ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 30 aprile 2012

Il Sant'Uffizio mette in castigo le suore americane

Diario Vaticano / 

La laedership "liberal" delle religiose degli Stati Uniti è stata di fatto esautorata. Per ordine del papa. Ecco il documento della congregazione per la dottrina della fede che spiega come e perché

di ***



CITTÀ DEL VATICANO, 30 aprile 2012 – La congregazione per la dottrina della fede ha dato incarico all'arcivescovo di Seattle, James Peter Sartain, di riportare sulla retta via la "Leadership Conference of Women Religious", la conferenza delle superiore religiose degli Stati Uniti d'America, in sigla LCWR, il cartello che collega la gran parte delle comunità di suore del paese.

Lo assisteranno nell'impresa i vescovi Leonard P. Blair di Toledo, Ohio, e Thomas J. Paprocki di Springfield, Illinois. Il primo è stato anche l'autore dell'indagine durata due anni, nel 2009 e nel 2010, che ha portato a questa decisione.

Lo stesso giorno della nomina di Sartain a "commissario", il 18 aprile, la congregazione per la dottrina della fede ha anche reso pubblico un proprio documento di otto pagine, in inglese, che ricostruisce i precedenti della decisione e soprattutto ne espone i motivi.

Il principale motivo addotto è che la conferenza delle superiore religiose degli Stati Uniti ha dato libero corso a tesi e a indirizzi giudicati da Roma incompatibili con la retta dottrina e particolarmente pericolosi per "l'influenza che la LCWR esercita sulle congregazioni religiose in altre parti per mondo".

Il documento della congregazione per la dottrina della fede è tradotto integralmente più sotto.

Tra le accuse che la Santa Sede rivolge alla conferenza delle superiore religiose americane c'è l'assecondamento della tendenza ad andare "oltre la Chiesa" e persino "oltre Gesù", come teorizzato in un discorso del 2007 della suora domenicana Laurie Brink.

Un'altra accusa riguarda la resistenza di alcuni gruppi di suore ad accettare che al centro della loro vita comunitaria ci sia la messa, in quanto celebrata da un sacerdote maschio.

Un'altra ancora ricorda l'opposizione della LCWR, nel 1977, alla dichiarazione "Inter insigniores" approvata l'anno precedente da Paolo VI, che ribadiva la riserva agli uomini dell'ordinazione sacerdotale. Un "pubblico rifiuto" – rimarca il documento della congregazione per la dottrina della fede – che in seguito "non è stato mai ritrattato".

Sulla base di queste e di altre imputazioni – tra cui il silenzio sull'aborto e l'eutanasia – il 12 gennaio 2011 la congregazione per la dottrina della fede deliberò che lo sbandamento dottrinale e disciplinare della LCWR doveva essere fermato.

E due giorni dopo, il 14 gennaio, Benedetto XVI in persona ordinò al prefetto della congregazione per la dottrina della fede, l'americano William J. Levada, di procedere a mettere in pratica la delibera.

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Nel frattempo, anche la congregazione vaticana per i religiosi aveva in corso dal 2008 una visita apostolica tra le comunità religiose femminili degli Stati Uniti.

A sollecitare l'ispezione erano stati soprattutto alcuni cardinali degli Stati Uniti, sia di curia che residenziali, con una conoscenza diretta degli orientamenti "problematici" della LCWR.


Il cardinale Franc Rodé, prefetto della congregazione per i religiosi fino a tutto il 2010, aveva dato il via a una visita apostolica piuttosto arcigna nei confronti della LCWR. Ma da quando, il 4 gennaio 2011, subentrò a lui il cardinale brasiliano João Braz de Aviz, focolarino, e, prima ancora, da quando diventò segretario della medesima congregazione il redentorista americano Joseph W. Tobin, la visita apostolica proseguì e si concluse in forma molto più conciliante.

