ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 26 febbraio 2013

Testimonianze sull'ossessione per Mammona


Il kerigma...
...ai "poveri"?

Lino ci fa notare come l'ossessione per i soldi da parte di Kiko Argüello e Carmen Hernàndez sia documentata fin dagli "Orientamenti" di oltre quarant'anni fa, fin da quando hanno fondato il Cammino Neocatecumenale:
Ti fornisco un dato di analisi testuale impressionante. Negli ORIENTAMENTI ALLE ÉQUIPES DI CATECHISTI Vol. 2: Convivenza: PRIMO SCRUTINIO" ci sono le seguenti ricorrenze:
  • Il vocabolo "denaro" compare 122 volte.
  • Il vocabolo "beni" 84 volte
  • il vocabolo "ricchezza" (per lo più materiale) 79 volte.
  • Il vocabolo "soldi" 22 volte.
Fermandosi soltanto a questi quattro sinonimi, abbiamo circa trecento ricorrenze in 158 pagine!

Certo che c'è una sorta di "atteggiamento magico" nei confronti della decima e di timore per Mammona: con simili martellamenti come potrebbe un povero catechizzando comportarsi diversamente?

Testimonianza a firma "don X":
Il testo rispecchia perfettamente la realtà delle comunità. Se come prete, a volte succede, parlando dei problemi delle famiglie consiglio a qualcuno di non fare l'offerta (decima, sinfonia, o altre stranezze) questo provoca in alcuni un grande scandalo, ma non è possibile che i figli vengano privati dell'indispensabile perché i catechisti hanno chiesto l'ennesima colletta. A volte non è facile farsi comprendere, ma sono convinto che la vera libertà nel rapporto con il denaro è quella di utilizzarlo per il bene.

Testimonianza da "Aldo":
se in una famiglia di 4 persone... dove lavora solo il padre c'è uno stipendio di 1.500,00 euro... questo fratello "deve" versare 150,00 euro....attenzione non 149,00 o 151,00.. che spesso in una famiglia così composta, corrisponde ad una bolletta da pagare.. c'è una sorta di "attegiamento magico" nei confronti della decima.. perchè "il Signore provvede".. salvo poi comprendere che è il "responsabile che provvede".. il tutto serve a: accrescere la dipendenza gli uni dagli altri; a far venire sensi di colpa se non "dai la decima";

dal secondo passaggio in poi.... la domanda che ti verrà "sempre" posta... (scrutini, incontri, passaggi...etc.etc.) è:..."stai dando la decima"???

poi tutto il resto... "fratello se non stai dando la decima...come vuoi che il Signore risolva i tuoi problemi"??

Testimonianza di "quello dei 15€":
«Kiko non sarebbe d'accordo...»
Il problema che soffro è quando vengono tirati i soldi in ballo e questo succede spesso. In Comunità vengono fatte frequenti raccolte per le più disparate necessità (bisogni degli itineranti, bisogni della Comunità, bisogni dei nostri seminari, contributo per la carità dei Responsabili, contributo per il sostegno al Parroco,etc.) e io non sempre mi trovo nelle condizioni di potere (o volere) dare il mio contributo. Succede quindi che quando passo davanti al sacco ignorandolo, i Responsabili mi danno poi delle occhiatacce e via con una serie di allusioni alle convivenze....

Io non me la sento di fare come alcuni fratelli che, in fondo, la pensano forse come me: far finta di mettere l'offerta nel sacco infilandoci magari solo 2€ e andarsi a confessare il giorno dopo per aver mentito dicendo di averci messo 20volte tanto...

Ecco, tutta questa attenzione al denaro mi pesa...è mai possibile che la mia conversione debba passare per le offerte fatte davanti a tutti?????

La decima DEVE essere versata. Punto.
Non si discute, diversamente: non sei una brava persona, sei attaccato a Mammona, non sei convertito, non vuoi bene ai fratelli che hanno bisogno, non ti affidi, non permetti al Signore di agire nella tua vita, non ti fidi dei tuoi Catechisti, contesti i Responsabili, non fai il Cammino oppure lo vuoi fare a modo tuo, Kiko non sarebbe d'accordo, il Signore ti ama e tu lo ripaghi così....questo ti viene detto.

