ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 15 marzo 2016

Cirinnàti

Omicidi, perversioni sessuali e droga - La lettura ideologica dei nuovi delitti (che sembra non preoccupare)

Gender, Chemsex & Co - Gli strani silenzi dietro lo squallore degli
ultimi casi di cronaca nera in Italia e Germania 
di Padre Giacobbe Elia, esorcista incaricato per la Diocesi di Roma dal 1987, 
sacerdote, discepolo del Servo di Dio Padre Candido Amantini
Padre Giacobbe Elia - Lettura ideologica dei nuovi delitti che sembra non preoccupare
 Il caso "Volker Beck" in Germania – Chemsex e gender                             
Roma, Berlino  – di Padre Giacobbe Elia  – Emerge impetuosa come un fiume carsico la realtà raccapricciante, fatta di violenza, droga e omicidi efferati. Marzo si è aperto con una notizia clamorosa: la polizia di Berlino, che sorvegliava l’appartamento di uno spacciatore, arresta Volker Beck, il più noto attivista tedesco per i diritti LGBT con addosso, pare, 0,6 g di Crystal Meth (“metanfetamina in cristalli”), una droga potentissima dagli effetti devastanti e dalla forte dipendenza. Beck, che nel parlamento tedesco rappresenta il partito “Alleanza '90/I Verdi”, è un acceso assertore della normalità della bontà dello stile di vita gay e convinto che ai bambini vada trasmesso fin da piccoli che “l'essere gay è normale”. Il suo arresto per possesso di Crystal Meth ha costretto i principali quotidiani tedeschi a riconsiderare il tema del “chemsex”, lanciato dal “British Medical Journal" come un problema di “priorità di salute pubblica” e ripreso lo scorso 6 novembre 2015 dall’“Osservatorio Gender”.

 Un mondo oscuro – droghe e perversioni sessuali                                        
“Chemsex” è il neologismo inglese nato dalla fusione di ‘chemical’ e ‘sex’ per indicare il micidiale mix di droghe e sesso usato per esaltare (quando non per estremizzare) le prestazioni sessuali,sostenere orge che si prevedono lunghe e sopportare i dolori fisici procurati da rapporti contro natura e spesso violenti. Le droghe assunte sono il mefedrone, il ghb (gamma-idrossibutirrato: la droga dello stupro) e la crystal Meth, i cristalli di anfetamina trovati a Volker Beck.
 Dietro lo squallore degli ultimi casi di cronaca nera in Italia                     
Mentre i nostri giornali ci informano con eleganza delle vicende di questo politico omosessualista e dei danni del chemisex, l’Italia viene brutalmente scossa dallo squallore di alcuni criminiUn diciassettenne della Valconca viene indagato per violenza sessuale aggravata e violenza privata, dopo essere stato accusato da sua zia e madre della vittima di aver violentato il cuginetto quattordicenne, prima allettandolo con la promessa di regalargli la moto del mitico Valentino Rossi e poi terrorizzandolo con la minaccia di fare del male a suo padre, nel caso avesse rivelato gli abusi. Negli stessi giorni si approfondiscono i contorni dell’omicidio di Gloria Rosboch, strangolata dal suo ex studente Gabriele Defilippi e dal suo amante Roberto Obert, per aver chiesto a Gabriele, di cui si era innamorata di restituirle i risparmi di una vita, dopo essersi accorta di essere stata usata e truffata. Ma Defilippi, una “personalità diabolica, dedita al travestitismo”(aveva diversi profili con nomi diversi, anche femminili), non ci sta e si consuma il dramma.