Questo cambio della guardia al vertice della congregazione per i religiosi non era piaciuto affatto ai cardinali degli Stati Uniti allora residenti a Roma – Levada, Raymond L. Burke, James F. Stafford, Bernard F. Law, John P. Foley –, tant'è vero che nessuno di loro assistette all'ordinazione episcopale di Tobin nella basilica di San Pietro, il 9 ottobre 2010.

Ha destato poi sorpresa, e non solo tra i cardinali americani, la successiva  nomina a sottosegretario della congregazione per i religiosi di suor Nicla Spezzati, che non usa vestire l'abito da suora, come abitualmente non lo vestono le suore del gruppo dirigente della LCWR (vedi foto).

Sta di fatto che la visita apostolica promossa dalla congregazione vaticana per i religiosi è finita su un binario morto.

Mentre al contrario procede con effetto dirompente la parallela iniziativa della congregazione per la dottrina della fede, che in più ha avuto l'approvazione esplicita del papa ed è ora, di fatto, l'unica effettiva iniziativa condotta dalla Santa Sede per invertire la rotta della LCWR.

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A proposito della LCWR va tenuto presente che – caso più unico che raro – negli Stati Uniti le superiore delle congregazioni religiose femminili non sono collegate in un'unica associazione, come ad esempio accade in Italia.

All’inizio degli anni Novanta, infatti, proprio per la deriva "liberal" che caratterizzava già allora i vertici della LCWR e che induceva varie comunità di suore ad allontanarsene, la Santa Sede autorizzò la nascita negli Stati Uniti di una associazione parallela, il "Council of Major Superiors of Women Religious", in sigla CMSWR, più fedele al magistero. A questa associazione aderisce suor Mary Clare Millea, sorella del cerimoniere pontificio William Millea, la quale ha guidato la visita apostolica promossa dalla congregazione per i religiosi.

Al CMSWR fanno riferimento circa il 20 per cento delle 57 mila suore degli Stati Uniti. In base a una ricerca del 2009 della Georgetown University, la loro età media è di 60 anni, mentre quella delle suore della LCWR è molto più avanzata, è di 74 anni.

Inoltre, secondo la stessa ricerca, mentre il 43 per cento delle comunità di suore collegate al CMSWR avevano ciascuna, nel 2009, cinque o più novizie in formazione, solo il 9 per cento di quelle facenti capo alla LCWR potevano vantare lo stesso numero di nuove vocazioni. Moderne e "liberal", le seconde, ma visibilmente sterili e in via di estinzione.

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Congregatio Pro Doctrina Fidei

VALUTAZIONE DOTTRINALE DELLA "LEADERSHIP CONFERENCE OF WOMEN RELIGIOUS"



I. Introduzione


Il contesto nel quale meglio si colloca questa valutazione dottrinale della "Leadership Conference of Women Religious", la conferenza delle superiore religiose degli Stati Uniti d'America, è espresso da papa Giovanni Paolo II nell'esortazione apostolica postsinodale "Vita consecrata" del 1996. Riflettendo sul genio e sul carisma della vita religiosa nella Chiesa, papa Giovanni Paolo II dice: "Nei fondatori e nelle fondatrici appare sempre vivo il senso della Chiesa, che si manifesta nella loro partecipazione piena alla vita ecclesiale in tutte le sue dimensioni e nella pronta obbedienza ai pastori, specialmente al romano pontefice. In questo orizzonte di amore verso la santa Chiesa, 'colonna e sostegno della verità' (1 Tm 3, 15), ben si comprendono... la piena comunione ecclesiale che santi e sante, fondatori e fondatrici, hanno condiviso in epoche e circostanze fra loro diverse e spesso molto difficili. Sono esempi ai quali le persone consacrate devono fare costante riferimento, per resistere alle spinte centrifughe e disgregatrici, oggi particolarmente attive. Un aspetto qualificante di questa comunione ecclesiale è l'adesione di mente e di cuore al magistero dei vescovi, che va vissuta con lealtà e testimoniata con chiarezza davanti al popolo di Dio da parte di tutte le persone consacrate, particolarmente da quelle impegnate nella ricerca teologica e nell'insegnamento, nelle pubblicazioni, nella catechesi, nell'uso dei mezzi di comunicazione sociale. Poiché le persone consacrate occupano un posto speciale nella Chiesa, il loro atteggiamento a questo proposito ha grande rilievo per l'intero popolo di Dio" (n. 46).

