Il 64% dei cattolici vuole che la Chiesa riconosca le coppie gay
Fotografia della Città eterna nell’Anno Santo
Dall’inchiesta del Censis su «Roma verso il Giubileo» emerge «il ritorno della devozionalità popolare». Il 62% dei cattolici prega abitualmente, il 42% frequenta con regolarità i luoghi di culto, il 23% va in pellegrinaggio. Al tempo stesso si registra l’attesa per una Chiesa al passo con i cambiamenti sociali: revisione dei precetti sessuali (lo chiede il 73%), ruolo maggiore delle donne nell’organizzazione ecclesiastica (66%), superamento del celibato per i sacerdoti (56%). «Sono numeri che descrivono un ritorno alla devozionalità popolare- attesta il Censis-. Ciò trova spiegazione nella forza con cui l’attuale Pontefice ha ridato vita alla dimensione popolare della fede e nella sottile paura collettiva per l’estremismo islamico».
“In studio con” Carlo Giovanardi, l’intervista integrale
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Sfide e opportunità di Roma giubilare
Meno divieti, più sobrietà. Il bisogno è «ritrovare identità e protezione nella religione dei padri». E si spiega anche «con il fatto che decenni di individualismo, indifferenza, egoismo, nichilismo, narcisismo hanno creato un vuoto di senso che adesso spinge a ritrovarsi in una comunità riconosciuta». I cattolici vorrebbero una Chiesa capace di comprendere i problemi dei giovani d’oggi (98,3%) e delle famiglie (97%), una Chiesa francescana, umile (93%), che riscopra l’eredità del Concilio Vaticano II (88%).
Il principale punto di forza della Chiesa è individuato nel carisma di Francesco(lo pensa il 67,% dei romani, e la percentuale sale al 77,9% tra i cattolici), prima ancora del messaggio di amore (28%) e di speranza (24%). Della religione cattolica non si accetta la morale sessuale: il 73% dei cattolici ritiene che il magistero della Chiesa dovrebbe prendere atto dei cambiamenti nei comportamenti sessuali e rivedere le sue posizioni facendo cadere gli ultimi tabù. Subito.
Video intervista integrale con Stefano Lepri
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Fede e nuove famiglie
La trasmissione della fede avviene oggi all’interno di famiglie profondamente cambiate, che vivono il cattolicesimo in maniera diversa rispetto al passato. La famiglia, però, mantiene inalterato il suo valore. Per il 34% è il nucleo fondamentale della società, per il 33% è l’unione sacra di un uomo e una donna davanti a Dio e agli uomini (tra i cattolici il dato sale al 43,8%). Solo il 5,7% ritiene che la famiglia sia un’ istituzione superata, destinata a scomparire. Dati indicativi per l’iter del ddl Cirinnà in Parlamento e che forse giustificano la mancata mobilitazione della Cei contro le unioni civili al Family Day.
08/07/2015
GIACOMO GALEAZZI
ROMA
Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah.... ognuno ha ciò che si merita, in questo caso un bellissimo sgargiante gregge arcobaleno!!!
RispondiEliminae aggiungerei giulivo!!!
Eliminapeccato che il gregge arcobaleno segue il caprone.....e cadranno tutti nello stagno di fuoco preparato x il demonio e i suoi adepti....rimaniamo fedeli alla Vera VIA VERITA' E VITA CHE è Gesù!!!
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