ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 15 gennaio 2014

Appello, che sembra mosso dalla disperazione..


Papa Bergoglio e i falsi d’autore

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“Cari amici, alcuni dei nostri lettori ci hanno segnalato alcune storie che circolano in internet, anche in diverse lingue, riguardo a delle dichiarazioni che Papa Francesco avrebbe rilasciato con riferimento a tematiche di diverso genere, sulla Bibbia, le relazioni tra le religioni, sul rinnovamento della dottrina della Chiesa, fino alla presunta convocazione di un Terzo Concilio Vaticano. Cogliamo pertanto l’occasione per ricordare che su internet possono circolare molte storie false, di cui non si conoscono gli autori: molti approfittano del fatto che è facile lanciare la pietra e nascondere la mano”.

Così inizia sulla pagina facebook del sito vaticano ufficiale News.va un avviso-appello messo in rete il 13 gennaio in più lingue e intitolato: “Dichiarazioni false attribuite a papa Francesco”.
L’avviso-appello così prosegue:
“Incoraggiamo quindi tutti i lettori a consultare le fonti ufficiali del Vaticano per avere ulteriori conferme circa le dichiarazioni di Papa Francesco.
“Se le parole attribuite al Papa non appaiono nei media ufficiali del Vaticano, significa che le fonti informative riportano notizie non vere.
“Di seguito riportiamo un elenco dei siti web dei media vaticani ufficiali, che potrete consultare per verificare la veridicità delle notizie che vengono pubblicate riguardo al Papa:
- News.va: raccoglie in un solo sito le notizie degli altri media vaticani. Esiste anche la relativa pagina facebook,
- L’Osservatore Romano,
- Radio Vaticana,
- VIS (Vatican Information Service),
- Sala Stampa della Santa Sede,
- Centro Televisivo Vaticano,
- Vatican.va: sito web ufficiale della Santa Sede, dove potrete trovare il testo integrale ufficiale di tutti i discorsi, le omelie, i messaggi, ecc. di Papa Francesco,
- PopeApp: app per smartphones dedicata alla figura del Santo Padre (Copyright News.va),
- @Pontifex: Profilo Twitter del Santo Padre.
“È importante inoltre precisare che tutte le pagine su facebook o su altri social network che si presentano come profili personali di Papa Francesco / Jorge Mario Bergoglio non sono pagine ufficiali del Papa, né sono state autorizzate a rappresentarlo. Le pagine dedicate alla figura del Santo Padre dovrebbero quindi indicare esplicitamente e chiaramente di non essere profili ufficiali, bensì delle ‘fanpage’, né dovrebbero indurre i lettori e pensare che siano amministrate dalla Santa Sede. Le uniche pagine ufficiali su facebook dedicate alla figura del Papa sono quelle di News.va e dei media vaticani (v. sopra per l’elenco).
“Un saluto molto cordiale a tutti e molte grazie per la vostra attenzione e per le vostre segnalazioni e suggerimenti. Vi preghiamo di condividere il più possibile queste informazioni con i vostri contatti. Grazie!”.
*
Fin qui l’avviso-appello, che sembra mosso dalla disperazione. Perché questo è l’effetto delle modalità comunicative adottate da papa Bergoglio, delle sue parole in libertà, che di fatto danno la stura a una libertà di interpretazione e di manomissione senza limiti, non arginabile dalle sempre più affannate smentite dei portavoce vaticani.
Tra quello che Francesco dice e quello che gli si fa dire il confine è labile, come prova il colloquio tra lui ed Eugenio Scalfari, poi fatto sparire dal sito vaticano ufficiale. L’avviso-appello del 13 gennaio prende atto che con l’attuale papa fiorisce un rigoglioso commercio dei falsi d’autore.




di Sandro Magister

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/01/15/papa-bergoglio-e-i-falsi-dautore/

Gli avatar di Francesco

Avviso dal Vaticano: attenzione alle false parole attribuite al Papa

Avviso ai naviganti: circolano strane storie in riferimento a presunte dichiarazioni papali sulla Bibbia, sulle relazioni tra le religioni, sul rinnovamento della dottrina della chiesa, fino alla presunta convocazione di un Concilio Vaticano III. Non prendetele per vere, sono solo falsità. Firmato: News.va, il sito ufficiale che raccoglie tutto ciò che viene diffuso dai media d’oltretevere. Una comunicazione solenne, quasi urbi et orbi, diffusa sulla propria pagina facebook, con tanto di foto di Francesco in abiti pontificali che guarda severo l’orizzonte. Storie inventate, insomma, da chi “approfitta  del fatto che è facile lanciare la pietra e nascondere la mano”, continuano dal Vaticano. In calce al comunicato, un elenco di tutti i canali ufficiali su cui potrà essere “verificata la veridicità delle notizie che vengono pubblicate riguardo al Papa”. Non basta più, dunque, togliere repentinamente dal sito ufficiale l’intervista-colloquio tra Papa Bergoglio e Eugenio Scalfari, ricostruita ex post dal Fondatore di Repubblica e infarcita di frasi e concetti che il Pontefice mai aveva espresso.
A ben pensarci, il vero problema non è però tanto quello di nascondere la mano, bensì quello di riflettere sul fatto che è stato Francesco stesso a inaugurare lo stile comunicativo innovativo e sbarazzino che ora imbarazza il Vaticano. Le conferenze stampa in aereo, le interviste, le telefonate a bisognosi o vecchine. Parlare senza filtri comporta il rischio che alla fine si finisca per essere fraintesi, che il proprio messaggio sia svilito, rielaborato, interpretato maliziosamente. Basti guardare cos’è accaduto con il dialogo sull’educazione pubblicato recentemente sulla Civiltà Cattolica: il Papa dice che “le situazioni che viviamo oggi pongono sfide nuove”? Su giornali e web il tutto è stato tradotto con la frase “il Papa apre alle unioni gay”. Ha un bel daffare, padre Lombardi, a dire che si tratta di “forzature del tutto evidenti”. L’epoca dei papi che parlavano solo con le encicliche e le bolle è finito. Oggi essere credibile, per un Papa, è tutto. Ma esserlo fino al punto che tutto può diventare credibile (forse non l’ha detto, ma potrebbe benissimo averlo detto) è un bel problema.

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