ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 11 marzo 2012

L’ABOMINIO: DA GERUSALEMME A ROMA, LA META DELL’ANTICRISTO

L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Araì Daniele 
Poiché l’ordine è il bene più alto per le società e fine d’ogni giusto ordinamento sociale, è chiaro che le manifestazioni divine in terra mirano a sostenere i popoli nella difesa di questo bene sacro. L’avversario, al contrario, freme per sovvertirlo col disordine sorto con i nomi ingannevoli di progresso, evoluzione, liberalismo, conciliarismo, ecc.
La guida dell’ordine fondato sui princìpi della Legge doveva rimanere affidata ai profeti di Dio, impersonati nei tempi cristiani dai pontefici. Per contro la loro eliminazione, il “pastore colpito” (Mt 26, 31; Mc 14, 27), l’ostacolo tolto di mezzo (2 Ts) indica l’alienazione umana cui segue la desolante ritirata del potere del pastore, rappresentante di Dio stesso. La genesi oscura del potere che proviene e induce all’alienazione dalla Parola divina ha nelle Sacre Scritture il nome di “mistero d’iniquità”.
L’Anticristo aveva per meta finale occupare il “Luogo santo” di Dio.

Sulla Terra, quale poteva essere questo, sennò là dove è preservato la Sua Parola e Culto?
Cioè, la sede della Verità che, dalla sua autorità, istituita per soddisfare la volontà divina?
Tale “luogo” prima della venuta del Verbo Incarnato, è stata rappresentata dal Tempio di Gerusalemme, dove era conservato ciò che di più sacro Dio aveva dato.
Dopo la venuta di Gesù Cristo, il bene è di preservare la Sua Parola e dei Sacramenti della Sua grazia e Culto, secondo la Sua volontà rivelata per il Regno di Dio.
Ecco gli obiettivi dell’Anticristo, dei suoi precursori di prima e dei suoi vicari attuali.
Se tutto è iniziato a Gerusalemme e nel suo Tempio, il cui velo, che separava il Santo dei Santi è stato strappato con la morte di Gesù sulla croce, è continuato nella “Nuova Gerusalemme”, che è Roma.
Il Tempio di Gerusalemme continuò ad essere un luogo di preghiera per tutti, ma gli Ebrei stessi hanno notato la differenza quando gli Apostoli ci offrivano «elemosina e doni», insieme ai gentili che loro avevano purificato (cf. At 21). Ma l’autorità nella Fede, che viene solo da Gesù, unico Capo della Chiesa, rimase rappresentata da san Pietro e successori da quando Gesù ascese al Cielo. Caifa era rispettato da Pietro come capo degli ebrei, ma il potere nella Chiesa nascente era affidato a lui. Così, quando il Sinedrio lo arrestò, l’Angelo fu inviato da Dio per liberarlo.
Più tardi la Chiesa, «Nuova Israele» e «Sede della Verità», figura della Città di Dio, fu stabilita a Roma e perciò la somma meta dell’Anticristo vi si trasferì.
Lo aveva già scritto Sant’Agostino nella «Città di Dio», quanto alla Chiesa; confermato dai Papi e in speciale per i nostri tempi Leone XIII nel suo «esorcismo» per il Rituale Romano che, da quanto si sa, fu redatto nel 1884 contro Satana e gli Angeli Apostati, intenti a demolire La santa Chiesa. Ora, i pastori del Vaticano 2 incorsero nell’indegna esaltazione d’idee massoniche, come sia della libertà di coscienza, non formata da Dio e condannata dai Papi, che perciò hanno potere nel mondo umano.
Si noti che il potere dell’avversario Anticristo diviene reale solo dopo la grande apostasia, cioè in conseguenza dell’alienazione finale dalla fede, principio dell’ordine umano.
Ogni disordine nella Polis umana, economico, politico, morale, ha origine nella sovversione dell’ordine religioso dell’ideale Città di Dio; risulta da idolatrie «clericali» (“trahison des clercs”); da contraffazioni «apostoliche»; dalla corruzione «cattolica» che porta all’accettazione di falsi profeti e falsi cristi! 
 È in atto un piano sinarchico per mutare da dentro la Chiesa .
Per precisare i dati di tale piano vediamo Epiphanius nel suo grande lavoro: “Massoneria e Sette Segrete: la Faccia occulta della Storia” (pp. 7-9).
