ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 13 febbraio 2015

Nuove religioni al cine & parlamento

Il film Noè promuove la religione luciferina

Nel nuovo blockbuster di Hollywood “Noè”, il Creatore di questo mondo è raffigurato come un maniaco omicida che odia profondamente l’umanità e il serpente, è raffigurato come colui che detiene il segreto che ripristinerà la “scintilla divina” per l’umanità. Purtroppo, la maggior parte dei cristiani (anche quelli che hanno recensito questo film negativamente) forse non conoscono i temi gnostici Luciferini che vengono apertamente promossi da questo film.


Il regista Darren Aronofsky ha sapientemente intrecciato gli elementi provenienti dal culto di Lucifero, dallo gnosticismo e anche dalla Kabbalah, per tutta la durata del film. Nel corso degli anni, centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, che guarderanno questo film, saranno esposti al Vangelo di Lucifero senza nemmeno rendersene conto.
Ci sono molti filoni diversi di gnosticismo, ma nella versione che io chiamo “gnosticismo luciferino”, il Creatore di questo mondo è un essere malefico conosciuto come “Il Demiurgo” ed il Serpente è un buon essere che possiede la conoscenza segreta (“gnosi “), che aiuterà l’umanità a riscoprire la “scintilla divina” che risiede già dentro di loro. Il seguente scritto,Wikipedia descrive come gli gnostici tendono a vedere Dio:
Lo Gnosticismo presenta una distinzione tra il più alto, inconoscibile Dio e la demiurgica “creatrice” del materiale. Diversi sistemi di pensiero gnostico presentano il Demiurgo come antagonista alla volontà dell’Essere Supremo: il suo atto di creazione avviene nella parvenza inconscia del modello divino e, quindi, è fondamentalmente errata. Pertanto, in tali sistemi, il Demiurgo agisce come una soluzione (o, almeno possibilmente, il problema o causa che dà origine a) al problema del male.
Nella forma più radicale di gnosticismo cristiano, il Demiurgo, è il “Dio geloso” del Vecchio Testamento.
Come il Dr. Brian Mattson ha recentemente sottolineato, questo è precisamente come il Dio della Bibbia è ritratto in “Noè”:
Quando gli gnostici parlano del “Creatore”, non stanno parlando di Dio. Oh, qui in un mondo benestante che vive dei frutti della cristianità, il termine “Creatore” generalmente denota il Dio vivo e vero. Ma qui è un po diverso: il Creatore del mondo materiale è un ignorante, arrogante, geloso, esclusivo, violento, di basso livello, bastardo figlio di una divinità di basso livello. Egli è responsabile della creazione del mondo “non spirituale” di carne e materia e, lui stesso, è così ignorante del mondo spirituale che immagina se stesso come “l’unico Dio” e pretende obbedienza assoluta. In genere lo chiamano “Yahweh”.
Questo Creatore cerca di mantenere Adamo ed Eva lontani dalla vera conoscenza del divino e, quando disobbediscono, si infuria e li sbatte fuori dal giardino.
In altre parole, il serpente ha ragione: questo “dio”, “Il Creatore,” che essi adorano sta tenendo qualcosa lontano da loro e che il serpente gli fornirà: la divinità stessa.
In “Noè”, in sostanza, il Creatore è il cattivo e il serpente è il bravo ragazzo, proprio come nello gnosticismo massonico.
Un altro modo che lo gnosticismo si manifesta nel film è quando Adamo ed Eva sono ritratti come brillanti, lucidi, esseri luminescenti prima della Caduta. È solo dopo la caduta che diventano di carne ed ossa.
Questo è anche lo gnosticismo puro. Nel secondo secolo dC, Ireneo di Lione ha scritto quanto segue riguardo a ciò che un particolare gruppo di gnostici credeva:
“Adamo ed Eva erano chiari, luminosi e, per così dire, corpi spirituali. Ma quando sono venuti qui, i corpi sono diventati scuri, grassi e inattivi”.
Possiamo anche trovare questa dottrina nel Kabbalismo, secondo Dr. Mattson:
Mi venne in mente che, una tradizione mistica più strettamente legata al giudaismo, chiamata Kabbalah (che la cantante Madonna ha reso popolare una decina di anni fa o giù di lì), sicuramente avrebbe mantenuto una visione simile, dal momento che è essenzialmente una forma di gnosticismo ebraico. Ho rispolverato (No, davvero: ho dovuto spolverare) la mia copia del lavoro di Adolphe Franck del 19° secolo, la Kabbalah e, rapidamente, ha confermato i miei sospetti:
