Dimissioni di Ratzinger, si prepara l'anniversario dei veleni
Bertone su Vatileaks: «Può darsi che ci siano ancora dei documenti» che stanno per uscire
«Spero che il Vatileaks sia una pagina ormai chiusa, anche se può darsi che ci siano ancora dei documenti che sono lì in riserva per esser buttati fuori» dice l'ex Segretario di Stato Tarcisio Bertone davanti alle telecamere di TgCom24, intervistato da Fabio Marchese Ragona. Il cardinale ha spiegato che «quello del Vatileaks è stato un periodo di grande sofferenza, fin troppo lungo di sofferenza per il Papa e per i suoi più vicini collaboratori. Soprattutto per la mancanza di amore alla Chiesa che si percepiva in tutte queste azioni e pubblicazioni di documenti che dovevano restare riservati per permettere anche un dialogo interno alla Chiesa per correggere certi comportamenti»
«Però devo dire che questo momento così difficile - aggiunge - ha suscitato una grande corrente, direi una linea ad alta tensione di preghiera, di vicinanza e di solidarietà con il Papa e con la Santa Sede». Dopo aver paventato la possibilità che altre carte stiano per uscire, Bertone dice: «Credo che ormai il tempo, l’atmosfera, la rete dei rapporti è molto cambiata. Vedo che c’è una grande fiducia che regna all’interno della Chiesa».
Nell'intervista l'ex Segretario di Stato, oltre a preannunciare la pubblicazione di «un libretto su fede e sport», rivela anche l'intenzione di scrivere le sue memorie: «Ho un archivio molto ricco, per cui posso rivedere, ritrascorrere questi anni con una documentazione obiettiva dei fatti accaduti, e dare una rilettura che forse sarà utile per rimettere a posto alcune interpretazioni che forse sono andate anche fuori dalle righe».
Il primo anniversario del coraggioso gesto della rinuncia di Papa Ratzinger potrebbe dunque essere segnato dai veleni. Con la notifica di possibili nuovi leaks (nuovi nel senso di inediti, ma comunque usciti nel 2012, sembra di capire dalle parole di Bertone). E soprattutto con la rappresentazione a tinte fosche di una Curia dilaniata da tradimenti, lotte di potere e cordate nel periodo finale del pontificato ratzingeriano che emerge dal libro di Nicolas Diat appena pubblicato in Francia, intitolato «L’homme qui ne voulait pas être pape - histoire secrète d’un règne (Albin Michel editore).
Ne risulta ancora una volta un quadro generalmente sconfortante sull'entourage papale di allora. Sul sottobosco che gli girava attorno e sul fatto che molti dei protagonisti delle prime e delle seconde file appaiono ancora ripiegati su quelle vicende, quasi ossessionati dal problema di offrire ai media le loro recriminazioni e i rinfacci reciproci in merito alle responsabilità individuali che hanno scatenato quel gioco al massacro connesso alla rinuncia di Ratzinger.
ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO
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