Marco Pannella sarà presto canonizzato dalla Chiesa cattolica? Al momento pare ne sia stata dichiarata l’eroicità delle virtù, il primo passo per salire all’onore degli altari.
Almeno così sembra, ascoltando l’intervento che mons. Vincenzo Paglia (vedere video sotto) ha tenuto lo scorso 17 febbraio nella sede del Partito Radicale.
L’occasione è stata la presentazione del libro “Una libertà felice”, che racconta la vita di Pannella. Una vita, come si evince dalle parole di Paglia, esemplare, da prendere a modello.
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Non certo come le esistenze tristi di quei signori e quelle signore dai visi inespressivi che manifestano contro l’aborto davanti alle cliniche dove viene praticato. Il copyright di “visi inespressivi” – lo ricordiamo – è di un collega di Paglia, un prelato che interpreta a modo suo la Parola di Dio, visto che per lui Sodoma venne salvata da Dio. Ma tant’è, oggi l’ignorare certi fondamenti è divenuto un merito (chiedere al ministro Valeria Fedeli).
Oltretutto, il suddetto monsignor Paglia, già vescovo di Terni dove ha dato prova di grandi capacità amministrative, ora si trova a capo della Pontificia Accademia per la Vita, istituto che non si sa più cosa sia e di cosa si occupi: probabilmente, visti gli ultimi sviluppi, sta per diventare una succursale del Partito Radicale. Chissà se presto non dovremo mettere la foto di Pannella, al posto del crocifisso.
Ciascuno può sentire con le sue orecchie, le parole pronunciate da Paglia. Da cattolico le trovo scandalose e non posso dire di sentirmi rappresentato da chi le ha pronunciate. Ma qualsiasi essere umano dotato di buon senso, appartenente a qualsiasi religione, sarà quanto meno stupito davanti a un monsignore vaticano che fa l’elogio di un politico resosi responsabile della distruzione della società italiana e dell’omicidio di milioni di vite umane.
Per Paglia, il leader radicale ancora oggi ci aiuterebbe “a sperare nonostante la quotidianità ci metta a dura prova”. Non solo. Il suo amico Marco sarebbe l’ “ispiratore di una vita più bella non solo per l’Italia, ma per questo nostro mondo, che ha bisogno più che mai di uomini che sappiano parlare come lui… io mi auguro che lo spirito di Marco ci aiuti a vivere in quella stessa direzione”.
Ebbene, lo abbiamo già scritto in occasione della sua morte, ma qui occorre ripeterlo.
Pannella è stato artefice della legge sul divorzio. Certo, oggi nella Chiesa molti considerano il divorzio un titolo di merito, ma noi che viviamo nella vita reale e non dobbiamo piacere ai poteri forti che dominano il mondo sappiamo bene invece che lo sfascio delle famiglie è un dramma per tutti, specialmente per i bambini.
Ma dei bambini a Pannella importava poco. Per il monsignore vaticano il leader radicale si è sempre speso per gli ultimi? In Italia almeno 6 milioni di bambini sono stati barbaramente ammazzati nel grembo materno da quando hanno approvato l’infame legge sull’aborto. Legge alla quale Pannella ha dato un contributo decisivo e che anzi avrebbe voluto ancor più permissiva. Però si sa, dire che l’aborto è un omicidio, un vero e proprio genocidio, un olocausto perpetrato verso i più innocenti e gli ultimi tra gli ultimi non è chic e il potere non ama questo genere di discorsi. Del resto non esiste alcuna lobby di bambini sopravvissuti all’aborto in possesso di mezzi finanziari tali da far ricordare la strage dei loro coetanei…
Marco Pannella poi è stato in Italia uno dei simboli della liberazione sessuale: contraccezione, pornografia, sesso libero, perversioni varie (anche la pedofilia) hanno sempre trovato in lui e nel suo partito dei coriacei difensori. Eppure Paglia ha parlato del leader radicale come di un uomo di grande spiritualità: sarà forse per aver portato in Parlamento, pagata da noi cittadini, Ilona Staller, in arte Cicciolina, una porno star di profonda, profondissima spiritualità.