“Prima di essere ingannati dalla sottigliezza del serpente, Adamo ed Eva non erano soltanto esentati dalla necessità di un corpo, ma non avevano nemmeno un corpo, vale a dire, che non erano della terra”.
E indovinate un pò? Il Dr.Mattson ha anche sottolineato che il primo lungometraggio di Aronofsky, era tutto sulla Kabbalah:
Ho scoperto su cosa era il primo lungometraggio di Darren Aronofsky. Volete sapere il suo oggetto? Sei sicuro?
Kabbalah.
Se pensate che sia una coincidenza, si consiglia di programmare una scansione del cervello.
Un film che sta apertamente promuovendo lo Gnosticismo e il Kabbalismo è stato fatto passare ai cristiani come “film biblico” e milioni di loro si sono mangiati l’amo con tutta la lenza e il piombo.
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Nello Gnosticismo, l’umanità ha una duplice natura. La parte fisica viene dal Creatore malefico, ma c’è anche una buona parte che viene dal “vero Dio”. Secondo la credenza gnostica, il Demiurgo sta costantemente cercando di tenere l’umanità lontana dalla scoperta della “scintilla divina” che, presumibilmente, risiede in tutti noi. Quello che segue è un  breve riassunto di come gli gnostici vedono l’umanità:
La natura umana rispecchia la dualità trovata nel mondo: in parte è stata fatta dal Dio creatore e falso, in parte consiste nella luce del Dio vero. Il genere umano contiene un componente fisica e psichica deperibile, nonché una componente spirituale che è un frammento dell’essenza divina. Quest’ultima parte è spesso simbolicamente definita come la “scintilla divina”. Il riconoscimento di questa doppia natura, del mondo e dell’essere umano, si è guadagnato nella tradizione gnostica l’epiteto di “dualista”.
Gli esseri umani, generalmente, ignorano la residente scintilla divina dentro di loro. Quest’ignoranza è favorita, nella natura umana, dall’influenza del falso creatore e dei suoi Arconti che, insieme, sono intenti a mantenere gli uomini e le donne ignoranti della loro vera natura e destino. Tutto ciò che ci fa rimanere attaccati alle cose terrene serve per tenerci in schiavitù a questi governanti cosmici inferiori. La morte rilascia la scintilla divina dalla sua umile prigione, ma se non vi è stato un notevole lavoro di Gnosi, intrapreso da parte dell’anima prima della morte, diventa probabile che la scintilla divina verrà scagliata di nuovo nelle doglie e nella schiavitù del mondo fisico.
Non tutti gli esseri umani sono spirituali (pneumatici) e, quindi, pronti per la Gnosi e la liberazione. Alcuni sono esseri materialistici legati alla terra (hyletics) che riconoscono solo la realtà fisica. Altri vivono in gran parte nella loro psiche (psichici). Queste persone di solito confondono il Demiurgo per il Vero Dio e hanno poca o nessuna conoscenza del mondo spirituale.
Lo Gnosticismo o conoscenza segreta (“gnosi”), è la chiave per “liberazione” e “illuminazione”.
In “Noè”, questa conoscenza segreta è rappresentata dalla pelle del serpente presente per tutto il film. Ecco un altro estratto preso dal recente articolo del Dr. Brian Mattson:
L’azione si apre quando Lamech è in procinto di benedire il figlio, Noè. Lamec, piuttosto stranamente per un patriarca di una famiglia che segue Dio, tira fuori una reliquia sacra, la pelle del serpente del Giardino dell’Eden. L’avvolge intorno al braccio, allunga la mano per toccare suo figlio quando una banda di predoni l’interrompe e la cerimonia non viene completata. Lamec viene ucciso e il “cattivo” del film, Tubal-Cain, ruba la pelle di serpente. Noè, in altre parole, non ottiene nessun beneficio dal fatto che la sua famiglia abbia avuto la pelle del serpente.
Questo film è luciferino nel profondo ed è solo un altro passo nella massiccia campagna di propaganda in corso per convincere il mondo che il Creatore Dio della Bibbia è il male e che Lucifero (il “portatore di luce”) è buono e sta cercando di portare la tanto agognata “illuminazione” per l’umanità quando, invece, sia il Creatore che il serpente sono falsi dei.
http://luniversovibra.altervista.org/il-film-noe-promuove-la-religione-luciferina/
NEGAZIONISTI IN GALERA! (cade un altro pezzo dello Stato di diritto)
[12 febbraio ]