 Il caso Varani                                                                                                      
Il 4 marzo Roma è gelata dal brutale e insensato omicidio del 23enne Luca Varani, che è stato quasi sgozzato per recidergli le corde vocali e impedirgli di urlare e chiedere aiuto per le torture che i suoi due aguzzini gli infliggevano durante un’orgia, condita da fiumi di alcool e da 1500 euro di cocaina (pari a più di 10 grammi) e crystal meth, prima di lasciarlo morire dissanguato con una lama conficcata nel petto (poi rimossa dal medico legale) e andarsi a fare una dormita di 6 ore. Marco Prato e Manuel Foffo, decidono di dare una scossa alla loro vita uccidendo qualcuno “per vedere l’effetto che fa” titolano i giornali. Escono, incontrano Luca e lo invitano nell’appartamento di Foffo in via Igino Giordani al Collatino, dove lo lasceranno morire dissanguato dopo averlo colpito per due ore con 30 coltellate e martellate (riferisce la stampa). Luca – ha scritto Giorgio Nigra – “non era gay, aveva una ragazza fissa da anni e aveva anche messo un post su facebook in cui criticava le unioni civili.
 #noaimatrimonigayinItalia e Wlafamiglia                                                
Ora avanza l’atroce ipotesi che, nel delirio causato dalle droghe, il ragazzo sia stato ucciso per aver rifiutato un’orgia gay". L’ultimo messaggio che Luca avrebbe postato e taggato (#noaimatrimonigayinItalia e Wlafamiglia) è un'immagine biblica con la scritta: "Dio creò Adamo ed Eva, non Adamo e Claudio".

 La lettura ideologica dei nuovi delitti, che sembra non preoccupare…  
È inquietante prendere atto che nemmeno l’efferatezza di questi nuovi delitti scalfisca lalettura ideologica di chi ha deciso – Dio permettendolo! – di mutare il volto dell’Occidente. Non solo, infatti, si è taciuto maliziosamente l’ambiente in cui è maturato quest’omicidio e i termini “gay”, “omosessuale”, “lgbt”, ma non ci si è nemmeno preoccupati di interrogarsi sullegame droga, pornografia e sesso, né sul fatto che la fidanzata della vittima abbia confessato: “Non so quale sia la verità, ma a volte lo odiavo [Luca] per le sue bugie”. In che società viviamo se i rapporti familiari, così esclusivi, si fondano su una conoscenza superficiale, quasi occasionale?
 Deriva calcolata?                                                                                                
Che razza di società viviamo, se ci si costituisce premeditando l’infermità mentale, o almeno la seminfermità, si annunciano lettere struggenti di perdono ai parenti delle vittime e si gioca allo scaricabarile?  È su questi temi che ci piacerebbe tornare, mentre lasciamo la parola a Rita Dalla Chiesa, che ha trovato il coraggio di gridare che il Re è nudo: “Hanno ucciso un ragazzo per vedere l’effetto che fa. Erano usciti in macchina, strafatti di alcol e droga, per ammazzare qualcuno, ma sulla loro strada non avevano incontrato nessuno. E allora si sono accaniti con una ferocia senza limiti su un amico di uno dei due. È aberrante quello che è successo a Roma. Se chiedessi la pena di morte per questi maledetti mostri, la cosiddetta “intellighenzia” mi darebbe addosso. Bene, fatelo, fatelo tutti, perché io questa volta la vorrei. Fortissimamente la vorrei. Cos’hanno fatto, di diverso, questi vigliacchi? E se sulla loro strada avessero incrociato uno dei vostri cari, marito, sorella, figlio, nipote, o voi che stavate portando a spasso il cane?”. 
Padre Giacobbe Elia (Copyright © 2016 Qui Europa)
esorcista incaricato per la Diocesi di Roma dal 1987, 
sacerdote, discepolo del Servo di Dio Padre Candido Amantini

Omicidi, perversioni sessuali e droga – La lettura ideologica dei nuovi delitti (che sembra non preoccupare)

Lunedì, Marzo  14th/ 2016   - di Padre Giacobbe Elia -
Partecipa al dibattito - Redazione Quieuropa - infounicz.europa@gmail.com
http://www.quieuropa.it/omicidi-perversioni-sessuali-e-droga-la-lettura-ideologica-dei-nuovi-delitti-che-sembra-non-preoccupare/

La signora Cirinnà e la sua civile battaglia per trasformare l’uomo in bestia  –  di Paolo Deotto

