI ESSERE RAPITO E UCCISO DA HITLER, FU A UN PASSO DAL DIMETTERSI: “PRENDERANNO UN CARDINALE, NON IL PAPA” - PAOLO VI NEL 1978, GRAVEMENTE AMMALATO, DELEGO’ AI CARDINALI LA DECISIONE DI SOTITUIRLO - GIOVANNI PAOLO II NEL 2005 FECE LO STESSO: ENTRAMBI ANDARONO AVANTI FINO ALLA FINE… -

Anna Maria Greco per "il Giornale"


Papa Pio XIIPAPA PIO XII
Tre lettere per dimissioni che non ci sono mai state. Nella storia della Chiesa moderna ci sono Papi arrivati proprio ad un passo dal lasciare il Soglio di Pietro, per minacce esterne o per motivi di salute.

COSA C’È DIETRO LE DIMISSIONI DI RATZINGER?

1.  SOTTO VOCE, TRA LE MURA LEONINE, SI PARLA DEL CONTENUTO “SCONVOLGENTE” DEL RAPPORTO SEGRETO CHE I TRE CARDINALI ANZIANI (TOMKO, HERRANZ E DE GIORGI) HANNO CONSEGNATO A PROPOSITO DI VATILEAKS - 2. COSA NON FU RIVELATO SU VATILEAKS PER CUI È STATO UCCELLATO PAOLO GABRIELE? - 3. ELIMINATI I “CORVI ESPIATORI”, ORA SVOLAZZANO ANCHE DOSSIER, PRESSIONI E RICATTI? - 4. DA OTTO MESI LO IOR, LA “BANCA DI DIO”, È SENZA PRESIDENTE DOPO LA SFIDUCIA A GOTTI TEDESCHI E CONTINUANO A SPUNTARE BUCHI DI BILANCIO A CARICO DI ISTITUTI CATTOLICI, DOPO LA PRESUNTA TRUFFA MILIONARIA A DANNO DEI SALESIANI CARI A BERTONE - 5. UNA CATASTROFE PER LA QUALE IL SEGRETARIO DI STATO E DOMINUS DELLA CURIA, INVISO A BAGNASCO, HA INUTILMENTE CERCATO LA “SOLIDARIETÀ” DELLA MAGISTRATURA -
Massimo Franco per il "Corriere della Sera"
RATZINGER PAPA BENEDETTO XVIRATZINGER PAPA BENEDETTO XVI
È difficile non percepire la scelta del Papa come l'esito di una lunga stanchezza. Non essendo riuscito a cambiare la Curia va via, sconfitto da un apparato ritenuto troppo incrostato di potere.

PRIMI VALZER DI TOTO-PAPA


 - ITALIANI IN FERMENTO PER TORNARE AL SOGLIO DI PIETRO DOPO 30 ANNI: IL CIELLINO ANGELO SCOLA IN POLE, SEGUITO DA RAVASI - LA VIA “STRANIERA” PORTEREBBE ALL’AUSTRIACO SCHÖNBORN, IL CANADESE OUELLET E L’AMERICANO DOLAN - ATTENZIONE AI ‘TERZOMONDISTI’: BEN QUOTATI IL FILIPPINO TAGLE, L’HONDUREGNO MARADIAGA E IL BRASILIANO SCHERER - IN CURIA TUTTI D’ACCORDO: PER UNA “COABITAZIONE” MORBIDA CON RATZINGER SERVE UN PONTEFICE GIOVANE…

Marco Ansaldo per "la Repubblica"

Un Papa forte. E, possibilmente, giovane. Questo è il profilo che, dopo le dimissioni di Benedetto XVI, il Conclave già riunito a marzo per eleggere il successore di Joseph Ratzinger, ricercherà come il più adatto per il prossimo Pontefice. Perché adesso, dopo la scelta dirompente annunciata dal Papa tedesco, la partita passa ai cardinali che si riuniranno in totale isolamento dal mondo nella Cappella Sistina.
ANGELO SCOLA ARCIVESCOVO DI MILANO jpegANGELO SCOLA ARCIVESCOVO DI MILANO JPEG
Il radar degli osservatori si concentra sui nomi dei possibili candidati, e tra i ben informati in Vaticano c'è chi dice che i posizionamenti dei diversi fronti sono cominciati da settimane, quando qualcuno aveva fiutato che le dimissioni di Benedetto XVI potevano diventare davvero una realtà.
BENEDETTO XVIBENEDETTO XVI

POVERO CRISTO


- TUTTE LE SPINE DEL PAPATO DI RATZINGER, DAL DISCORSO DI RATISBONA E LA RABBIA ISLAMICA ALLE SCUSE PER I PRETI PEDOFILI - OTTO ANNI DI COLPI BASSI CHE HANNO INDEBOLITO E STANCATO IL PONTEFICE, ACCELERATI DALL’INTERVENTISMO BERTONIANO SULLO IOR, SUL POLO SANITARIO SPERICOLATO, SULLE RELAZIONI CON BERLUSCONI, SUL RIENTRO DEI LEFEBVRIANI - E POI BOFFO, I COMPLOTTI, IL TRADIMENTO DI “PAOLETTO” E IL CASO VATILEAKS…


Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"
BENEDETTO XVI RATZINGER jpegBENEDETTO XVI RATZINGER JPEG
Povero Papa, povero Cristo, ma sul serio. Difficile immaginare un pontificato più fitto, rigonfio e traboccante di disgrazie. Così tante che al momento dell'appello ne resta fuori sempre qualcuna. Invece lui, Benedetto, c'è sempre, sempre più curvo, sempre più spaesato e spaventato. Ma specialmente sopraffatto e ferito, lui monarca reso infallibile, dagli errori della sua stessa umanità, ma anche da quelli che gli servivano gli altri, sul classico piatto d'argento, come si usa da quelle parti.

CHE DOLO-IOR PER BERTONE!


 - IL SEGRETARIO DI STATO CONTAVA DI METTERE LE MANI SULLA “BANCA DI DIO” SOSTITUENDO GLI “SCOMODI” NICORA E TAURAN CON I CARDINALI CALCAGNO E SANDRI PER POI PROCEDERE ALLA NOMINA DEL NUOVO PRESIDENTE - E INVECE LA PATATA BOLLENTE ORA FINIRÀ NELLE MANI NEL NUOVO PAPA - PER IL DOPO-GOTTI TEDESCHI SI IPOTIZZA UN BANCHIERE STRANIERO: TOCCA ARCHIVIARE LA SCARSA TRASPARENZA E LE OPERAZIONI FINANZIARIE SPERICOLATE… -

Carlo Marroni per il "Sole 24 Ore"
Tarcisio BertoneTARCISIO BERTONE
Era uno dei primi punti nell'agenda curiale delle prossime settimane. La nomina del nuovo presidente dello Ior - carica vacante dopo il licenziamento traumatico del 24 maggio 2012 di Ettore Gotti Tedeschi, in carica dal settembre 2009 - era ormai data per scontata entro fine febbraio, ma ora tutto torna in alto mare. L'annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI riporta il dossier finanziario vaticano tra i punti che dovrà affrontare il futuro papa, e in modo anche molto energico visto che la crisi ai vertici della banca vaticana era stata una delle note dolenti dello scorso anno.