Pur riconoscendo che questa valutazione dottrinale riguarda una particolare conferenza di superiore religiose e quindi non intende formulare un giudizio sulla fede e la vita delle religiose nelle singole congregazioni che fanno parte di tale conferenza, tuttavia la valutazione mette in luce seri problemi dottrinali che segnano molte vite consacrate. A livello dottrinale, questa crisi è caratterizzata da una perdita di vista del centro focale cristologico che fa da fondamento alla consacrazione religiosa, che porta a sua volta alla perdita di un "costante e vivo senso della Chiesa" in alcune religiose. Questa valutazione dottrinale muove da una sincera preoccupazione per la vita di fede in alcuni istituti di vita consacrata e società di vita apostolica. Essa muove anche dalla convinzione che l'opera di ogni conferenza di superiore religiose può e deve essere un mezzo fruttuoso per affrontare la situazione contemporanea e per sostenere la vita religiosa nel suo senso più "radicale", cioè nella fede nella quale è radicata. Secondo la legge canonica, le conferenze delle superiore sono un'espressione della collaborazione tra la Santa Sede, le superiore generali e le locali conferenze episcopali, a sostegno della vita consacrata. La finalità complessiva della valutazione dottrinale è, di conseguenza, quella di assistere la "Leadership Conference of Women Religious" degli Stati Uniti nell'attuare un'ecclesiologia di comunione fondata sulla fede in Gesù Cristo e nella Chiesa, come fondamento essenziale per il suo importante servizio alle comunità religiose e a tutte coloro che sono nella vita consacrata.


II. La valutazione dottrinale


La decisione della congregazione per la dottrina della fede (CDF) di impegnarsi in una valutazione dottrinale della "Leadership Conference of Women Religious" (LCWR) fu comunicata alla presidenza della LCWR nel corso del suo incontro con il cardinale William Levada a Roma l'8 aprile 2008. In quell'incontro, tre principali aree di preoccupazione furono indicate come motivo della decisione della CDF di dar corso alla valutazione:

1) Discorsi alle assemblee della LCWR – Vari discorsi tenuti durante le assemblee annuali della LCWR contengono affermazioni problematiche e seri errori teologici ed anche dottrinali. Il cardinale ha portato come esempio specifici passaggi di una riflessione di suor Laurie Brink su alcune religiose "che si muovono oltre la Chiesa" o anche oltre Gesù. Questo è un affronto non solo a fondamentali credenze cattoliche; un simile rifiuto della fede è anche un serio motivo di scandalo ed è incompatibile con la vita religiosa. Simili inaccettabili posizioni corrono abitualmente senza essere criticate nella LCWR, che dovrebbe fornire alle congregazioni che ne fanno parte gli strumenti per formare una visione ecclesiale della vita religiosa, e quindi aiutarle a correggere una visione erronea della fede cattolica, come importante esercizio di carità. Alcuni potrebbero vedere nelle tesi di suor Brink un ritratto fenomenologico della vita religiosa oggi. Ma i pastori della Chiesa dovrebbero vedervi anche un'invocazione d'aiuto.

2) Strategie di dissenso organizzato – Il cardinale ha parlato di questo aspetto facendo riferimento alle lettere che la CDF ha ricevuto da "gruppi dirigenti" di varie congregazioni, tra cui responsabili della LCWR, di contestazione delle direttive della Santa Sede riguardo alla questione dell'ordinazione delle donne e di un corretto approccio pastorale al ministero di persone omosessuali, in particolare lettere riguardanti le conferenze di "New Ways Ministry". I contenuti delle lettere fanno pensare che queste suore prendano collettivamente una posizione non in accordo con l'insegnamento della Chiesa sulla sessualità umana. Il problema si fa serio quando tali "gruppi dirigenti" non danno una guida effettiva e un esempio alle loro comunità, ma si pongono essi stessi al di fuori dell'insegnamento della Chiesa.

