Sul sito dei Vescovi tedeschi, intervista-choc contro la Dottrina
Incredibile! Nuovo, clamoroso “strappo” dei Vescovi tedeschi progressisti. E’ più di una sensazione, ormai, quella di trovarsi di fronte ad un’altra Chiesa, diversa da quella cattolica, sebbene non ancora formalmente ritenuta tale (ed è questo il guaio).
Nonostante la Sacra Scrittura, il Magistero, la Tradizione, il Catechismo parlino estremamente chiaro, lo scorso 25 agosto sul proprio sito ufficiale Katholisch.de, la Conferenza episcopale tedesca ha pubblicato un’ampia intervista al prof. Stephan Goertz, docente di Teologia morale presso l’Università di Magonza, intervista dedicata al suo ultimo libro dal titolo – scontato e davvero poco originale – Chi sono io per giudicare? Omosessualità e Chiesa Cattolica.
Di nuovo la “teologia della situazione”
Secondo lui, essendo cambiati i tempi, anche i giudizi morali dovrebbero andare di conseguenza. Così, mentre nei periodi cui fa riferimento la Bibbia «il primo scopo dato da Dio alla sessualità era quello della procreazione» per «garantire la sopravvivenza del popolo» e per non «mettere in pericolo l’ordine sociale», oggi non sarebbe più così, “grazie” anche alle attuali «conoscenze scientifiche» (che non si comprende cosa c’entrino e come possano spostare i termini del problema). Ciò, a suo dire, per lo meno dai tempi del «Concilio» ad oggi (dove con tale termine ci si riferisce al Vaticano II, pur senza citarlo, come se si trattasse dell’unico tenuto dalla Chiesa Cattolica…).
Così Goertz rispolvera la vecchia (e già condannata) teologia «della situazione» per tentare di spiegare cosa spinga la Sacra Scrittura a condannare la pratica omosessuale: «Nelle nostre interpretazioni dobbiamo sempre comprendere la situazione storica concreta in cui si trovano gli autori del testo biblico», dice.
Ma, così facendo, Goertz tradisce e calpesta di fatto il Catechismo, che al n. 105 precisa: «Dio è l’autore della Sacra Scrittura. “Le cose divinamente rivelate furono consegnate sotto l’ispirazione dello Spirito Santo» e, poiché «Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!» (Eb 13, 8), va da sé come la Dottrina sia immutabile e non dipenda da una moda, da un costume, da un desiderio, da un capriccio e neppure dal consenso della maggioranza. Dottrina definita «infallibile», «immutabile» e «certa» dallaDichiarazione circa la Dottrina cattolica sulla Chiesa per difenderla da alcuni errori d’oggi, emanata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Al n. 5, citando il Concilio Vaticano I, tale Dichiarazione condanna in modo inappellabile la sentenza «secondo la quale potrebbe accadere ‘che ai dogmi proposti dalla Chiesa si debba talvolta dare, in base al progresso della scienza, un senso diverso da quello che la Chiesa ha inteso ed intende’. Non c’è dubbio che il senso dei dogmi dichiarato dalla Chiesa sia ben determinato ed irreformabile». Con buona pace di Goertz, il quale, dal canto suo, ritiene tutto questo un «uso fondamentalista dei testi biblici», come afferma nella sconcertante intervista.
Per questo egli ritiene che le cosiddette “unioni omosessuali” debbano essere rispettate «e non discriminate o criminalizzate», nonostante la pratica dell’omosessualità venga chiaramente condannata sempre dal Catechismo. E confida anzi in un cambio di rotta al prossimo Sinodo sulla Famiglia, magari con tanto di «approvazione ecclesiastica» e con «carattere sacramentale». Infischiandosene della retta Dottrina, fissata non dagli uomini, ma da Cristo.
Un’intervista senza commenti
L’intervista è apparsa sul sito ufficiale dei Vescovi tedeschi tale e quale, senza prese di distanza, senza precisazioni, senza commenti, senza critiche, senza rettifiche. Niente di niente. E questo è semplicemente scandaloso.
