ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 17 giugno 2015

La posta in gioco

20 giugno problemi (e fratture) di un evento 
(di Mauro Faverzani) La manifestazione del 20 giugno a Roma ha acquisito una sua innegabile rilevanza. Dopo il Family Day del 2007, le Marce per la Vita svoltesi a Roma tra il 2013 e il 2015 hanno aperto una strada che i promotori del Comitato Difendiamo i nostri figli hanno voluto percorrere, riscoprendo la necessità di reagire anche con una mobilitazione di piazza all’attacco ai “valori non negoziabili” riassunti da Benedetto XVI nella formula «vita, famiglia, educazione».
È forse la prima volta, però, in cui una manifestazione appare controversa agli occhi dei suoi stessi partecipanti, dividendosi già al proprio interno in linee interpretative e correnti di pensiero.
Questo è il primo dato oggettivo, cui – al di là di esiti e risultati, numeri e statistiche (Mario Adinolfi ha annunciato 500.000 persone CLICCA QUI) – l’iniziativa promossa dal ComitatoDifendiamo i nostri figli pare esser giunta. C’è chi la tira da una parte – i fautori del dialogo e gli assertori della mano tesa – e chi dall’altra – i cattolici convinti che la Verità si affermi combattendo gli errori.
Non a caso sulla stampa, in questi giorni, da “Avvenire” al “Corriere della Sera”, sono apparsi inserti pubblicitari e dichiarazioni contraddittorie da parte degli stessi promotori, quasi si tratti di contrasti interni, oppure di una medesima “regia” machiavellicamente disposta a confondere le acque per raccogliere consensi a destra ed a sinistra. Quale, delle due, sia l’interpretazione corretta o se, viceversa, quella giusta sia una terza, non è dato al momento saperlo.
Di certo, appare necessario – mentre il disordine regna sovrano – fare il più possibile chiarezza, partendo dai pochi fatti sicuri. Anche perché perplessità e difformità non riguardano aspetti di cornice, bensì di sostanza ovvero modi, contenuto ed obiettivi dell’evento. Evento allestito in fretta e furia – s’era detto – per contrastare quel ddl Cirinnà in discussione sulle unioni di fatto (comprese quelle omosessuali), che è stato invece altrettanto rapidamente “derubricato”, e anzi cancellato proprio dagli obiettivi, nella conferenza stampa dell’8 giugno CLICCA QUI e, a quanto pare, ora riproposto.
Sembrava dunque venuto meno il carattere d’urgenza della manifestazione e, almeno in una prima fase, si son dirottate le truppe solo contro la «colonizzazione ideologica della teoria gender nelle scuole», evidentemente ritenuta più importante della tutela della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna. Non tutti si rendono evidentemente conto di come la prima sia la conseguenza inversamente proporzionale della seconda: tanto più la famiglia è protetta tanto meno gender avremo nelle scuole e viceversa.
È questo ad aver creato distinguo, malumori e dissensi tra le stesse fila dei promotori: l’assenza di chiarezza nel messaggio e di lealtà ai princìpi non negoziabili che si vogliono difendere. Il 20 giugno a Roma ci sarà un comizio, il cui taglio verrà dato da chi prenderà la parola. Ma ancora non si sa chi saranno, dato che anche alla conferenza-stampa di presentazione qualcuno è comparso al tavolo per la prima volta e dato che – a detta dello stesso portavoce – il Comitato promotore, avrebbe carattere provvisorio di “scopo”, pur volendosi però porre quale referente unico della cinquantina di sigle ad esso affidatesi.
Di certo, è possibile individuare almeno tre filoni: il primo è quello ideologico del manifesto Sì alla famiglia, guidato da Massimo Introvigne ed Alfredo Mantovano, manifesto che non è stato ufficialmente fatto proprio dal Comitato del 20 giugno, benché il suo portavoce, Massimo Gandolfini, figuri pubblicamente tra i firmatari. La pericolosa insidia di questa posizione sta nel dir formalmente “no” alle “nozze” gay, accogliendo però come «diritti» le richieste avanzate dalle varie sigle omosessuali e ponendosi così in netto contrasto con la posizione della Chiesa (il che non ha mancato di sollevare prevedibili critiche da molti settori del mondo ecclesiale).