Sarà tutto vero, sarò IO sbagliato, sarò IO in braccio al Demonio, però....non sono d'accordo con tutto questo.

Scusate lo sfogo!

Testimonianza di "DG":
A me sembra che quelli che dicono che non sono attaccati al dio denaro (finalmente liberti da mammona!!) sono quelli che "tendono la mano" tutti i santi mesi e che non fanno la decima o la fanno per "per modo di dire" (l'esempio dei 2 euro ci sta tutto).
E questo lo dico perchè in 25 anni di cammino, contando anche le varie fusioni e i cambiamenti di comunità, ho visto che chi accusava gli altri di essere "attaccati a mammona" era poi quello che viveva con l'aiuto dei soldi della comunità.
Di queste persone e lo dico per esperienza, ce ne sono in ogni comunità ma vengono fuori solamente dopo anni di cammino

Faccio un esempio lampante: nella mia prima comunità c'era una persona che teneva molto ad avere una bella automobile, fin qui nulla di grave ognuno ha i suoi 'idoli', pero' questa persona (sposata e con figli) era disoccupata per almeno 8/10 mesi all'anno.
Visto che non era nemmeno tanto giovane aveva difficoltà a trovare un lavoro.
Una volta dopo una delle innumerevoli e sempre uguali risonanza/lamentela osai dire che forse la BMW poteva essere un auto costosa da manteneree nelle sue condizioni una Punto fiat (la avevo anch'io) poteva costare di meno.
Fui tacciato come una persona superba e attaccata al denaro...mah!
Forse era lui l'umile visto che chiedeva soldi ogni mese al responsabile? Personalmente non credo...
E poi perchè alle vedove non è consentito parlare della decima ai propri figli che non sono in comunità? E perchè anche la donna o l'uomo che non ha il proprio marito o la propria moglie in comuntià NON DEVE ASSOLUTAMENTE parlare della decima (e delle collette) al proprio coniuge?
La risposta è chiara: perchè avrebbero qualcosa da dire in proposito.

La questione denaro è molto sentita nelle comunità NC. All'inizio non se ne capisce la ragione ..poi si comincia a intravedere che il famoso distacco al denaro (cosa per carità giustissima) è solamente riferito al "distacco con conseguente donazione in comunità"

Qualcuno si è mai domandato perchè non si dona per esempio la decima ad un associazione di volontariato o ad una onlus o ad un centro missionario ma solo ed esclusivamente al cammino neocatecumenale?
Anche qui la risposta è semplice: senza i soldi dei "piccoli" il cammino NC non esisterebbe, non esisterebbero i seminari, ne' le famiglie in missioni né i libri di kiko, né i viaggi tantomeno la Domus galilea.

Testimonianza di "FDF":
Questo avviene anche perché lo spirito normale dello scrutinando tipo, come ben saprai, è quello della lamentela costante. Non so se è capitato anche a te, ma agli scrutini il 95% delle persone lamenta disastri, che poi magari disastri non sono. Difficile sentire uno che dica: "sono felicissimo" e che canti le cose buone che Dio fa nella propria vita. Dalla lamentela si passa quindi alle domande per capire il motivo del malessere e lo schema è sempre lo stesso: fai le lodi? fai la decima? siete aperti alla vita? eccetera eccetera. Mi sembra tutto molto sbagliato....

Testimonianza di "Peo":
Nella mia ex comunità i fratelli bisognosi,con sei, sette ed anche,qualche volta con otto,figli venivano aiutati con offerte straordinarie effettuate da tutta laq comunità.Nulla da obiettare,mi sembra giusto.Quello che non ritenevo e non ritengo giusto è il fatto di non aiutare una famiglia bisognosa con cinque figli, abitante a poche decine di metri dalla nostraChiesa,perchè non fratelli NC e quindi non nostri fratelli.Forse Nostro Signore Gesù ha fratelli e fratellastri?

Testimonianza da "Esse o Esse":
Condivido: magari la società potesse vantare simile solidarietà! La mia perplessità è che se il nucleo famigliare, dopo 'n' anni ed 'n' figli, NON PUO' più fare a meno del sostegno della Comunità, il rimanere in Cammino diventa questione di sopravvivenza; è la dipendenza di cui si parlava prima.
Però, forse, mi sfugge qualcosa.

