ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 19 marzo 2013

Lettera aperta al Sig. Enzo Bianchi, il sinistro conciliare, “Priore” di Bose


LETTERA APERTA
al Sig. Enzo Bianchi, a “mons.” Gardin (“vescovo” di Treviso) e al Direttore di “Vita del popolo” 
Treviso 15-03-2013
Abbiamo assistito alla conferenza sul Vaticano II, tenutasi il 13 marzo presso il Collegio S. Pio X, avente come relatore il Sig. Enzo Bianchi.
Considerando che finita l’esposizione non è stato dato al pubblico presente la possibilità di intervenire “per non rovinare la bella serata”, vorremmo con la presente, evidenziare delle inesattezze, in alcuni casi il termine esatto èbugie, dette durante l’esposizione.

  1. Forse la bugia più grossa è che per 15 anni, facendo il Sig. Bianchi tutti i giorni il chierichetto, ha detto di aver ascoltato la stessa Epistola e lo stesso Vangelo durante la S. Messa. Ci risulta che il “VECCHIO MESSALE (mai abrogato “nonostante tutto”), abbia per ogni giorno dell’anno (anzi ci sono più Epistole e brani del Vangelo che giorni dell’anno, perché ci sono certe festività di precetto che possono cadere anche di domenica e quindi modificano il numero delle domeniche “normali”) la SUA EPISTOLA E IL SUO VANGELO, ma forse il chierichetto un po’ assonnato (anziché il sacerdote come detto durante l’esposizione) ricorda solo i primi versi del Vangelo di S. Giovanni che veniva letto alla fine della S. Messa.
  2. Caro Sig. Bianchi, ci spiega perché le vecchiette sdentate e stonate, le fanno tanto ribrezzo? Forse non è a conoscenza che nelle chiese c’è il tecnico del suono, che trasmette ai “piani superiori” i canti delle vecchiette sdentate come una sinfonia melodiosa e celestiale e invece schiaccia il tasto Off, quando sente strimpellare delle chitarre sessantottine stonate. Le vecchiette sdentate, se qualche ragazzino durante la S. Messa disturbava dopo un primo richiamo gli allungavano un salutare scappellotto.
  3. Adesso ogni bravo cristiano legge il Vangelo, non come una volta dove tante persone erano analfabete, però mettevano in pratica in Vangelo con i fatti perché troviamo scritto: non chi dice Signore, Signore entrerà nel Regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio; la vostra fede vi ha salvato e ancora pregate e vi sarà dato. È molto probabile che ognuna di quelle vecchiette sdentate avesse più fede di quello che oggi ha tutta la città di Treviso.
  4. Dal sito effedieffe del 11-03-2013 dall’articolo di Blondet “La nostra civiltà e il Conclave” riportiamo questo passo riferito al PapaLo fece «pietra». Roccia destinata a sostituire la Roccia di Abramo, su cui era costruito il Tempio ebraico. Essere dichiarato «Pietra» non significa avere un mandato per muoversi, viaggiare, scrivere encicliche, intervenire. Significa che deve «stare», esserci. La vera forza dei Papi, il loro «mandato del cielo», è nell’incarnare pro tempore l’azione immateriale, per pura presenza, della trascendenza presente nel mondo. Questa gli viene trasmessa nel conclave. E senza questa, sarebbero vani i sacramenti; nulla l’Eucarestia; non ci sarebbe stato Padre Pio, né i santi oscuri che proprio ora, sulla loro croce, reggono il mondo e ne impediscono il collasso.
  5. Secondo Bianchi i sacerdoti oggi dovendo celebrare rivolti al pubblico così possono esprimersi al meglio e sono costretti ad impegnarsi di più nel tentare di “comunicare” mentre una volta, dando le spalle alla gente potevano, non visti, permettersi qualunque atteggiamento. Una domanda ci sorge spontanea: cos’è la S. Messa? Perché forse anzi è quasi sicuro, che pochissimi anche tra gli “addetti ai lavori” risponderebbe non esattamente a questo quesito. Abbiamo di tutto ciò convinzione perché avendo posto questa domanda ad un sacerdote teologo in occasione di una precedente serata legata a questa serie di conferenze  al terzo tentativo ha rinunciato all’impresa, troppo difficile per un sacerdote ma semplice per la sdentata genitrice (portatrice di protesi mobile) che rispose: la S. Messa è il rinnovo del Sacrificio sul Golgota che il Figlio offre al Padre (in forma non cruenta). Ma allora il sacerdote quando si trova sul presbiterio cosa deve fare? Una conferenza per il pubblico presente, tipo presidente di un’assemblea o “qualcos’altro di sacro”? È a conoscenza il Sig. Bianchi e non solo, che quando Paolo VI fece il NOVUS ORDO MISSAE, i Cardinali Bacci e Ottaviani gli inviarono il breve esame critico? Avete mai fatto una piccolissima ricerca e verifica della differenza minima tra la NUOVA MESSA e la CENA LUTERANA
    6.    Certo ora viviamo in un tempo che come dicevano i miei avi: chi sbarega pi forte ga pi rason. Traduzione in Volgare: chi   urla più forte vuole avere ragione.
    7.     La Madonna a La Salette, disse: Roma perderà la fede e sarà la sede dell’anticristo.
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CHI E’ ENZO BIANCHI?
Durante gli anni universitari, anima con i suoi amici, di diversa confessione cristiana, uno dei primi gruppi biblici che, sulla scorta del Concilio Vaticano II, nascevano come comunità di ascolto della “parola”. Questa esperienza, tra le altre, fa maturare in lui il desiderio della vita monastica, ma resta un laico. Dopo la laurea in economia all’università di Torino si ritira in solitudine in una cascina, nella piccola frazione di Bose (Magnano, Biella), sistemata con alcuni degli amici con cui aveva condiviso gli anni di studio. Resterà solo per i primi tre anni, a partire dall’8 dicembre 1965, data da lui scelta per segnare l’inizio della sua esperienza, nel giorno in cui ha termine la celebrazione del Concilio.
Arrivano poi i primi fratelli e sorelle, conciliari e protestanti, che con lui iniziano la vita in comune. Il 17 novembre 1967 il vescovo di Biella Carlo Rossi dispose l’interdetto per la presenza di non cattolici nella comunità, ma per intercessione del cardinale Michele Pellegrino, amico personale di Enzo Bianchi, l’interdetto viene rimosso l’anno successivo.
Dopo il consolidamento della comunità, nel corso degli anni il laico Enzo Bianchi dedica il suo ministero soprattutto alla predicazione ecumenista, in comunità, ma anche nelle chiese locali, protestanti e ortodosse. Rimane impressa la sua propensione ecumaniaca. E’ membro della redazione della rivista internazionale di teologia Concilium e fa parte del comitato scientifico di Biennale Democrazia. (Tratto da Wikipedia).
di Andrea Dal Canton e Luciano Gallina (Circolo Cattolico Christus Rex)


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