ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 1 maggio 2015

Il tempo si avvicina?

E’ morto padre Nicholas Gruner il «crociato di Fatima»

(Fonte: Corriere della Sera) ROMA – «Requiescat in Pace». La notizia è stata data, «con grandissimo dolore», da Fatima Tv (canale 630 dei digitale terrestre), la stazione televisiva romana dedicata interamente alla figura della Vergine apparsa ai tre pastorelli il 13 maggio 1917 in Portogallo. Padre Nicholas Gruner, il «crociato di Fatima», figura controversa e discussa all’interno della Chiesa, è morto improvvisamente mercoledì sera nel suo ufficio a Fort Erie, in Canada, dove si è dedicato fino all’ultimo istante al lavoro che ha svolto e portato avanti per 38 anni, ovvero la promozione del Messaggio di Fatima ed in particolare la «pubblicazione integrale del Terzo Segreto» (nella convinzione che non ne sia stata resa nota una parte) e la «consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria».
«Siamo sconvolti, l’ho incontrato qualche settimana fa, in occasione di una sua visita a Roma, e sembrava in salute. Chiediamo di pregare per padre Gruner e il suo Apostolato, che continuerà nell’opera intrapresa dal suo direttore spirituale», ha fatto sapere il direttore della tv, Emanuele Tomassini.
Lasciò i francescani per dedicarsi alla Vergine
Padre Nicholas Gruner, nato a Montreal nel 1942, ricevette gli ordini a Frigento (Avellino) nel 1976, dopo aver conseguito il diploma in teologia presso l’Università pontificia di San Tommaso d’Aquino, a Roma (l’Angelicum). Nel 1978, dopo aver preso la decisione di non far parte della comunità francescana italiana, ricevette dal vescovo di Avellino il permesso di risiedere in Canada, dove iniziò il suo apostolato su Fatima. Negli ultimi decenni ha predicato il messaggio a lui caro nelle cattedrali e nelle chiese di più di 500 città e di 30 nazioni. Nel 1993 Giovanni Paolo II gli mandò la sua benedizione personale .
Recentemente, padre Gruner si era occupato del giallo di Emanuela Orlandi, la ragazzina con cittadinanza vaticana scomparsa nel 1983: un caso al centro di un’inchiesta giudiziaria i cui esiti saranno resi noti nei prossimi giorni. L’interesse del noto fatimita era legato al fatto che il principale indagato per il rapimento della quindicenne, il fotografo romano Marco Fassoni Accetti, nel suo memoriale consegnato alla Procura ha legato il sequestro anche a presunte attività di pressione su ambienti ecclesiastici, in relazione alla «gestione» del terzo segreto da parte della Curia, negli anni Ottanta. Nell’allegato dedicato al miracolo portoghese, il superteste reo confesso sostiene infatti che numerosi codici riconducibili all’apparizione mariana dimostrerebbero che, nel sequestro Orlandi, il terzo segreto (all’epoca non ancora rivelato) fu usato a scopo di ricatto, in quanto il contenuto era «filtrato» all’esterno e giunto alle orecchie dello stesso Agca, l’attentatore di Wojtyla nel 1981. Bastino due esempi: le età dichiarate alla famiglia Orlandi dai primi due telefonisti, 17 e 35 anni, servivano a comporre la data di Fatima (13-5-17), così come la cifra (375 mila lire) della finta offerta di lavoro per la Avon, di cui Emanuela parlò con la sorella Federica nell’ultima telefonata a casa. (Fonte: Corriere della Sera)
Requiescat in Pace: Padre Nicholas Gruner, 4 maggio 1942 - 29 aprile 2015.
Lo staff e i dipendenti del Centro di Fatima annunciano con cordoglio la morte di Padre Nicholas Gruner, avvenuta all'improvviso nella serata di ieri. Padre Gruner è morto nel suo ufficio a Fort Erie, in Canada, dove si è dedicato fino all'ultimo istante della sua vita al lavoro che ha svolto e portato avanti per oltre 38 anni, ovvero la promozione del Messaggio di Fatima ed in particolare la pubblicazione integrale del Terzo Segreto e la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato di Maria.
Vi chiediamo di pregare per Padre Gruner ed il suo Apostolato, che continuerà nell'opera intrapresa dal suo direttore spirituale per portare a compimento una vita di lavoro spesa al servizio di Maria Immacolata.