Redazione
di Paolo Deotto
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zzzzmnccrnnSabato 12, alla Fornace Carotta, a Padova, la signora Monica Cirinnà, di professione senatrice, con aspirazioni un tantino megalomani, ha fornito al volgo una summa del suo pensiero. Pensiero? Beh, la parola è grossa, diciamo che ha chiarito un po’ meglio ciò che le frulla nella testa.
La signora è in un momento di euforia, e va capita. Se andiamo a leggere ciò che scrive di se stessa sul suo sito (clicca qui), scopriamo una persona che ha dedicato diversi anni della sua attività ai diritti degli animali e che arriva a scrivere, parlando della sua famiglia, “Abbiamo anche tanti figli non umani , quattro cani , Arno Luna e Orso maremmani enormi, e Libera, una piccola Beagle che ho salvato dalla morte per sperimentazione nel terribile canile Green Hill , e quattro gatti tutti salvati dalla strada , Red Tiger Mizzi e Rosita. Due meravigliose cavalle e una famigliola di asini amiatini.” Diciamocela tutta, chi scrive queste cose qualche problemino ce l’ha. Ora all’improvviso la signora Cirinnà si trova catapultata in una notorietà nazionale e quindi non c’è nulla di strano se dà un poco i numeri.
L’obbligo di fedeltà? La signora Cirinnà si interroga pensosa e stabilisce tout court che è un “retaggio maschilista”. Potete leggere lo sviluppo di questo profondo pensiero nell’articolo del “Mattino”, che riportiamo in calce. Se è un retaggio maschilista, dobbiamo ipotizzare che la signora parli delle corna che la moglie può fare al marito. Quest’ultimo, se è un vero democratico – e “laico”, ovviamente – deve incassare le corna senza fare un plissé. Però resta allora un dubbio democratico: come regolarsi con le corna fatte invece dal marito? La moglie, per essere democratica, progressista, laica, eccetera, cosa dovrà fare? Il dilemma è da chiarire, anche se saremmo propensi a credere che, vista l’uguaglianza assoluta su tutto e tutti, si debba parlare di corna libere per tutti.
Del resto, questo delle corna sembra un tema assai caro alla sinistra. Già ce ne siamo occupati non molto tempo fa (clicca qui), commentando alcune cose dette da tale signora Laura Cantini, anch’essa di professione senatrice del PD.
Con tutta la cordiale antipatia che possiamo avere per un Palmiro Togliatti, sarebbe interessante sapere cosa avrebbe detto “Il Migliore” se avesse visto il penoso spettacolo di parlamentari che, anziché tuonare per la lotta di classe, avessero dedicato il loro tempo a elaborare frocioleggi e a disquisire sul cammino di civiltà che comporta il diritto alle corna libere e democratiche.
Comunque la signora Cirinnà è felice, finalmente è “qualcuno” e può dare libero sfogo a un certo qual delirio di onnipotenza. “Abbiamo creato un matrimonio più avanzato dal punto di vista del diritto”. Nota bene, quella parolina “creato” la dice lunga…
Pensosamente la signora dice anche che la strada è ancora lunga, ci sono tante altre battaglie da condurre. Ma si faccia coraggio. In un parlamento in cui c’è posto per persone come una Cirinnà, si potrà approvare di tutto e il peggio di tutto.
Mi permetto solo una piccola considerazione. Del tutto digiuno sulla gestione degli animali, qualche anno fa ebbi occasione di apprendere, da amici cinofili, che bisognava stare attenti a portare a passeggio il cane se era il periodo del “calore”. In altre parole, se nel solito giardinetto c’era anche una cagna in calore, il cane avrebbe perso, come soul dirsi, la trebisonda, e guidato dall’olfatto si sarebbe gettato ad accoppiarsi con la cagna. Ciò naturalmente poteva non risultare gradito ai padroni della cagna, che si sarebbero trovati l’indesiderato regalo di un certo numero di cuccioli… La cosa ovviamente non scandalizzava perché una bestia agisce guidata solo dall’istinto. Nel nuovo matrimonio che signora Cirinnà si gloria di aver  creato, il diritto a essere bestie viene codificato. Che bello. Accoppiamento libero per tutti.
Se questo è il cammino di civiltà, c’è da restare un tantino schifati. Possiamo solo augurare di cuore alla signora Cirinnà di non dover mai applicare le sue avanzatissime teorie alla sua personale situazione, perché le corna in testa fanno un gran male. A tutti, indipendentemente dal grado di democraticità…
Ma forse io sono troppo arretrato; in attesa della codificazione del diritto a grugnire e a fare i propri bisogni dove e come capita, l’uomo nuovo che la sinistra vuole creare ha già compiuto un bel pezzo di strada. Il tutto un po’ a scapito di vecchi concetti, come la dignità umana… ma cosa aspettarsi da una signora senatrice che si gloria dei suoi lunghi anni trascorsi a sostenere i diritti degli animali? Si vede che si è proprio immedesimata. Auguri.
Ecco l’istruttivo articolo comparso sul “Mattino”:

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