Il secondo filone è quello neocatecumenale (cui lo stesso Gandolfini appartiene), facente capo alla sua guida spirituale, Kiko Argüello, deciso al braccio di ferro e pronto per questo a dettare la linea e l’agenda, specie dopo le prese di distanza dalla manifestazione di Cl, del Rinnovamento nello Spirito, dei Focolarini e le riserve di qualcun altro. È Kiko che ha imposto tempi e modi della manifestazione col pretesto del suo peso numerico. Il terzo filone è quello populista incarnato da Mario Adinolfi, determinato nel porsi come nuovo leader delle truppe cattoliche anche dopo il recente insuccesso de “La Croce” quotidiana..
Da tutti e tre i casi discendono criticità oggettive e motivi seri di perplessità, come dimostra l’estrema cautela manifestata in merito da testate giornalistiche CLICCA QUI che pur vedono tra i propri collaboratori anche fautori dei tre filoni predetti. Ad aggiunger dubbi e disagi concorrono le “benedizioni” dei centristi e dei cosiddetti “moderati” circa il taglio molto più soft imposto alla manifestazione del 20 giugno, taglio che oggettivamente è tale da non disturbare né il governo Renzi sulle unioni gay e sul liberticida reato di omofobia, né la linea kasperiana al prossimo Sinodo. Insomma, il rischio di ridurre tutto ad una giocosa, ma inutile kermesse di piazza, magari “interreligiosa”, è quanto mai concreto e reale con tutti i pericoli annessi e connessi.
Chi ha stabilito che sia meglio questo di niente? Ed in base a quali criteri? Di certo v’è che un magmatico ed incerto Comitato organizzatore, diviso al suo interno, intende oggi porsi quale nuovo soggetto interlocutore nei confronti delle istituzioni civili e della Conferenza episcopale. Certi “appoggi”, anche prestigiosi, son giunti quando e purché la cosa, dovendosi fare, si facesse almeno nella maniera più inoffensiva. Ci pare francamente un modo sbagliato di scendere in piazza.
Di fronte a ciò, il vero problema non è partecipare o non partecipare, il 20 giugno. Il vero problema è un altro, ovvero capire quale sia il messaggio da portare realmente, quel giorno, in piazza San Giovanni. In Francia alla mobilitazione della Manif pour tous ha fatto seguito la disfatta elettorale del Partito socialista, perché era chiaro il messaggio contro il governo, responsabile delle leggi omosessualiste.
Oggi l’Italia è minacciata da un insieme di decreti e di leggi: le proposte di legge Scalfarotto sull’omofobia; Cirinnà sulle unione omosessuali e Fedeli sull’educazione di genere obbligatoria nelle scuole. Dietro queste proposte c’è il governo Renzi e una protesta contro tali progetti di legge che ne ignorasse gli autori prossimi e il responsabile remoto sarebbe priva di senso e, soprattutto, di conseguenze.
Un giudizio concreto sarà possibile esprimerlo solo dopo una manifestazione che è stata allestita in modo tanto frettoloso, convulso e vago da render difficile formulare prima valutazioni di merito. Sin d’ora, però, pur comprendendo le ragioni che possono muovere molti, riteniamo si debba fare estrema attenzione a non riporre male le proprie speranze, accreditando chi un domani potrà gestirle altrettanto male.
Se il messaggio che giungerà dal Palco sarà debole e confuso, ci auguriamo che quello che verrà dalla piazza sia chiaro e vigoroso, quanto meno per difendere a chiare lettere la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, dicendo quindi, anzi urlando il proprio “no” alle unioni gay del ddl Cirinnà, all’ideologia gender nelle scuole ed alla proposta Scalfarotto sulla cosiddetta «omofobia». Per far sentire la propria voce, quella della base, senza lasciarsi manipolare da alcuno. E senza compromessi. (Mauro Faverzani)

Article printed from CR – Agenzia di informazione settimanale: http://www.corrispondenzaromana.it
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Uomo e donna li creò – Il 20 giugno si può dir tutto per difendere la Famiglia?

Famiglia – Manifestazione del 20 Giugno a Roma, P.za San Giovanni

Uomo e donna li creò – Il 20 giugno si può dir tutto
per difendere la Famiglia?
