ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 24 luglio 2012

A MEDJUGORJE APPARE VERAMENTE LA MADONNA?


 CONFESSIONI DI UN MARITO CATTOLICO (Parte 2)

Pontifex.Roma
Il presente articolo è la parte due di: "A MEDJUGORJE APPARE VERAMENTE LA MADONNA? CONFESSIONI DI UN MARITO CATTOLICO (Parte 1)". Quando un mio amico che credeva ciecamente in Medjugorje mi disse di non aver più quella certezza, glie ne chiesi il motivo. «Sono venuto a conoscenza di cose che prima non sapevo! – mi rispose. – La Madonna, a detta dei veggenti, aveva dichiarato che sarebbe apparsa ancora per tre giorni… (il 30 giugno 1981). Perché allora continua ad apparire tutt’oggi? Ho anche saputo che i veggenti fin dall’inizio della storia hanno sempre disobbedito al loro vescovo. A Medugorje ho assistito col mio gruppo ad una messa nella chiesetta di una veggente (Marija Pavlovic), dove la Madonna le apparve, così disse lei. E ne ero felice, pensando di essere stato un prescelto. Poi venni a conoscenza che il vescovo del luogo aveva proibito celebrazioni fuori dalla chiesa parrocchiale. Perché non gli ha obbedito? ...

IL “CORVETTO” ESPIATORIO


- IL VATICANO NEGA CHE CI SIANO COMPLICI DI PAOLO GABRIELE: I TRE ‘SOSPETTATI’ INGRID STAMPA, VESCOVO CLEMENS E CARDINALE SARDI SONO “AL FEDELE SERVIZIO DEL PAPA” - NEL MERAVIGLIOSO MONDO DI S. PIETRO: “PAOLO HA SCRITTO UNA LETTERA DI SCUSE AL PONTEFICE. NESSUN COMPLICE, NESSUN COMPLOTTO, LUI È L’UNICO INDAGATO”. E COSÌ SIA - ATTENTI A QUESTA NOMINA: L’ARCIVESCOVO CELATA NUOVO VICE CAMERLENGO, AFFIANCHERÀ BERTONE…

1- NOMINATO IL NUOVO VICE CAMERLENGO
M. Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"
BENEDETTO XVIBENEDETTO XVI
Benedetto XVI ha nominato ieri l'arcivescovo Pier Luigi Celata nuovo vice Camerlengo di Santa Romana Chiesa. Diplomatico di grande esperienza, monsignor Celata, 76 anni di Pitigliano, è stato Nunzio a San Marino, in Turchia, Slovenia, Belgio e Lussemburgo. Affiancherà il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone nell'amministrazione della Sede Apostolica in caso di «sede vacante».

I Lombardi alle crociate perse (ovvero agitazione nel pollaio! chi canta che uova ha fatto?)


                                       Il Vaticano prosegue la guerriglia contro Rep. a colpi di smentite sui corvi

Non ci sono corvi oltre l’ex maggiordomo, almeno per il momento. Prima padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, poi la segreteria di stato vaticana con una nota ufficiale, hanno rispedito al mittente, e cioè al quotidiano Repubblica, l’indiscrezione secondo la quale l’ex aiutante di camera Paolo Gabriele, già indagato per il furto di documenti dall’appartamento papale e ora agli arresti domiciliari, avesse dei complici. Repubblica fa nomi pesanti: l’ex governante del Pontefice, la tedesca e fedele Ingrid Stampa, l’ex segretario di Benedetto XVI Josef Clemens e il cardinale Paolo Sardi che per diversi anni ha collaborato alla stesura dei testi papali (e con il quale in segreteria di stato era andata a lavorare la Stampa): tre personalità un tempo molto vicine a Ratzinger, e c’è chi ritiene che abbiano coltivato del dispiacere per non aver più potuto godere di una certa familiarità col Pontefice.

lunedì 23 luglio 2012

Qualcuno volò sul nido del corvo


Repubblica: “Stampa, vescovo Clemens e cardinale Sardi, i “corvi” del Vatileaks”