Quando il Presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, noto sionista, esprime la sua "grande soddisfazione", c'è di che preoccuparsi. 
Con la scusa di contrastare l'antisemitismo (causa giusta) il Senato ha approvato ieri un disegno di legge sbagliato e liberticida contro il cosiddetto "negazionismo". 
Ci avevano già provato nell'ottobre-novembre 2010, ma allora tutto si incagliò. 

Il testo passerà ora all’esame della Camera per l’approvazione finale. Sfiorata l'unanimità: i SÌ sono stati 234, 8 gli astenuti e 3 i no. Se il disegno passerà alla Camera andrà in galera chiunque scriva o dica che la shoah "è una leggenda".

Il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri ha giustificato questo atto liberticida affermando che il provvedimento allinea “la legislazione italiana a quella di molti altri Paesi europei” e che il testo si pone “non come limitazione alla libertà di pensiero ma come contrasto a quelli che sono dei non pensieri funzionali solo a divulgazione di violenza”.


Che menzogna! 

Il dispositivo giuridico utilizzato formalmente non viola il principio dell'inviolabilità della libertà d'opinione. Come perseguire dunque i "negazionisti"?
E'  stata manomessa la già esistente e famigerata Legge Reale del 1975 con «un'aggravante di pena di tre anni se la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento a commettere atti di discriminazione razziale si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra, come definiti dallo statuto della Corte penale internazionale».

Come scrisse Piergiorgio Oddifreddi nell'ottobre del 2010, seguendo un simile criterio liberticida occorrerebbe mettere fuori legge anche chi contesta che Gesù Cristo sia mai esistito:
«Rendendo un reato il negazionismo, si finirebbe dunque per instillare il legittimo dubbio che veramente esso sia una verità, che si teme di sentire e si vuol impedire di divulgare. E poi, diciamoci appunto la verità: su quante altre menzogne bisognerebbe preoccuparsi di legiferare? Non si dovrebbe anche mettere fuori legge l’astrologia, ad esempio? O le teorie del complotto sull’11 settembre? O l’antievoluzionismo? O, perchè no, il cristianesimo stesso? Anche perchè, mentre i dubbi sulla Shoah sono ridicoli, quelli sull’esistenza storica di Gesù Cristo sono serissimi. Perchè mai preoccuparsi di un isolato professore che la dice grossa, a fronte di un esercito di preti che la sparano ancora più grossa?»
Che razza di democratici questi signori! Sono gli stessi che solo un mese fa, urlando Je suis Charlie, avevano detto che la libertà di pensiero è talmente inviolabile che in suo nome è  legittimo oltraggiare il Profeta Mohammed e la fede dei musulmani. Tutto è legittimo, tranne essere "negazionisti", a conferma che l'introiezione della shoah e il culto della Giornata della memoria sono diventati i simulacri di quella che si presenta come l'ultima e totalitaria religione civile dell'Occidente.

Invitiamo infine a leggere quanto scrissero nel 2010 Marino Badiale ed il compianto Massimo Bontemelli.