Lo scrittore e giornalista cattolico Mathias von Gersdorff ha subito commentato l’accaduto: «Quando si mette in discussione in questo modo il pur chiaro insegnamento della Chiesa sui Sacramenti, allora ci si deve chiedere per quale motivo questi teologi non ritengano più opportuno fondare una nuova religione». Che loro desiderino restar mischiati e confusi tra i Cattolici, è prevedibile: il problema sta nella latitanza di chi sia preposto a vigilare e non lo fa, sta cioè nei silenzi complici dei pastori, che giungono addirittura a dar loro spazio sul sito ufficiale della Conferenza episcopale tedesca. Senza neppure precisare ai lettori cosa realmente dica la Chiesa. E questa è una colpa grave.
E’ incredibile! Il presidente del Comitato per l’VIII Incontro mondiale delle Famiglie di Philadelphia, Robert Ciaruffoli (nella foto con papa Francesco), negli ultimi 16 anni ha versato ingenti cifre di denaro per dare ampio e convinto sostegno ad esponenti politici dichiaratisi pro-aborto e favorevoli alle “nozze” gay. L’accusa – chiara, precisa e circostanziata – è giunta da un rapporto appena diffuso dal Lepanto Institute statunitense, rapporto al momento non smentito ed anzi rilanciato prontamente dall’autorevole agenzia LifeSiteNews.
Da notarsi come l’evento, del cui staff Ciaruffoli è il vertice, sia espressamente ecclesiale. Ospitato dall’Arcidiocesi di Philadelphia, avrà due momenti clou: dal 22 al 25 settembre un importante congresso sulla Famiglia e dal 26 al 27 settembre la presenza niente meno che di papa Francesco.
E’ evidente come le accuse mosse al presidente della manifestazione ne mostrino una condotta in aperto contrasto con la Dottrina della Chiesa. Nello specifico, Ciaruffoli nel 2008 avrebbe versato mille dollari ad Allyson Schwartz, fondatrice e direttrice esecutiva fino al 1988 del Centro per donne Elizabeth di Philadelphia, sorta di filiale locale di Planned Parenthood: «Sono molto orgogliosa di essermi impegnata per questa realtà sanitaria, perché ha fornito una gamma completa di servizi per la salute delle donne – ha dichiarato alla stampa Schwartz, candidatasi nel 2000 contro il senatore della Pennsylvania, Rick Santorum – Io sono pro-choice», ha precisato, convinta che lo fosse anche «la maggior parte» degli elettori e addirittura «dei cittadini americani». Troppo fiduciosa, è stata provvidenzialmente sbaragliata dal suo concorrente, rinnovato nell’incarico.
Ma le posizioni politiche di Schwartz si sono dimostrate in netto contrasto con la Dottrina cattolica anche in altre circostanze: nel 2005 si trattò di decidere se consentire o meno alle minorenni decise ad abortire di potersi trasferire negli Stati, ove ciò fosse permesso. Lei votò a favore. Così come votò a favore di un’estensione, in pratica di una liberalizzazione della ricerca sulle cellule embrionali. Nel 2006 votò contro un emendamento, che codificasse nella Costituzione americana come matrimonio solo quello tra un uomo ed una donna; votò invece a favore della distribuzione indiscriminata di abortivi (la cosiddetta «contraccezione d’emergenza») alle donne vittime di stupro, negli ospedali. Poi, nel 2011, ha votato a favore del fatto che le spese per gli aborti fossero a carico dello Stato; nel 2013, ha espresso il proprio netto veto ad alcune misure pro-life, che si riproponevano di limitare l’accesso alle interruzioni di gravidanza.
Ma Ciaruffoli ha finanziato anche altri candidati pro-choice e gay friendly. Ad esempio, ha staccato assegni da mille dollari pro capite per Chaka Fattah e Robert Brady nel 2006, altri mille per Robert Andrews nel 2008. Secondo il rapporto del Lepanto Institute, avrebbe versato anche 2 mila dollari al Vicepresidente Usa, Joe Biden. Il quale nel 2000 votò a favore della facoltà di aborto nelle basi militari; nel 2004 votò contro l’introduzione di sanzioni penali per chi, commettendo un crimine, provocasse lesioni ad un feto; nel 2006 votò contro l’obbligo di notificare ai genitori il tentativo dei figli minorenni di abortire fuori dai confini dello Stato e contro l’introduzione nella Costituzione di un esplicito divieto per le “nozze” gay. Ciaruffoli ha inoltre donato 2.300 dollari anche al Governatore del New Mexico, Bill Richardson, politico anch’egli di nota militanza pro-aborto e gay friendly.