3) Femminismo radicale – Il cardinale ha fatto notare una prevalenza di certi temi femministi radicali incompatibili con la fede cattolica in alcuni dei programmi e delle presentazioni patrocinate dalla LCWR, incluse interpretazioni teologiche che rischiano di distorcere la fede in Gesù e nel suo Padre amorevole che inviò il Figlio suo per la salvezza del mondo. Per di più, alcune argomentazioni sul "patriarcato" distorcono la forma in cui Gesù ha strutturato la vita sacramentale nella Chiesa; altre addirittura minano le dottrine rivelate della Santa Trinità, la divinità di Cristo e l'ispirazione delle Sacre Scritture.

Di conseguenza, in una lettera datata 18 febbraio 2009, la CDF confermò la sua decisione di effettuare una valutazione dottrinale della LCWR e nominò monsignor Leonard Blair, vescovo di Toledo, Ohio, come delegato della CDF per la valutazione. Questa decisione fu ulteriormente discussa con le dirigenti della LCWR durante la loro visita alla CDF il 22 aprile 2009. Durante questo incontro, il cardinale Levada confermò che la valutazione dottrinale arrivava come risultato di vari anni di esame del contenuto dottrinale di affermazioni da parte della LCWR e delle sue conferenze annuali. L'interesse primario della valutazione è la dottrina della fede che è stata rivelata da Dio in Gesù Cristo, presentata in forma scritta nelle Scritture divinamente ispirate, e consegnata alla Tradizione apostolica sotto la guida del magistero della Chiesa. È questo insegnamento apostolico, così riccamente e pienamente insegnato dal Concilio Vaticano II, che deve sostenere l'opera di una conferenza di superiore religiose la quale, per sua natura, ha un legame canonico con la Santa Sede e comprende molte congregazioni che sono di diritto pontificio.

Monsignor Leonard Blair trasmise una serie di "Osservazioni" dottrinali alla LCWR in una lettera datata 11 maggio 2009 e successivamente incontrò la sua presidenza il 27 maggio 2009. La presidenza della LCWR rispose alle "Osservazioni" in una lettera datata 20 ottobre 2009. Sulla base di questa risposta e della successiva corrispondenza tra la presidenza della LCWR e il delegato, il vescovo Blair sottopose le sue risultanze alla CDF il 22 dicembre 2009.

Il 25 giugno 2010 il vescovo Blair presentò un'ulteriore documentazione sul contenuto del "Manuale per la guida alla leadership" edito dalla LCWR, così come sulle organizzazioni associate alla LCWR, in particolare  "Network" e "The Resource Center for Religious Institutes". La documentazione mette in luce che, mentre c'è un grande impegno da parte della LCWR nel promuovere obiettivi di giustizia sociale in armonia con la dottrina sociale della Chiesa, essa tace sul diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale, una questione che pure è al centro del vivace dibattito pubblico sull'aborto e l'eutanasia negli Stati Uniti. Inoltre, materie di cruciale importanza per la vita della Chiesa e della società, come la visione  d'ispirazione biblica della Chiesa circa la vita di famiglia e la sessualità umana non hanno spazio nell'agenda della LCWR nel modo promosso dall'insegnamento della Chiesa. Per di più, occasionali dichiarazioni pubbliche da parte della LCWR che si distaccano o confliggono con le posizioni prese dai vescovi, che sono gli autentici maestri della Chiesa nella fede e nella morale, sono incompatibili con le sue finalità.

