Il
cristiano, se coerente con i valori del Vangelo, è perseguitato. Lo ha
detto Nostro Signore. E allora, quando post mortem il cardinal Martini
viene subissato da elogi provenienti dappertutto, bisogna andarci cauti.
Soprattutto quando queste glorificazioni vengono da ambienti non
cattolici o anti cattolici come Scalfari, Napolitano e lo stesso teologo
protestante Mancuso.
Per dirla tutta e fuori dai denti: Martini è stato
sicuramente un grande biblista, sebbene svariate sue interpretazioni
non trovano assolutamente riscontri nella patristica e nella Tradizione,
un uomo retto, ma spesso è andato a finire nell'eresia e di tanto,
piaccia o no, dovrà rendere conto alla stessa Chiesa che ha danneggiato e
duramente scandalizzato. Ha rappresentato quella Chiesa non in linea
con il Magistero e con la Tradizione apostolica tipica del post
Concilio, ma degenerato in estremismo protestante; ha fatto di tutto per
aprire le porte agli islamici, ...
... ha sponsorizzato le conversioni alle altre
religioni, nella sua pastorale c'era più spazio per il sociale ed il
politico che per Dio.
E lo chiamate Vescovo?
Ma occorre ricordare anche altre malefatte:
l'Università per i non credenti (emerita stupidata), l'apertura al
preservativo (male minore), il quasi sì all'eutanasia, il no alla messa
gregoriana, in aperta ribellione (dunque quasi scismatico) al volere del
Papa.
Se analizziamo questi e tanti altri tratti del
"Martini pensiero" ci rendiamo conto di quanto male, di quanti danni
egli abbia fatto alla causa cattolica; come abbia, nel fatto, inquinato
la purezza della dottrina e della fede, contribuendo a dividere e
confondere in un piano involontariamente diabolico e contrario a Dio.
Martini è stato l'epigono di altri esponenti di
quella serie di Imam della fede come Tettamanzi e Ravasi e speriamo che
con la sua morte questa catena abbia a finire. Pietà umana, ma non lo
rimpiangiamo affatto per tutto il male operato contro la vera Chiesa
cattolica.
Se ci sono dei dubbi sulla palese dottrina eretica
del cardinal Martini, basta consultare i testi "Enchiridion symbolorum,
definitionum et declarationum de rebus fidei et morum", "Conciliorum
oecumenicorum decreta", "Catechismo della Chiesa cattolica" e "Codice di
diritto canonico": certe teorie del defunto cardinale non solo non sono
presenti nei testi indicati, ma ne vanno molto spesso in contrasto.
E allora, quando il Papa dice "servitore del
Vangelo", avrà i suoi buoni motivi e li spiegherà a Dio al momento
opportuno, ma non certo si può dire che il cardinal Martini fu
propriamente cattolico: NON E' VERO!
Bruno Volpe
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