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domenica 29 agosto 2021

Giocare con le parole

Covid / Io, medico, denuncio il modo truffaldino di presentare i dati. E quella delirante proposta della video-virologa…


Cari amici di Duc in altum, nuovo, illuminante intervento del Medicus Cogitans, il medico italiano (con ampia esperienza all’estero), che tramite questo blog fornisce un modo diverso di leggere le cifre sul Covid e smaschera la strategia del terrore imperante nei mass media. Ma questa volta il Medicus Cogitans ne ha anche per una certa virologia che imperversa in televisione e che di recente si è segnalata per una proposta tanto odiosa quanto delirante.

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di Meducus Cogitans

Caro Valli,

è sempre interessante venire a conoscere i dati sull’infezione Covid e sentire come sono presentati dai telegiornali.

È un tema che, come medico, mi sta molto a cuore e auspico che la gente si sforzi di ragionare su questi dati, specialmente in un momento in cui l’ordine di scuderia è quello di discriminare, additare, accusare di ogni tipo di infamia chi non si vaccina.

Giorni fa abbiamo appreso dal Tg2 che i contagi (o meglio, sottolineo sempre, i positivi al test) sono in calo ma aumentano i ricoveri. Ecco le cifre allarmanti: 7221 positivi su oltre 220 mila tamponi, pari al 3%. Trentasei nuovi ricoveri in ospedale e ben quattro in terapia intensiva.

En passant, quasi sottovoce, si riporta che i ricoverati in intensiva (circa 480 in tutta Italia) sono adesso per l’80% non vaccinati (ma non hanno ricordato che la settimana scorsa si è gridato ai quattro venti con toni apocalittici che erano il 90%).

Confezionati così, i dati mantengono alta la tensione, la paura dei contagi e l’odio verso i reprobi, stupidi, egoisti e malvagi che ostacolano la campagna vaccinale.

Proviamo allora a esporre gli stessi dati in altro modo.

Oggi il 97% dei tamponi (presumibilmente effettuati solo su soggetti non vaccinati) è negativo. Estrapolando, si ricava che il 99,984% dei non vaccinati non ha sintomi mentre lo 0,016% ha bisogno di cure ospedaliere e lo 0,0018% (uno su 55 mila non vaccinati) finisce in terapia intensiva.

Inoltre, aumenta del 100% la percentuale di vaccinati (ripeto: di vaccinati) in terapia intensiva. Infatti, una settimana fa erano il 10% e ora il 20%, cioè il doppio: un aumento, appunto, del 100%.

Le cifre, fornite così, suonano completamente diverse, e non sembra proprio che la popolazione non vaccinata sia colpita da un’epidemia devastante per numeri e aspetti clinici. Anzi, fa paura sentire che i vaccinati in intensiva aumentano del 100%.

Quanto è facile giocare con le parole, per mantenere terrorizzata e obbediente una popolazione intorpidita e che ha smesso di ragionare da mesi!

Si apprende anche che la Sicilia va in zona gialla perchè la percentuale di occupazione dei posti in terapia intensiva ha superato la soglia prevista. Ma ovviamente non la si sarebbe raggiunta se ci fosse un numero adeguato di posti letto e non una grave, cronica carenza degli stessi.

I posti in terapia intensiva in Italia sono aumentati pochissimo durante gli ultimi diciotto mesi e sono ancora un quinto (il 20%!) di quelli disponibili in Germania: ovvio che la soglia di occupazione si raggiunge subito se i posti sono pochi, ma i telegiornali si guardano bene dall’evidenziare questo aspetto.

Piuttosto, perchè raddoppiano i vaccinati in intensiva?

Perchè nessuno vuole accanto il collega “appestato”, mentre va bene in autobus o in metropolitana o in piedi al bancone del bar?

Perchè si sentono tutti tranquilli tra vaccinati, se è accertato che gli stessi possono ritornare positivi e contagiare altri positivi?

E perchè non si sente più parlare di variante Delta? Faceva comodo prima per terrorizzare la gente, ma adesso? È scomparsa? È più contagiosa, ma meno grave? Il vaccino non la contrasta?

Domande imbarazzanti. Nessuno le pone, nessuno risponde.