L'intera documentazione della valutazione dottrinale, incluse le risposte della LCWR, è stata presentata alla sessione ordinaria dei cardinali e dei vescovi membri della CDF il 12 gennaio 2011. Le decisioni di questa sessione ordinaria sono state:

1) L'attuale situazione dottrinale e pastorale della LCWR è grave ed è oggetto di seria preoccupazione, data anche l'influenza che la LCWR esercita sulle congregazioni religiose in altre parti per mondo;

2) Dopo che la visita in corso delle comunità religiose femminili negli Stati Uniti sarà giunta a una conclusione, la Santa Sede dovrà intervenire con i prudenti passi necessari ad effettuare una riforma della LCWR;

3) La congregazione per la dottrina della fede esaminerà la varie forme di intervento canonico praticabili per la soluzione degli aspetti problematici presenti nella LCWR.

Il Santo Padre, papa Benedetto XVI, in un'udienza concessa il 14 gennaio 2011 al prefetto della congregazione per la dottrina della fede, cardinale William Joseph Levada, ha approvato le decisioni della sessione ordinaria della congregazione e ha ordinato la loro messa in pratica. Questo atto del Santo Padre deve essere compreso in virtù del mandato dato dal Signore a Simon Pietro come alla roccia sulla quale è fondata la sua Chiesa (cfr. Luca 22, 32): "Ho pregato per te, Pietro, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta tornato a me, conferma la fede dei tuoi fratelli e sorelle". Questo passo della Scrittura è stato applicato al ruolo del successore di Pietro come capo del collegio apostolico dei vescovi; ma si applica anche al ruolo del papa come pastore supremo e pastore della Chiesa universale. Non ultime, nel gregge al quale la cura pastorale del papa è diretta, vi sono le religiose di vita apostolica, che nei secoli passati sono state così determinanti nell'edificare la fede e la vita della santa Chiesa di Dio e nel testimoniare l'amore di Dio per l'umanità in così numerose opere di cairtà e di apostolato.

Da quando il rapporto finale della visita apostolica delle religiose negli Stati Uniti è stato consegnato alla Santa Sede (nel dicembre 2011), la CDF si dedica all'attuazione delle sopra dette decisioni approvate dal Santo Padre in quanto sviluppo del suo impegno a sostegno della Chiesa negli Stati Uniti. Al fine di questa attuazione, e consultandosi con la congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica (CICLSAL) e con la congregazione per i vescovi, la congregazione per la dottrina della fede ha deciso di eseguire il mandato di coadiuvare la necessaria riforma della "Leadership Conference of Women Religious" tramite la nomina di un arcivescovo delegato, il quale – con l'assistenza di un gruppo di consulenti (vescovi, preti e religiose) – si metterà al lavoro con la dirigenza della LCWR per attuare gli obiettivi necessari ad affrontare i problemi messi in evidenza da questo documento. Il mandato dato al delegato assicura le strutture e la flessibilità per il delicato lavoro di tale attuazione.

L'avvio di un simile sforzo comune sembra più che mai opportuno in vista di un'attuazione delle raccomandazioni della recente visita apostolica delle religiose negli Stati Uniti e in vista quest'anno del 50mo anniversario dell'inizio del Concilio Vaticano II, la cui visione teologica e le cui raccomandazioni pratiche per la vita consacrata possono servire come un provvidenziale inquadramento per la revisione e il rinnovamento della vita religiosa negli Stati Uniti, come pure a motivo del mandato della legge della Chiesa per l'opera di questa conferenza delle superiore maggiori, alla quale appartiene la grande maggioranza delle congregazioni religiose femminili negli Stati.Uniti.


III. Attuazione: Conclusioni della valutazione dottrinale e del mandato


1) Principali risultanze della valutazione dottrinale


Assemblee generali della LCWR, discorsi e testi occasionali

Uno dei mezzi principali con cui la LCWR promuove la sua particolare visione della vita religiosa sono le assemblee annuali che organizza. Mentre era in corso la valutazione, il vescovo Blair, nella sua lettera dell'11 maggio 2009, tracciò un profilo della presidenza della LCWR sulla base di uno studio e di una valutazione dottrinale di relazioni introduttive, di discorsi della presidenza e di discorsi di assegnazione dei ruoli dirigenti, su un periodo di 10 anni. Questo studio scoprì che i discorsi, sebbene di per sé non teologici dal punto di vista accademico, hanno significato dottrinale e contenuto e implicazioni morali che spesso contraddicono o ignorano l'insegnamento del magistero.

