Affondo agnostico di Galantino a margine del viaggio calabrese di Bergoglio
Leggo sul Sole 24 Ore (fonte): l'arrivo
di Bergoglio in Calabria è il segno di una svolta nella presenza del
Vescovo di Roma in Italia, e del "Primate" verso la sua chiesa, a cui
sta chiedendo uno sforzo di cambiamento superiore alle altre.
Come se da
san Pietro a Pio XII non vi furono "sforzi nella presenza del Vescovo
di Roma di Italia", verrebbe da ricordare che molti Pontefici sono anche
morti martiri (esempi),
barbaramente torturati ed uccisi proprio per presiedere il Trono,
insegnare e governare. Ma questi soggetti moderni in che mondo vivono?
Non si capisce poi, perché, lo "sforzo di cambiamento" dovrebbe essere
un fattore positivo, questo già sapendo che:Lo Spirito Santo infatti, non è stato promesso ai successori di Pietro per rivelare, con la sua ispirazione, una nuova dottrina, ma per custodire con scrupolo e per far conoscere con fedeltà, con la sua assistenza, la rivelazione trasmessa dagli Apostoli, cioè il deposito della fede. Fu proprio questa dottrina apostolica che tutti i venerabili Padri abbracciarono e i santi Dottori ortodossi venerarono e seguirono, ben sapendo che questa Sede di San Pietro si mantiene sempre immune da ogni errore in forza della divina promessa fatta dal Signore, nostro Salvatore, al Principe dei suoi discepoli: "Io ho pregato per te, perché non venga meno la tua fede, e tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli". (Pastor Aeternus, dogmi sul primato e sulla divina assistenza).
Difatti,
ogni adulterazione satanica alla dottrina, sulle questioni di fede e
costume, non può venire da un vero Pontefice, come spiega il medesimo
documento, questo perché Satana non può prevalere su Gesù che assiste la
Prima Sede e prega per il Pontefice vero.
Il Sole 24
Ore prosegue con un'affondo modernista e catto-socialista (quindi
agnostico) di Galantino, questo contro i movimenti politici volgarmente
detti "di destra" che, è notorio, generalmente sono propensi alla
salvaguardia pubblica dei valori non negoziabili. Si legge: Galantino,
in una lunga intervista alla rivista Il Regno ha tracciato l'agenda
della Cei, dove prima di tutto si afferma con chiarezza la distanza
della Chiesa dal potere politico italiano, contrariamente a quanto
avvenuto da sempre.
Dunque,
contro il Magistero della Chiesa, la Chiesa non dovrebbe indirizzare più
la politica degli stati, pertanto il pastore, secondo questi
sconsiderati ed eretici punti di vista, dovrebbe egli stesso seguire le
pecore, non più il contrario. Basta guardarsi intorno per capire che il
bello ed il giusto, in un mondo dove il falso pastore segue le pecore,
sono quasi totalmente scomparsi, ma evidentemente ciò fa comodo pure
alle testate sponsorizzate dalle lobby cosmopolite. L'amico avvocato
Pietro Ferrai in questo suo breve studio spiega esattamente cosa sta accadendo nel mondo. Nella lunga disamina SULLA LIBERTA' RELIGIOSA E SULLA DIGNITATIS HUMANAE provo a spiegare la genesi del problema.
Chiude l'editorialista: Le
battaglie ideologiche devono cedere il posto ad una condivisione dal
basso, che crei l'atmosfera giusta per dialogare senza complessi di
inferiorità. Il clericalismo è un cattivo comportamento e un errore
tecnico, ha detto il presule, prendendo le distante dalla storica linea
della Cei sulle questioni relative alla famiglia, all'aborto e alla
procreazione, temi che hanno tenuto banco per molti anni e hanno per un
periodo lungo saldato la Conferenza episcopale e parti della Curia
romana con lo schieramento di destra. Con l'avvento di Bergoglio (e in
Cei di Galantino) questo scenario, complice anche un quadro politico
italiano totalmente diverso con Matteo Renzi, è del tutto scomparso.
Si
capisce, quindi, che secondo Galantino e secondo Il sole 24 Ore, i 10
comandamenti spiegati correttamente, oggi sarebbero demodè, quindi
bisognerebbe innovare, e senza più alcuna ingerenza. Io, invece,
seguendo la Chiesa, sono per un ritorno totale al vintage.
Parafrasando un'amica facebook (E. Ledda) viene da dire: In Calabria uccide più l'aborto che la ‛ndràngheta. Ed ancora: Vi
chiamerà pelagiani, autoreferenziali, cattolici da pasticceria,
eticisti senza bontà, rigoristi, imbalsamatori e "cristiani
pipistrelli": siatene fieri.
Nel frattempo il Papa (che, secondo il gelataio, sarebbe Bergoglio) diventa anche un gelato (foto segnalata da M. L. Rizzini):
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