Georg Gaenswein e Paolo Gabriele
Georg Gaenswein e Paolo Gabriele (LaPresse)
ROMA – Ingrid Stampa, il vescovo Josef Clemens e il cardinale Paolo Sardi. La governante del Papa, l’ex segretario e il responsabile dell’ufficio che si occupa di scriverne i discorsi. Questi i tre “corvi”, come scrive Marco Ansaldo in esclusiva su Repubblica, che avrebbero guidato il maggiordomo PaoloGabriele nello scandalo del Vatileaks. Dietro al furto dei documenti ed alla diffusione non ci sarebbe un complotto contro Papa Bendetto XVI, scrive Ansaldo, ma la gelosia dei tre nei confronti di padre Georg Gänswein.Ansaldo scrive della Stampa:

Olimpiadi 2012 Londra I – l’Anticristo

Fonte: iconicon.it [1]
Alla vigilia dei giochi olimpici postiamo volentieri questo articolo di Lothlaurin che fa il punto su quanto potrebbe verificarsi durante questa manifestazione in cui gli occhi di tutto il mondo saranno puntati sulla capitale del regno unito. Visto e considerato l’argomento, già prima di iniziare la lettura potremmo dire che non è casuale che questi giochi, in questo anno speciale, si svolgano proprio in quella metropoli e non altrove.
Jervé
“Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con Lui, di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio ed è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio. ”San Paolo Apostolo [2 Ts 2, 1-4]
Così si esprime S. Paolo riguardo la venuta dell’Anticristo, una figura umana investita di potere politico e religioso che incarnerà e guiderà il male sulla Terra. S. Paolo scrive chiaramente che l’antitesi del Cristo verrà rivelata in tempi di apostasia, cioè in tempi di travaglio spirituale e smarrimento religioso, che precederanno il vero luminoso ritorno del Figlio di Dio e la definitiva sconfitta delle tenebre.

Alcune profezie indicano che la venuta dell’Anticristo avverrà a ridosso della fine del mondo. Anche se nell’ambiente dei seri ricercatori spirituali è ormai assodato che la data del 21 dicembre 2012 non segnerà la fine del mondo, ma la transizione ad una Nuova Era e l’ascesi ad un più elevato stato di coscienza, è legittimo pensare che nei testi antichi e nelle profezie la data di riferimento più inflazionata per l’Armageddon possa essere proprio quella del prossimo solstizio d’inverno.
“L’Anticristo verrà poco tempo prima della fine del mondo. (…) Dopo l’Anticristo seguirà immediatamente il giudizio finale.” S. Roberto Bellarmin – [De Controversiis Christianae Fidei, Tom I, Lib 3]

La Battaglia Finale del Diavolo


Index Fatimorvm Prohibithorvm III
Primo post della serie: Index Fatimorvm Prohibithorvm
Secondo ´post della serie: Index Fatimorvm Prohibithorvm II