Teoria Gender – Opponiamoci a questo silenzio, all'omertà di
certi "cattolici della Domenica" e alla dittatura mondialista
di Chiara Mangolini 
Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi di "Qui Europa"
20 giugno - difesa famiglia naturale
 Verso la marcia del 20 Giugno – Tra luci e ombre                                       
Roma, Sanremo – di Chiara Mangolini, Libero Confronto  Ci stiamo avvicinando… il 20 giugno è molto vicino… Andare o non andare a Roma a manifestare? In tanti hanno già deciso, prenotato e sono convinti di fare la cosa giusta, altri tentennano; molti considerando che la baracca sta bruciando hanno pensato comunque di scendere in piazza con idranti e secchi d'acqua… cioè di far presente con forza il proprio dissenso contro l'Agenda Gender (Nuovo (Dis)Ordine Mondiale); ma alcuni hanno inesorabilmente deciso di dire un no consapevole… Qual è il tema? "Salviamo i nostri figli"!. Ebbene, vediamo come gli organizzatori intendono salvarli. Mi guardo intorno e mi rendo conto che tutto questo è assurdo, viaggia tra un film grottesco ed il peggior kitch della storia. A tratti si discute – pare – dell'assurdo. Sappiamo che da tempo circola nelle scuolemateriale pedopornografico  - libri, opuscoli, conferenze, ecc.. vedi qui Caso Mazzucco e svolta Neri: Pornografia sdoganata come modello scolastico? -  che vogliono proporre copiosamente e insegnare ai bambini (anche i più piccoli); essi vogliono insegnar loro ogni genere di oscenità ed imporre la rovinosa teoria gender. Il tutto – spesso e volentieri – all'insaputa dei genitori.
 Decreto Scalfarotto – Verso il reato d'opinione                                            
Sappiamo che ci sono una serie di leggi in realtà che sono collegate a questo discorso e tra queste il noto (celeberrimo) decreto Scalfarotto, il quale introduce la pericolosa categoria giuridica dell'omofobia e, di conseguenza, un reato d'opinione; nonché il Ddl Cirinnà sulle unioni civili. E' chiaro che, come accade già all'estero (molto noto il caso tedesco), il combinato disposto di queste leggi e di quelle che permettono l'applicazione della teoria gender faranno sì che un genitore che volesse opporsi ad una di queste conferenze atroci, ai veri e propri abusi psicologici e sessuali (si vedano sul punto anche le nuove regole sull'educazione sessuale dell'OMS)  potrà essere indagato e finire in carcere per omofobia.
 Una risposta lenta e confusa…                                                                        
E noi cattolici come ci muoviamo? Anzitutto in ritardo c'è da dirlo! E poi con una manifestazione che – a parere personale – fa acqua. Infatti, tutte le suddette atroci conseguenze sono ben note alcomitato organizzativo della manifestazione in questione, eppure come si è già detto, il comunicato di Adinolfi  & C. recita "«la coincidenza con la data del gay pride ha preoccupato chi, come noi, non vuole in alcun modo costruire un clima di ostile contrapposizione ideologica». Mi chiedo quante cose si sarebbero potute dire e quanto avrebbero potuto tuonare contro la violenza che sta minacciando noi, la famiglia e i piccoli. Ci si è limitati a mettere le mani avanti invece. Come dire, noi non siamo contro … beh sono sicura che c'è un sacco di gente contro tutto questo. forse il Comitato si è appropriato di qualcosa che non gli appartiene.Difendere la famiglia e salvare i figli necessita di ben altro coraggio e chiarezza sui punti.
 No contro? Opponiamoci a questo silenzio!                                                 
Da cattolica trasalgo poi alla lettura delle raccomandazioni che stanno circolando con certe lettere diffuse agli organizzatori: "messaggi positivi. Niente di volgare". E va bene, questo è palese, "…assolutamente nulla sull'omosessualità o affini. Scatenate l'inventiva dei ragazzi.". Ma come? Non siamo contro i matrimoni omosessuali, unioni civili, dittatura gay e gender, maternità surrogata …. No contro sembra il dictat. Eppure, secondo me, solo dicendo la verità e fino in fondo, solo andando "contro" questi dettami ha senso manifestare, in quanto solo così si salva la famiglia. Qui invece balliamo il valzer, un passo avanti e un passo indietro.Proponiamo un modello di famiglia, ma temiamo di dire tutto e fino in fondo. Ma allora stiamo a casa!  Tuttavia, per contro, c'è da dire che alcuni gruppi e movimenti sedicenti cattolici, stanno a casa con motivazioni nettamente opposte: per non rovinare il dialogo con i fans del gender… Così si salva la famiglia? Opponiamoci a questo silenzio, anche a quello di una parte degli organizzatori. Altrimenti partecipare sarà come dire "Ok, sono per la famiglia e contro il gender, ma tutto il resto mi sta bene".
