FEDELI IN FUGA - IL NUMERO DI PERSONE CHE ASSISTE ALL’UDIENZA DEL MERCOLEDÌ DEL PAPA È IN COSTANTE CALO: CON BERGOGLIO SI SONO PERSI PER STRADA DUE FEDELI SU TRE - CON RATZINGER, INVECE, LE PRESENZE ERANO PIÙ NUMEROSE
Per rendersi conto della portata di questa emorragia è utile fare il calcolo delle presenze medie per udienza: nel 2013 l' udienza papale media è stata seguita da 51.617 persone, nel 2014 da 27.883, nel 2015 da 14.818 - E il trend sembra essere in ulteriore contrazione, dato che dal Vaticano fanno sapere che all' ultima udienza l' affluenza si è attestata in circa sulle diecimila persone…
Fabrizio Melis per “Libero Quotidiano”
Un'emorragia lenta e costante, che in poco più di due anni ha assunto proporzioni preoccupanti. Il numero delle persone che il mercoledì si reca a piazza San Pietro per assistere all' udienza del Papa ha iniziato a calare con l' avvento di Francesco al soglio di Pietro, ed il trend non accenna a cambiare verso.
Da che è diventato Pontefice, Bergoglio ha perso suppergiù due fedeli su tre. I numeri non potrebbero essere più ufficiali: a diffondere il conto delle presenza è stata infatti la Prefettura della casa pontificia, ossia l' organismo vaticano che ha tra i propri compiti quello di provvedere all' organizzazione delle udienze. L'occasione per la pubblicazione del riepilogo è stata offerta dalla centesima udienza tenuta da Bergoglio questo mercoledì.
LE CIFRE DEL FLOP
I numeri: ai cento appuntamenti di Francesco hanno preso parte in totale 3.147.600 persone. Interessante il dato disaggregato sui singoli anni. Nel 2013, primo anno di pontificato del Papa argentino, i fedeli presenti sono stati 1.548.500 per un totale di 30 udienze (da tenere a mente che il pontificato è iniziato nel marzo di quell' anno); nel 2014 alle 43 udienze officiate da Francesco hanno preso parte 1.199.000 fedeli; per l' anno in corso, dove si contano 27 udienze compresa quella di questa settimana, il totale si ferma a quota 400.100.
Per rendersi conto della portata di questa emorragia è utile fare il calcolo delle presenze medie per udienza: nel 2013 l' udienza papale media è stata seguita da 51.617 persone, nel 2014 da 27.883, nel 2015 da 14.818. E il trend sembra essere in ulteriore contrazione, dato che dal Vaticano fanno sapere che all' ultima udienza l' affluenza si è attestata in circa sulle diecimila persone. In ultima analisi, da quando è diventato Papa Jorge Bergoglio ha perso per strada poco meno di due fedeli su tre.
Il confronto diventa ancora più stridente se si va a fare il confronto con chi lo ha preceduto alla guida della Chiesa. I numeri di Giovanni Paolo II, non a caso passato alla storia come Pontefice tra i più amati di sempre, restano irraggiungibili: nel suo primo anno di pontificato, in sole nove udienze, Wojtyla raggiunse quota 200mila fedeli, arrivando.
nel corso dell' anno successivo al picco fatto senare a quota 1.585.000 fedeli. Dopo qualche anno di relativa stanca, il grande exploit con l' Anno Santo del 2000, quando i pellegrini tornarono ad essere in numero superiore ad un milione e 400mila.
MEGLIO RATZINGER
Se da un Pontefice dal carisma unanimemente riconosciuto come Wojtyla certi numeri non stupiscono, lo stesso non può tuttavia dirsi per un Papa al contrario dipinto come respingente e poco incline a suscitare il carisma delle folle: Joseph Ratzinger.
Negli otto anni di Pontificato, Benedetto XVI ha fatto registrare un totale di 20.544.970 fedeli tra incontri in Vaticano e a Castel Gandolfo. Particolarmente lusinghieri i risultati del 2012 (quando i pellegrini sono stati in tutto 2.351.200), del 2011 (2.553.800, persino meglio dell' anno che sarebbe seguito) e quelli relativi all' inizio del pontificato: nei primi otto mesi da guida della Chiesa, infatti, Ratzinger aveva fatto registrare oltre 2 milioni e 800 mila fedeli, con 810mila fedeli in appena nove udienze da aprile (momento dell' elezione) alla fine dell' anno.
Un trend che, come detto, in seguito all' elezione di papa Francesco ha conosciuto una brusca ed inattesa inversione di tendenza. E che, visti i dati di questi ultimi mesi, le carte in regola per peggiorare pare averle tutte.
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/fedeli-fuga-numero-persone-che-assiste-all-udienza-mercoled-107598.htm
Papa Francesco e la decadenza della Chiesa Cattolica
Quando papa Francesco salì sul soglio pontificio, furono pochi coloro che capirono che dietro la nomina di Bergoglio si nascondeva una gigantesca operazione mediatica. Che l’elezioni dell’ex gesuita era una strategia finalizzata a recuperare credibilità agli occhi di un mondo distratto dalle tendenze materiali.
Benedetto XVI su questo non era molto utile. Il suo spirito conservatore e la sua rigidità teologica urtavano contro i mutamenti sociali e gli scandali di pedofilia, perpetrati dai prelati e accuratamente occultati dal vecchio pontefice, avevano reso la Chiesa particolarmente odiosa agli occhi dei fedeli.
Nelle stanze vaticane gli animi si agitavano. La Chiesa non è solo Vangelo. E’ soprattutto una holding finanziaria tra le più ricche del mondo, con attività commerciali, possedimenti immobiliari, riserve auree e partecipazioni azionarie nelle principali banche e aziende del pianeta. E questo potere si basa quasi esclusivamente sul numero dei fedeli.
Una Chiesa che si adeguasse ai cambiamenti sociali era quindi necessaria per recuperare il terreno perduto e conservare l’egemonia economica. Ed ecco, allora, che con papa Francesco cambia tutto. La Chiesa si apre agli omosessuali, ai divorziati, ai conviventi, ai musulmani, agli atei, ai miscredenti, agli scienziati.
Il Vaticano mette da parte i suoi dogmi per abbacciare le mode e i vizi del momento. E i risultati si vedono: aumentano i fedeli, vengono dimenticati i peccati dei prelati e folle oceaniche si incontrano con il pontefice che, tra l’altro, si modernizza, <<cinquettando>> su Twitter tra la gioia incontenibile dei fedeli.
Il popolo voleva una Chiesa nuova: libertina e mondana. L’ha avuta. Migliaia di giovani incontrano il papa durante Le Giornate Mondiali della Gioventù e, invece di pregare, lasciano sul terreno profilattici consumati, ascoltano suor Cristina cantare come una rock star e vedono i cardinali ballare con ragazze fatte arrivare dai night a luci rosse.
Aveva ragione Paolo VI: il fumo di Satana è entrato in Vaticano e sta guidando la Chiesa lungo le vie degenerate del mondo. Un Vaticano che ha messo da parte qualsiasi insegnamento cristiano e che ha smarrito, per bramosia di potere e di denaro, ogni senso della moralità e del rispetto per se stesso.
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