       Un grave crimine è stato commesso contro la Chiesa Cattolica ed il mondo in generale. I perpetratori di tale crimine sono uomini che rivestono alte cariche nella gerarchia Cattolica; i loro nomi verranno fatti nel corso di questa pubblicazione.
       Le vittime di questo crimine includono Lei e le persone che ama. Le conseguenze di tale crimine sono state già catastrofiche, e se i responsabili non verranno fermati al più presto, il risultato finale non potrà che essere apocalittico nelle sue proporzioni. Persino i non credenti hanno la percezione che il mondo, così come è oggi, stia precipitando verso un'apocalisse. L'aver commesso questo crimine è una delle principali ragioni di tutto questo.
       L'oggetto del crimine che ci riguarda è comunemente conosciuto come il Messaggio di Fatima. Nel 1917 la Madre di Dio diede un messaggio di estrema importanza per la Chiesa e l'umanità a tre piccoli e santi pastorelli a Fatima, in Portogallo; un messaggio reso autentico da un miracolo pubblico senza precedenti, previsto tre mesi in anticipo e testimoniato da 70.000 persone; un messaggio le cui profezie di futuri eventi mondiali si sono tutte avverate, alla lettera; un messaggio considerato degno di credenza da parte delle più alte autorità della Chiesa Cattolica; un messaggio la cui autenticità è attestata da vari pontefici, incluso Papa Giovanni Paolo II, il quale ha fatto riferimento, personalmente e ripetutamente, agli elementi apocalittici contenuti in esso.
       La natura di questo crimine è il tentativo sistematico, a partire dal 1960, di nascondere, falsificare e negare l'autenticità di questo messaggio, malgrado le sue allarmanti profezie giungano a compimento proprio sotto i nostri occhi. Come proveremo, questo tentativo di eliminare il Messaggio di Fatima è stato perpetrato proprio da alcuni ecclesiastici, ai vertici della gerarchia Cattolica — uomini che appartengono all'apparato Vaticano che circonda un Papa sempre più debole e malato.
       Ogni delitto ha un movente, dando per scontato che il criminale non sia un folle. Gli uomini coinvolti in questo crimine non sono pazzi, e noi crediamo che abbiano un movente ben preciso. Mentre in certe occasioni il movente è difficile a provarsi, in questo caso abbiamo una grande abbondanza di prove.
       Senza presumere che i perpetratori di tale delitto siano nemici della Chiesa (anche se alcuni di loro potrebbero benissimo esserlo), basandoci solo sulle prove, il probabile movente risulta essere questo: gli esecutori del crimine riconoscono che i contenuti del Messaggio di Fatima, così come viene interpretato secondo un senso Cattolico tradizionale, non possono convivere con le decisioni prese sin dal Concilio Vaticano Secondo (1962-1965), decisioni che essi portano avanti incondizionatamente, per cambiare radicalmente l'orientamento della Chiesa Cattolica. Questo cambio di orientamento avrebbe come scopo (se fosse possibile) quello di convertire la Chiesa Cattolica da istituzione divina, — che ha come finalità terrena la salvezza eterna delle anime, ad una semplice organizzazione che collabora con altre istituzioni umane per realizzare un mondo utopico di “fratellanza” tra uomini di tutte le religioni o di nessuna religione.
       Questo nuovo orientamento della Chiesa insegue una visione del mondo tanto illusoria quanto contraria al compito divino della Chiesa, che è quello di fare discepoli in tutte le nazioni, di battezzarli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questo nuovo orientamento è, infatti, l'obiettivo, così a lungo ambito, di quei poteri organizzati che hanno cospirato e cospirano contro la Chiesa da almeno 300 anni, e le cui attività sono state denunciate e condannate attraverso più Encicliche e Pronunciamenti Papali che per qualsiasi altro argomento nella storia della Chiesa.
       Questo non vuol dire che la Chiesa in Se rinuncerà mai ufficialmente al Suo divino dovere, dato che questo è impossibile per via della promessa di Nostro Signore, riguardante la sopravvivenza della Chiesa Cattolica sulla terra fino alla fine dei tempi. Ma è innegabile che a partire dal Secondo Concilio Vaticano, gran parte dell'elemento umano della Chiesa sia venuto meno a quel dovere, e si sia impegnato invece in un dialogo con il mondo più moderno e politicamente corretto. Date le promesse di Nostro Signore e della Madonna di Fatima, il termine di questo esperimento e la restaurazione della Chiesa Cattolica è inevitabile; tuttavia, fino a che ciò non avverrà, molte anime saranno perse eternamente e continueremo ad essere testimoni della peggiore crisi nella storia della Chiesa — una crisi predetta, come dimostreremo, proprio dalla Vergine di Fatima.
       Sia le prove dirette — che quelle circostanziali, di questo crimine indicano che esso si estende all'occultamento di quella parte del Messaggio di Fatima che predisse, con precisione, questo deliberato tentativo di cambiare l'orientamento della Chiesa, e le rovinose conseguenze che esso comporta. La parte nascosta del Messaggio, comunemente conosciuto come il Terzo Segreto di Fatima, sarebbe quindi la condanna Celeste delle decisioni e delle azioni compiute dagli stessi uomini che hanno commesso questo crimine.
