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Il 12 settembre del 1976 all'interno delle mura leonine
deflagrò una bomba di potenza incredibile allorché si lesse sulla rivista OP
(Osservatore Politico) del giornalista Carmine (“Mino”) Pecorelli (1928-1979)
una lista di "presunti massoni" tra cui figuravano cardinali
eminentissimi e altre illustri personalità del mondo ecclesiastico. Un esempio?
Il Vescovo di Ivrea Luigi Bettazzi , Mons. Dino Monduzzi alla Prefettura
della Casa Pontificia, il vescovo di Bruxelles Leo Suenens, l'arcivescovo di
Trento Mons. Gottardi, il vescovo di Albano Mons. Luigi Bonicelli e
l'arcivescovo di Ravenna Mons. Baldassarri...per arrivare al Cardinal Baggio,
il Cardinal Poletti, il cardinal Pappalardo e il Cardinal Jean Villot
Segretario di Stato.
Da tempo sia in ambiente massonico come in ambiente
cattolico-tradizionalista correvano insistenti voci su una presunta
"Loggia Vaticana" e il 17 e il 25 agosto di quell'anno l'agenzia
di informazione "Euroitalia" aveva diffuso, con data d'
iscrizione, numero di matricola e sigla massonica (monogramma) l'elenco ,
alla vigilia dell'imminente conclave, di 113 nominativi di ecclesiastici alcuni
dei quali "papabili”. Il giornalista Mino Pecorelli non precisò mai
come ne fosse venuto in possesso di detta lista ma è noto che era persona
vicina al "venerabile" Licio Gelli della P2.
Ma queste liste venute fuori a più riprese erano solo dei falsi?
in merito sentiamo quanto scrive il giudice Carlo Alberto Agnoli, il più noto
studioso italiano di Massoneria: "passiamo ad analizzare la questione
della attendibilità che va attribuita alla lista di OP (Osservatorio Politico)
del 12 settembre 1978 e a quella a essa precedente, apparsa su
"Panorama" del 10 agosto 1976.Esse ci risultano essere le principali
liste di prelati assertamente aderenti alla Massoneria che siano state
pubblicate da quando , nel 1717,è stata fondata questa istituzione. Giova notare-continua
Agnoli-che i nomi che figurano nei due elenchi sono pressoché uguali: la
differenza è che OP omette due nominativi riportati da "Panorama" , e
ne aggiunge altri otto che in quest'ultima rivista non figurano...sarebbe
gravemente erroneo liquidarli come senz'altro inattendibili, come
sbrigativamente fece il giornalista di 'Panorama' con riferimento a quello da
lui stesso pubblicato. Egli, infatti, specificò che quei nominativi 'circolano
da qualche mese' in Vaticano. E' ragionevole, dunque, arguirne che in
ambiente così qualificato essi trovavano , quanto meno, qualche credito. Tanto
ne trovavano che, alcuni cardinali' chiesero con insistenza che si facesse
chiarezza" e che Paolo VI (1897-1978), tramite l’allora vescovo, poi
Cardinale, Monsignor Benelli, fin dal 1975, affidò in via discreta e
confidenziale le indagini nientemeno che al Comandante Generale dell'Arma
Generale Enrico Mino, con particolare riguardo alla persona del Vescovo
Annibale Bugnini(1912-1982), autore della discussa e rivoluzionaria riforma
liturgica. Riferisce il giornalista di "30 GIORNI" che, sulla base
degli elementi da lui acquisiti , quell'alto ufficiale espresse il
convincimento che l'elenco fosse vero. Nuovi e più approfonditi
accertamenti vennero richiesti al medesimo generale verso la metà del 1977
dall'autorevole Cardinale Arcivescovo di Genova Giuseppe Siri(19016-1989),
evidentemente insoddisfatto perché vedeva rimanere ai loro posti nella Chiesa
persone in forte odore di Massoneria. Ma il Generale Mino il 31 ottobre di
quell'anno precipitò con il suo elicottero , in Calabria sul monte Covello,
trovando la morte in circostanze che "30 GIORNI" dell'11 novembre
1992, indica come altamente sospette 'portando così nella tomba -commenta
sempre quella rivista-i risultati della seconda indagine’. ‘Restano poi da
spiegare-prosegue il nostro giornalista-delle misteriose telefonate, di cui