Nella sua replica, la presidenza della LCWR ha sostenuto che essa non invita consapevolmente oratori che hanno posizioni contrarie all'insegnamento della Chiesa "quando questo è stato proclamato come insegnamento dotato di autorità". Inoltre, la presidenza sostiene che le asserzioni fatte dagli oratori appartengono a loro e non implicano adesione da parte della LCWR. Dati i fatti esaminati, tuttavia, questa replica è inadeguata. Il Concilio Vaticano II indica chiaramente che un autentico insegnamento della Chiesa richiede la religiosa sottomissione dell'intelletto e della volontà, e non è limitato alle definizioni dogmatichei o alle dichiarazioni "ex cathedra" (cfr. "Lumen gentium", 25). Ad esempio, la LCWR espresse pubblicamente nel 1977 il suo rifiuto di assentire all'insegnamento di "Inter insigniores" sulla riserva dell'ordinazione sacerdotale ai soli uomini. Questo pubblico rifiuto non è mai stato ritrattato. Oltre a questo, la CDF sa che gli oratori alle conferenze o alle assemblee generali non sottopongono i loro testi a un previo controllo della presidenza della LCWR. E, come la valutazione ha dimostrato, la somma di questi discorsi negli anni è una materia di seria preoccupazione.

Parecchi dei discorsi alle conferenze della LCWR delineano una visione o fanno una descrizione della vita religiosa che non è conforme alla fede e alla prassi della Chiesa. Dal momento che la dirigenza della LCWR non ha offerto nessun chiarimento circa queste asserzioni, alcuni potrebbero ricavare che simili posizioni siano condivise da essa. In quanto ente approvato dalla Santa Sede per il coordinamento e il sostegno delle comunità religiose negli Stati Uniti, la LCWR ha anche un'effettiva responsabilità per la promozione della fede e per fornire alle comunità che ne fanno parte e al più vasto pubblico cattolico chiare e persuasive posizioni a sostegno della visione della Chiesa della vita religiosa.

Alcuni oratori sostengono che dissentire dalla dottrina della Chiesa è giustificato come esercizio dell'ufficio profetico. Ma ciò è basato su un'errata comprensione della dinamica della profezia nella Chiesa: significa giustificare il dissenso postulando la possibilità di una divergenza tra il magistero della Chiesa e una "legittima" intuizione teologica di qualcuno dei fedeli. La "profezia", come principio metodologico, è qui diretta contro il magistero dei pastori della Chiesa, quando invece la vera profezia è una grazia che accompagna l'esercizio delle responsabilità della vita cristiana e dei ministeri dentro la Chiesa, regolato e verificato dalla fede e dall'ufficio d'insegnamento della Chiesa.

L'analisi delle assemblee generali, dei discorsi della presidenza e dei testi occasionali rivela, quindi, un duplice problema. Il primo consiste in un errore esplicito (cioè le affermazioni dottrinalmente problematiche o il formale rifiuto dell'insegnamento della Chiesa rinvenuti in discorsi pronunciati alle assemblee generali o alle conferenze organizzate dalla LCWR). Il secondo livello del problema concerne il silenzio e l'inazione della LCWR di fronte a simili errori, posta la sua responsabilità di sostenere una visione della vita religiosa in armonia con quella della Chiesa e di promuovere una solida base dottrinale per la vita religiosa. Con questa valutazione, la CDF intende assistere la LCWR nel collocare la sua attività dentro un più ampio contesto di vita religiosa nella Chiesa universale, al fine di promuovere una visione della vita consacrata coerente con l'insegnamento della Chiesa. In questo più ampio contesto, la CDF nota l'assenza di iniziative da parte della LCWR finalizzate a promuovere l'accoglimento dell'insegnamento della Chiesa, specialmente su questioni difficili come quelle della lettera apostolica "Ordinatio sacerdotalis" di papa Giovanni Paolo II e dell'insegnamento della Chiesa sull'omosessualità.