 Chi non è con me è contro di me…                                                                 
No! Un cattolico sa che la pratica dell'omosessualità è una perversione (e chi non lo sa vada a rileggersi Catechismo, Bibbia e Magistero) e che pertanto ad essa non può essere concesso alcun riconoscimento legale. Niente sconti, niente compromessi, niente mezze misure sui diritti non negoziabiliun cattolico è decisamente un tipo contro.… "chi non è con me e contro di me …(Luca, 11, 14) (vedi qui la posizione del Cardinal Ruini Famiglia – Chiarimenti doverosi sulla marcia del 20 Giugno). Noi dobbiamo agire in cotrapposizione al mondo: "Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia." (Gv. 16, 18).  Anche per questo la famigerata letterina mi mette il prurito, specie al punto che recita: "Non sembra il caso di portare i crocifissi da liturgia, presenti in tutte le foto dei giornali dopo il Family day del 2007 a rimarcare il presunto carattere confessionale dell'evento". Ma che facciamo, ci chiudiamo già la bocca da soli? Facciamo i cristianofobi? Noi non odiamo nessuno, neanche i gay che al massimo vogliamo aiutare,ma la presente dittatura non ci permette neanche questo. Tutte queste mosse hanno invece il sapore di ben note sconfitte del passato. Ma il resto è storia.
Chiara Mangolini 
Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi di "Qui Europa"

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Contro la distruzione della Famiglia Naturale e l’iper-sessualizzazione precoce dei nostri figli

Teoria Gender – Una precisa strategia satanica per imporre
una nuova definitiva dittatura all'umanità
La loro forza? Il nostro disinteresse e la nostra pigrizia!
La loro furbizia? La nostra ignoranza indotta!
La posta in gioco è tropppo alta per non scendere in piazza: in allegato 
la lettera – con la profezia della Madonna - che la veggente di Fatima,
 Suor Lucia, scrisse al Cardinal Caffarra: 
lo scontro finale tra bene e male si giocherà su Famiglia e Vita
Patrizia Stella e Sergio Basile
Comunicato di Redazione Qui Europa, Redazione Sete di Giustizia
20 giugno 2015 - Piazza San Giovanni - Roma
 Premessa sulla marcia di Roma del 20 Giugno – Non è omofobia!         
Roma – La manifestazione di solidarietà e difesa alla Famiglia Naturale del 20 Giugno a Roma - anche manifestazione pubblica di legittimo dissenso contro il relativismo della dittatura sodomitica del gender – che qualcuno vorrebbe tacciare di "omofobia" (termine già di per sé storicamente… abbastanza ridicolo) nasce invero da uno slancio morale ed atavico presente nell'intimo di milioni di Italiani: slancio che sta alla base delle naturali ed ataviche inclinazioni procreative e familiari dell'umanità, a prescindere dall'orientamento religioso o dalla culturaLa società umana va avanti da millenni grazie ad un uomo e una donna. Uomo e donna li creò… Ed essi si unirono e si moltiplicarono. Quello della famiglia naturale è un "concetto naturale" appartenente alla sfera della legge naturale che non può essere messo in crisi e in discussione da una norma giuridica, o da questa o quella maggioranza. D'altra parte nellastoria molti dei più grandi referendum e plebisciti si sono dimostrati falsi e taroccati. Figuriamoci se una materia così importante può essere messa alla berlina di meccanismi tanto subdoli e manipolabili.
 Teoria del gender: Nuovo Ordine Mondiale e  Agenda degli Illuminati 
La teoria del gender (che tradotto dall'inglese vuol dire genere) partorita all'interno delle logge illuministe e massoniche e parte integrante dell'Agenda del Nuovo Ordine mondiale (oNuovo Disordine Mondiale – vedi qui Ratzinger e il Nuovo Disordine Mondiale. La trappola per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità e qui Indissolubilità del Matrimonio e Famiglia: esiste un antico Piano Massonico Sovversivosostiene (falsamente) senza termini difficili ne ulteriori giri di parole, la non-esistenza di una differenza biologica tra uomini e donne.