esistono le intercettazioni, nel corso delle quali(Licio Gelli)Venerabile
burattinaio (della Loggia P2) parlava della successione al generale Mino prima
ancora che questo morisse nel tragico incidente aereo. Perché-si domanda ancora
Carlo Alberto Agnoli- quella lista trovò tanto credito in Vaticano? ...è
verosimile la storia , riferita dal giornalista di "30 GIORNI", che
essa fosse stata compilata sulla base di documenti fotocopiati presso la sede
del Grand'Oriente d'Italia da un giovane impiegato- nipote di un frate- che, in
presenza dello zio, consegnò tutto a Mons. Giovanni Benelli(1921-1982), allora
Sostituto della Segreteria di Stato, il quale li fece giurare entrambi ‘che non
stavano mentendo su un argomento così grave'. Certo si è che un plico di
fotocopie di quei documenti, verosimilmente di seconda generazione, era in
possesso del cardinale Dino Staffa(1906-1977). Anche "30 GIORNI" , del
6 giugno 1992, ne riproduce tre. Ma ecco che dopo la lista di 'Panorama'
sopravvive quella dell'Osservatore Politico (0P) di Pecorelli...che come
risulta dalla commissione d'inchiesta parlamentare di quella famigerata Loggia,
è membro della P2, le sue parole sono quelle di uno che è addentro alle segrete
cose. Nella premessa dell'elenco, terribilmente corredato, a differenza di
quello di 'Panorama', di tanto di data e numeri delle tessere di
iscrizione, il che gli conferisce un tono di grande attendibilità, egli dice,
in sintesi, di essere venuto in possesso della lista il 28 agosto precedente.
Invita quindi l'appena eletto Albino Luciani(1912-1978) a un rigoroso controllo
e conclude con queste parole: ‘pubblicando questa lista di ecclesiastici forse affiliati
alla Massoneria riteniamo di offrire un piccolo contributo(alla chiarezza nella
Chiesa cattolica n.p.c.) O UNA PIOGGIA DI SMENTITE O, NEL SILENZIO,
L'EPURAZIONE'. Mancò la 'pioggia' e mancò anche l'epurazione. Anche perché di
lì a pochi giorni (28 settembre 1978) morì Giovanni Paolo I -'che aveva
manifestato l'intenzione di metter mano alla questione dello IOR e di far
chiarezza in merito alla lista dei presunti prelati iscritti alla Massoneria'
... va detto, che prima ancora della loro pubblicazione le future liste
di 'Panorama' e 'OP' avevano trovato una significativa conferma...infatti
...Monsignor Annibale Bugnini (autore) di quella famosa riforma liturgica che
ha sconvolto il rito millenario della Santa Messa...nel luglio del 1975 veniva
eliminato dalla Curia Romana e nel settembre spedito come nunzio in Iran, ed è
lui stesso, nel suo libro intitolato 'La Riforma liturgica' a riconoscere
che il suo allontanamento fu dovuto alle prove di appartenenza alla setta
raccolte a suo carico...naturalmente (per lui) 'perfida calunnia'.
(cfr. Carlo Alberto Agnoli in "La Massoneria
all'attacco della Chiesa")
Dunque abbiamo il duplice tentativo di Paolo VI prima e di
Giovanni Paolo I di far luce sulla Massoneria in Vaticano: molti hanno
testimoniato che Paolo VI, che aveva anche parlato del "Fumo di Satana che
è entrato nella Chiesa", rimase sconvolto da queste rivelazioni...di
Giovanni Paolo I abbiamo già detto.
GALLERIA DI IMMAGINI
(Archivio Pucci Cipriani - vedi anche la nota in calce)
Clicca per ingrandire. La lista di "presunti massoni", che il giornalista Mino Pecorelli pubblico sulla sua rivista "OP" il 12 settembre 1976. Pecorelli morì assassinato a colpi di pistola il 20 marzo 1979. L'assassinio è rimasto a tutt'oggi impunito.
Clicca per ingrandire. La lista di
"presunti massoni", che il giornalista Mino Pecorelli pubblico sulla
sua rivista "OP" il 12 settembre 1976. Pecorelli morì assassinato a
colpi di pistola il 20 marzo 1979. L'assassinio è rimasto a tutt'oggi impunito.
Nelle foto, tre cardinali che non smentirono la loro appartenenza alla Massoneria. Da sinistra: il Cardinale Sebastiano Baggio (1913-1993), il Cardinale Salvatore Pappalardo (1918-2006), il Cardinal Ugo Poletti (1914-1997).