E’ morto padre Nicholas Gruner


il «crociato di Fatima»

Figura controversa e discussa nella Chiesa, era stato ordinato sacerdote nel 1976. Viveva in Canada e aveva 73 anni. Venne a Roma due mesi fa per assumere informazioni sul caso Orlandi e l’uso di codici «mariani» da parte dei rapitori

di Fabrizio Peronaci




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ROMA - «Requiescat in Pace». La notizia è stata data, «con grandissimo dolore», da Fatima Tv (canale 630 dei digitale terrestre), la stazione televisiva romana dedicata interamente alla figura della Vergine apparsa ai tre pastorelli il 13 maggio 1917 in Portogallo. Padre Nicholas Gruner, il «crociato di Fatima», figura controversa e discussa all’interno della Chiesa, è morto improvvisamente mercoledì sera nel suo ufficio a Fort Erie, in Canada, dove si è dedicato fino all’ultimo istante al lavoro che ha svolto e portato avanti per 38 anni, ovvero la promozione del Messaggio di Fatima ed in particolare la «pubblicazione integrale del Terzo Segreto» (nella convinzione che non ne sia stata resa nota una parte) e la «consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria». «Siamo sconvolti, l’ho incontrato qualche settimana fa, in occasione di una sua visita a Roma, e sembrava in salute. Chiediamo di pregare per padre Gruner e il suo Apostolato, che continuerà nell’opera intrapresa dal suo direttore spirituale», ha fatto sapere il direttore della tv, Emanuele Tomassini.
Lasciò i francescani per dedicarsi alla Vergine
Padre Nicholas Gruner, nato a Montreal nel 1942, ricevette gli ordini a Frigento (Avellino) nel 1976, dopo aver conseguito il diploma in teologia presso l’Università pontificia di San Tommaso d’Aquino, a Roma (l’Angelicum). Nel 1978, dopo aver preso la decisione di non far parte della comunità francescana italiana, ricevette dal vescovo di Avellino il permesso di risiedere in Canada, dove iniziò il suo apostolato su Fatima. Negli ultimi decenni ha predicato il messaggio a lui caro nelle cattedrali e nelle chiese di più di 500 città e di 30 nazioni. Nel 1993 Giovanni Paolo II gli mandò la sua benedizione personale .
I legami tra il Terzo segreto e i codici del caso Orlandi

Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno 1983, all’età di 15 anni
Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno 1983, all’età di 15 anni

Recentemente, padre Gruner si era occupato del giallo di Emanuela Orlandi, la ragazzina con cittadinanza vaticana scomparsa nel 1983: un caso al centro di un’inchiesta giudiziaria i cui esiti saranno resi noti nei prossimi giorni. L’interesse del noto fatimita era legato al fatto che il principale indagato per il rapimento della quindicenne, il fotografo romano Marco Fassoni Accetti, nel suo memoriale consegnato alla Procura ha legato il sequestro anche a presunte attività di pressione su ambienti ecclesiastici, in relazione alla «gestione» del terzo segreto da parte della Curia, negli anni Ottanta. Nell’allegato dedicato al miracolo portoghese, il superteste reo confesso sostiene infatti che numerosi codici riconducibili all’apparizione mariana dimostrerebbero che, nel sequestro Orlandi, il terzo segreto (all’epoca non ancora rivelato) fu usato a scopo di ricatto, in quanto il contenuto era «filtrato» all’esterno e giunto alle orecchie dello stesso Agca, l’attentatore di Wojtyla nel 1981. Bastino due esempi: le età dichiarate alla famiglia Orlandi dai primi due telefonisti, 17 e 35 anni, servivano a comporre la data di Fatima (13-5-17), così come la cifra (375 mila lire) della finta offerta di lavoro per la Avon, di cui Emanuela parlò con la sorella Federica nell’ultima telefonata a casa.

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