Negazionisti in prigione? È pura follia

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La nuova norma, approvata ieri dal Senato, quasi all’unanimità, che punisce con la prigione fino a tre anni il “negazionismo”, sicuramente non ridurrà il tasso di antisemitismo (che è piuttosto alto in Italia) ma invece porterà un altro sassolino alla costruzione del castello di una legislazione sempre più “proibizionista” ed invadente.
Cioè, in sostanza – a prescindere dalle conseguenze pratiche che avrà, probabilmente nessuna – rafforzerà l’idea che le opinioni possono essere perseguite a norma di legge e punite anche con il carcere.
In contrasto con l’articolo 21 della Costituzione che, nel suo primo comma, dice così: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione». La legge sul negazionismo invece sostiene che la libertà di parola è limitata da determinati confini. E cioè esclude alcune ideologie, o alcune ipotesi storiche ritenute aberranti.
Anch’io ritengo aberranti, e anche ripugnanti, le ipotesi storiche e le teorie ”negazioniste” alle quali si riferisce la legge (e principalmente quella che nega la Shoah, cioè lo sterminio degli ebrei compiuto dai tedeschi e dagli italiani tra il 1940 e il 1945). E tuttavia considero anche aberrante punire col carcere chi dice cose aberranti.
In qualunque modo si voglia interpretare questa ennesima legge ”punitiva”, è indubbio che si tratta di una legge che introduce un nuovo reato di opinione. Io penso che i reati di opinione siano una caratteristica tipica delle dittature e delle democrazia autoritarie ( e paurose) e che in un regime democratico, davvero moderno e liberale, un reato di opinione non ha possibilità di esistere.
La legge che è stata approvata ieri dal Senato si presenta come una correzione della precedente legge del 1975, chiamata legge Reale e dalla successiva legge Mancino che è del 1993. Entrambe nate nel solco della legge Scelba, del 1953, che proibiva l’apologia del fascismo, per realizzare una disposizione della Costituzione (che però era una disposizione transitoria, scritta all’indomani della caduta del fascismo e concepita come misura di emergenza destinata a cadere nel giro di pochi anni, e che invece non è mai caduta). Non solo penso che la legge sul negazionismo sia sbagliata. Penso che sia pericolosa. Perché nel momento nel quale si decide che è proibito pensare con idee naziste e razziste – e si rinuncia al principio che queste idee si combattono con la battaglia culturale, con la battaglia politica, con l’educazione, con l’organizzazione di massa – si stabilisce un principio la cui estensione non sarà più controllabile.
Chi decide qual è il limite oltre il quale la libertà delle idee (e della ricerca storica) non può spingersi? Può deciderlo solo un’entità: il potere. Il potere di chi ha vinto, di chi è più forte, di chi comanda. Tanto è vero che questo potere non ha mai previsto, tra i grandi crimini contro l’umanità che è vietato negare, l’annientamento dei nativi d’America ( i pellirosse per intenderci) sterminati dagli europei e dall’esercito degli Stati Uniti. Perché?
Perché gli autori di quel genocidio sono ancora i vincitori. Sono il potere. E il potere non può negare se stesso. E se il potere domani dovesse decidere che sono proibite le ideologie che mettono in discussione il liberismo? O quelle che contestano la ”sacralità” dei magistrati e della legalità? O che sono proibite alcune religioni considerate anti-moderne? Voi capite che si rischia una spirale pericolosissima. La verità è che queste leggi nate per combattere l’ideologia fascista, sono loro stesse leggi di tipo fascista.
Non solo io credo che sarebbe giusto se la Camera respingesse il provvedimento sul negazionismo. Ma mi piacerebbe che ci si decidesse ad abrogare anche la legge Mancino. P.S.Mi ha fatto piacere sapere che l’unica voce critica che si è levata in Senato contro questa norma sia stata quella della senatrice a vita Elena Cattaneo. Dimostra che le persone in grado di pensare con la propria testa, anche in Parlamento, sono drammaticamente in via di riduzione ma non sono estinte…

Negazionismo, Cardini: “Legge idiota. Basta derby tra Hitler e Stalin, pensiamo a scheletri delle democrazie”

