ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 24 marzo 2013

Habemus duos papas


  23 marzo 2013       L'incontro è avvenuto Castel Gandolfo, alle 12,15,
e si è protratto fino  alle 14, 50,
con un colloquio privato e riservato dalle 12,30 alle 13,15, e un pranzo.



Così Padre Lombardi, portavoce del Vaticano:
Appena il Papa è sceso, il Papa emerito si è avvicinato a lui e c’è stato un bellissimo abbraccio tra i due. Poi, … sono saliti in macchina: il Papa Francesco è salito alla destra, quindi nel posto classico del Papa, mentre il Papa emerito si è posto alla sinistra. …
… i due protagonisti dello storico incontro sono saliti nell’appartamento e si sono recati subito alla cappella per un momento di preghiera.
Nella cappella, il Papa emerito ha offerto il posto d’onore a Papa Francesco, ma questi ha detto: “Siamo fratelli”, e ha voluto che si inginocchiassero insieme allo stesso banco. Dopo un breve momento di preghiera, si sono portati alla Biblioteca privata dove, verso le 12.30, è incominciato l’incontro riservato. … che è finito alle 13.15, è durato quindi circa 45 minuti. 
Da notare, per quanto riguarda l’abbigliamento, che effettivamente – come avevamo accennato in precedenza – il Papa emerito porta una semplice talare bianca, senza fascia e senza mantelletta: sono i due particolari che lo distinguono, invece, dall’abbigliamento di Papa Francesco che ha anche una mantelletta e la fascia.
Per il pranzo è prevista la presenza dei due segretari, di Monsignor Georg e di Monsignor Xuereb, quindi l’aspetto totalmente privato e riservato del colloquio si è concluso con il colloquio nella Biblioteca.
… Ricordo ancora che questo non è il primo incontro: è il primo incontro di persona, però Papa Francesco ha già rivolto molte volte il suo pensiero al Papa emerito: sia già dalla Loggia delle Benedizioni, in occasione della prima comparsa alla Loggia, sia poi con due telefonate personali: la sera stessa dell’elezione e il giorno di San Giuseppe per fare gli auguri. Quindi, il colloquio era già avviato, anche se l’incontro personale, fisico non era ancora avvenuto.
Ricordiamo anche che il Papa emerito aveva già manifestato la sua incondizionata riverenza e obbedienza per il suo successore in occasione dell’incontro con i cardinali, il 28 febbraio, e quindi ha avuto certamente modo, in questo incontro – che è stato un momento di altissima, profondissima comunione – di rinnovare questo suo atto di riverenza e di obbedienza al suo successore, mentre certamente Papa Francesco ha rinnovato la gratitudine sua e di tutta la Chiesa per il ministero svolto da Papa Benedetto nel corso del suo pontificato (VIS - Vatican Informations Service, 23 marzo 2013)

La particolarità di questo evento non sta nell'incontro in sé, quanto nella pubblicità che è stata voluta dal Vaticano: immediatamente è stato diffuso un video appositamente preparato. Non si tratta quindi di un incontro privato e riservato, ma di un incontro “istituzionale”, che sancisce ufficialmente che la Chiesa ha due papi e che questa, da oggi in poi, è cosa del tutto normale e perfino ammirevole.
La Chiesa ha già avuto due o più papi, ma si è sempre trattato del Papa e dell'antipapa o degli antipapi.
È la prima volta in duemila anni che abbiamo due papi.

L'inedito, poi, si colora di ridicolo ove si pensi che oggi la Chiesa, di fatto, non ha alcun papa, ma due vescovi: il vescovo Bergoglio che non vuol fare il Papa e il vescovo Ratzinger che non ha più voluto fare il Papa. Così che, come spesso accade, più papi fanno nessun papa.
Avrà pure un significato tutto questo pasticcio, ma solo Dio sa cosa ha riservato alla Sua Chiesa.
           