       Le prove mostrano che il crimine si estende anche all'ultimo testimone vivente del Messaggio di Fatima, Suor Lucia dos Santos, rendendola al silenzio. Suor Lucia è stata sottoposta a “interviste” segrete ed ad altre forme di pressione in maniera tale da alterare la sua sincera testimonianza sui contenuti del Messaggio, il quale mal si confà ed anzi si scontra contro il tentativo, da parte degli esecutori di questo crimine, di dare un nuovo orientamento alla Chiesa.
       Questo è il crimine, e questo è il movente. Adesso l'onere della prova è a nostro carico. Saremo in grado di farlo nelle prossime pagine, usando le stesse affermazioni degli accusati, la testimonianza di altre persone, ed un gran numero di prove ulteriori per stabilire la loro colpa. E quando avremo finito di presentarle tutte le prove, chiederemo a Lei, da lettore, di dare un verdetto. Non un verdetto in senso legale, perché non abbiamo alcun diritto di trasformarci in un tribunale ecclesiastico. Intendiamo, piuttosto, un verdetto che rappresenti il giudizio dei Fedeli i quali, secondo coscienza, devono decretare se vi sono giuste motivazioni per investigare sul crimine che stiamo esaminando in questo libro, e chiedono che venga aperta un'inchiesta dalla più alta autorità della Chiesa: Il Supremo Pontefice, Giovanni Paolo II, o il suo successore, se così deve essere.
       Noi le chiederemo, quindi, di emettere un giudizio che non sarà altro che una forma di imputazione nei confronti delle persone accusate di questo crimine. Le chiederemo inoltre il suo aiuto per portare tale atto d'accusa dinanzi al Papa, mantenendoci all'interno del diritto dato da Dio a tutti i fedeli — infallibilmente definito dal Primo Concilio Vaticano e garantito dal Diritto Canonico — di poter chiedere al Supremo Pontefice, direttamente ed immediatamente, di porre rimedio alle giuste lamentele all'interno della Chiesa. Nel fare queste richieste teniamo ben in mente gli insegnamenti di San Tommaso d'Aquino, e l'unanime insegnamento dei dottori e dei teologi della Chiesa, i quali insegnano e che “se la fede fosse in pericolo, una persona avrebbe il diritto di rimproverare il suo prelato, finanche pubblicamente”.
       Considerando le prove che stiamo per presentare, le chiediamo di tenere bene in mente un fondamentale principio: come insegna San Tommaso, non vi è alcun ragionamento che tenga di fronte ad un fatto — contra factum non argumentum est. Se un affermazione è contraria ad un fatto, allora nessuna autorità sulla terra può pretendere di farcela credere per forza. Così, per esempio, se un prelato di alto rango del Vaticano emettesse un decreto secondo il quale d'ora in poi i Cattolici devono credere che la Torre Eiffel non è più a Parigi ma è invece sita a Piazza San Pietro, tale decreto non sposterebbe di certo la Torre Eiffel, e quindi noi saremmo obbligati a rigettarlo. Perché il fatto è che la Torre è a Parigi, e non ci sono ragionamenti che tengano contro un dato di fatto. Pertanto, nessun uomo, non importa quale sia la sua autorità, può pretendere che si creda a qualcosa che è manifestamente contrario ad un fatto.
       Come vedrà, comunque, il crimine che coinvolge Fatima è in gran parte un tentativo, da parte di certa gente che ricopre alte cariche nella Chiesa, di imporre ai Cattolici un'interpretazione del Messaggio di Fatima chiaramente contraria ai fatti — come, per esempio, la pretesa di costoro che una consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria possa essere compiuta per mezzo della consacrazione del mondo intero, ed evitando esplicitamente ogni qualsiasi accenno alla Russia.
       Come la Chiesa stessa ci insegna (cfr. Concilio Vaticano I e l'enciclica di Giovanni Paolo II Fides et Ratio), la fede non è in conflitto con la ragione. Non si può pretendere che il fedele Cattolico debba smettere di usare la propria ragione, il proprio senso comune, per essere un Cattolico. Non sarebbe affatto una vera fede, ma cecità — la cecità dei Farisei. E questo è vero con il Messaggio di Fatima. Non importa quel che possano preferire certi elementi del Vaticano, la Chiesa non può pretendere di farci credere delle falsità quando si parla del vero significato del Messaggio di Fatima.
       Noi le chiediamo, quindi, di usare il suo buon senso, di tenere la mente aperta, di considerare spassionatamente le prove che le forniamo, e poi di decidere. Ma lei deve deciderePerché se le accuse che formuliamo sono vere, allora quello che è in gioco in questo caso non è altro che la salvezza di milioni di anime (possibilmente anche la sua), la salvezza della Chiesa e la sopravvivenza della civiltà stessa in quest'epoca dell'umanità. Per questo motivo la Madre di Dio portò il Messaggio di Fatima a questo mondo sempre più in pericolo.
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SCHERZI DA PRETE