“E’ difficile negare l’esistenza di un’azione secolare che, vuotati gli spiriti dalla filosofia scolastica, li ha aggrediti con dosi dapprima omeopatiche di dottrine gnostiche; l’introduzione del dubbio metodico sotto la copertura dello scientismo, il disprezzo della retta ragione spinto fino al rifiuto del reale, il rinnegamento delle autorità naturali, la “nulla potestas nisi a Deo” avvicendata da un potere che trae la sua legittimazione dal basso, un potere infero: un modo essenzialmente luciferino di procedere, fondato sulla menzogna e il compromesso. Tentare una spiegazione del mondo odierno col ricorso a facili determinismi di leggi fisiche, princìpi economici o sociologici, è superficialità che non può soddisfare chi voglia ricercare secondo verità: occorre rivolgersi in altra direzione, spingere le ricerche ben più in profondità partendo dalla realtà dell’uomo: essere libero di aderire al Bene o al male e per ciò stesso in grado di organizzarsi nella pratica dei medesimi. E come la Legge perfetta del Vangelo sorresse l’uomo per lunghi secoli illuminandogli la via e sostenendolo in quella speranza di eternità che egli concretizzò edificando la grande civiltà cristiana – la città terrena sorta il più possibile a immagine di quella di Dio – così non possiamo rinunciare, per simmetria, a tentare di individuare una rottura, un guasto nella storia dell’uomo, che ha permesso al male di organizzarsi con un deposito dottrinale, un piano di dominazione dell’uomo sull’uomo, una gerarchia occulta che veglia alla sua realizzazione e alla fedele trasmissione di tale deposito, un percorso da compiere per asservire l’umanità alla potestas tenebrarum, in una parola una vera CONTROCHIESA tendente ad appropriarsi di ogni valenza religiosa e politica. I connotati di questa Controchiesa sono quelli dell’alta loggia e dell’alta finanza: alta loggia in cui domina il mago attraverso l’esoterismo e la magia, che pianifica, dirige, corregge il tiro se i risultati non corrispondono a quelli voluti; alta finanza che, concentrando oggigiorno nelle sue mani pressoché le intere ricchezze del pianeta, le orienta ai fini di dominio mondiale perseguiti dall’alta loggia.”
 “Il Movimento Sinarchico, giungerà, attraverso il nostro tormentato secolo, fino alle grandi assise mondialiste dell’ONU e dell’UNESCO e in campo religioso a quel drammatico e terribile evento che per la cattolicità fu il Concilio Vaticano II, seguito dal primo atto di costituzione dell’ORU (Organizzazione delle Religioni Unite, oggi URI) nella Giornata di Preghiera di tutte le religioni ad Assisi. Oggi, alle soglie del Governo Mondiale politico ed economico, la posta in gioco è ancora la Chiesa cattolica, unica salvezza per l’umanità. È qui che avverrà la lotta finale, qui le forze del male concentreranno ogni sforzo plaudendo dal pulpito dei mass-media ad ogni passo compiuto nella loro direzione e condannando con altrettanto clamore ogni tentativo di rientro nell’alveo della Tradizione cattolica, dell’insegnamento dogmatico di sempre. Oggi la crisi che travaglia la Chiesa e macroscopicamente innegabile, il suo ruolo di unica depositaria della Verità messo in discussione in assemblee democratiche dagli stessi uomini di chiesa in nome di un ecumenismo allargato ad ogni falsa religione, ad ogni errore. A costoro, più che la salvezza delle anime, stanno a cuore la filantropia, i problemi sociali, mentre nella cattolicità dilagano il pacifismo e una neutralità intellettuale affatto sconosciuti nella sua lunga storia. L’ipotesi di una degenerazione spontanea non regge: gli appelli di Paolo VI che denunciava il fumo di Satana penetrato nel sacro tempio richiamano alla memoria i sinistri propositi delle retrologge che per bocca di un loro autorevolissimo esponente, Albert Pike, 33′ gr. del Rito Scozzese Antico Accettato americano, autore di “Morals and Dogma” (Commento al XXX Grado, Cavaliere, grand’eletto Kadosh, VI vol., Ed. Bastogi 1984, p. 156), considerata la bibbia dei massoni, dichiarava: «Quando Luigi XVI fu giustiziato la metà del lavoro era fatta e quindi da allora l’Armata del Tempio doveva indirizzare tutti i suoi sforzi contro il Papato».” 
 Dove si manifesta il mistero dell’iniquità?
A questo punto è giusto ricordare l’esorcismo col ricorso a San Michele Arcangelo di Papa Leone XIII in vista degli attentati all’Ordine della Fede nei tempi finali.