Certo, pare abbia paradossalmente e contraddittoriamente sostenuto anche qualche politico pro-life e pro-family, ma questo non rende Ciaruffoli adeguato a ricoprire l’incarico di presidente del Comitato per l’VIII Incontro mondiale delle Famiglie: «Indipendentemente da ciò, infatti – ha dichiarato il presidente del Lepanto Institute, Michael Hichborn, all’agenziaLifeSiteNews – è difficile immaginare una qualsiasi giustificazione» per i soldi versati ad esponenti, rivelatisi espressione della peggior politica anticristiana. Per questo Hichborn ha chiesto formalmente le sue dimissioni dall’incarico.
Sconcertante, però, il fatto che, incredibilmente ed inspiegabilmente, Kenneth Gavin, direttore dell’Ufficio Comunicazioni dell’Arcidiocesi di Philadelphia, abbia puntato l’indice non contro Ciaruffoli, bensì proprio contro il Lepanto Institute, “reo” a suo dire di non voler presentare le notizie in modo “propositivo”: «Né l’Incontro mondiale delle Famiglie, né la sua leadership sostengono Planned Parenthood – si legge nella nota diffusa – Il solo intento del Lepanto Institute è quello di creare divisione, confusione e conflitti all’interno del tessuto ecclesiale. Azioni di questa natura sono in contrasto con la tradizione della Chiesa. Il loro rapporto pertanto non deve essere tenuto in alcuna considerazione».
Una sentenza imbarazzante, specie in un’Arcidiocesi, quella di Philadelphia, guidata da un “bergogliano” doc, mons. Charles Joseph Chaput: fu lui a definire il regnante Pontefice, in occasione della sua elezione, come «la medicina di cui abbiamo bisogno come Chiesa», «la prova che Dio esiste e lavora attraverso la sua Chiesa ed i suoi leader».
L’Incontro mondiale delle Famiglie fu voluto nel 1992 da Giovanni Paolo II, che diede all’evento cadenza triennale proprio per rafforzare la sacralità dell’istituzione familiare. Fatti come quelli citati nel dossier diffuso dovrebbero indurre quanto meno ad un atteggiamento prudenziale ed a far percepire l’urgenza di una verifica. Con certe sponde curiali, però, pronte a vomitare il classico “fuoco amico” contro chi si preoccupi di tutelare la retta Dottrina, i progressisti dentro e fuori i Sacri Palazzi possono dormire sonni tranquilli. Per ora. Ma fino a quando durerà il tradimento dei chierici? Fino a quando il Signore lo consentirà?
Posted By Mauro Faverzani On 27 agosto 2015
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[1] Incredibile! Soldi cattolici a enti pro-nozze gay e pro aborto : http://www.nocristianofobia.org/incredibile-negli-usa-soldi-cattolici-a-enti-pro-nozze-gay-e-pro-aborto/
[2] Usa: Obamacare, la contromossa pro-choice del governo : http://www.nocristianofobia.org/usa-obamacare-ecco-la-contromossa-pro-choice-del-governo/
[3] Nome: wahhabismo, luogo: Arabia Saudita, professione: terrore : http://www.nocristianofobia.org/nome-wahhabismo-localita-arabia-saudita-professione-terrore/
[4] Le sigle Lgbt attaccano la Chiesa dall’interno. Anche al Sinodo : http://www.nocristianofobia.org/le-sigle-lgbt-attaccano-la-chiesa-dallinterno-anche-al-sinodo/
[5] Traffico di resti fetali: ecco gli ordini d’acquisto! : http://www.nocristianofobia.org/scandalo-planned-parenthood-dai-resti-fetali-topi-umanizzati/
mah!!!si sono proprio dimenticati " E Dio creava l’uomo a sua immagine, lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. Inoltre, Dio li benedisse e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra e soggiogatela"....ma da persone atee non possiamo pretendere....ma povero il ministro che tradisce Dio seguendo queste dottrine chiaramente diaboliche se non si ravvede poi sarà pianto e stridore di denti!!!!!
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