 - IL VESCOVO DI VIGEVANO SI DIMETTE PER ‘’MOTIVI DI SALUTE’’ MA CHI L’HA VISTO ULTIMAMENTE LO DESCRIVE “IN FORMA STREPITOSA” - CI SARA’ L’ATTEGGIAMENTO TROPPO “DISINVOLTO” DEL PRELATO DIETRO IL PASSO INDIETRO IMMEDIATAMENTE ACCETTATO DAL PAPA? - DALL’ARGENTINA ALLA SLOVACCHIA, RATZINGER STA DIMISSIONANDO UNO DOPO L’ALTRO DECINE DI VESCOVI “CHIACCHIERATI”…

Andrea Tornielli per "la Stampa"
MONSIGNOR VINCENZO DI MAUROMONSIGNOR VINCENZO DI MAURO
Il Papa ha accettato le dimissioni del vescovo di Vigevano, Vincenzo di Mauro, «in conformità al can. 401 comma 2 del Codice di Diritto canonico», quello che prevede la rinuncia per «grave impedimento». Lascia all'improvviso, sorprendendo l'intera diocesi, il vescovo giunto appena 16 mesi fa nella città lombarda, dopo aver svolto importanti incarichi presso la Santa Sede.

SORPRESONA! NESSUN DAN BROWN. NESSUNA COSPIRAZIONE ALL’INTERNO DELLA CURIA.


1-  FORSE ANCHE, MA SOLO UN PO’. E NON CERTO UN COLPO DI STATO. TUTTO È MOLTO PIÙ REALISTICO E PIÙ UMANO: LA GELOSIA, LA COSIDDETTA E BEN NOTA STORICAMENTE NELLA CHIESA “INVIDIA CLERICALIS”, QUEL RISENTIMENTO PER CHI È PIÙ VICINO AL PAPA - 2- SBIRCIATE LE CHIAMATE DEL TELEFONINO DEL MAGGIORDOMO PAOLETTO GABRIELE, I SOSPETTI DELLA COMMISSIONE CARDINALIZIA CHE ORA HA CONSEGNATO IL RAPPORTO AL PAPA SI STANNO COSÌ CONCENTRANDO, SU 3 PERSONE ATTORNO AL PONTEFICE: LA PROFESSORESSA INGRID STAMPA, IL VESCOVO JOSEF CLEMENS, E IL CARDINALE PAOLO SARDI - 3- PADRE GEORG S’È TROVATO INVOLONTARIAMENTE IN MEZZO A UNA LOTTA FRA TEDESCHI - 4- L’USO E ABUSO DI “PAOLETTO” CHE PORTAVA FUORI LE CARTE DA QUALCHE ANNO. DOCUMENTI IN TEDESCO, CHE NON ERA NEMMENO IN GRADO DI LEGGERE, DA GIRARE AI CORVI -

Marco Ansaldo per "la Repubblica"
PAOLO GABRIELE E BENEDETTO XVIPAOLO GABRIELE E BENEDETTO XVIBENEDETTO XVIBENEDETTO XVI
E dopo il maggiordomo del Papa venne la governante tedesca, la donna capace di capire la scrittura minuta e articolata delle carte di Benedetto XVI. E dopo la governante l'ex segretario personale di Joseph Ratzinger, tedesco pure lui, oggi vescovo addirittura, sacerdote che l'aveva servito per 19 anni prima di lasciare l'incarico all'aiutante attuale, padre Georg Gaenswein. E infine il cardinale italiano che aiutava il Pontefice a redigere i discorsi, l'ex vice Camerlengo, Sua Eminenza Paolo Sardi.

De corvis


"Una buona notizia, la liberta' provvisoria", ha detto da parte sua la Radio Vaticana commentando il comunicato relativo alla decisione presa sabato 21 luglio dal giudice istruttore del Tribunale dello Stato della Citta' del Vaticano, professor  Piero Antonio Bonnet. E nello stesso servizio l'emittente ha riportato le frasi con le quali  l'altro avvocato difensore, Carlo Fusco, ha voluto precisare che il maggiordomo spergiuro "e' stato  sempre mosso e ed e' mosso tuttora dal desiderio di fare qualcosa che fosse un atto di aiuto, un atto di amore, potremmo dire, nei confronti del Santo Padre".

Letture che edificano

Cristina Siccardi recensisce « La Chiesa e la sua continuità. Ermeneutica e istanza dogmatica dopo il Vaticano II », di Maria Guarini
Condivido con gioia la recensione del mio libro, che ho visto pubblicata da Cristina Siccardi sull'ultimo numero di Corrispondenza Romana.

