ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 19 dicembre 2012

L'era dei Papetti...


All’ombra del Cupolone
Gli @uguri del Papa nell’era di twitter: tradizione 2.0
Il Santo Natale tra matita e cinguettii

Sarà pure che Twitter ha il suo fascino ma per Benedetto XVI matita e latino sono insuperabili. Ecco allora, come da tradizione, il biglietto natalizio firmato dal Papa con la citazione, rigorosamente in latino, scelta quest’anno dal Vescovo di Roma: "Veritas de terra orta est!". La verità germoglierà dalla terra!

Quellaselezionata da Benedetto XVI per gli auguri del Natale 2012 è la prima parte del versetto numero 12 del Salmo 85. Una frase che può essere letta come sigillo alla vicenda Vatileaks che ha tormentato, per usare un eufemismo, la barca di Pietro negli ultimi dodici mesi.
Il biglietto papale è corredato dalla riproduzione dell’opera "La natività e l’adorazione dei pastori" di Leandro Bassano, pittore italiano vissuto a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, che si trova nell’appartamento privato del Papa nel Palazzo Apostolico. Su Twitter però Benedetto XVI ovvero @pontifex, nome del suo account ufficiale sul social network del momento, non farà mancare i suoi auguri natalizi nelle lingue più parlate del mondo. I suoi due milioni di follower stanno già inviando i loro pensieri per le prossime festività e le loro richieste di preghiere e benedizioni.
Giovanni Paolo II si faceva mettere sopra all’inginocchiatoio della cappella privata le lettere con le richieste di preghiere che gli arrivavano da ogni parte del mondo. Durante l’adorazione eucaristica, che il Papa polacco,ripeteva più volte durante il giorno, soprattutto tra le pause di lavoro e sempre sia prima che dopo i pasti, e molto spesso anche di notte, Giovanni Paolo II era solito pregare per tutte quelle intenzioni che gli venivano affidate.
Benedetto XVI potrebbe farsi stampare le richieste di preghiere che gli arrivano via Twitter e, come il suo
diretto predecessore, farsele lasciare sull’inginocchiatoio della cappella privata. «Io penso che il Papa -
sottolinea mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali - sia voluto scendere in questo ambiente comunicativo che è anche un luogo esistenziale dell’uomo di oggi. Le nuove tecnologie hanno dato origine a una nuova cultura: non sono più solamente strumenti di comunicazione ma sono diventati un luogo, un ambiente dove l’uomo oggi vive. Il desiderio del Santo Padre - prosegue Celli - era quello di essere lì dove gli uomini abitano ed essere accanto a loro con parole di verità, adattandosi al
linguaggio creato proprio per questa comunicazione di Twitter, in 140 caratteri. Il problema non è tanto il
numero dei caratteri ma è lo spessore delle parole che si dicono. Il limite della nostra cultura oggi è quello di
dire molte parole senza uno spessore. Credo che tutti ci dovremmo rieducare a questo, a far sì che le parole
che diciamo abbiano sempre un significato profondo per l’altro. Credo che il Papa - conclude Celli - voglia
essere accanto alle donne e agli uomini di oggi, con quel linguaggio comunicativo che le donne e gli uomini di
oggi utilizzano. In Twitter oggi abbiamo circa 140 milioni di persone attive di cui il 40 per cento sono persone
tra i 18 e i 34 anni. Allora, credo che sia proprio questo il desiderio: essere lì dove gli uomini si parlano, dove
gli uomini comunicano e non comunicano solamente dati e informazioni ma, in parte, comunicano se stessi».

Autore: Francesco Grana

http://www.orticalab.it/Gli-uguri-del-Papa-nell-era-di

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