Migranti, il Papa accusa: "Governanti non li lasciano sbarcare"
Papa Francesco, nel corso dell'udienza generale del mercoledì, ha attaccato i governanti che perseguono la linea dei "porti chiusi"
Papa Francesco, nel corso dell'udienza generale del mercoledì, ha attaccato i governanti che perseguono la linea dei "porti chiusi"
L'udienza del mercoledì di Papa Francesco è stata dedicata alla pastorale sui migranti.
Negli ultimi tempi, Jorge Mario Bergoglio usa intrecciare le consuete argomentazioni favorevoli all'accoglienza erga omnes con considerazioni riguardanti il dialogo interreligioso ed ecumenico. "L'ospitalità - ha esordito il vescovo di Roma - è importante; ed è pure un'importante virtù ecumenica. Anzitutto significa riconoscere che gli altri cristiani sono veramente nostri fratelli e nostre sorelle in Cristo". Malta, che da qualche mese a questa parte attraversa una crisi politica, è considerata un esempio da seguire.
L'ex arcivescovo di Buenos Aires ha di nuovo esaltato l'atteggiamento della popolazione maltese: "Come i maltesi - bravi questi maltesi - siamo ripagati, perché riceviamo ciò che lo Spirito Santo ha seminato in questi nostri fratelli e sorelle, e questo diventa un dono anche per noi, perché anche lo Spirito Santo semina le sue grazie dappertutto". Il Santo Padre, che in questa fase del suo pontificato ha più volte premiato in pubblico, con le parole, la gestione dei fenomeni migratori in voga sull'isola, ha anche incontrato di recente il premier Joseph Muscat, nonostante le polemiche sollevate per via della bufera abbattutasi sul governo e sulle forze di maggioranza.
La fratellanza umana, dunque, presuppone un'apertura costante verso l'altro. E il Papa ha voluto rammentare episodi d'intolleranza accaduti nella sua patria d'origine: "Nella mia terra, per esempio, quando venivano alcuni missionari evangelisti, un gruppetto di cattolici andava a bruciare le tende: questo non è cristiano, siamo fratelli, siamo tutti fratelli e dobbiamo fare l'ospitalità gli uni con gli altri". L'Argentina, quindi, non è stata immune dai sentimenti di chiusura. E persino i cattolici ne hanno dato prova. Jorge Mario Bergoglio, che oggi non ha citato il "diritto a non emigrare", ha ricordato le motivazioni che spingono coloro che cercano rifugio sulle nostre coste: "In tutto il mondo uomini e donne migranti affrontano viaggi rischiosi per sfuggire alla violenza, alla guerra, alla povertà".
L'esempio citato dal vertice della Chiesa cattolica, ancora una volta, è quello relativo alla vicenda migratoria di Paolo e dei "suoi compagni". Poi il Papa sudamericano è passato alle accuse, che interessano due fattispecie diverse. Il Papa ha individuato due modi di essere "inospitali". Uno è quello dei trafficanti di esseri umani, che non può che essere condannato. L'altro, invece, è quello dei governanti che perseguono la linea dei "porti chiusi". "Sono sfruttati da trafficanti criminali - ha ammonito il pontefice argentino, riferendosi ai migranti, così come riportato dall'Adnkronos - ; sono trattati come numeri e come una minaccia da alcuni governanti. Tante volte non li lasciano sbarcare nei porti", ha tuonato ancora il successore di Joseph Ratzinger. "A volte - ha concluso Papa Francesco - l'inospitalità li rigetta come un'onda verso la povertà o i pericoli da cui sono fuggiti". Un'ennesima dimostrazione pratica di come, per il Papa, il "diritto a sbarcare" non possa mai essere messo in discussione.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/migranti-papa-accusa-governanti-non-li-lasciano-sbarcare-1815198.html
BERGOGLIO, DILIGENTE E SINCRONICO , CONTRO “LODIO”
El Papa ha condannato la “barbare recrudescenze dell’antisemitismo” alle quali dice di “aver assistito anche recentemente” – ancorché senza specificare in quali paesi e circostanze. Lo ha detto “ricevendo in udienza una delegazione del Centro Simon Wiesenthal lo scorso 20 gennaio”.