Nel 1985 uscì un libro-verità, Iota unum, che venne subito soffocato; ma che, come accade ai capolavori, è diventato una fonte essenziale per tutti coloro che studiano in maniera critica l’Assise, nella quale venne allontanata, nei modi e nell’insegnamento, la Tradizione. L’autore è il filosofo Romano Amerio (1905-1997), che ha lasciato, per ragionamenti e forma espressiva, un lavoro di raffinato ed approfondito scavo nella rivoluzione che fu protagonista nella Chiesa fra il 1962-1965.

A mantenere viva la sua memoria e le sue opere è stato ed è lo studioso Enrico Maria Radaelli, devoto discepolo del filosofo luganese, che nel 2009 ha dato nuovamente alle stampe Iota unum, grazie all’editore Lindau di Torino. Il 30 ottobre 2009 si tenne un convegno alla Biblioteca Angelica di Roma proprio su Romano Amerio, al quale parteciparono, oltre allo stesso Radaelli, Monsignor Antonio Livi, Don Curzio Nitoglia, Francesco Colafemmina e Maria Guarini, « una donna di Fede e di scienza », come la definisce Monsignor Brunero Gherardini nella Introduzione al libro La Chiesa e la sua continuità. Ermeneutica e istanza dogmatica dopo il Vaticano II (Diffusioni Editoriali Umbilicus Italiae, pp. 238, € 21.00), « l’apis argumentosa che cerca, studia, spiega e lancia ai quattro venti, con la costanza dei forti, i frutti della sua intelligenza, del suo studio, del suo impegno per la sana dottrina e la Santa Madre Chiesa ».

domenica 22 luglio 2012

Neo Inquisizione


Paolo Gabriele, aiutante di camera della famiglia pontificia,  era stato arrestato il 25 maggio scorso dalla gendarmeria vaticana. Al momento resta l’unico indagato “per essere stato trovato in possesso illecito di carte riservate”

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Paolo Gabriele, aiutante di camera della famiglia pontificia, resta l’unico indagato “per essere stato trovato in possesso illecito di carte riservate”. Ma il Giudice Istruttore del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano gli ha concesso gli arresti domiciliari. I prossimi passi del procedimento sono “attesi nello spazio di alcuni giorni” e saranno “la requisitoria del Promotore di Giustizia sulla responsabilità per il reato di furto aggravato, e la seguente sentenza di rinvio a giudizio o di assoluzione da parte del giudice”. A dirlo è il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, precisando che “un eventuale dibattimento, se ci sarà, avverrà in autunno inoltrato”.

Smemores Domini


L'immobile viene rogitato il 28 ottobre 2011 al prezzo di 3 milioni di euro, ma per l'ex assessore regionale Massimo Buscemi valeva “9-10 milioni”. Uno sconto che sarebbe giustificato dalla nomina, fortemente caldeggiata da Pierangelo Daccò, di Alessandra Massei ai vertici della sanità pubblica lombarda

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Roberto Formigoni ripete: “Non ho ricevuto un euro da Daccò”. Eppure l’informativa della polizia giudiziaria che Il Fatto Quotidiano ha potuto leggere, elenca puntigliosamente “le utilità a favore del presidente di Regione Lombardia”: 3,7 milioni in yacht, 800 mila euro in vacanze ai Caraibi, 70 mila in spese al Meeting di Rimini, 500 mila in ristoranti da grand gourmet, almeno 600 mila in contributi elettorali. E circa 4 milioni come generoso sconto per l’acquisto della villa ad Arzachena, in Sardegna. Non un euro, dunque, ma almeno 9 milioni di euro sono “le utilità” di cui ha beneficiato il presidente.

Deutsch rotweiler


Müller richiama i "dissidenti" ad una maggiore comunione

Gerhard Ludwig Müller
Gerhard Ludwig Müller

Il pensiero del nuovo prefetto della Congregazione per la dottrina della fede in una intervista Süddeutsche Zeitung richiama anche i lefebvriani al riconoscimento del Vaticano II 

Il nuovo prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Gerhard Ludwig Müller, ha sollecitato i sacerdoti dissidenti a mostrare “obbedienza” nei confronti della Chiesa cattolica.

Essi «promuovono un'immagine della Chiesa che parte dall'assunto che gli uomini si creino una Chiesa secondo i loro gusti e l'attuale spirito dei tempi. Questo, però, non è conciliabile con la fede cattolica», ha detto Müller in un'intervista al quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung.

Felicemente (?) apostati...


