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giovedì 19 aprile 2012

Voce dal sen sfuggita?

“Caro Joe, così non va: sei contro il Concilio”

Concilio Vaticano II
CONCILIO VATICANO II

Polemica lettera aperta al Papa di un teologo americano ex-collega dell’allora professor Ratzinger all’università di Tubinga. “Joseph, ritorna allo spirito riformatore!”

ALESSANDRO SPECIALECITTÀ DEL VATICANO

Si rivolge a lui con un amichevole “Dear Joe” ma i contenuti della sua lettera non sono quelli di un vecchio 'compagno di cattedra' che vuole riallacciare i contatti persi da tempo. Leonard Swidler, professore di Pensiero Cattolico e Dialogo Interreligioso alla Temple University di Philadelphia, ha preso carta e penna per scrivere una lettera aperta a papa Benedetto XVI, del quale, tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, era collega all'università di Tubinga, in Germania: Swidler era 'visiting professor', professore invitato, mentre Ratinzger era ordinario. Ma tra i due, racconta il primo, c'era la familiarità che nasce dall'“essere stati colleghi”.

Ed è per questo che Swidler – dopo l'“appello alla disobbedienza” dei parroci austriaci e la risposta arrivata da Benedetto XVI nell'omelia del Giovedì Santo – esprime con franchezza la sua preoccupazione per i “segnali... in contrasto con le parole e lo spirito del Concilio Vaticano II” che sarebbero arrivati “negli ultimi tempi” dalla cattedra di Pietro.


Il professore statunitense ricorda al pontefice come sia stato proprio lui, al Concilio “giovane e preminente teologo”, uno di quelli che ha “aiutato a far uscire la nostra amata Chiesa dal Medio Evo verso la modernità”. A Tubinga – ricorda Swidler –, il professor Ratzinger insieme ad Hans Küng e ad altri colleghi della Facoltà di Teologia Cattolica difese “pubblicamente” “l'elezione dei vescovi da parte di elettori” e un limite per la durata dell'incarico dei vescovi sulla rivista della facoltà, Theologische Quartalschrift.

“Ora – scrive il teologo americano - tu rimproveri dei preti leali per aver fatto proprio ciò che tu precedentemente avevi così nobilmente difeso. Loro, e molti, molti altri nella Chiesa cattolica universale, stanno seguendo il tuo esempio giovanile, cercando disperatamente di spingere la nostra amata Madre Chiesa verso la Modernità”. “Disperatamente”, ribadisce, perché “proprio nella tua patria, la Germania, ed altrove in Europa, le chiese sono vuote, e così sono anche molti cuori cattolici quando sentono le gelide parole che arrivano da Roma e dai vescovi 'radicalmente obbedienti'”.

Swidler ricorda al suo ex-collega 'Joe' che, al Concilio Vaticano II, era uno dei teologi avevano sostenuto l'appello di papa Giovanni XXIII “all'aggiornamento attraverso lo spirito riformatore del ritorno alle stimolanti fonti delle origini della Cristianità (ad fontes!)”. “Quelle sorgenti democratiche – annota -, amanti la libertà della Chiesa primitiva, erano esattamente le 'fonti' del rinnovamento spiegate per filo e per segno da te e dai tuoi colleghi a Tubinga”.

L'antico 'compagno di cattedra' del pontefice chiedendogli di tornare allo “spirito riformatore” della sua gioventù: “Joe – conclude -, ti esorto a ritornare alle tue sorgenti riformatrici: ritorna ad fontes!”.

La lettera è stata pubblicata dal sito australiano Catholica ed è stata tradotta in italiano dall'agenzia Adista.

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