MARIOLOGIA: la Madonna del Buon Successo e le sue profezie
All’una di notte del 2 febbraio 1594, la giovane badessa del convento dell’Immacolata Concezione della città di Quito (Equador), madre Mariana Torres Berriochoa, scese a pregare nel coro della cappella, come soleva fare da tempo con grande fervore, raccomandando a Dio le sorti della sua piccola comunità monastica. Ad un certo momento ebbe la netta impressione che qualcuno fosse presente, ed infatti si sentì chiamare per nome. Improvvisamente vide una bellissima Signora circondata di gloria e di splendore, vestita da monaca, che con la mano sinistra sosteneva un Bambino di celestiale bellezza, mentre con la mano destra stringeva un pastorale abbaziale di oro brunito e costellato di pietre preziose. Nel contemplarla attonita, la badessa fu inondata di una gioia inesprimibile e provò per Dio un amore così intenso che, se non avesse avuto una speciale protezione, ne sarebbe morta all’istante. Non appena riuscì a parlare, madre Mariana chiese alla Signora chi fosse, ed ella rispose: “Sono Maria del Buon Successo, regina dei Cieli e della terra”.
Con questa scena semplice e mirabile iniziava la prodigiosa serie
di apparizioni della Madonna avvenuta a Quito, tra la fine del secolo
XVI e l’inizio del secolo XVII, alla sua privilegiata figlia madre
Mariana, nata da una nobile famiglia di origine spagnola, uno dei primi
fiori di santità sbocciati in terra americana. In una recente biografia
di questa sconosciuta figura (“Madera para esculpir l’imagen de una santa”,
Quito-Bedford, 1987), l’attuale cappellano del monastero
dell’Immacolata e direttore degli Archivi diocesani di Quito, mons. Luis
Cadena y Almeida, ne ha messo in luce le virtù rilevando la
straordinaria importanza del messaggio lasciatole dalla Madonna per
l’umanità. Questo messaggio infatti, pur se lanciato quattro secoli fa,
raggiunge direttamente il nostro tempo perché descrive la situazione del
mondo e della Chiesa di oggi, esprimendo ammonizioni e sollevando
speranze che gettano luce sull’epoca di grave crisi che stiamo vivendo.
Nelle sue apparizioni alla madre Mariana, la Madonna del Buon
Successo non si è limitata ad incoraggiare la badessa sulle sorti della
comunità di suore che guidava ed a garantire la sua protezione sul
monastero, ma ha anche profetizzato il destino della nazione
equadoregna, della Cristianità occidentale e della stessa Chiesa
universale.
* * *
Per quanto riguarda l’Equador, la Beatissima
Vergine ha preannunciato, con due secoli e mezzo di anticipo, la
consacrazione pubblica di questa nazione al sacro Cuore di Gesù:
“Nel secolo XIX verrà un Presidente veramente cristiano, un uomo di
carattere, al quale il Signore concederà la palma del martirio sulla
piazza antistante a questo mio convento; egli consacrerà la Repubblica
al Divino Cuore del mio amatissimo Figlio e questa consacrazione
sosterrà la Religione cattolica negli anni successivi, che saranno
funesti per la Chiesa. In quel tempo una setta maledetta, la Massoneria,
si impadronirà del governo civile e vi sarà una crudele persecuzione di
tutte le comunità religiose che colpirà anche questa mia comunità: per
colpa di uomini sciagurati, il monastero verrà soppresso. Ma Dio vive, e
vivo anch’io, per suscitare fra loro stessi dei potenti difensori;
porremo contro di loro degli ostacoli impossibili da superare, e il
trionfo sarà nostro” (Seconda apparizione, 16 gennaio 1599).
Alla fine del secolo scorso [XIX], tutto ciò si è puntualmente
realizzato. Nel 1873, infatti il valoroso Presidente dell’Equador,
Gabriel Garcia Moreno, fece consacrare solennemente la sua nazione al
Sacro Cuore di Gesù, dopo aver combattuto energicamente l’influenza
della Massoneria nella vita pubblica del suo Paese con il suo santo
esempio, col governo e con le leggi. Pochi anni dopo la setta
anticristiana si vendicò facendo assassinare il Presidente mentre usciva
da una chiesa, proprio di fronte al monastero dell’Immacolata
Concezione, come la Madonna aveva profetizzato. Più tardi si scatenò
ferocemente la persecuzione delle congregazioni religiose.
