Brasile, 5mila ragazzi si offrono per la vita consacrata
Dopo la Gmg un incontro vocazionale internazionale del Cammino Neocatecumenale durante il quale 3mila ragazzi e 2mila ragazze hanno detto il loro “sì”
Lunedì 31 luglio si è tenuto a Rio de Janeiro un Incontro Vocazionale organizzato dal Cammino Neocatecumenale, al quale hanno partecipato circa 50.000 giovani da tutto il mondo. Dopo ogni Giornata Mondiale della Gioventù, questa realtà ecclesiale realizza tali eventi, mossa dal desiderio di voler raccogliere alcuni dei frutti dell’evento.
All’incontro, presieduto dall’ arcivescovo di Rio, Orani Tempesta, hanno partecipato cinque cardinali: l’arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn; l’arcivescovo di Cracovia, Stanisław Dziwisz; l’arcivescovo di Boston, Sean O’malley; l’arcivescovo di Sidney, George Pell e l’arcivescovo di San Paolo, Odilo Scherer. Erano presenti 75 vescovi e arcivescovi e molti catechisti itineranti di questa iniziazione cristiana per adulti.
L’incontro, al quale hanno partecipato persone provenienti da ogni parte del mondo, ha avuto luogo nel Centro dei Congressi di Riocentro alle ore 14,30 di Rio ed è stato coordinato dagli iniziatori e responsabili a livello mondiale del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, Carmen Hernández e il presbitero Mario Pezzi. I pellegrini più numerosi sono stati coloro che sono giunti dallo stesso Brasile, dagli Stati Uniti, dall’Italia e dalla Spagna.
Dopo la presentazione dei cardinali e degli altri prelati, Argüello ha continuato l’incontro annunciando il kerigma, e al termine, lo stesso Argüello ha fatto le chiamate vocazionali per inviare sacerdoti missionari in Asia. 3.000 sono stati i ragazzi che hanno risposto alla chiamata per entrare in seminario e 2.000 ragazze alla chiamata per la vita consacrata. “Questi ragazzi inizieranno, nei propri Paesi, un processo - hanno spiegato gli organizzatori - che li aiuterà a discernere se è questa la vocazione alla quale Dio li chiama”.
REDAZIONE
ROMALe "alzate": vocazioni a Kiko
"Alzate" della GMG 2013: sul palco Kiko sistema il "crocifisso-sogliola" a sua immagine e somiglianza |
La cerimonia neocatecumenale delle "alzate", spacciata per "incontro vocazionale" (sic!) consiste di tre parti.
Nella prima parte Kiko arringa la folla di giovani suoi seguaci, suggerendo loro la vita consacrata per esempio con le parole: «aspetti forse che tua madre muoia di cancro?» (testuali parole di Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale).
Il secondo momento è quando i giovani che intendono pubblicamente dare la propria disponibilità a Kiko, si "alzano" e si dirigono al palco attorno a Kiko a raccogliere gli applausi.
La terza fase, terminate le "alzate", è quando Kiko annuncia trionfante i numeri dei giovani che secondo lui si sarebbero "alzati". Sono sempre numeri gonfiati, che oscillano prevedibilmente tra l'1,5% ed il 3% del numero (già gonfiato e arrotondato per eccesso) dei giovani presenti.
Tra gli "alzati", come testimoniato da un giornalista neocatecumenale, vi sono spesso anche «bambini» e persone che «non fanno sul serio»: è infatti importante "far numero", ad uso e consumo dei giornalisti "amici" del Cammino.
La presenza "sponsorizzante" di ecclesiastici sul palco non cambia il fatto che le presunte vocazioni degli "alzati" sono vagliate dai laici del Cammino e in certi casi dal laico Kiko in persona, e dopo un periodo di verifica inviate in strutture neocatecumenali o "assai neocatecumenalizzate". Infatti, nonostante i paroloni di Kiko ("Cristo è uno sposo che non tradisce", e altre citazioni del genere), quel donarsi a Cristo non deve essere al servizio della Sua Chiesa, ma solo al servizio del Cammino, solo dove sarà possibile applicare gli strafalcioni liturgici neocatecumenali e le bislacche elucubrazioni dottrinali kikiste-carmeniste.
Spesso le "alzate" sono tutt'altro che spontanee: abbiamo notizia di neocatecumenali che chiedevano soldi con la scusa della GMG «per mandare alla GMG quelli che si dovevano 'alzare' davanti a Kiko».
Tutto il frastuono trionfante della cerimonia delle "alzate" è uno spettacolo che serve a convincere le autorità ecclesiastiche (e ancor più i neocatecumenali) che ilCammino sarebbe talmente in crescita da dover meritare più potere e più prestigio all'interno della Chiesa (cfr. quando Kiko ieri sera gridava: "tremila! tremila giovani!"davanti alle telecamere di TV2000, che ha addirittura cambiato il proprio palinsesto per accomodare generosamente la cerimonia kikiana).