Il Cardinal Villot (1905-1979) che, una volta letto
l'elenco dei presunti massoni apparso sulla rivista francese "Lectures
Françaises", scrisse immediatamente questa lettera:
"Il Cardinale Jean Villot, Segretario di Stato,
saluta distintamente il Signor Direttore di 'Lectures Françaises.
Avendo appreso recentemente che la rivista, nel suo
ultimo numero di settembre del 1976, aveva menzionato il suo nome presentandolo
come massone, il Cardinal Villot dichiara nella maniera più formale che non ha
mai avuto in alcun momento della sua vita il minimo rapporto con la Massoneria
né con alcuna altra società segreta. Aderisce pienamente alle condanne inflitte
dai Sommi Pontefici. Il Cardinal Villot prega il Direttore di 'Lectures
Françaises' di volergli inviare un esemplare del numero che pubblicherà questa
smentita, e con anticipo lo ringrazia.
Vaticano,31 ottobre 1976. Jean Cardinal Villot"
Clicca per ingrandire.
Dopo la morte del Cardinal Villot fra le sue cose fu trovato
un libro intitolato "Vie et prospectives de la franc-maçonnerie
traditionelle" di Jean Tourniac, Grande Oratore della Gran Loggia
Nazionale di Francia. Sul frontespizio vedete due dediche manoscritte al
medesimo Card. Villot , una dello stesso autore, e l'altra del Gran Maestro
della medesima Loggia. Di fronte a questo documento appare come minimo
"lacunosa" quella sua assicurazione di non aver mai avuto “in alcun
momento della sua vita il minimo rapporto con la Massoneria”. Del resto le
posizioni teologiche del Card. Villot erano quelle dei cardinali Suenens,
Poletti, del vescovo di Trento Gottardi etc...che figurano con lui nella lista
di 'Panorama' e di 'OP'.
Questo quadro ,custodito alla Kunsthalle di Amburgo, è la
copia su scala ridotta di un'opera più grande di Jean Baptiste Regnault, ora
perduta, che venne esposta al "salon" del 1795 e con cui l'autore
intendeva rappresentare lo spirito della Rivoluzione. Il titolo è : "la
libertà o la morte”. La libertà è rappresentata dalla figura muliebre di sinistra,
onusta di simbologia massonica: il berretto frigio, la livella, il fascio
littorio circondato dal tricolore...per libertà, naturalmente, si intende
quella dalla Legge di Dio, bandita dallo stato rivoluzionario. Campeggia in
mezzo il Genio portatore di luce, colui che ha insegnato all'uomo, sin dal
Paradiso Terrestre, le vie della ribellione. In capo la luce dell'iniziazione
massonica.
Quest'angelo, investito in pieno dalla luce del "Delta
luminoso", è dunque il portatore di luce, o Lucifero.
Il "Genio della Libertà" anche lui portatore di
luce(la fiaccola nella mano destra)e nella mano sinistra la catena infranta
simbolo del diritto di origine divina spezzato dalla Rivoluzione. Questa statua
è posta al vertice della colonna di piazza della Bastiglia a Parigi.
Sembra che la Massoneria abbia voluto mettere il suo sigillo
in questa opera: "L'Angelo della Luce", complesso alto 5,20 m
collocato nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Roma in
occasione del Giubileo del 2000.La basilica, sorta nel 1561 su disegno di
Michelangelo sopra le terme di Diocleziano, il 13-2-1945 vide il battesimo di
un famoso convertito: il rabbino Israel Zolli.
Patrocinatore di questa opera in bronzo fu il cardinale
William H. Keeler, membro del direttivo della "World Conference on
Religion and Peace", accreditata presso l'ONU. Si noti la fiamma sul capo
dell'angelo come quella sul genio della liberta'" del quadro di Jean
Baptiste Regnault nella mano di Prometeo del Rockfeller Center ,a rappresentazione
di colui che ha insegnato all'uomo , fin dal Paradiso terrestre, la via della
ribellione. L'angelo della figura in bronzo si innalza dal vertice di una
piramide, collocata direttamente in asse con la cupola sovrastante. Che cosa si
voleva rappresentare con la piramide se non una gerarchia in cui l'Angelo(ossia
il Genio portatore di luce-Lucifero n.p.c) occupa il vertice? Difficile pensare
che in quella basilica, sorta sulle spoglie dei martiri, che per non rinnegare
Cristo hanno scelto la morte, fosse esattamente questo l'"angelo magnifico
rimasto nel desiderio di questa chiesa" che un antico testo rievocava.