Ma la parte più impressionante, e più interessante per noi, del messaggio profetico, è quella che riguarda la situazione del mondo e della Chiesa. La
notte del 2 febbraio 1634, mentre madre Mariana pregava nel coro della
cappella, notò che la lampada del Tabernacolo si era spenta, lasciandola
al buio quasi completo. Stava per andare a riaccenderla, quando si
sentì come bloccata da una forza sconosciuta e restò quindi in attesa.
Improvvisamente apparve per la terza volta la Madonna, vincendo le
tenebre col suo splendore e illuminando la chiesa come se fosse giorno
pieno. Confidando alla veggente un suo segreto, la Beatissima Vergine le
spiegò il significato di questa apparizione.
“Lo spegnersi della lampada che arde davanti all’Amore prigioniero
ha molti significati. Il primo è questo: alla fine del XIX secolo e per
grande parte del XX, si diffonderanno varie eresie, e, sotto il loro
potere, la luce preziosa della Fede si spegnerà nelle anime per opera
della quasi totale corruzione dei costumi. In quel tempo vi saranno
grandi calamità fisiche e morali, pubbliche e private. Le poche anime
rimaste fedeli ala grazia soffriranno un martirio tanto crudele e
indicibile quanto prolungato; molte di esse scenderanno nella tomba per
la violenza delle loro sofferenze e verrano considerate come martiri
sacrificatisi per la Chiesa e per la Patria. (…)
“Il terzo significato dello spegnimento della lampada è dovuto allo
spirito avvelenato di impurità che in quel tempo dominerà, percorrendo
le strade, le piazze e i luoghi pubblici come un mare immondo e godendo
di una libertà talmente sorprendente che quasi non resteranno più nel
mondo anime vergini.
“Il quarto significato è il riconoscimento del potere delle sette,
che abilmente si introdurrà nelle famiglie estinguendo l’innocenza nei
cuori dei piccoli, soffocando in tal modo anche le vocazioni
sacerdotali. (...) Disgraziatamente, la Chiesa passerà allora attraverso
una notte oscura in cui mancherà un prelato e un padre che vegli con
amore, con dolcezza e forza, perspicacia e prudenza, e molte anime si
perderanno mettendo in pericolo la loro stessa salvezza eterna.
“Il quinto motivo dell’estinzione della lampada sta
nell’insensibilità e nel disinteresse di quella gente che, pur
possedendo abbondanti ricchezze, resterà indifferente all’oppressione
della Chiesa, alla persecuzione della virtù e al trionfo dei malvagi,
trascurando di impiegare santamente le loro ricchezze per ottenere la
distruzione del male e la restaurazione della Fede”.
Questa epoca di tenebre culminerà con “una guerra terribile e
spaventosa, in cui scorrerà sangue di ogni nazione. Questa sarà la più
orribile delle notti perché, secondo umane apparenze, la malvagità sarà
trionfante. Eppure sarà giunta la mia ora, in cui io, in maniera
meravigliosa, detronizzerò il superbo e maledetto Satana, ponendolo
sotto il mio piede e incatenandolo nell’abisso infernale, liberando
infine la Chiesa e la Patria dalla sua crudele tirannia”.
Molti saranno i fattori che cooperano alla rivincita di Maria e
alla restaurazione della Chiesa e della Cristianità, ma uno solo,
determinante, viene enunciato dalla Madonna: il ruolo che avrà un uomo
privilegiato, un “gran prelato”:
“Prega con insistenza, reclama senza stancarti e piangi con lacrime
amare nel segreto del tuo cuore, chiedendo al nostro Padre celeste che,
per amore del Cuore Eucaristico del mio santissimo Figlio, ponga fine
quanto prima a questi tempi funesti inviando alla Chiesa quel prelato
che dovrà restaurare lo spirito dei suoi sacerdoti. Questo mio
amatissimo figlio verrà dotato di una capacità rara, di umiltà di cuore,
di docilità alle divine ispirazioni, di fortezza per difendere i
diritti della Chiesa e di un animo tenero e compassionevole, affinché,
come un altro Cristo, provveda al grande e al piccolo, senza disprezzare
i più infelici. (…) In sua mano verrà posta la bilancia del Santuario,
affinché tutto venga fatto con peso e misura e affinché Dio venga
glorificato. Alla rapida venuta di questo padre e prelato, però, sarà di
ostacolo quella timidezza di tutte le anime consacrate a Dio, che è
anche causa del dominio di Satana su queste terre”.