Per concludere, un accenno alla delirante proposta che la dottoressa Ilaria Capua ha inviato un mese fa dal suo dorato esilio in Florida: come parlando ex cathedra, ha pensato di introdurre una valutazione morale su chi merita le cure del Servizio sanitario nazionale e chi invece dovrebbe pagare una franchigia di 1000-2000 euro al giorno. Chi? Ovviamente i non vaccinati, poiché pesano sulle casse del Servizio sanitario nazionale.

Insomma, siamo ormai alle leggi razziali.

Si dà il caso però, purtroppo per la dottoressa Capua, che la legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale (la 833 del 1978, che molti dovrebbero leggere per la prima volta in vita loro prima di straparlare) sia un caposaldo della democrazia, una conquista di civiltà con la quale, tra l’altro, si stabilisce che tutti (dal presidente della Repubblica alla dottoressa Capua, fino all’ultimo migrante approdato in Italia) hanno diritto alla salute e alle cure fornite dallo Stato.

Da medico, trovo disgustoso che un altro medico auspichi liste di proscrizione e commissioni che giudicano il diritto alle cure dei singoli pazienti.

Ancora più disgustoso il silenzio assoluto di associazioni e movimenti politici che per loro estrazione e storia scendono in piazza ricordando sempre che l’Italia è democratica, solidale, inclusiva e antifascista, proprio i principi cui sembra ispirarsi la dottoressa Capua.

Nel caso poi si sia trattato di una provocazione (comunque inutile e stupida), ne voglio proporre una anch’io: quanto pesano sul Servizio sanitario nazionale tutti i fumatori con microcitoma polmonare, che richiede cure costosissime e lunghe?

E gli alcolisti con epatopatie croniche gravi? E i tossicodipendenti con immunodeficienze? E chi ha un incidente stradale con numerose fratture e mesi di degenza in ortopedia e riabilitazione perchè parlava al telefonino mentre guidava?

E un rapinatore che, dopo aver ucciso un tabaccaio, riporta gravi ferite in uno scontro a fuoco con la polizia e rimane in coma in terapia intensiva per mesi, va curato o gli si stacca la spina o gli si chiede un bonifico settimanale?

Anche per tutte queste persone la brillante e sovraesposta virologa ritiene che se la siano cercata e dunque debbano pagarsi le cure?

Collega Capua, non so in Florida, ma in Italia non si sentiva proprio la necessità di un’idiozia del genere.

 https://www.aldomariavalli.it/2021/08/29/covid-io-medico-denuncio-il-modo-truffaldino-di-presentare-i-dati-e-quella-delirante-proposta-della-video-virologa/

NUMERI E VACCINI

Il dato inglese insegna: più infetti tra i vaccinati over 50

ATTUALITÀ29-08-2021

I dati provenienti dall’Inghilterra forniti dalla Public Health England sono preoccupanti: tra gli over 50, risultano 48.264 nuovi infetti, di cui solo 4.891 tra i non vaccinati e 32.828 tra i vaccinati con doppia somministrazione, il 90%. Il vaccino non impedisce affatto l’infezione; anzi, nella popolazione più anziana, quella che si voleva proteggere, sembra persino favorirla. Anche le cronache dagli ospedali di casa nostra mostrano che la vaccinazione non è in grado di impedire il contagio. In motivo in più per dichiarare dannoso il Green pass. 

- LE AMBIGUITA' NEI DATI DELL'ISS di Alessandro Capucci

La coperta diventa sempre più corta. Mentre si cerca di coprire i dati drammatici di Israele (vedi qui), quelli provenienti dall’Inghilterra sono perfino più preoccupanti. Almeno secondo quanto si ricava dai dati ufficiali delle varianti SarsCov2, resi pubblici lo scorso 20 agosto e forniti dalla Public Health England, l’agenzia governativa del Ministero della Salute inglese.

Si tratta di una pubblicazione preziosa, perché fornisce dati su infezioni, ricoveri e decessi da Sars-Cov-2, che distinguono tra la popolazione vaccinata e quella non vaccinata. Dati che dunque possono aiutare a comprendere benefici e problemi della campagna vaccinale in corso.

