ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 2 gennaio 2013

Non solo Sanpaolo (per fortuna)


Don Ennio Innocenti e il paradosso dell'editoria "cattolica" italiana


Il paradosso dell’editoria “cattolica” italiana: Don Ennio Innocenti, il più importante autore cattolico italiano vivente[1], si è sempre dovuto stampare i propri libri da sé. Nessuna casa editrice cattolica ne ha mai voluto pubblicare uno. Diamo quindi un contributo, nel nostro piccolo, per spezzare il muro di silenzio – e di subdola discriminazione – che circonda questo studioso riprendendo qui la recensione, apparsa a suo tempo su Civiltà Cattolica, di Gesù a Roma (scritto insieme all’insigne antichista Ilaria Ramelli[2])sicuramente – almeno, a mio modo di vedere – il più importante libro sul cristianesimo antico pubblicato da autori italiani negli ultimi vent’anni. Il libro è liberamente richiedibile a don Innocenti all’indirizzo:
don Ennio Innocenti
Via Capitan Bavastro 136
00154 Roma.

Ennio Innocenti - Ilaria Ramelli, Gesù a Roma,
RomaSacra Fraternitas Aurigarum in Urbe, 2006
 Ognuno dei due AA. ha al suo attivo numerose pubblicazioni su vari argomenti. Innocenti si è occupato soprattutto di storia, filosofia e teologia, mentre la Ramelli ha scritto in particolare sul rapporto tra cultura classica e cristianesimo antico. In questo libro uniscono le loro competenze dando luogo a un lavoro che, raccogliendo studi svolti nell’arco di diversi anni, risulta davvero ampio. Il libro è diviso in due parti. La prima, che in pratica è la terza edizione del Gesù a Roma dell’Innocenti, commenta passo per passo gli Atti degli Apostoli. Seguendo il testo lucano, Innocenti divide la sua riflessione in due estese sezioni, che ruotano intorno a due tra le figure più importanti della Chiesa, non solo di quella degli inizi: Pietro e Paolo. La prima sezione — «Prassi di Pietro» — si occupa dell’impianto iniziale della Chiesa a Gerusalemme e poi fuori Gerusalemme.

La seconda sezione — «Prassi di Paolo» — mette in risalto la missione paolina, ponendo in particolare evidenza il suo progressivo orientamento verso Roma. Il lettore si confronta con una scrittura fluida e coinvolgente. Il commento proposto, di tipo non esegetico ma prevalentemente storico, risulta interessante e arricchisce la comprensione del testo biblico. L’A. si limita a commentare gli Atti così come proposti da san Luca. Certo, per chi ha un minimo di dimestichezza con le diverse proposte esegetiche del testo lucano che nel tempo si sono succedute, la scelta dell’A. può apparire semplicistica. In proposito, allora, è bene ricordare la posizione degli AA. succintamente ma perentoriamente esposta nell’Avvertenza iniziale: «Gli autori […] non accettano pretestuose ipotesi letterarie che mettano in discussione la veridicità del racconto lucano, né […] ipotesi filosofico/teologiche che siano in contraddizione con l’esegesi cattolica garantita dal magistero gerarchico tradizionale» (p. 6).

La seconda parte — che gli AA. definiscono «Appendice» — è anch’essa divisa in due sezioni. La prima presenta ulteriori riflessioni di Innocenti sul tema che fa da sfondo a tutto il lavoro: Roma, volutamente scelta da Dio come luogo di «un disegno provvidenziale». Nella seconda parte, certamente quella più tecnica e documentata, la Ramelli propone sue ricerche sulla presenza dei cristiani nella letteratura pagana dei primi secoli dell’era cristiana, nonché sull’iniziale diffusione della predicazione in ambito pagano, con particolare riferimento a Roma. L’analisi si svolge lungo nove capitoli particolarmente analitici, densi di notizie e documenti, e corredati da un considerevole numero di note, sempre apportatrici di ulteriori approfondimenti rispetto al testo principale. Ciascun capitolo costituisce uno studio a se stante, ma che ben si inserisce nel discorso generale. A lettura ultimata non si può non condividere la convinzione dell’A. che le sue ricerche, durate oltre 15 anni, possano «confermare sostanzialmente, alla luce dell’indagine storica e letteraria, la più antica tradizione cristiana, a partire dagli Atti degli Apostoli» (p. 277). Tra gli elementi che integrano il libro si rivelano utili le tavole cronologiche comparate relative al primo secolo d.C., poste all’inizio del testo, e l’indice degli autori citati.

Da annotare la diversità di scrittura dei due AA. e i suoi effetti sul lettore. L’Innocenti si esprime con un linguaggio aulico e in alcuni passaggi anche desueto, ma sempre caloroso e capace di esprimere la sua sincera passione ecclesiale. La Ramelli porta avanti il suo discorso con una scrittura più distaccata, diremmo quasi accademica. Interessante, allora, la sensazione finale: la seconda parte del libro, quella più tecnica, finisce col conferire una sorta di avallo scientifico alla prima parte, quella più discorsiva.

Inizialmente il testo dà l’impressione di scarsa unitarietà, non tanto per l’accennata inevitabile diversità di scrittura dei due AA., ma soprattutto perché sembra limitarsi semplicemente a mettere insieme un lavoro dell’Innocenti e diversi studi della Ramelli. A lettura ultimata, però, la sensazione iniziale viene smentita. In effetti tutta la seconda parte del libro, soltanto apparentemente poco collegata all’iniziale commento agli Atti degli Apostoli, appare come una sua importante integrazione, fugando così l’impressione iniziale.

In definitiva, un testo interessante, che arricchisce le conoscenze sul primo cristianesimo in ambito pagano e soprattutto nella Roma imperiale. Chiaramente ci troviamo di fronte a una operazione più culturale che editoriale, come dimostra anche il fatto che si tratta di una edizione fuori commercio, tirata in un numero limitato di copie. In ogni caso certamente il testo troverà attenzione nei cultori della materia e in quanti già conoscono e apprezzano i due AA.

Fonte: http://digilander.libero.it/Esposito_Consiglio/Esposito-Consiglio/E._Innocenti-I._Ramelli%3A_Recensione_di_Giuseppe_Esposito.html


[1] Qui un elenco, parzialissimo, delle sue pubblicazioni:http://www.fraternitasaurigarum.it/wordpress/?page_id=117. Per leggere i contributi di don Innocenti a questo blog, digitare sui motori di ricerca le parole Innocenti Carancini.
[2] Qui un elenco, parzialissimo, delle sue pubblicazioni:http://bompiani.rcslibri.corriere.it/autore/ramelli_ilaria.html

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