* * *
Racconta il biografo che la madre Mariana, terribilmente
impressionata dallo scenario di tenebre e di apostasia che la Madonna le
aveva dipinto, si prostrò a terra tremante e le chiese arditamente di
concederle il miracolo di mantenerla in vita fino al XX secolo, affinché
potesse combattere sulla terra contro quell’ondata di empietà. La
Beatissima Vergine non le concesse questa grazia, ma la rassicurò
ripetendole che avrebbe Ella stessa assunto il comando della battaglia
decisiva, confermando di essere “Regina delle vittorie”.
Volendo lasciare alla veggente e alle suore del monastero un segno
tangibile della sua visita e della sua protezione, la Madonna comandò a
madre Mariana di far scolpire una statua che la rappresentasse il più
fedelmente possibile. L’immagine doveva avere nella mano destra un
bastone apostolico e le chiavi della clausura, in segno della autorità e
della proprietà della Vergine sulla congregazione, sorreggendo invece
nella mano sinistra il Bambino Gesù benedicente. Tutto fu fatto com’era
stato comandato, e, al momento dell’intronizzazione della statua nella
cappella, la mattina del 16 gennaio 1611, mentre le suore si avviavano
in chiesa per recitare il Piccolo Officio della Madonna, udirono
risuonare armoniose melodie: nell’entrare nella cappella, videro il coro
illuminato di luce soprannaturale, mentre alcuni Angeli, cantando il
“Salve sancta Parens” al suono di musiche celestiali, ponevano al suo
posto la statua appena terminata. Questa immagine può ancor oggi essere
venerata nella stessa cappella del monastero, sopravvissuto a molte
persecuzioni e rovine.
La Chiesa ha sempre considerato queste apparizioni come
attendibili, e quanto al messaggio che annunciano, il fatto stesso che
in parte si sia già realizzato da tempo e in parte si stia ormai
realizzando sotto i nostri occhi, è da solo una garanzia della sua
veridicità. E’ facile inoltre mettere in evidenza la piena armonia che esiste tra questa profezia e quella di Fatima:
entrambe descrivono il nostro secolo come l’epoca della grande
apostasia, della persecuzione dei fedeli e del terribile castigo divino,
ma entrambe aprono anche uno spiraglio per farci intravedere l’alba
dell’immenso trionfo della Vergine sull’antico Serpente, della
restaurazione della Chiesa e della Cristianità sulle rovine della
Rivoluzione anticristiana: annunciano insomma il Regno di Maria e del
suo Cuore Immacolato. Se la Madonna ha voluto turbare il cuore della sua
veggente e di noi tutti facendoci vedere lo spegnersi della lampada che
ardeva davanti al Tabernacolo, ossia l’estinzione quasi totale della
vera Fede ad opera delle potenze delle tenebre, lo ha fatto non solo per
mettere in guardia i fedeli da facili ma fallaci certezze e per
spronarli alla vigilanza più rigorosa, ma anche per rassicurarli
preavvisandoli dei tempi oscuri che dovranno attraversare e per dare
loro in anticipo la certezza dell’imminente trionfo sulle avversità che
dovranno affrontare.
Anche se per un certo tempo la lampada del Santuario resterà
spenta, sappiamo già che la Madonna stessa avrà cura di riaccenderla,
più splendente di prima. Resta allo zelo dei cattolici rimasti fedeli il
compito di pregare e di agire per affrettare quel benedetto giorno del
trionfo che madre Mariana agognò di vedere. Con una delle sue frasi
folgoranti, sant’Agostino ci consola affermando che, se avremo l’animo
di sperare in ciò che non possiamo ancora vedere, otterremo forse da Dio
la grazia di vedere con i nostri occhi ciò che abbiamo eroicamente
sperato.
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