Oltre il 60% dei nuovi casi registrati fino al 16 agosto, riguarderebbero la variante Delta. Come numeri assoluti, dal 1° febbraio al 15 agosto (si veda la tabella n. 5, p. 22), risultano 386.735 infettati da questa variante (circa lo 0,6% della popolazione). I non vaccinati risultano di poco superiori ai vaccinati: circa 183.000 contro i circa 163.000 (di cui 73.372 in doppia dose), ma con notevoli differenze in base alla fascia d’età.

Al di sotto dei 50 anni, si registrano 337.834 infetti, di cui circa 178.000 non vaccinati (poco più del 50%). Invece, tra gli over 50, risultano 48.264 nuovi infetti, di cui solo 4.891 tra i non vaccinati e 32.828 tra i vaccinati con doppia somministrazione. Tradotto in percentuale, solo poco più del 10% tra le persone dai cinquant’anni in su che sono state contagiate dalla variante Delta – ossia la fascia più a rischio di sviluppare la malattia Covid-19 in forma seria o grave –, non ha ricevuto il siero; mentre invece quasi il 90% è stato vaccinato ed il 68% con due dosi.

Il minimo che si possa dire sui dati presentati fin qui è che il vaccino non impedisce affatto l’infezione; anzi, nella popolazione più anziana, quella che si voleva proteggere, sembra persino favorirla. Anche la cronaca made in Italy sta chiaramente facendo capire che la vaccinazione non è assolutamente in grado di impedire il contagio; come è accaduto nella sala parto dell’ospedale Ramazzini di Carpi (vedi qui), dove una neo-mamma è stata contagiata insieme al suo bimbo probabilmente da un’ostetrica e da tre colleghe, risultate positive al tampone. Il Direttore Generale dell’ospedale ha richiamato pertanto ad un corretto uso dei dispositivi di protezione, ricordando «che il virus circola anche tra i vaccinati». Caso analogo nel reparto di Cardiologia dell’ospedale di Polistena (vedi qui), dove un paziente ricoverato e risultato negativo al tampone, si è positivizzato durante la degenza. Medici e infermieri, tutti vaccinati, sono risultati a loro volta positivi.

Il famoso lasciapassare verde appare chiaramente uno strumento inutile per raggiungere l’obiettivo dichiarato di impedire la circolazione del virus (ma non evidentemente per controllare le persone). Se si iniziasse a dire alle persone la verità, e cioè che anche con il vaccino ti puoi infettare e infettare gli altri e dunque devi comportarti come i non vaccinati, l’incantesimo (o meglio, l’ipnosi collettiva) svanirebbe e Cenerentola scoprirebbe di non essere la principessa.

Il rapporto della Public Health England mostra anche che i casi che hanno comportato dei ricoveri risultano 11.416, di cui 6.303 (55%) figurano tra i non vaccinati. Se si guarda tra i vaccinati, si scopre ancora una volta che in gran parte si tratta di vaccinati in doppia dose (3.340). Ma il dato sconcertante riguarda ancora una volta gli over 50. Su 4766 persone ricoverate, solo 1419 non erano vaccinate. In pratica, ogni quattro ricoveri, tre sono vaccinati e uno non vaccinato.

Un’occhiata al numero dei decessi e le perplessità aumentano. Al di sotto dei 50 anni si sono registrati 113 morti entro 28 giorni dal giorno in cui è stata riscontrata l’infezione da variante Delta; di questi, 72 non erano vaccinati. Invece, tra gli over 50, solo 318 decessi dei 1.076 verificatisi riguarda non vaccinati. 745, quasi il 70%, risultano pertanto vaccinati, di cui 652 con ciclo completato. Di tutti i decessi registrati (1.189), solo 390 (circa il 33%) non avevano ricevuto il vaccino, mentre 679 (57%) lo ha ricevuto con doppia dose.

In sintesi, è proprio la categoria più a rischio di contrarre la Covid-19 in forma grave ad avere altissime percentuali di infetti, ricoverati e deceduti. Una conclusione in linea con quella che si è profilata in Israele.

Perché accada questo è compito degli scienziati, quelli veri, spiegarlo. Ma più che conclusioni, sarebbe utile che qualcuno iniziasse a farsi qualche domanda.

Luisella Scrosati

https://lanuovabq.it/it/il-dato-inglese-insegna-piu-infetti-tra-i-vaccinati-over-50

1 commento:

  1. La Capua è un veterinario, lo si faccia sapere al medico ed anche ad Aldo Maria Valli.

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