Adriano Scianca
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“Una legge totalmente idiota”. Non usa mezzi termini lo storico Franco Cardini nel parlare della aggravante di negazionismo recentemente approvata al Senato e ora all’esame della Camera. E a chi vorrebbe, per “par condicio”, estendere gli stessi provvedimenti ad altre tragedie storiche, il noto medievista risponde: “Basta con il derby rivoltante tra Hitler e Stalin. Pensiamo piuttosto ai crimini delle gloriose democrazie”.
Professore, cosa pensa della legge approvata dal Senato per inserire l’aggravante del negazionismo alla legge Reale?
«È una legge totalmente idiota sul piano giuridico e inutile su quello politico».
Ci spieghi perché.
«Intanto ci sono già le leggi. Ci sono leggi sull’apologia di reato e sull’apologia di fascismo. Dato che una legge contro il negazionismo è in genere rivolta a coloro che, per fini apologetici verso il nazionalsocialismo, negano lo sterminio degli ebrei, direi che si tratta di un provvedimento chiaramente superfluo, le leggi che ci sono sono già largamente sufficienti».
E dal punto di vista politico e culturale?
«Le leggi che introducono reati d’opinione e che limitano la ricerca scientifica sono antidemocratiche e antigiuridiche. Se il reato di negazionismo consiste nel negare istericamente lo sterminio non servono. Se invece servono a colpire le persone che per ragioni scientifiche fanno ricerche e modificano la nostra conoscenza attuale sul numero delle vittime o sul metodo delle uccisioni di massa, beh, in tal caso si tratta della libertà di ricerca e non si può limitare. Del resto non credo che il problema sia davvero quello del numero delle vittime, il problema è la natura disumana e antigiuridica secondo qualunque legge umana e divina di quello sterminio».
Queste leggi ci sono già altrove, però.
«È infatti sono leggi inique che mandano in galera, come è successo in Austria, dei seri ricercatori scientifici che magari avranno le loro opinioni politiche contestabili finché si vuole, ma che stavano semplicemente facendo il proprio lavoro».
Qualcuno dice: “D’accordo, facciamo queste leggi, ma se valgono per l’Olocausto che valgano anche per i crimini di Stalin”. In questo caso la toppa è peggiore del buco?
«Si tratta di un ragionamento stupido e anche un po’ repellente. Non facciamo a chi ne ha ammazzati di più. Anche perché se ci mettiamo su questo piano, oltre a Hitler e Stalin, bisognerebbe chiamare in causa anche Sua Maestà britannica, che nelle colonie non ne ha ammazzati di meno. Certo, non si trattava di bianchi ed europei, non erano “persone civili”, ma allora se si ragiona così chi è il razzista? E ancora, penso all’eccidio degli indiani delle praterie, degli armeni, degli africani, ai due milioni di soldati tedeschi fatti morire di fame e di stenti dai vincitori dopo la Seconda guerra mondiale. E poi scusi, oggi non è il 12 febbraio?».
Sì, certo, perché?
«Ebbene, nessun giornale ne ha parlato, ed è una vergogna, ma il 12 febbraio 1945 ci fu il bombardamento angloamericano su Dresda, in una Germania ormai in ginocchio, in una città che non aveva nessuna difesa anti-aerea, che era piena di profughi dal fronte orientale e che pure fu bombardata al fosforo. Sa cosa significa? Che si muore bruciati, come il povero pilota giordano. Insomma, il derby rivoltante tra Hitler e Stalin non regge, bisognerebbe fare piuttosto un generale esame di coscienza e vedere quanti scheletri nell’armadio hanno le gloriose democrazie».

 Una legge che trasforma delle vittime in martiri più martiri di chiunque altro

Ce la stanno facendo ancora sotto il naso. Lo registra il nostro E.P., col titolo Voglio i nomi di quei tre! [qui].
Negazionismo, sì del Senato: sarà punito chi non riconosce la Shoah e i genocidi - la norma che introduce il reato di Negazionismo della Shoah come aggravante della Legge Mancino.
L'Aula del Senato dice sì al ddl contro il negazionismo che ora deve passare all'esame della Camera. I sì sono stati 234, 8 gli astenuti e 3 i no.
Noi non neghiamo nulla e condanniamo ogni orrore [vedi]; ma ci si può più chiedere che fine fa la libertà di pensiero? Mentre nella nostra Chiesa un fatto storico, terribile quanto si vuole, assurge addirittura a luogo teologico? [vedi]  Neppure questo si potrà più pensare né dire? Una realtà sempre più castrante. Basta la preghiera di riparazione per le offese sempre più gravi che vengono fatte a Dio da certi settori della Gerarchia, oltre che da una classe dirigente civile che sembra in preda alla demenza? Dove sono le sentinelle in piedi o sedute o altro?

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