D’accordo, uno vorrebbe occuparsi di cose più serie, tipo le dimissioni di Di Maio (“Le cose in Italia vanno selvaggiamente“), Greta ascoltata dai miliardari, il terrorismo da Coronavirus che vi farà accettare l’ennesima vaccinazione.
Ma l’occasione è troppo tentatrice di far notare – ancora una volta – la sincronicità e l’automatismo con cui Bergoglio adotta le direttive della propaganda corrente d’attualità, da diligentissimo kalergiano. Ha ricalcato parola per parola David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, che giorni fa ha sostenuto che “il demone dell’antisemitismo è tornato ad affacciarsi in Europa”, invitando gli stati appartenenti all’Unione europea a prevenire gli atteggiamenti discriminatori contro le minoranze”.
Penso che a nessuno sfugga il quadro complessivo: dopo le inesistenti “200 minacce antisemite ricevute al giorno” dalla senatrice a vita, il governo ci ha fornito di una commissaria contro l’antisemitismo – che sta approntando i metodi di repressione – facilitata dalla “decisione del governo italiano di adottare la definizione di antisemitismo dell’Alleanza Internazionale per la memoria dell’Olocausto (IHRA), che sostanzialmente identifica le critiche ad Israele come negazionismo dell’Olokausto … ne ho dato notizia nell’articolo “Le Nuove Disposizioni” che consiglio di rileggere, sono le direttive della ”fase nuova” del regime globale.
Ora, che l’antisemitismo sia in barbara crescita, in Italia, è difficile dirlo: persino al sito ufficiale dell’ebraismo Moked, che ha titolato che “l’1,3 per cento degli italiani non crede alla Shoah”, da un sondaggio dell’Osservatorio Solomon: il che andrebbe letto come un plebiscito. Nella misura in cui il negazionismo dell’olokausto riveli sentimenti antisemiti, perché non essere contenti del fatto che il 98,7% ci credano? Abbiamo qui un popolo di fedeli nella vera fede .
Il motivo per questa campagna mira ad un altro bersaglio. E proprio El Papa, nella sua robotica ed automatica denuncia, senza intelligenza né sottigliezza, delle ”barbare recrudescenze” – ha impapocchiato in modo pasticciato, mostrando e rivelatore il vero avversario.
Ecco cosa ha detto ai “cacciatori di nazisti” del Wiesenthal, ormai con molto tempo libero:
“Preoccupa l’aumento, in tante parti del mondo, di un’indifferenza egoista, per cui interessa solo quello che fa comodo a se stessi : la vita va bene se va bene a me e quando qualcosa non va, si scatenano rabbia e cattiveria. Così si preparano terreni fertili ai particolarismi e ai populismi, che vediamo attorno a noi. Su questi terreni cresce rapido l’odio. L’odio. Seminare odio. Ancora recentemente abbiamo assistito a barbare recrudescenze dell’antisemitismo. Non mi stanco di condannare fermamente ogni forma di antisemitismo. Per affrontare il problema alla radice, dobbiamo però impegnarci anche a dissodare il terreno su cui cresce l’odio, seminandovi pace. È infatti attraverso l’integrazione, la ricerca e la comprensione dell’altro che tuteliamo maggiormente noi stessi. Perciò è urgente reintegrare chi è emarginato…”.
Dunque il vero bersaglio è “il populismo”. Dovuto ovviamente a “rabbia e cattiveria”, a motivi abietti, esso va stroncato con la massima severità, affidandone la repressione al Commissario contro l’Antisemitismo. E’ fin troppo evidente il processo semantico di tentar di spingere il “Populismo” nel recinto nero e infernale in cui legittimamente è confinato l’Antisemitismo, essendo il Male Assoluto. Alla fine dell’identificazione, il populismo o sovranismo sarà ridotto all’orribile crimine di applaudire all’Olocausto, o magari di volerlo fare.