Il ruolo della LCWR nella formazione dottrinale delle superiore religiose e delle formatrici

Gli indirizzi programmatici per le nuove superiore e formatrici delle comunità membro e altri materiali forniti a queste comunità sono un campo in cui la LCWR esercita la sua influenza. La valutazione dottrinale ha scoperto che molti dei materiali preparati dalla LCWR con questo scopo (testi occasionali, il manuale dal titolo "Systems Thinking Handbook") non hanno una sufficiente fondazione dottrinale. Questi materiali raccomandano percorsi di dialogo, per esempio quando delle suore dissentono su materie fondamentali della fede cattolica o della pratica morale, ma non è chiaro se questo dialogo è finalizzato all'accettazione dell'insegnamento della Chiesa. A questo proposito, il "Systems Thinking Handbook" presenta una situazione in cui delle suore discutono se l'Eucaristia debba essere al centro di una speciale celebrazione della comunità, dal momento che la celebrazione della messa richiede un prete ordinato, cosa che alcune suore trovano "contestabile". Secondo il "Systems Thinking Handbook" questa difficoltà è radicata in diversità a livello di credenze, ma anche in diversi modelli cognitivi (il "modo di pensare occidentale" in quanto opposto a un "modello mentale organico"). Questi modelli, invece che l'insegnamento della Chiesa, sono offerti come strumenti per la soluzione della controversia se celebrare o no la messa. Quindi il "Systems Thinking Handbook" presenta un modello neutro di leadership delle congregazioni che non dà la dovuta attenzione alla responsabilità che le superiore sono chiamate ad esercitare, in particolare quella di guidare le suore verso un più grande apprezzamento o assimilazione della verità della fede cattolica.

Il rapporto finale della visita apostolica delle comunità religiose femminili negli Stati Uniti (luglio 2011) ha rilevato che i programmi di formazione di numerose comunità che fanno parte della LCWR non avevano un significativo contenuto dottrinale ma piuttosto erano orientati verso una formazione professionale riguardante particolari aspetti della cura ministeriale dell'istituto. Di altri programmi si è riscontrato che insistevano sul loro carisma e sulla loro storia, e/o sull'insegnamento sociale della Chiesa o sulla giustizia sociale in generale, con scarsa attenzione alla dottrina cattolica di base, come quella contenuta nell'autorevole testo del Catechismo della Chiesa cattolica. Sebbene questi programmi di formazione non siano direttamente oggetto di questa valutazione dottrinale, si può comunque ricavare che questa confusione sull'autentica dottrina di fede della Chiesa è ingigantita, invece che corretta, dalla mancanza di contenuto dottrinale negli strumenti forniti dalla LCWR alle superiore e alle formatrici. La confusione dottrinale che per anni ha minato una solida catechesi dimostra il bisogno di una corretta formazione dottrinale – sia iniziale che permanente – per le religiose e le novizie così come per i preti, i seminaristi e i laici impegnati nei ministeri e nella vita apostolica. In questo modo, possiamo sperare che l'attuale cultura secolarizzata, con il suo impatto negativo sulla vera identità delle religiose come cristiane e membra della Chiesa, sulla loro pratica religiosa, sulla vita comune e sulla loro autentica spiritualità cristiana, vita morale, pratica liturgica, possa essere più facilmente superata.


2) Il mandato per l'attuazione della valutazione dottrinale


Nella legge universale della Chiesa (per la Chiesa latina il codice di diritto canonico, CIC), i canoni 708 e 709 riguardano l'istituzione e l'operato di conferenze di superiore maggiori:

Can. 708: "I Superiori maggiori possono utilmente associarsi in conferenze o consigli per conseguire più agevolmente, nell'unione delle forze, il fine proprio dei singoli istituti, salvi sempre l'autonomia, l'indole e lo spirito proprio di ognuno, sia per trattare affari di comune interesse, sia per instaurare un opportuno coordinamento e cooperazione con le conferenze dei Vescovi ed anche con i singoli Vescovi".