E vogliamo poi parlare della battaglia di Marco Pannella per la liberalizzazione delle droghe?
Paglia ha anche aggiunto che la morte di Pannella è una grave perdita per il nostro Paese: forse perché non ha potuto combattere a fianco di chi sta per approvare l’eutanasia, altro tema sul quale molti vorrebbero sentire più forte e chiara la condanna di certi monsignori.
Però in una cosa Paglia ha detto il vero: “Il Marco pieno di spirito continua a soffiare”. Siamo d’accordo. Sentiamo quest’aria fetida ovunque e constatiamo che in Vaticano ne sono felicemente pieni.
Prendiamo atto che molti non credono più in Dio, anche uomini di Chiesa, e sono passati, armi e bagagli, dalla parte del nemico.
Ma chi ancora conserva la fede sa con certezza che Nostro Signore c’è, nonostante a volte sembri “dormire sulla barca”. Al momento opportuno interverrà, come fece con i mercanti nel Tempio. Nel frattempo i Cattolici sono chiamati a resistere: il marchio della bestia in fronte noi non ce lo faremo mai mettere!
Quanto al monsignore, gli diamo amorevolmente un consiglio: attento a stare troppo vicino al fuoco, perché la paglia brucia presto e non ne resta più nulla…
Federico Catani
Marco Pannella sarà presto canonizzato dalla Chiesa cattolica? Al momento pare ne sia stata dichiarata l’eroicità delle virtù, il primo passo per salire all’onore degli altari.
Almeno così sembra, ascoltando l’intervento che mons. Vincenzo Paglia (vedere video sotto) ha tenuto lo scorso 17 febbraio nella sede del Partito Radicale.
L’occasione è stata la presentazione del libro “Una libertà felice”, che racconta la vita di Pannella. Una vita, come si evince dalle parole di Paglia, esemplare, da prendere a modello.
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Non certo come le esistenze tristi di quei signori e quelle signore dai visi inespressivi che manifestano contro l’aborto davanti alle cliniche dove viene praticato. Il copyright di “visi inespressivi” – lo ricordiamo – è di un collega di Paglia, un prelato che interpreta a modo suo la Parola di Dio, visto che per lui Sodoma venne salvata da Dio. Ma tant’è, oggi l’ignorare certi fondamenti è divenuto un merito (chiedere al ministro Valeria Fedeli).
Oltretutto, il suddetto monsignor Paglia, già vescovo di Terni dove ha dato prova di grandi capacità amministrative, ora si trova a capo della Pontificia Accademia per la Vita, istituto che non si sa più cosa sia e di cosa si occupi: probabilmente, visti gli ultimi sviluppi, sta per diventare una succursale del Partito Radicale. Chissà se presto non dovremo mettere la foto di Pannella, al posto del crocifisso.
Ciascuno può sentire con le sue orecchie, le parole pronunciate da Paglia. Da cattolico le trovo scandalose e non posso dire di sentirmi rappresentato da chi le ha pronunciate. Ma qualsiasi essere umano dotato di buon senso, appartenente a qualsiasi religione, sarà quanto meno stupito davanti a un monsignore vaticano che fa l’elogio di un politico resosi responsabile della distruzione della società italiana e dell’omicidio di milioni di vite umane.
Per Paglia, il leader radicale ancora oggi ci aiuterebbe “a sperare nonostante la quotidianità ci metta a dura prova”. Non solo. Il suo amico Marco sarebbe l’ “ispiratore di una vita più bella non solo per l’Italia, ma per questo nostro mondo, che ha bisogno più che mai di uomini che sappiano parlare come lui… io mi auguro che lo spirito di Marco ci aiuti a vivere in quella stessa direzione”.
Ebbene, lo abbiamo già scritto in occasione della sua morte, ma qui occorre ripeterlo.