La pericolosità di una tale cerimonia, che spettacolarizza le vocazioni neocatecumenali (anziché accompagnarle con discrezione al vaglio della Chiesa), che mette ilCammino al centro di tutto (fidandosi di Kiko anziché della Chiesa) e che addirittura suggella le vocazioni col gesto di "alzarsi" alla chiamata dell'idolo Kiko, è evidente per qualsiasi fedele cattolico.
Nella prima parte Kiko arringa la folla di giovani suoi seguaci, suggerendo loro la vita consacrata per esempio con le parole: «aspetti forse che tua madre muoia di cancro?» (testuali parole di Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale).
Il secondo momento è quando i giovani che intendono pubblicamente dare la propria disponibilità a Kiko, si "alzano" e si dirigono al palco attorno a Kiko a raccogliere gli applausi.
La terza fase, terminate le "alzate", è quando Kiko annuncia trionfante i numeri dei giovani che secondo lui si sarebbero "alzati". Sono sempre numeri gonfiati, che oscillano prevedibilmente tra l'1,5% ed il 3% del numero (già gonfiato e arrotondato per eccesso) dei giovani presenti.
Tra gli "alzati", come testimoniato da un giornalista neocatecumenale, vi sono spesso anche «bambini» e persone che «non fanno sul serio»: è infatti importante "far numero", ad uso e consumo dei giornalisti "amici" del Cammino.
La presenza "sponsorizzante" di ecclesiastici sul palco non cambia il fatto che le presunte vocazioni degli "alzati" sono vagliate dai laici del Cammino e in certi casi dal laico Kiko in persona, e dopo un periodo di verifica inviate in strutture neocatecumenali o "assai neocatecumenalizzate". Infatti, nonostante i paroloni di Kiko ("Cristo è uno sposo che non tradisce", e altre citazioni del genere), quel donarsi a Cristo non deve essere al servizio della Sua Chiesa, ma solo al servizio del Cammino, solo dove sarà possibile applicare gli strafalcioni liturgici neocatecumenali e le bislacche elucubrazioni dottrinali kikiste-carmeniste.
Facce ridanciane e molto più spesso intristite, salgono sul palco di Kiko a riscuotere applausi dai loro correligionari |
Tutto il frastuono trionfante della cerimonia delle "alzate" è uno spettacolo che serve a convincere le autorità ecclesiastiche (e ancor più i neocatecumenali) che ilCammino sarebbe talmente in crescita da dover meritare più potere e più prestigio all'interno della Chiesa (cfr. quando Kiko ieri sera gridava: "tremila! tremila giovani!"davanti alle telecamere di TV2000, che ha addirittura cambiato il proprio palinsesto per accomodare generosamente la cerimonia kikiana).
La pericolosità di una tale cerimonia, che spettacolarizza le vocazioni neocatecumenali (anziché accompagnarle con discrezione al vaglio della Chiesa), che mette ilCammino al centro di tutto (fidandosi di Kiko anziché della Chiesa) e che addirittura suggella le vocazioni col gesto di "alzarsi" alla chiamata dell'idolo Kiko, è evidente per qualsiasi fedele cattolico.
http://neocatecumenali.blogspot.de/2013/07/alzate-vocazioni-a-kiko-per-il-cammino.html
Da parte di "neocat pentito", una nota sulle "alzate economiche" senza viaggio in Brasile:
Per l'occasione della Gmg ogni (parrocchia) dove è presente il Cn,tutte le comunità,hanno organizzato con maxi schermi la visione delle alzate vocazionali dei giovani presenti a Rio.Mi domando come mai la stessa cosa non è stata organizzata per la veglia con il papa,ma credo che la risposta sia ovvia.Comunque la cosa mi è parsa alquanto nuova,infatti nelle precedenti Gmg questo non si era verificato.Poi ho capito che questo era stato fatto per avere anche alzate vocazionali fuori sede.Durante la trasmissione si sentiva dire che si erano alzati giovani della Lombardia ed altri.Il tutto per fare colpo sulle comunità e sui Vescovi che seguivano la cosa.Chi ha seguito la diretta si è reso conto che certe manifestazioni sono come quelle convention americane dove si crea un ambiente favorevole alla manipolazione delle coscienze.
Da parte di "neocat pentito", una nota sulle "alzate economiche" senza viaggio in Brasile:
Per l'occasione della Gmg ogni (parrocchia) dove è presente il Cn,tutte le comunità,hanno organizzato con maxi schermi la visione delle alzate vocazionali dei giovani presenti a Rio.Mi domando come mai la stessa cosa non è stata organizzata per la veglia con il papa,ma credo che la risposta sia ovvia.Comunque la cosa mi è parsa alquanto nuova,infatti nelle precedenti Gmg questo non si era verificato.Poi ho capito che questo era stato fatto per avere anche alzate vocazionali fuori sede.Durante la trasmissione si sentiva dire che si erano alzati giovani della Lombardia ed altri.Il tutto per fare colpo sulle comunità e sui Vescovi che seguivano la cosa.Chi ha seguito la diretta si è reso conto che certe manifestazioni sono come quelle convention americane dove si crea un ambiente favorevole alla manipolazione delle coscienze.
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