Ancora da parte di "Aldo":
il dolore di chi e' stato oltraggiato nel cn... lo può sanare solo Cristo...non c'è "esame di coscienza" nel cn....

ricordo dopo 2 anni che ero nel cammino un fratello di comunità più avanti (aveva fatto la professione di fede) si suicidò, tagliandosi la gola.. rimasi molto colpito dall evento...la figlia era in comunità con me.. mi interrogai molto... com era stato possibile passare anni con un fratello e non accorgersi di "una tale sofferenza" arrivare a compiere un gesto così tragico..
come responsabile mi interrogai molto... ma forse fui il solo.. non sentii dire nulla.. da supercatechisti... dai suoi fratelli.. nessuno osò "mettere in discussione" la "struttura".. nessuno comprese che c era qualcosa che non funzionava... neanche io allora...

[...] so solo che stare nel cn mi è "costato" un sacco di soldi.. ed ho lascito molti "creditori" nella mia ex comunità... molti fratelli hanno preferito non ricordarsi più il mio numero di cellulare... "hanno risparmiato" un po di soldini..

Testimonianza da "Nica":
All'annuncio della quaresima 2013,è stato predicato che la decima bisogna darla,per es. chi ha la pensione di 400 euro, 40 euro sono del Signore,altrimenti le leveranno la pensione,o perderà il lavoro,in quanto il Signore non vuole che si attacchi al denaro!La tal comunità,siete 40 con pensione di 400 euro,il responsabile mi deve portare 1600 euro,...La vecchietta dice:io ho una misera pensione di 400 euro ,ricordiamo l'obolo della vedova che mette tutto quello che ha nel tesoro del tempio.Se il responsabile non sa fare ciò me lo dica ,e noi lo cambiamo...Chi non versa la decima si attacca al denaro e poi va all'inferno. E così su questo tono per commentare la tentazione di Gesù nel deserto.
Se non portate la decima ,potete aspettare ma noi non veniamo a farvi fare il passaggio,andremo altrove!Sono disgustata dopo 22 anni di CN,si predica bene ,si razzola male.

Ed ancora da parte di "FDF":
Ieri ho partecipato ad una convivenza della mia (ormai ex-) comunità. Mi sono lasciato convincere, non so perché. Forse perché ne ero l'unico cantore, e mi ha chiamato una persona a cui comunque voglio bene al di fuori di quel mondo.
Avevo deciso solo di aiutarli nelle Lodi, ma alla fine, sempre dalla stessa persona mi sono lasciato convincere a rimanere anche dopo, per il "giro d'esperienze".

Per un po', mi sembrava che andasse tutto bene, mi sono sentito a casa, nessuno mi aveva chiesto niente del mio allontanamento.
Tutto bene finché non è uscito che nella comunità non ci sono soldi, perché le decime sono magre, quasi nulle e quei pochi che la fanno si lamentavano che erano gli unici e chiamavano gli altri "attaccati ai soldi".

All'inizio non ho detto nulla, perché non mi interessava partecipare alla discussione, che ho trovato stomachevole. Poi però è uscita questa assurdità: "Marito e moglie devono fare tutti e due la decima e separatamente" al che ho sbottato e ho risposto che questa era una cretinata bella e buona perché un marito e una moglie nel Signore hanno tutto in comunione, che non esiste il mio e il tuo, ma il "Nostro" quindi se uno dà una elemosina è normale che la somma viene tolta a entrambi. Risposta: "ma scusa tu non dai un mensile a tua moglie?"
Ti lascio immaginare la bagarre che si è scatenata. Mensile? Che gli do la paghetta? Quel che guadagno appartiene a entrambi, per quale motivo la dovrei umiliare in questo modo? Se lei è carne della mia carne in virtù di un sacramento, come posso dare una paghetta mensile a me stesso? E mi sembra una sceneggiata inutile quella di dividere la decima in due per darla insieme! Risposta: No, tu fai la decima sul tutto e lei su quello che le dai per la spesa ogni mese.

Ma che è??? La ragioneria della carità? Alla mia risposta che tutto questo discorso mi sembrava una stroxxata eccezionale e che stavano facendo i conti in tasca a tutti e che non ne avevano il diritto, sono stato costretto ad andarmene.

Non si può, non si può questo ragionamento assurdo!

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