 Ipersessualizzazione: il disegno dell'élite illumninata sui minori            
Sulla base di questa premessa di normalità in merito all'uguaglianza biologica di genere, assolutamente errata, nelle ultime settimane l'élite mondialista al potere, anche in Italia, ha pensato bene di approvare una legge che prevede l'inizio da settembre 2015 dei corsi gender nelle scuole dei nostri bambiniCosa prevede un corso gender? Semplice: da 0 a 4 annila masturbazione infantile precoce (iper-sessualizzazione infantile); da 4 a 6 annila masturbazione (il mio corpo appartiene a me come se fosse un semplice oggetto… e senza alcuna prerogativa spirituale) e la consapevolezza dei propri diritti sessuali, senza alcuna educazione morale e religiosa sul valore della sessualità e su una corrispondente crescita spirituale del ragazzo; da 6 a 9 anni masturbazione e autostimolazione, rapporti sessuali, diversi metodi di contraccettivi, scelte alternative per evitare la gravidanza, ecc..; da 9 a 12 anni info su masturbazione-eiaculazione (dimensione del pene-seno-vulva) utilizzo dei preservativi, iper attenzione al piacere sessuale e all'orgasmo (ed evidentemente prima esperienza sessuale, nell'ottica di una sessualità considerata in chiave di benessere e salute); da 12 a 15 anni il ragazzo è poi chiamato a riconoscere i segni della gravidanza, a far proprie le leggi per il consenso ai rapporti sessuali (creazione di bambini iper-sessualizzati su misura di adulti); da 15 anni in poi, strada aperta a diritto di aborto e pornografia… come stile di vita. Il tutto procede già a buon ritmo sull'onda della diffusione in molti istituti di materiale didattico "per i nuovi bambini" di domani: opuscoli, giochi, video e tanto altro, tutto esplicitamente dedicato al tema del sesso e della sessualizzazione precoce.
 Mandereste vostro figlio in una scuola del genere?                                    
Mandereste vostro figlio in una scuola del genere? In Germania si è già diffusa questa ideologia. In Italia, a Roma e Torino, due scuole hanno iniziato questi corsi.  Allora l'imperativo della marcia del 20 Giugno è e deve essere: proteggi la famiglia, ma anche chi non vul togliere ai nostri ragazzi la loro libertà e la loro adolescenza. Rigetta con forza l'ideologia gender! Molte scuole saranno ovviamente tentate ad imboccare questa strada pro-gender, magari sull'onda lunga di lauti finanziamenti (magari mossi da gente che per avere più soldi e potere è disposta a vendersi l'anima).
 La loro astuzia? La nostra ignoranza indotta!                                              
La loro astuzia sta nel non "informarci" (di questo argomento radio, televisione e media non ne parlano quasi mai.. e se lo fanno trattano l'argomento in maniera parziale ed interessata) e soprattuttonell'avere sempre la "scusa dell'omofobia" per attaccare chi la pensa diversamete e crede che lo spirito, la mente e l'anima di un giovane valgano quanto il corpo e la materia. I fans  di turno dell'agenda illuminata del gender dimenticano che i bambini a quell'età non hanno alcuna malizia sessuale di sorta e per contro essi sono facilmente plagiabili: e l'ingenuità e il candore atavico del loro spirito che li distingue dagli adulti, e che ne caratterizza l'infanzia. Perchè privarli di ciò? Perché stimolarli contro-natura ad una iper sessualizzazione precoce? Forse per farne un esercito di depravati facilmente dominabili dalle basse passioni e incapaci di sviluppare una adeguata crescita morale, spirituale e religiosa?
 Quale mostro? Quello che detiene il controllo della moneta di Satana  
Quale mostro può mai negare ad un bambino la sua libertà? In nome di cosa? "I potenti" di turno, forti dello strumento satanico di corruzione per eccellenza (la moneta-debito chestampano dal nulla e senza alcuna riserva aurea di riferimento, per corrompere l'umanità – vedi qui Il Male, la Moneta, L’asservimento Spirituale quNell’era della moneta-debito, tutto il male viene raccolto dentro un simbolo qui Il messaggio di Fatima e la rivoluzione monetaria di Giacinto Auriti e qui L’essenza della truffa monetaria da Signoraggio – Il Denaro non ha Costi di Produzione) giocano sporco, e nel silenzio stanno comprando le coscienze di numerosi uomini di responsabilità (e in alcuni casi anche di "fede") introducendo tutto questo in maniera subdola e – cosa ancor più grave – senza chiedere alcun parere dei genitori. E' giunto il momento di far sentire la nostra voce! Come? Iniziando con loscendere in piazza San Giovanni il prossimo 20 Giungo, a Roma.