Padre Lombardi precisa una cosa che, secondo lui, sarebbe dirimente: Bergoglio ha la fascia e la mantelletta, quindi sarebbe il Papa, Ratzinger ha la semplice talare, quindi sarebbe il Papa “emerito”. Invero una nuova concezione del papato, basato su fasce e mantellette: la verità è che abbiamo due “vescovi vestiti di bianco” e ci incominciamo a chiedere a chi dobbiamo credere e quale sarà il loro destino.
E … e il nostro?



Di fatto abbiamo una Chiesa bicefala, con due papi che si chiamano, si parlano, si consultano, si incontrano, e solo loro sanno quello che si dicono e a quale scopo.
Per il bene della Chiesa, si dirà, … ma se il bene della Chiesa si arricchisce con l'avere due papi, quanto più sarebbe ricco se di papi ce ne fossero più di due!
È questa la prospettiva ecumenica delineata dal Vaticano II, che lascia intravedere sullo sfondo una Chiesa policefala, che sarà pure, nominalmente e conciliarmente, una “moderna” Chiesa di Cristo, ma che di certo non sarà più la Chiesa cattolica.
Siamo già ai primi preparativi?



Per prima cosa si recano in cappella. Papa Ratzinger vorrebbe che Papa Bergoglio si ponesse sull'inginocchiatoio d'onore, ma questi lo invita a mettersi insieme: “siamo fratelli”, soggiunge.
Ed è inevitabile la riflessione su questa nuova  denominazione. Papa Bergoglio è una miniera di sorprese… tanto più eclatanti per quanto più spontaneamente ed innocentemente prodotte.
Dopo “fratelli nel sacerdozio” e “fratelli nell'episcopato”, ecco che nasce “spontaneo”: “fratelli nel papato”!
Papa Bergoglio non ha detto così, ma ha fatto così!



Questa scena l'abbiamo già vista, ad Assisi, con qualche nota di colore in più per la multiformità degli eretici, ma chi potrebbe giurare che, in fondo, non assistiamo qui alla plastica rappresentazione di un nuovo sottile ecumenismo … infra-ecclesiale …?




Due papi, due intenzioni, due preghiere, due modi di essere cattolici…
chi dei due “Pietri” avrà il compito di confermare i fratelli nella fede?



E Papa Bergoglio porta un dono a Papa Ratzinger: una icona della Madonna dell'Umiltà.
Io non conoscevo prima questa immagine”, dice Papa Bergoglio, “neanche io”, risponde Papa Ratzinger.
Mi permetta di dire una cosa, ho subito pensato a Lei per i tanti esempi di umiltà del Suo Pontificato… e tenerezza”, dice Papa Bergoglio, “grazie”, risponde Papa Ratzinger.
L'umiltà… l'umiltà di un papa che si ritrae dall'impegno assunto davanti a Dio… l'umiltà riconosciuta e lodata e omaggiata da un papa che, dopo aver accettato l'investitura papale, non intende fare il Papa… sempre in nome dell'umiltà.

«Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero.» (Mt. 11, 28-30)
L'umiltà di cuore, dice il Signore, che si fa carico del Suo gioco, non l'umiltà che rifiuta il Suo gioco.




Quindi i due papi si intrattengono in biblioteca, con davanti un dossier e una cesta di documenti, una sorta di passaggio delle consegne.
Non è dato sapere né cosa si siano detti, né cosa Papa Ratzinger abbia consegnato a Papa Bergoglio, nonostante si sia trattato di un incontro “istituzionale”, ma le illazioni che circolano sono ormai tante… troppe per poterci interessare.
Quanto a noi, preferiamo attenerci ai fatti.

Sobrii estote, et vigilate: quia adversarius vester diabolus tamquam leo rugiens circuit, quaerens quem devoret:
cui resistite fortes in fide.

Siate temperanti e vigilate: il vostro nemico il diavolo come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare:
resistetegli saldi nella fede.

I Pt. 5, 8-9
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV468_Due_papi.html

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.