Pannella è stato artefice della legge sul divorzio. Certo, oggi nella Chiesa molti considerano il divorzio un titolo di merito, ma noi che viviamo nella vita reale e non dobbiamo piacere ai poteri forti che dominano il mondo sappiamo bene invece che lo sfascio delle famiglie è un dramma per tutti, specialmente per i bambini.
Ma dei bambini a Pannella importava poco. Per il monsignore vaticano il leader radicale si è sempre speso per gli ultimi? In Italia almeno 6 milioni di bambini sono stati barbaramente ammazzati nel grembo materno da quando hanno approvato l’infame legge sull’aborto. Legge alla quale Pannella ha dato un contributo decisivo e che anzi avrebbe voluto ancor più permissiva. Però si sa, dire che l’aborto è un omicidio, un vero e proprio genocidio, un olocausto perpetrato verso i più innocenti e gli ultimi tra gli ultimi non è chic e il potere non ama questo genere di discorsi. Del resto non esiste alcuna lobby di bambini sopravvissuti all’aborto in possesso di mezzi finanziari tali da far ricordare la strage dei loro coetanei…
Marco Pannella poi è stato in Italia uno dei simboli della liberazione sessuale: contraccezione, pornografia, sesso libero, perversioni varie (anche la pedofilia) hanno sempre trovato in lui e nel suo partito dei coriacei difensori. Eppure Paglia ha parlato del leader radicale come di un uomo di grande spiritualità: sarà forse per aver portato in Parlamento, pagata da noi cittadini, Ilona Staller, in arte Cicciolina, una porno star di profonda, profondissima spiritualità.
E vogliamo poi parlare della battaglia di Marco Pannella per la liberalizzazione delle droghe?
Paglia ha anche aggiunto che la morte di Pannella è una grave perdita per il nostro Paese: forse perché non ha potuto combattere a fianco di chi sta per approvare l’eutanasia, altro tema sul quale molti vorrebbero sentire più forte e chiara la condanna di certi monsignori.
Però in una cosa Paglia ha detto il vero: “Il Marco pieno di spirito continua a soffiare”. Siamo d’accordo. Sentiamo quest’aria fetida ovunque e constatiamo che in Vaticano ne sono felicemente pieni.
Prendiamo atto che molti non credono più in Dio, anche uomini di Chiesa, e sono passati, armi e bagagli, dalla parte del nemico.
Ma chi ancora conserva la fede sa con certezza che Nostro Signore c’è, nonostante a volte sembri “dormire sulla barca”. Al momento opportuno interverrà, come fece con i mercanti nel Tempio. Nel frattempo i Cattolici sono chiamati a resistere: il marchio della bestia in fronte noi non ce lo faremo mai mettere!
Quanto al monsignore, gli diamo amorevolmente un consiglio: attento a stare troppo vicino al fuoco, perché la paglia brucia presto e non ne resta più nulla…
Federico Catani
LA NUOVA PONTIFICIA ACCADEMIA DELLA VITA DI BERGOGLIO HA IL SUO EROE: PANNELLA !
L'ULTRABERGOGLIANO ARCIVESCOVO PAGLIA, NOMINATO PRESIDENTE DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA DELLA VITA DA BERGOGLIO, ESALTA MARCO PANNELLA: "LO SPIRITO DI MARCO CI AIUTI A VIVERE IN QUELLA STESSA DIREZIONE". "Pannella, uomo di grande spiritualità" (minuto 3,20), "(la sua è ) una grande perdita per questo nostro Paese" (6,30), "ha speso la vita per gli ultimi" (minuto 9), "in difesa della dignità di tutti, Pannella particolarmente dei più emarginati... Pannella è veramente un uomo spirituale" (10,53), è "un uomo che sa aiutarci a sperare nonostante le notizie, la quotidianità ci metta a dura prova" (18,25), "il Marco pieno di spirito continua a soffiare" (18,40), "Pannella diceva: è lo spirito che nonostante tutto muove la storia e a noi chiede di assecondarla e di continuare a soffiare nel suo verso" (18,56), "Marco ispiratore di una vita più bella non solo per l'Italia, ma per questo nostro mondo, che ha bisogno più che mai di uomini che sappiano parlare come lui... io mi auguro che lo spirito di Marco ci aiuti a vivere in quella stessa direzione" (19,20)
Mons. Vincenzo Paglia e P. Arturo Sosa Abascal. Roba da pazzi? Valutate voi – di Paolo Deotto
23/2/2017
L’arcivescovo Paglia, riverito ospite del Partito Radicale, si lancia in una sperticata lode di Pannella. Il generale dei Gesuiti ci spiega che ai tempi di Gesù non c’erano registratori e quindi non è sicuro cosa abbia detto di preciso.