La statua dorata del Prometeo davanti al Rockefeller Center
nella Lower Plaza: la scritta che domina la fontana recita: "Prometheus
teacher in every art brought the fire that hath proved to mortals a means to
mighty ends", che tradotta in italiano suona così:
"Prometeo maestro di ogni arte portò il fuoco che ai
mortali si è rivelato un mezzo per fini possenti".
"Saggezza, Luce e Suono" è il titolo conferito
dallo scultore Lee Lawrie (1933) al bassorilievo prospiciente al monumento
a Prometeo nella Lower Palaza di New York. Posto sul frontone dell'accesso al
Rockefeller Center, tempio dell'Alta Finanza, il bassorilievo è completato
dalla scritta :" Saggezza e conoscenza saranno la stabilità dei
tempi". Il richiamo ai "Master of Wisdom" e al Grande
Architetto dell'Universo è evidente.
Il Cardinal Schonborn (clicca
qui)
Il Cardinal Gianfranco Ravasi che nelle sue opere, nella sua
azione, riprende in toto il programma della Libera Muratoria. Per avere un'idea
di chi sia veramente quest'uomo clicca
qui
Clicca per ingrandire. Ecco un documento
assolutamente inedito: una lettera del Mago Merlino al Card. Ravasi:
A S.Em. Mons. Gianfranco Ravasi-Città del Vaticano
Eminentissimo Cardinale,
la Fata Morgana ed io fummo presenti, almeno in spirito,
insieme al grande Cagliostro, al "Cortile dei Gentili" e molto
godemmo nel vedere i nostri colleghi maghi, fattucchiere, sociologi e
psicologi, pitonesse, cartomanti, venditori di erbe depurative, esoteristi,
streghe e stregoni così impegnati nei vari seminari sul tema: "dio
questo sconosciuto!”. Bel colpo Eminenza...Lei è stato eccezionale nella
pubblicazione di articoli e libri (è chiaro che non avrà tempo per la preghiera
e le confessioni e questo è molto buono!) mielosi che hanno
ingenerato e ingenerano nei fedeli dubbi che portano alla perdita della fede.
Anche la suora ballerina è stata molto brava! Continui così e non si faccia
intimorire. Ora la sua campagna per diventare papa ha molte possibilità di
successo dopo che a sponsorizzarla è arrivato, dopo il caro Bertone, anche
Mons. Piero Marini (da non confondersi con Guido Marini che crede
davvero e per di più è fedele al papa), il non dimenticato vescovo
new-age che riuscì a vestire arcobaleno (e quindi da pagliaccio) tutti i
vescovi. Comunque, eminenza, la Fata Morgana ed io - sempre con l'aiuto di
Cagliostro-metteremo a sue disposizione tutte le nostre arti in modo che lei
possa diventare davvero papa e così, una volta per sempre, possa sparire la
chiesa e i cristiani la smettano di credere a certe panzane.
Continui così eminenza. E mentre pesticciamo la
"sacra" porpora ci dichiariamo dell'eminenza vostra umilissimi e
potenti servitori
Mago Merlino - Fata Morgana
Preghiamo la Madonna che ci ottenga presso il Signore la
grazia di un Papa cattolico e che l'eterno Nemico possa tornare nell'inferno:
recitiamo con devozione questa bella preghiera a San Michele Arcangelo che fece
mettere al termine dalla S Messa Leone XIII. La preghiera fu tolta dopo il
Concilio e RIMESSA da Benedetto XVI con il motu proprio Summorum Pontificum:
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii
nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti su
di lui il suo dominio, preghiamo supplichevoli: e tu, o Principe della milizia
celeste, col divino potere ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti
maligni che si aggirano per il mondo per perdere le anime. Amen.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra
nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices
deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus
malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in
infernum detrude. Amen.
di Pucci Cipriani
*******************
L'Autore ringrazia gli scrittori Carlo Alberto Agnoli e
Epiphanius, che hanno consentito la riproduzione delle iconografie massoniche
dalle seguenti loro opere:
Carlo Alberto Agnoli: La Massoneria nell'opera della
Rivoluzione francese" (Ed.Civilta' Brescia)
Epiphanius: "Massoneria e sette segrete: la faccia
occulta della storia" (Ed "Ichthys"-Via
Trilussa,45-AlbanoLaziale)
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