Dal conflitto alla Comunione

  La Commissione Cattolica-luterana dell sulla riunione dell'Unità 12-19 luglio a Paderborn, in Germania. © PDP - Erzbistum Paderborn

La Commissione 

Cattolica-luterana 

sollecita Celebrazione del frutti del dialogo nel 2017

Paderborn, Germania / GINEVRA, 20 LUG 2012 -Mentre si avvicinano il 500 ° anniversario della Riforma protestante nel 2017, i rappresentanti luterani e cattolico romani affermato che attraverso il battesimo luterani e cattolici sono legati gli uni agli altri come membri del corpo di Cristo.
La quarta riunione della Commissione cattolica-luterana  sulla Unità ha avuto luogo 12-19 luglio a Paderborn, in Germania. La commissione si raccoglie sotto gli auspici della Federazione Luterana Mondiale (LWF) e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani (PCPCU).

Presto sarà beato. Ma per anni fu all’inferno


Fu padre Candido a insegnare a padre Amorth i trucchi del difficile e delicato mestiere di esorcista, lui che a differenza di don Amorth aveva il carisma unico di riconoscere una possessione anche con la semplice imposizione delle mani (mentre padre Amorth ha sempre detto che lui, per sapere se davvero una persona è indemoniata, deve fare un esorcismo).
La notizia di qualche giorno fa è che padre Candido, che fino al 1992 è stato esorcista della diocesi di Roma (appunto il predecessore di Amorth), sarò presto beato.

sabato 21 luglio 2012

I guasti giovann(23)ei


di Léon de Poncins
allegoria cattedrale di strasburgo
Sopra: allegoria della Chiesa e della Sinagoga sulla cattedrale di Strasburgo (XV secolo).
A sinistra, la Chiesa trionfante con lo stendardo del Vangelo e il calice dei Sacramenti
del Nuovo Testamento. A destra, la Sinagoga con lo stendardo spezzato dell'Antico Testamento
e una benda sugli occhi, simbolo della cecità dovuta al rifiuto di Gesù Cristo.


Il visconte Lèon de Poncins (1897-1975) è ben conosciuto dagli estimatori di quel genere di scritti che trattano della cosiddetta «guerra occulta», ovvero di quella lotta segreta che i vertici della Rivoluzione conducono da almeno tre secoli contro la Chiesa cattolica. Durante il Concilio Vaticano II, de Poncins seguì, denunciò le mosse e contrastò gli sforzi di oscure lobby internazionali per influenzare la Santa Sede, trarre in inganno l'opinione pubblica mondiale e snaturare il dibattito conciliare sul problema ebraico. A tale scopo, egli pubblicò, poco prima dell'approvazione della DichiarazioneNostra Ætate, il presente studio incentrato sulle opere anticristiane del Prof. Jules Marx Isaac.

l Presentazione
Uno dei cambiamenti più dirompenti introdotti dal Vaticano II nella dottrina cattolica è certamente quello relativo all'insegnamento della Chiesa sul popolo ebraico.

LA VERITÀ DELLA CHIESA CATTOLICA SU MEDJUGORJE



"Ripeti per qualche anno una menzogna tutti i giorni alla gente, e vedrai che tra qualche anno, tale menzogna diventerà una verità"

CONSIDERAZIONI SU SIMBOLOGIE MASSONICHE E ATTEGGIAMENTI AMBIGUI - SATANICI IN ALCUNE CHIESE


Pontifex.Roma
Cari amici di Pontifex.Roma,  questa è l’ultima lettera che Vi scrivo prima della ripresa autunnale, sia per non prestare il fianco a supposte euforie celebrali da parte mia sia perché fra poche ore parto per un meritato riposo estivo. Vi ringrazio sempre dell’attenzione, anche se avrei preferito che i miei precedenti interventi sui “presunti collegamenti massonici in alcune Chiese della Campania” e sulla “Vicenda della condanna a morte e la Madonna di Lourdes” fossero  stati introdotti da un’icona della Madonna e non  proprio del demonio, perché la Madonna è Madre di tutti, dei peccatori e dei virtuosi, dei malati e dei sani, dei cattivi e dei  buoni, dei santi e degli indemoniati, tutti chiamati all’Unica Salvezza in Cristo che è il Signore di tutti, il quale chiama e giustifica in  una Unica Verità, consegnata agli Apostoli e trascritta nella Sacra Scrittura, immutabile ed eterna.