di Paolo Deotto
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Quando si raggiungono certe vette, ogni commento è superfluo. Però vi prego di leggere e ascoltare quanto vi propongo, perché non vorrei che qualcuno, legittimamente, pensasse che sono impazzito. Invece è tutto vero.
Mons. Vincenzo Paglia, arcivescovo, presidente della Pontificia accademia per la vita, partecipa, nella sede del Partito Radicale, alla presentazione di un libro su Marco Pannella. Con l’occasione Monsignore apre il processo di beatificazione del defunto leader radicale. Cliccando sull’immagine potrete aprire l’istruttivo video, del quale vi anticipiamo, con l’indicazione dei minuti, i passaggi più interessanti dell’intervento di Monsignore:
“Pannella, uomo di grande spiritualità” (minuto 3,20), “(la sua è) una grande perdita per questo nostro Paese” (6,30), “ha speso la vita per gli ultimi” (minuto 9), “in difesa della dignità di tutti, Pannella particolarmente dei più emarginati… Pannella è veramente un uomo spirituale” (10,53), è “un uomo che sa aiutarci a sperare nonostante le notizie, la quotidianità ci metta a dura prova” (18,25), “il Marco pieno di spirito continua a soffiare” (18,40), “Pannella diceva: è lo spirito che nonostante tutto muove la storia e a noi chiede di assecondarla e di continuare a soffiare nel suo verso” (18,56), “Marco ispiratore di una vita più bella non solo per l’Italia, ma per questo nostro mondo, che ha bisogno più che mai di uomini che sappiano parlare come lui… io mi auguro che lo spirito di Marco ci aiuti a vivere in quella stessa direzione” (19,20)
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Passiamo ora a P. Arturo Sosa Abascal, superiore generale dei Gesuiti, che in un’intervista (oggetto: matrimonio e divorzio) di cui ci parla Sandro Magister nel suo blog (clicca qui) ci spiega invece che Gesù va reinterpretato. Ci limitiamo a riportare un pezzo dell’intervista, ma vi raccomandiamo di leggerla tutta:
.
.
C’è bisogno di commenti? Non credo.
Con l’occasione vorrei solo togliermi un sassolino dalla scarpa. Poiché Riscossa Cristiana è stata spesso oggetto di critica da parte di spiriti delicati, che ci rimproverano i “toni” non sempre “rispettosi”, vorrei chiedere a queste persone, così più ammodo di noi, se possiamo criticare, con tutto il rispetto dovuto, Mons. Paglia e P. Sosa Abascal. Potremmo usare aggettivi di questo tipo:
birbe – birbantelli – discolacci – ragazzacci (forse è troppo forte) – monelli – monellacci. Ogni suggerimento sarà gradito.
https://www.riscossacristiana.it/mons-vincenzo-paglia-e-p-arturo-sosa-abascal-roba-da-pazzi-valutate-voi-di-paolo-deotto/
di Paolo Deotto
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Quando si raggiungono certe vette, ogni commento è superfluo. Però vi prego di leggere e ascoltare quanto vi propongo, perché non vorrei che qualcuno, legittimamente, pensasse che sono impazzito. Invece è tutto vero.
