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mercoledì 19 dicembre 2012

Cialtroveggenti satanici: non solo slavi




Il mistero delle Croci bianche di Dozulè e Modena contro la fine del mondo




La Croce bianca è maestosa: 7,38 metri d’altezza e 1,23 di larghezza. Non è l’unica presente in Italia. A pochi chilometri, a Obici di Finale Emilia, nel santuario di Santa Maria degli Angeli, un’altra Croce bianca è appoggiata in cortile, tra le macerie del terremoto.

Ma cosa sono queste Croci bianche? Tutto inizia nel 1972 quando a Dozulè, paese della Normandia, una veggente, Maddalena Aumont, annuncia di aver avuto 50 visioni. Secondo la mistica il Sacro Cuore di Gesù le chiede di fare costruire alla Chiesa cattolica una grande Croce, detta la Gloriosa - alta 738 metri -  per evitare “l’imminenza della grande tribolazione” e che Satana “seduca gli spiriti e li renda capaci di distruggere l’umanità in pochi minuti”. Non solo. Nelle visioni si parla anche di “una grande siccità che si abbatterà sul mondo intero”.
Non solo apocalisse. Maddalena Aumont racconta anche di visioni su una prossima guerra nucleare, carestie e siccità.
La Croce alla fine non verrà costruita. Al suo posto un bacino come argine al diluvio universale anche se di piccole dimensioni, 2 metri per 1,50, profondità 1 metro.
Una nuova veggente francese,  J. n. s. r, nel 1996, invita i fedeli di tutto il mondo a costruire Croci bianche, croci d’Amore. Da qui l’invasione dalla Francia di Croci bianche in tutto il mondo. Fino all’Italia, fino a Modena.
Ma non è finita. Una terza veggente, che si fa chiamare Conchiglia, nel 2001 ha due visioni, una aFano e l’altra a Dozulè. Conchiglia però non si limita alla costruzioni di Croci bianche e decide di pubblicare libri e fondare il Movimento di Amore San Juan Diego con sede a Maniago di Pordenone.
“Noi pensiamo — dice Stefano a La Repubblica, membro dello “Staff di Conchiglia” — che le croci in Italia siano almeno mille. Oggi giorno ci arrivano richieste. Che male c’è? Sono luoghi di preghiera”.
Il Vaticano fino ad ora non si è espresso su questo movimento, anzi,  i vescovi di Bayeux e Liesux(Dozulè è nella loro diocesi) e in seguito altri  italiani hanno sempre cercato di bloccare questo fermento mistico.
E’ lo stesso futuro Papa Joseph Ratzinger ad approvare la decisione della Chiesa francese: “I sacerdoti non celebrino Messe o organizzino pellegrinaggi a Dezulè”.
Nonostante i divieti e gli ammonimenti le Croci continuano ad innalzarsi nel mondo e in Italia. Tra il 1997 e il 2004 ne sono state censite oltre 200. Unica regola. Nessuna deve superare i 738 metri (circa due volte la Torre Eiffel), altezza che dovrà raggiungere soltanto la Croce bianca ‘madre’ che un giorno sorgerà in Normandia.
Padre Paul Marie Demauroy, priore della comunità di Obici di Finale Emilia racconta: “La Croce non l’accendiamo più ogni sera. Solo una volta al mese, quando facciamo la processione dal paese al santuario, tre chilometri a piedi. E credo che nessuno dei fedeli sappia che è una croce di Dozulè”

redazione Blitz



PER SAPERNE DI PIU'         repubblica.it

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/mistero-croci-bianche-dozule-modena-contro-fine-del-mondo-1427997/



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