In questo processo di demonizzazione, in fondo l’antisemitismo e la sua supposta “recrudescenza” c’entra poco. E’ per questo che Salvini, che ha tentato di salire sul vagone organizzando in fretta un convegno “contro l’antisemitismo”, è stato immediatamente buttato giù dal treno, dalla senatrice Segre che – ingenuo – aveva invitato. La Vittima non solo gli ha negato la sua Presenza – legittimante e santificante – ma gli ha pure spiegato il perché: “Organizzando una riflessione su un tema così importante, è bene tenere presente che «la lotta all’antisemitismo» non deve e non può essere «disgiunta dalla ripulsa del razzismo e del pregiudizio».
Il vero ostacolo, è che puoi essere filo-israeliano quando vuoi, proclamare che vuoi riconoscere Gerusalemme come capitale di Sion, produrti nelle più esagerate espressione d’amore verso le Vittime e Bibi, ma sei “un populista” : ciò che è lo stesso che “razzismo e pregiudizio”, quindi Male Assoluto.
Scusate, ma quale “razzismo”? La lega ha candidato a l senato Toni Iwobi, di origine nigeriana, e per di più gli elettori leghisti lo hanno votato. Se le parole hanno un senso, “Razzismo” ,sta per un altro termine: populismo, appunto.
Quello che combattono le sardine: la loro battaglia è proclamata contro “l’Odio”. E vediamo che El Papa, roboticamente, ripete lo stesso termine: “L’Odio” , il “seminare Odio” ; ed anche le sardine scendono in piazza contro “l’Odio e il populismo”. Questa è, nella Nuova Fase, la parola ideologica tipica, perché può essere riempita di significati variabili,a piacere,per bollare tutto quello che la “Europa” sente come un pericolo per il suo potere: l’Europa della patrie invece che della gabbia di ferro. Specie adesso che la Gran Bretagna, appena uscita dalla gabbia, avrà una ripresa economica, e che “centinaia di ditte finanziarie europee stanno aprendo uffici a Londra”, da cui secondo i media sarebbero scappate a gambe levate.
Vedi qui:
Mille società finanziarie dell’UE prevedono di aprire uffici nel Regno Unito dopo Brexit
Proprio perché si sente vicino alla disgregazione,il Sistema “deve” stringere le viti della repressione e dell’obbedienza—
El Papa ccontribuisce? Molto, molto di più: apprendiamo in questo momento che “anche il Chelsea adotta la definizione IHRA dell’antisemitismo”. Sì, proprio la squadra di calcio, è contro LOdio anche lei. E’ la Nuova Fase.
E’ appena il caso di constatare che mentre Bergoglio “ ha visto “l’antisemitismo”, non sta vedendo la disoccupazione giovanile strutturale al 30 per cento nei Paesi del Sud Europa; non vede la povertà dei vecchi che cresce persino in Germania a causa del sistema europeo. Non “vede” la barbarie di Stato che porta vi i bambini a padri e madri per affidarli a lesbiche che danno scandalo agli innocenti. (Qui a fianco, un articolo sull’orrore) Qualunque Papa prima di lui si sarebbe allarmato e e sconvolto dalla scoperta del “Sistema Bibbiano”, e l’avrebbe bollato spiritualmente nel modo più severo, con la scomunica ai perpetratori. Non lui, da cui possiamo valutare lo spessore del callo morale che ha sull’anima.
Per lui, la protesta “populista” non è dovuta alla rivolta contro le aberrazioni morali, la corruzione intima e la povertà strutturale che produce il sistema dei “nostri valori” europeisti; l’attribuisce a “indifferenza egoista” – mentre è il contrario – a “rabbia e cattiveria” deteriori, in conclusione a “LOdio” – mai abbiamo assistito a una simile indifferenza di un Pontefice dai veri problemi sociali , dalla dottrina sociale, dalla pura e semplice carità cristiana.
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I lettori possono occupare il tempo che risparmiano nei commenti, pregando: per implorare che la Nuova Fase sia breve, e si acceleri la promessa che immancabilmente s realizzerà:
“Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà”.
A noi l’incessante invocazione: “A peste, fame et bello libera nos Domine”, e l’atto di abbandono di Don Dolindo: “Pensaci Tu”.
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In questi giorni si celebra il ventennale della morte di Bettino #Craxi, riconosciuto come uno degli ultimi grandi statisti italiani. Suo anche quello che forse è l'ultimo grande atto di orgoglio nazionale: #Sigonella.
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