 Agenda Gender – DDL Cirinnà, DDL Scalfarotto e DDL Fedeli                    
Sull’onda del referendum irlandese (vedi qui Irlanda, gender, matrimoni gay e vera corruzione) e di una recente risoluzione del Parlamento europeo (vedi qui Blitz del Parlamento europeo: ora ci impone le famiglie gay) il Governo sembra intenzionato ad approvare il disegno di legge sul matrimonio gay (ddl Cirinnà – vedi qui Il massimo della corruzione: un fallimento per l’umanità e qui Famiglia – Chiarimenti doverosi sulla marcia del 20 Giugno) entro il mese di luglio. A ruota seguirà il ddl Scalfarotto (omofobia) per tappare la bocca ai cattolici, e il ddl Fedeli per imporre ai nostri figli l’educazione di “genere” obbligatoria fin dalla prima infanziaPer bloccarli non resta che scendere in piazza numerosi, per difendere essenzialmente:
  1. la libertà di pensiero e di opinione minacciata dalla legge sull’omofobia;
  2. la famiglia naturale formata da un uomo e da una donna con il diritto di continuare ad essere chiamati mamma e papà e non “genitore A, genitore B”
  3. il diritto di ogni bambino di avere un padre e una madre
  4. l’innocenza dei nostri figli violata dall’educazione gender imposta nelle scuole.
 La posta in gioco è tropppo alta per non scendere in piazza                     
Vista la gravità di queste leggi inique contro l’uomo e contro la famiglia, non possiamo che unirci alla voce di migliaia di italiani allarmati per quanto sta accadendo (vedi quiCentoventi genitori protestano per la proiezione di un film sull’omosessualità a scuola….invitando tutti a manifestare a RomaLa posta in gioco è troppo grande perché si continui a frapporre assurde obiezioni (ed obiezioni anche tra noi cattolici). Qui la casa sta bruciando in fretta e noi che facciamo? Anzichè usare tutti uniti e compatti le pompe idriche ad alta pressione, ci mettiamo a discutere su quali possano essere i “mezzi etici” più idonei a spegnere il fuoco,adducendo motivazioni assurde per giustificare la nostra assenza? Oppure ci rifugiamo tranquilli nella preghiera tacitando la nostra coscienza come se fossimo tutti trappisti di stretta clausura?
 La sottrazione illecita di mamma/papà Stato ( massonico-gender )        
Stanno approvando delle leggi che sottraggono i figli alle legittime famiglie per consegnarli all'educazione statale, pena la galera se la famiglia si oppone; insegnano nelle scuole ai nostri bambini a prostituirsi…, a toccarsi, a fare schifezze mettendo in dubbio la loro identità sessuale e profanando la loro innocenzavogliono “costruire in provetta” bambini con sistemi barbari di sfruttamento dei poveri per il desiderio malsano di pochi affetti da delirio di onnipotenza, ecc. (l'idea dell'utero in affito è poi abominevole e abbassa la donna al grado di un elettrodomestico usa e getta) e noi, da bravi cattolici, abbiamo il coraggio di cercare dei pretesti per non andare a manifestare pubblicamente il nostro deciso NO!!!
 Lo scontro finale tra bene e male                                                                   
Dio (il riferimento è specie per i cosiddetti Cattolici credenti) ci chiederà severamente conto di queste nostre gravi omissioniL’Italia può essere ancora il faro di luce che illumina il mondo avvolto nelle tenebre, se lavoriamo tutti uniti e compatti, preghiera e azione, sotto la protezione della Sacra Famiglia di Nazareth (“Gesù, Giuseppe e Maria” salvate Chiesa e Italia, così sia"). Per questo – assieme a tutta la Redazione di Quieuropea e Sete di Giustizia- ti invitiamo a partecipare al grande evento di Sabato 20 Giugno ore 15:30  in piazza San Giovanni a Roma, consapevoli che quella in atto non è una lotta per il progresso e la liberazione dell'umanità dalle congetture della religione, ma un vero e proprio scontro finale tra il Male (satana) e il Bene (Dio). Ad ammetterlo la stessoa Suor Lucia, in una lettera profetica che la stessa veggente di Fatima inviò al cardinal Carlo Caffarra (vedi quiLa profezia di Suor Lucia: «Lo scontro finale tra Dio e Satana è su famiglia e vita»).
Comunicato Stampa – Patrizia Stella, Sergio Basile
Redazione "Qui Europa"  Redazione "Sete di Giustizia"
Partecipa al dibattito - Redazione Quieuropa - infounicz.europa@gmail.com

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