Il fatto concerne chi ha il potere per impedirlo, ma è tolto di mezzo (2Ts, 2). L’assenza di chi ha il potere delle chiavi per impedire l’azione dell’empio Anticristo corrisponde alla sua presenza. La ribellione finale contro l’autorità di Dio si manifesta dove è costituita l’opera di redenzione dalla prima ribellione: nella Sua Chiesa.
Ecco il mistero dell’iniquità, che era trattenuto dal potere divino del Papato.
Lo spirito d’umanizzazione dell’opera di Dio passa oggi nel silenzio dell’apostasia generale poiché procede da un vertice ecclesiale.
Il potere che impediva l’iniquità è ormai usato per attuarla.
Il nemico primordiale ha varcato la soglia della Chiesa e… dove fu costituita la sede del beatissimo Pietro e la Cattedra della verità a illuminare le genti, lì hanno eretto il trono della loro abominazione e scelleratezza affinché colpito il pastore possano disperdere anche il gregge.
Sono i segni evangelici della grande alienazione “cristiana”.
Primo segno dato da Gesù stesso; la grande alienazione dall’autorità di Dio e dei suoi veri rappresentanti in terra (Mt 24,11,13), che è l’apostasia generale: una ribellione terminale contro la legge naturale e divina.
Secondo segno; la presenza dell’Anticristo, l’uomo dell’iniquità, tanto iniquo da essere quasi la personificazione della perdizione a cui trascinerà le anime.
Perciò San Paolo lo nomina avversario di Dio e strumento di Satana.
Esso deve rimuovere l’ostacolo cattolico per pontificale dalla sua Cattedra.
Si tratta del «kathécon» l’ostacolo messo nella Sede del beatissimo Pietro e Cattedra della verità a illuminare le genti… lì hanno eretto il trono della loro abominazione e scelleratezza affinché colpito il pastore possano disperdere anche il gregge.
Il successore di Papa Leone XIII, ispirato a scrivere quest’esorcismo, San Pio X, nella sua prima allocuzione pontificale ha detto lecito pensare che l’Anticristo era già tra noi. Infatti, è lo spirito riconoscibile dai suoi sommi oggettivi, cioè colpire il Luogo santo a Roma, per così mutare i tempi (Dn 7, 25), con l’intento di forgiare un culto dell’uomo visto come Dio; si tratta del culto ecumenistico del «novus ordo» sinarchico del panteon delle credenze del mondo che dopo Assisi svelò il suo volto sincretista e mondialista.
Il più grave, però, è che il mondo detto cattolico riconosce, anche se perfino accusa tale abominazione contro Dio Uno e Trino – contro l’unico Sacrificio redentore – riconosce, ma rifiuta la visione evidente del «papa eretico».
Ogni scusa, pur d’apparenza patristica è buona a giustificare tale potere spurio che opera sotto l’influsso dello spirito dell’Anticristo per mutare la Dottrina e omologare la Liturgia col culto dell’uomo di Paolo 6. Esso è al centro di ogni crisi.
Era da immaginare l’apostasia attraverso un «novus ordo» liturgico?
Chi lo dubita legga le parole del profeta Daniele cui si riferì Gesù (Mt 24).
Il Sacrificio perpetuo è la «fortezza» della Fede, che oggi è abbandonata.
Eppure, solo a essa possiamo e dobbiamo ricorrere affinché tutto quanto conti in questa vita in ogni ordine di cose, personale, sociale, politico e religioso sia restaurato.
“Cercate prima il Regno di Dio e la Sua Giustizia e tutto il resto vi sarà dato per giunta” (Mt 6. 33; Lc 12, 31).

1 commento:

  1. Preghiamo insieme:
    O Signore Dio, Uno e Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo, in questi ultimi tempi della storia, in cui l’Abominio della desolazione sta nel luogo santo ch’è la Chiesa, nella persona di un falso tuo vicario ritenuto vero Papa, e dove, per l’apostasia generale e la perdita della Grazia, si assiste impotenti al dilagare dell’iniquità e al pullulare dei falsi profeti, concedi a noi, tuoi servi, secondo la Tua promessa e per l’intercessione di Maria Santissima, di abbreviare questi giorni con la Tua venuta in veste di giudice supremo. Perché non tutti si perdano, il maggior numero si salvi e sia fatta piena giustizia, t’imploriamo che si avvii un iter per la convocazione di un concilio degli ultimi tempi, per l’elezione di un vero papa cum degnitate.

    Per Cristo Nostro Signore. Amen


    Vincenzo Russo sedevacantista apocalittico il tachione@alice.it

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