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sabato 25 gennaio 2014

Paraguri in s.p.e.: ahiache dolòr!.Contrordine compagni!

Olanda, le parole che Eijk non ha detto
Card. Eijk
CARD. EIJK

Il cardinale di Utrecht non ha mai pronunciato le parole che gli sono state attribuite sulle condanne del Concilio di Trento 

Una polemica infondata. Così si può definire quanto scaturito dalle (presunte) dichiarazioni attribuite all'arcivescovo di Utrecht, il cardinale Willem Jacobus Eijk, da 7 anni primate della Chiesa cattolica nei Paesi Bassi e presidente della conferenza episcopale olandese.


Nel quotidiano olandese «Trouw» lunedì 20 gennaio scorso veniva pubblicato un articolo che attribuiva a Eijk parole dure sull'attuale e integrale validità delle condanne (anathema) lanciati dal Concilio di Trento contro i protestanti. L'articolo riprendeva un’intervista del cardinale pubblicata nel «Reformatorisch Dagblad». Ma il giornalista, spiega in una nota la portavoce di Eijk, «metteva nella bocca del cardinale parole che non aveva mai detto», ma che erano invece i titoli e il cappello introduttivo dell'intervista, frutto di un lavoro redazionale. Dunque un'interpretazione di quanto spiegato dall'arcivescovo, non le sue effettive parole. Tra l'altro il giornalista di «Trouw» sapeva che quelli non erano virgolettati attribuibili al cardinale, perché la portavoce della Conferenza Episcopale Olandese glielo aveva fatto esplicitamente notare.

Ciononostante, nell'articolo - e nelle riprese internazionali - quelle espressioni sono state attribuite direttamente a Eijk e nella settimana di preghiera per l'unità dei cristiani hanno provocato reazioni indignate da parte di esponenti della Chiesa protestante olandese, anche perché lo stesso giornalista di «Trouw» li ha intervistati per farli reagire in merito alle presunte parole del porporato.

Ciò che il cardinale ha veramente detto è stato subito reso disponibile sul sito della Chiesa cattolica olandese, anche se per il momento solo in lingua originale.

Quanto alle polemiche che ne sono seguite e alla lettera aperta che gli è stata indirizzata dal reverendo Arjen Plaisier (portavoce del Sinodo della Chiesa Protestante in Olanda), il cardinale Eijk ha fatto sapete che non intende rispondere o dialogare su frasi che non ha mai pronunciato. E allo stesso tempo afferma che un dialogo su alcune formulazioni del Concilio di Trento potrà essere iniziato dall'ufficio ecumenico della Chiesa cattolica olandese, o a livello più generale, dal Pontificio consiglio per l'unità dei cristiani. Infine, l'arcivescovo di Utrecht ha ribadito di essere in sintonia con il cammino ecumenico e di sottoscrivere tutti gli sforzi del Papa in questo senso.

Nel testo della Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, firmata da cattolici e luterani nel 1999 - all'epoca il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede era il cardinale Joseph Ratzinger - si legge: «Proprio come gli stessi dialoghi, anche questa Dichiarazione congiunta si basa sulla convinzione che il superamento delle condanne e delle questioni controverse non equivale a prendere alla leggera separazioni e condanne, né equivale a sconfessare il passato di ciascuna delle nostre Chiese. Essa è tuttavia convinta che affiorino nella storia delle nostre Chiese modi nuovi di valutare e si producano sviluppi, i quali non soltanto possono permettere, ma esigono che si verifichino e vengano esaminate, sotto una nuova angolatura, le questioni che dividono e le condanne».

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

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