Can. 709: "Le conferenze dei Superiori maggiori abbiano i propri statuti approvati dalla Santa Sede, dalla quale unicamente possono essere erette, anche in persone giuridiche, e sotto la cui suprema direzione esse rimangono".

Alla luce di questi canoni e a seguito delle rilevazioni della valutazione dottrinale, è chiaro che va posta la più grande enfasi sia sulle relazioni della LCWR con le conferenze episcopali, sia sul bisogno di fornire una corretta fondazione dottrinale nella fede della Chiesa, "per conseguire più agevolmente, nell'unione delle forze, il fine proprio dei singoli istituti".

Di conseguenza, allo scopo di attuare un processo di revisione e di conformazione agli insegnamenti e alla disciplina della Chiesa, la Santa sede, tramite la congregazione per la dottrina della fede, nominerà un arcivescovo delegato, assistito da due vescovi, per la revisione, la guida e l'approvazione, ove necessario, dell'operato della LCWR. Il delegato riferirà alla CDF, la quale informerà e consulterà la congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica e la congregazione per i vescovi.

Il mandato del delegato include i seguenti compiti:

1) Rivedere gli statuti della LCWR per assicurare una più grande chiarezza circa la finalità della missione e le responsabilità di questa conferenza di superiore maggiori. Gli statuti revisionati saranno sottoposti alla Santa Sede per l'approvazione da parte della CICLSAL.

2) Rivedere i piani e i programmi della LCWR, incluse le assemblee generali e le pubblicazioni, per assicurare che la finalità della missione della LCWR sia adempiuta in accordo con gli insegnamenti e la disciplina della Chiesa. In particolare:

Il "Systems Thinking Handbook" sarà ritirato dalla circolazione durante il periodo di revisione;
I programmi della LCWR per le (future) superiore e formatrici saranno riformati;
Gli oratori e conduttori dei principali programmi saranno soggetti all'approvazione del delegato.

3) Creare nuovi programmi della LCWR per le congregazioni che ne fanno parte, per lo sviluppo di materiali di formazione iniziale e permanente che forniscano una comprensione approfondita della dottrina di fede della Chiesa.

4) Rivedere e far da guida all'osservanza di norme e testi liturgici. Per esempio:

L'Eucaristia e la Liturgia delle Ore avranno un posto prioritario negli eventi e nei programmi della LCWR.

5) Rivedere i legami della LCWR con le organizzazioni affiliate, ad esempio "Network" e "Resource Center for Religious Life".

Il mandato del delegato sarà fino a cinque anni, come si riterrà necessario. Al fine di assicurare il necessario collegamento con la conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (a norma del Can. 708), alla conferenza episcopale sarà richiesto di stabilire un collegamento formale (ad esempio in forma di commissione) con il delegato e i vescovi che l'assistono. Al fine di facilitare il conseguimento di questi obiettivi, il delegato è autorizzato a formare un gruppo di consulenti (preti, religiose, esperti) che lo assista nel lavoro di attuazione.

Sarà compito dell'arcivescovo delegato lavorare in modo collaborativo con le responsabili della LCWR per conseguire gli obiettivi delineati in questo documento, e di riferire alla Santa Sede sui progressi del suo lavoro. Tali rapporti saranno esaminati con il delegato in regolari incontri interdicasteriali della CDF e della CICLSAL. In questo modo, la Santa Sede spera di offrire un importante contributo al futuro della vita religiosa nella Chiesa negli Stati Uniti.

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Il commento del cardinale Levada, pubblicato sul sito web della conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti:

> Statement of Cardinal William Levada on the Docrinal Assesment of the LCWR

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Il sito web della Leadership Conference of Women Religious:

> lcwr.org

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L'indagine del 2009 sulle religiose negli Stati Uniti, promossa dal Center for Applied Research on the Apostolate, Georgetown University, Washington:

> Recent Vocation to Religious Life. A Report

__________http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350234

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