Mons. Vincenzo Paglia, arcivescovo, presidente della Pontificia accademia per la vita, partecipa, nella sede del Partito Radicale, alla presentazione di un libro su Marco Pannella. Con l’occasione Monsignore apre il processo di beatificazione del defunto leader radicale. Cliccando sull’immagine potrete aprire l’istruttivo video, del quale vi anticipiamo, con l’indicazione dei minuti, i passaggi più interessanti dell’intervento di Monsignore:
“Pannella, uomo di grande spiritualità” (minuto 3,20), “(la sua è) una grande perdita per questo nostro Paese” (6,30), “ha speso la vita per gli ultimi” (minuto 9), “in difesa della dignità di tutti, Pannella particolarmente dei più emarginati… Pannella è veramente un uomo spirituale” (10,53), è “un uomo che sa aiutarci a sperare nonostante le notizie, la quotidianità ci metta a dura prova” (18,25), “il Marco pieno di spirito continua a soffiare” (18,40), “Pannella diceva: è lo spirito che nonostante tutto muove la storia e a noi chiede di assecondarla e di continuare a soffiare nel suo verso” (18,56), “Marco ispiratore di una vita più bella non solo per l’Italia, ma per questo nostro mondo, che ha bisogno più che mai di uomini che sappiano parlare come lui… io mi auguro che lo spirito di Marco ci aiuti a vivere in quella stessa direzione” (19,20)
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Passiamo ora a P. Arturo Sosa Abascal, superiore generale dei Gesuiti, che in un’intervista (oggetto: matrimonio e divorzio) di cui ci parla Sandro Magister nel suo blog (clicca qui) ci spiega invece che Gesù va reinterpretato. Ci limitiamo a riportare un pezzo dell’intervista, ma vi raccomandiamo di leggerla tutta:
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C’è bisogno di commenti? Non credo.
Con l’occasione vorrei solo togliermi un sassolino dalla scarpa. Poiché Riscossa Cristiana è stata spesso oggetto di critica da parte di spiriti delicati, che ci rimproverano i “toni” non sempre “rispettosi”, vorrei chiedere a queste persone, così più ammodo di noi, se possiamo criticare, con tutto il rispetto dovuto, Mons. Paglia e P. Sosa Abascal. Potremmo usare aggettivi di questo tipo:
birbe – birbantelli – discolacci – ragazzacci (forse è troppo forte) – monelli – monellacci. Ogni suggerimento sarà gradito.
https://www.riscossacristiana.it/mons-vincenzo-paglia-e-p-arturo-sosa-abascal-roba-da-pazzi-valutate-voi-di-paolo-deotto/
Portaje nantro litro, che mo se lo bevenno, e a noi ce risponnemmo ebmè embè che c'è.La società de li magnaccioni, la società della bella età,a loro je piace de magnà e beve, e non je piace de lavora. Ma che je frega ,ma che je mporta de di la veritàa, a loro je piace de magnà e de beve e nun je piace de lavorà.La società de li magnaccioni la societa della falsità;la verità nun se po' di che nun c'era da registrà.Per farla corta per falla breve, caro mio oste riportaje da beve,da beve,da beve ! Zan Zan. ( Chiedo scusa per la scarsità del mio romanesco ) Che discolacci ! jane
RispondiEliminaMa questo monsignor Paglia, che afflato poetico nel rammemorare il beato Pannella!
RispondiEliminaMa... a dispetto di cotanta ispirazione, chissà perchè richiama subito alla mente il famoso proverbio:
"Non fare l'asino che l'erba costa!" (e la paglia pure...)
In questo momento in tanti siti si vede l'immagine di Pannella con vicino quella di Bergoglio. Non posso fare a meno di notare che negli occhi di Pannella si legge ciò che si legge in quelli di Bergoglio. Sarebbe interessante fare un confronto anche con quelli di Lenin e di Gramsci.
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